Lucy Parsons: differenze tra le versioni

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Nel [[1905]] partecipa al congresso fondativo del [[sindacalismo rivoluzionario|sindacato rivoluzionario]] [[IWW]] (Industrial Workers of the World), contribuendo allo sviluppo di mezzi  (ancora oggi l'[[IWW]] diffonde le pratiche di [[azione diretta]] come mezzo di opposizione al [[capitalismo]]) e fini diversissimi di quelli degli altri sindacati che andavano per la maggiore (esempio l'[[American Federation of Labor]]) da sempre poco interessati alla questione [[femminismo|femminile]] e [[razzismo|razziale]]. La donna inoltre, durante l'anno tiene un animato e coinvolgente discorso durante il convegno, incoraggiando e stimolando i compagni e le compagne presenti.  
Nel [[1905]] partecipa al congresso fondativo del [[sindacalismo rivoluzionario|sindacato rivoluzionario]] [[IWW]] (Industrial Workers of the World), contribuendo allo sviluppo di mezzi  (ancora oggi l'[[IWW]] diffonde le pratiche di [[azione diretta]] come mezzo di opposizione al [[capitalismo]]) e fini diversissimi di quelli degli altri sindacati che andavano per la maggiore (esempio l'[[American Federation of Labor]]) da sempre poco interessati alla questione [[femminismo|femminile]] e [[razzismo|razziale]]. La donna inoltre, durante l'anno tiene un animato e coinvolgente discorso durante il convegno, incoraggiando e stimolando i compagni e le compagne presenti.  


Dopo quell'importantissimo evento, pubblica «[[The Liberator]]», un giornale pro-[[IWW]], che si batte per i lavoratori e in favore dell'abolizionismo e della parità  uomo-donna, promuovendo inoltre lo [[sciopero generale]], le occupazioni delle fabbriche e l'[[azione diretta]]. Nel [[1907]], durante un comizio in ricordo dei [[anarco-sindacalismo|sindacalisti]] assassinati dallo [[Stato]], Lucy celebra i successi delle mobilitazioni e il crescente numero di persone che via via si sono aggregate al movimento. In seguito scriverà  anche numerosi articoli di commemorazione di quei tragici eventi, soprattutto nelle date simbolo di quel dramma: [[1 maggio]], [[4 maggio]] e [[11 novembre]].
Dopo quell'importantissimo evento, pubblica «[[The Liberator]]», un giornale pro-[[IWW]], che si batte per i lavoratori e in favore dell'abolizionismo e della parità  uomo-donna, promuovendo inoltre lo [[sciopero generale]], le occupazioni delle fabbriche e l'[[azione diretta]]. Nel [[1907]], durante un comizio in ricordo dei [[anarco-sindacalismo|sindacalisti]] assassinati dallo [[Stato]], Lucy celebra i successi delle mobilitazioni e il crescente numero di persone che via via si sono aggregate al movimento. In seguito scriverà  anche numerosi articoli di commemorazione di quei tragici eventi, soprattutto nelle date simbolo di quel dramma: [[1 maggio]], [[4 maggio]] e [[11 novembre]].


Quando a 60 anni, nel [[1913]], viene arrestata dalla [[polizia]] di Los Angeles, scatenando immediate manifestazioni di [[solidarietà ]] tra i lavoratori e le lavoratrici di San Francisco. Negli anni '20 e '30 è fortemente attiva nell'[[International Labor Defens]], un gruppo [[comunismo|comunista]] che subiva allora la [[repressione]] istituzionale. Si batte in favore dei prigionieri ed è per questo accusata dalle autorità  di essere [[comunismo|comunista]]. In quegli anni ([[1927]]) entra anche a far parte del [[Comitato Nazionale di Difesa del Lavoro Internazionale]], un'organizzazione che principalmente si occupa di difendere gli attivisti sindacali e gli afro-americani come [[Angelo Herndon]].  
Quando a 60 anni, nel [[1913]], viene arrestata dalla [[polizia]] di Los Angeles, scatenando immediate manifestazioni di [[solidarietà ]] tra i lavoratori e le lavoratrici di San Francisco. Negli anni '20 e '30 è fortemente attiva nell'[[International Labor Defens]], un gruppo [[comunismo|comunista]] che subiva allora la [[repressione]] istituzionale. Si batte in favore dei prigionieri ed è per questo accusata dalle autorità  di essere [[comunismo|comunista]]. In quegli anni ([[1927]]) entra anche a far parte del [[Comitato Nazionale di Difesa del Lavoro Internazionale]], un'organizzazione che principalmente si occupa di difendere gli attivisti sindacali e gli afro-americani come [[Angelo Herndon]].  
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