Sciopero: differenze tra le versioni

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*'''Sciopero settoriale''': quando interessa un solo settore economico;  
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*'''Sciopero locale''': quando sono interessati i lavoratori di una determinata zona;
*'''Sciopero locale''': quando sono interessati i lavoratori di una determinata zona;
*'''Sciopero a [[simbolismo anarchico|gatto selvaggio]]''': quando lo sciopero avviene senza alcun preavviso e\o, se si tratta si settori lavorativi tra loro interdipendenti, in tempi diversi in maniera da garantire il massimo danno economico al padronato.
*'''Sciopero a [[simbolismo anarchico|gatto selvaggio]]''': quando lo sciopero avviene senza alcun preavviso e\o, se si tratta si settori lavorativi tra loro interdipendenti, in tempi diversi in maniera da garantire il massimo danno economico al padronato.
Una forma di sciopero particolare è quello della [[sciopero della fame|fame]], da considerare come una forma di protesta [[Nonviolenza|non violenta]] caratterizzata dall'astensione dal cibo da parte degli scioperanti. Questa forma di sciopero è utilizzata come mezzo di protesta e per denunciare ingiustizie di ogni tipo. Se portata alle estreme conseguenze, lo sciopero della fame può condurre anche alla morte degli scioperanti: '''es.''' sciopero della fame di [[Barry Horne]] e [[Bobby Sands]], i quali, per ragioni diverse ([[antispecismo|antispecista]] il primo e militante dell'[[IRA]] il secondo), prolungarono l'astensione dal cibo sino alla loro stessa morte.
Una forma di sciopero particolare è quello della [[sciopero della fame|fame]], da considerare come una forma di protesta [[Nonviolenza|non violenta]] caratterizzata dall'astensione dal cibo da parte degli scioperanti. Questa forma di sciopero è utilizzata come mezzo di protesta e per denunciare ingiustizie di ogni tipo. Se portata alle estreme conseguenze, lo sciopero della fame può condurre anche alla morte degli scioperanti: '''es.''' sciopero della fame di [[Barry Horne]] e [[Bobby Sands]], i quali, per ragioni diverse ([[antispecismo|antispecista]] il primo e militante dell'[[IRA]] il secondo), prolungarono l'astensione dal cibo sino alla loro stessa morte.


