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Emma Neri ed Enrichetta Battistelli fanno parlare di sè quando nel [[1931]], in occasione della Trasvolata Atlantica di Italo Balbo e della sua squadriglia, diffondono migliaia di volantini antifascisti nelle principali vie di Rio de Janeiro, accusando Balbo e i suoi squadristi per l'assassinio di Don Minzoni avvenuto nel [[1923]] ad Argenta. Un gesto clamoroso che però costerà la cattedra alla [[scuola]] italiana gestita dalla Società Dante Alighieri, ormai definitivamente fascistizzata. | Emma Neri ed Enrichetta Battistelli fanno parlare di sè quando nel [[1931]], in occasione della Trasvolata Atlantica di Italo Balbo e della sua squadriglia, diffondono migliaia di volantini antifascisti nelle principali vie di Rio de Janeiro, accusando Balbo e i suoi squadristi per l'assassinio di Don Minzoni avvenuto nel [[1923]] ad Argenta. Un gesto clamoroso che però costerà la cattedra alla [[scuola]] italiana gestita dalla Società Dante Alighieri, ormai definitivamente fascistizzata. | ||
Dal [[1933]] al [[1942]] Emma Neri ed il marito gestiscono la libreria ''Minha Livraria'' («La Mia Libreria»), che in breve tempo diventa un luogo di ritrovo e discussione per tutti i militanti di sinistra presenti a Rio. In quegli anni le perquisizioni | Dal [[1933]] al [[1942]] Emma Neri ed il marito gestiscono la libreria ''Minha Livraria'' («La Mia Libreria»), che in breve tempo diventa un luogo di ritrovo e discussione per tutti i militanti di sinistra presenti a Rio. In quegli anni le perquisizioni e le intimidazioni poliziesche e istituzionali si susseguono sempre più frequentemente. Per un breve periodo, parallelamente alla libreria, i due portano avanti il progetto di una piccola attività editoriale, pubblicando libri di cultura politica, sociale e letteraria ([[Errico Malatesta]], [[Maksim Gorky]], [[Oscar Wilde]], [[Ernst Haeckel]], [[Upton Sinclair]], [[Friedrich Nietzsche]], [[Romain Rolland]], ecc.). | ||
Caduto il [[fascismo]] e terminata la guerra, nel [[1947]] i Garavini rientrano definitivamente in [[Italia]], a Castel Bolognese, dove riallacciano i rapporti con i vecchi compagni sopravvissuti. Riprendono così la loro attività nel gruppo anarchico locale, ricostruito subito dopo la fine della guerra. Insieme al marito aderisce alla [[Federazione Anarchica Italiana]], fondata a Carrara nel [[1945]], partecipando a numerosi congressi e convegni, tra cui quella della [[Internazionale delle Federazioni Anarchiche]] tenutosi a Carrara nell'estate del [[1968]]. Durante quell'anno esplode la [[Maggio 1968|ribellione giovanile]] e la loro casa diventa un punto di riferimento per tutti i giovani affascinati dagli ideali dell'[[anarchismo]]. | Caduto il [[fascismo]] e terminata la guerra, nel [[1947]] i Garavini rientrano definitivamente in [[Italia]], a Castel Bolognese, dove riallacciano i rapporti con i vecchi compagni sopravvissuti. Riprendono così la loro attività nel gruppo anarchico locale, ricostruito subito dopo la fine della guerra. Insieme al marito aderisce alla [[Federazione Anarchica Italiana]], fondata a Carrara nel [[1945]], partecipando a numerosi congressi e convegni, tra cui quella della [[Internazionale delle Federazioni Anarchiche]] tenutosi a Carrara nell'estate del [[1968]]. Durante quell'anno esplode la [[Maggio 1968|ribellione giovanile]] e la loro casa diventa un punto di riferimento per tutti i giovani affascinati dagli ideali dell'[[anarchismo]]. |