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== Nascita del gruppo e premesse storiche== | == Nascita del gruppo e premesse storiche== | ||
Narodnaja Volja pone le sue basi costitutive prima durante la conferenza di Lipetsk nel giugno [[1879]], poi in una immediatamente successiva tenutasi a Voronež poche settimane dopo. La sua nascita, che ufficialmente avviene durante il congresso di Pietroburgo il [[25 agosto]] [[1879]], è legata ad una scissione interna al gruppo [[populismo |populistico]] russo [[Zemlja i Volja]] (''Terra e Libertà ''), fondata nel [[1863]] e ricostituitasi nel [[1876]] in funzione anti-zarista, | Narodnaja Volja pone le sue basi costitutive prima durante la conferenza di Lipetsk nel giugno [[1879]], poi in una immediatamente successiva tenutasi a Voronež poche settimane dopo. La sua nascita, che ufficialmente avviene durante il congresso di Pietroburgo il [[25 agosto]] [[1879]], è legata ad una scissione interna al gruppo [[populismo |populistico]] russo [[Zemlja i Volja]] (''Terra e Libertà ''), fondata nel [[1863]] e ricostituitasi nel [[1876]] in funzione anti-zarista, che si divise in due correnti principali <ref>Maureen Perrie, The Agrarian Policy of the Russian Socialist-Revolutionary Party from its origins through the revolution of 1905, p. 5, Cambridge University Press, Cambridge, 1976 (Reprint 2008). </ref>: | ||
[[File:Zemlya i volya logo.png|thumb|230px|Simbolo del movimento [[Zemlja i Volja]]. Da una sua scissione ebbe luogo la nascita di Narodnaja Volja]] | [[File:Zemlya i volya logo.png|thumb|230px|Simbolo del movimento [[Zemlja i Volja]]. Da una sua scissione ebbe luogo la nascita di Narodnaja Volja]] | ||
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*[[Sof'ja Perovskaja]] | *[[Sof'ja Perovskaja]] | ||
Morozov e Tichomirov furono designate quali responsabili di un future giornale | Morozov e Tichomirov furono designate quali responsabili di un future giornale clandestino. | ||
Lo statuto definiva diritti e doveri di ciascuno: «Si può entrare, ma è impossibile uscirne», così scrive Edvard Radzinsky nel suo ''Alexandre II'' <ref name="ref-2">[[Edvard Radzinsky]], ''Alexandre II', pag. 384.</ref>: | Lo statuto definiva diritti e doveri di ciascuno: «Si può entrare, ma è impossibile uscirne», così scrive Edvard Radzinsky nel suo ''Alexandre II'' <ref name="ref-2">[[Edvard Radzinsky]], ''Alexandre II', pag. 384.</ref>: | ||
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Il [[13 marzo]] [[1887]], proprio la la polizia segreta, riuscì a sventare un attentato ai danni dello Zar progettato da alcuni militanti che si volevano rifare alla tradizione di Narodnaja Volja. Furono arrestati diversi militanti ([[Pëtr Jakovlevič Š evyrëv]], [[Vasilij Stepanovič Osipanov]], [[Pachomij Ivanovič Andreijuškin]] e altri), tra cui anche [[Aleksandr Il'ič Ul'janov|Aleksandr Ul'janov]], fratello maggiore di [[Lenin]], che durante il processo cercò di accollarsi tutte le responsabilità dicendo: | Il [[13 marzo]] [[1887]], proprio la la polizia segreta, riuscì a sventare un attentato ai danni dello Zar progettato da alcuni militanti che si volevano rifare alla tradizione di Narodnaja Volja. Furono arrestati diversi militanti ([[Pëtr Jakovlevič Š evyrëv]], [[Vasilij Stepanovič Osipanov]], [[Pachomij Ivanovič Andreijuškin]] e altri), tra cui anche [[Aleksandr Il'ič Ul'janov|Aleksandr Ul'janov]], fratello maggiore di [[Lenin]], che durante il processo cercò di accollarsi tutte le responsabilità dicendo: | ||
: «Noi non abbiamo classi così fortemente raggruppate da poter contenere il governo [...] la nostra intelligencja è fisicamente così debole che attualmente non può impegnarsi in una lotta aperta [...] un'intelligencja | : «Noi non abbiamo classi così fortemente raggruppate da poter contenere il governo [...] la nostra intelligencja è fisicamente così debole che attualmente non può impegnarsi in una lotta aperta [...] un'intelligencja così debolmente compenetrata degli interessi delle masse non può difendere il suo diritto a pensare che sotto forma di terrorismo».<ref>Lev Trockij, ''Il giovane Lenin'', Milano, 1971, p. 98.</ref> | ||
I giudici condannarono a morte i cinque maggiori responsabili, Ul'janov, Š evyrëv, Osipanov, Andreijuškin e Generalov. Vi furono inoltre due ergastoli e varie altre condanne "minori" (lavori forzati) per gli altri imputati (in totale gli imputati erano 15). La sentenza fu eseguita il [[20 maggio]]. Narodnaja Volja scomparve così definitivamente dalla scena russa. | I giudici condannarono a morte i cinque maggiori responsabili, Ul'janov, Š evyrëv, Osipanov, Andreijuškin e Generalov. Vi furono inoltre due ergastoli e varie altre condanne "minori" (lavori forzati) per gli altri imputati (in totale gli imputati erano 15). La sentenza fu eseguita il [[20 maggio]]. Narodnaja Volja scomparve così definitivamente dalla scena russa. |