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{{vedi anche|sciopero generale}}
{{vedi anche|sciopero generale}}
[[File:Obelisco 20Dic01.jpg|left|180px|thumb|[[Argentinazo|Scioperi e rivolte in Argentina]], [[20 dicembre]] [[2001]]]]
[[File:Obelisco 20Dic01.jpg|left|180px|thumb|[[Argentinazo|Scioperi e rivolte in Argentina]], [[20 dicembre]] [[2001]]]]
Dell'utilizzo dello sciopero come arma di rivendicazione [[sindacalismo|sindacale]] si possono riscontrare tracce sia nell'epoca schiavista (es. sciopero degli addetti al recinto funerario in Egitto nel 1300 A.C; quello degli addetti alle miniere greche nel 650 A.C; quello dei flautisti di Roma nel 309 A.C ecc.) <ref>[http://fr.wikipedia.org/wiki/Gr%C3%A8ve#Histoire Histoire]</ref>, sia nel medioevo e sia nell'epoca moderna, periodo in cui i lavoratori misero in atto scioperi più o meno organizzati: il primo sciopero moderno è stato con ogni probabilità  quello del [[1768]] a Londra <ref>[http://www.alessandrogirami.com/spettacoliTeatrali/loSciopero.html Lo sciopero]</ref>, quando un gruppo di marinai, per protesta contro proprietari dei mercantili, passarono di nave in nave ad ammainare le vele.[[Image:Black Cat.png|thumb|Il [[simbolismo anarchico|simbolo del gatto selvaggio (nero)]] è spesso utilizzato per rappresentare lo sciopero selvaggio e intransigente]]
Dell'utilizzo dello sciopero come arma di rivendicazione [[sindacalismo|sindacale]] si possono riscontrare tracce sia nell'epoca schiavista (es. sciopero degli addetti al recinto funerario in Egitto nel 1300 A.C; quello degli addetti alle miniere greche nel 650 A.C; quello dei flautisti di Roma nel 309 A.C ecc.) <ref>[http://fr.wikipedia.org/wiki/Gr%C3%A8ve#Histoire Histoire]</ref>, sia nel medioevo e sia nell'epoca moderna, periodo in cui i lavoratori misero in atto scioperi più o meno organizzati: il primo sciopero moderno è stato con ogni probabilità  quello del [[1768]] a Londra <ref>[http://www.alessandrogirami.com/spettacoliTeatrali/loSciopero.html Lo sciopero]</ref>, quando un gruppo di marinai, per protesta contro proprietari dei mercantili, passarono di nave in nave ad ammainare le vele.[[Image:Black Cat.png|thumb|Il [[simbolismo anarchico|simbolo del gatto selvaggio (nero)]] è spesso utilizzato per rappresentare lo sciopero selvaggio e intransigente]]
Col tempo i lavoratori divennero via via più consapevoli dell'importanza dello sciopero e della conflittualità  con i padroni, parallelamente le istituzioni di molti [[Stato|Stati]] portarono avanti politiche legislative repressive e persecutorie <ref>La [[repressione]] ha radici antichissime, si pensi alle norme dettate dall'imperatore Zenone nel 470 e poi da Federico I.</ref>, identificando lo sciopero come un reato di cospirazione (si pensi alla britannica ''Combination Acts'' dal [[1799]] al [[1824]]; alla legge francese ''Le Chapelier'' del [[1791]]). In [[Gran Bretagna]], dope le lotte operaie che comportarono anche la distruzione delle macchine ([[luddismo]]), il diritto di associazione dei lavoratori fu riconosciuto nel [[1859]] a seguito anche dello sciopero di nove mesi degli edili.  
Col tempo i lavoratori divennero via via più consapevoli dell'importanza dello sciopero e della conflittualità  con i padroni, parallelamente le istituzioni di molti [[Stato|Stati]] portarono avanti politiche legislative repressive e persecutorie <ref>La [[repressione]] ha radici antichissime, si pensi alle norme dettate dall'imperatore Zenone nel 470 e poi da Federico I.</ref>, identificando lo sciopero come un reato di cospirazione (si pensi alla britannica ''Combination Acts'' dal [[1799]] al [[1824]]; alla legge francese ''Le Chapelier'' del [[1791]]). In [[Gran Bretagna]], dope le lotte operaie che comportarono anche la distruzione delle macchine ([[luddismo]]), il diritto di associazione dei lavoratori fu riconosciuto nel [[1859]] a seguito anche dello sciopero di nove mesi degli edili.  


La conflittualità  tra lavoratori e proprietari accompagnò anche buona parte della storia della [[Francia]] ottocentesca ([[Rivolta dei Canuts]]), duramente represse dalle [[autorità ]]; anche negli stati tedeschi gli anni trenta dell'Ottocento furono caratterizzate da rivolte contadine ed operaie generalizzate (sciopero dei tipografi di Lipsia del [[1838]], le lotte dei tessitori della Slesia, ecc.), che le istituzioni provarono a bloccare nel [[1845]] con una "legge industriale" che sanzionava il divieto di sciopero e di coalizione. Solo dopo oltre vent'anni, nel [[1869]], un'ordinanza industriale riconobbe la [[libertà ]] del commercio, dell'industria ed anche di sciopero. Negli Stati Uniti gli scioperi e le prime organizzazioni sindacali comparvero nella prima metà  del secolo XIX soprattutto nelle città  della costa orientale (Filadelfia, New York, Boston, Baltimora).
La conflittualità  tra lavoratori e proprietari accompagnò anche buona parte della storia della [[Francia]] ottocentesca ([[Rivolta dei Canuts]]), duramente represse dalle [[autorità ]]; anche negli stati tedeschi gli anni trenta dell'Ottocento furono caratterizzate da rivolte contadine ed operaie generalizzate (sciopero dei tipografi di Lipsia del [[1838]], le lotte dei tessitori della Slesia, ecc.), che le istituzioni provarono a bloccare nel [[1845]] con una "legge industriale" che sanzionava il divieto di sciopero e di coalizione. Solo dopo oltre vent'anni, nel [[1869]], un'ordinanza industriale riconobbe la [[libertà ]] del commercio, dell'industria ed anche di sciopero. Negli Stati Uniti gli scioperi e le prime organizzazioni sindacali comparvero nella prima metà  del secolo XIX soprattutto nelle città  della costa orientale (Filadelfia, New York, Boston, Baltimora).


La nascita dell'[[l'Internazionale dei lavoratori|AIT]] sancì definitivamente la presa di coscienza del movimento operaio ed il diritto allo sciopero quale importante mezzo a disposizione dei lavoratori e delle loro organizzazioni per la promozione e la difesa dei propri interessi economici e sociali.
La nascita dell'[[l'Internazionale dei lavoratori|AIT]] sancì definitivamente la presa di coscienza del movimento operaio ed il diritto allo sciopero quale importante mezzo a disposizione dei lavoratori e delle loro organizzazioni per la promozione e la difesa dei propri interessi economici e sociali.
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Il Presidente del Consiglio Giovanni Giolitti, all'insegna dello slogan «né rivoluzione, né reazione», lasciò spegnere le proteste nella speranza che la protesta si esaurisse naturalmente. Le elezioni che si svolsero di lì a poco tempo sancirono la crescita dei socialisti riformisti di Turati rispetto a quelli più radicali.
Il Presidente del Consiglio Giovanni Giolitti, all'insegna dello slogan «né rivoluzione, né reazione», lasciò spegnere le proteste nella speranza che la protesta si esaurisse naturalmente. Le elezioni che si svolsero di lì a poco tempo sancirono la crescita dei socialisti riformisti di Turati rispetto a quelli più radicali.


In seguito però, anche grazie al saggio di [[Georges Sorel]] del [[1908]], intitolato ''Considerazioni sulla violenza'', che fa l'apologia dello sciopero, il movimento proletario diede vita alla cosiddetta [[settimana rossa]] (1914) prima e al [[biennio rosso]] (1919-20). A questo punto, poichè la [[rivoluzione]] sembrava imminente, la borghesia reagì sostenendo la reazione che sfociò nell'avvento del [[fascismo]] al potere. Il regime di Mussolini, essendo fondato sul [[Corporativismo fascista|corporativismo]], reintrodusse il reato di sciopero attraverso la creazione di alcune figure di reato (L. n. 563/1926) che poi saranno inserite nel codice penale del 1930 da tutti conosciuto come Codice Rocco. La repressione però non impedì ai lavoratori di entrare in sciopero nel [[1944]] ([[1° marzo|1°]]-[[8 marzo]])<ref>[http://www.resistenze.org/sito/ma/di/cp/mdcp5b26.htm Lo sciopero generale dell'1-8 marzo (1944)]</ref>, dando una pesantissima spallata al già  morente regime fascista.
In seguito però, anche grazie al saggio di [[Georges Sorel]] del [[1908]], intitolato ''Considerazioni sulla violenza'', che fa l'apologia dello sciopero, il movimento proletario diede vita alla cosiddetta [[settimana rossa]] (1914) prima e al [[biennio rosso]] (1919-20). A questo punto, poichè la [[rivoluzione]] sembrava imminente, la borghesia reagì sostenendo la reazione che sfociò nell'avvento del [[fascismo]] al potere. Il regime di Mussolini, essendo fondato sul [[Corporativismo fascista|corporativismo]], reintrodusse il reato di sciopero attraverso la creazione di alcune figure di reato (L. n. 563/1926) che poi saranno inserite nel codice penale del 1930 da tutti conosciuto come Codice Rocco. La repressione però non impedì ai lavoratori di entrare in sciopero nel [[1944]] ([[1° marzo|1°]]-[[8 marzo]])<ref>[http://www.resistenze.org/sito/ma/di/cp/mdcp5b26.htm Lo sciopero generale dell'1-8 marzo (1944)]</ref>, dando una pesantissima spallata al già  morente regime fascista.


Terminata la guerra, caduto il fascismo e la monarchia, si formò un'assemblea costituente che lavorò alla stesura di una nuova Costituzione. Il diritto allo sciopero fu inserito nell'Art. 39 («L'organizzazione sindacale è libera»), anche se l'articolo successivo sancisce che il diritto di sciopero può essere esercitato «nell'ambito delle leggi che lo regolano».
Terminata la guerra, caduto il fascismo e la monarchia, si formò un'assemblea costituente che lavorò alla stesura di una nuova Costituzione. Il diritto allo sciopero fu inserito nell'Art. 39 («L'organizzazione sindacale è libera»), anche se l'articolo successivo sancisce che il diritto di sciopero può essere esercitato «nell'ambito delle leggi che lo regolano».
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