Colonialismo: differenze tra le versioni

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In [[Francia]], durante gli anni di '''Jean-Baptiste Colbert''' <ref name="colbert">'''Jean-Baptiste Colbert''' (1619-1683), politico ed economista francese, stretto collaboratore di Luigi XIV</ref>, furono fondate numerose compagnie di questo tipo: la '''Compagnia delle Indie Orientali''' (per i traffici con l'Oceano Indiano), la '''Compagnia delle Indie Occidentali''' (traffici con le americhe), la '''Compagnia del LevantÈ'' (Mar Mediterraneo orientale ed Impero Ottomano), la '''Compagnia del Senegal''' (gestione delle coste africane), la '''Compagnia del Nord''' (traffici commerciali verso i mari boreali, nel tentativo anche di sottrarli al monopolio olandese).  
In [[Francia]], durante gli anni di '''Jean-Baptiste Colbert''' <ref name="colbert">'''Jean-Baptiste Colbert''' (1619-1683), politico ed economista francese, stretto collaboratore di Luigi XIV</ref>, furono fondate numerose compagnie di questo tipo: la '''Compagnia delle Indie Orientali''' (per i traffici con l'Oceano Indiano), la '''Compagnia delle Indie Occidentali''' (traffici con le americhe), la '''Compagnia del LevantÈ'' (Mar Mediterraneo orientale ed Impero Ottomano), la '''Compagnia del Senegal''' (gestione delle coste africane), la '''Compagnia del Nord''' (traffici commerciali verso i mari boreali, nel tentativo anche di sottrarli al monopolio olandese).  


È generalmente necessario fare una distinzione tra le colonie dette di popolamento e quelle di sfruttamento. Nelle prime, dei coloni originari del paese colonizzatore si installano in numero sufficiente da permettere la formazione di comunità  organizzate. Non esistono a dire il vero vere e proprie colonie di popolamento, infatti i coloni europei vissero al fianco dei popoli colonizzati, i quali stavano in situazioni di segregazione più o meno accentuata.  
È generalmente necessario fare una distinzione tra le colonie dette di popolamento e quelle di sfruttamento. Nelle prime, dei coloni originari del paese colonizzatore si installano in numero sufficiente da permettere la formazione di comunità  organizzate. Non esistono a dire il vero vere e proprie colonie di popolamento, infatti i coloni europei vissero al fianco dei popoli colonizzati, i quali stavano in situazioni di segregazione più o meno accentuata.  


Le colonie di sfruttamento furono invece la forma più diffusa di colonialismo. Nella misura in cui l'obiettivo principale della colonizzazione era quello di mettere a disposizione dei paesi occidentali le risorse dei paesi colonizzati, la mancanza di braccia europee e la condanna della schiavitù degli [[indiani d'America]], voluta da [[Bartolomé de Las Casas]], portò alla ricerca di altra manodopera.
Le colonie di sfruttamento furono invece la forma più diffusa di colonialismo. Nella misura in cui l'obiettivo principale della colonizzazione era quello di mettere a disposizione dei paesi occidentali le risorse dei paesi colonizzati, la mancanza di braccia europee e la condanna della schiavitù degli [[indiani d'America]], voluta da [[Bartolomé de Las Casas]], portò alla ricerca di altra manodopera.
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Benché d' importanza quantitativamente ristretta, i possedimenti nelle americhe, in particolare le aree caraibiche, ebbero un'importanza non trascurabile, testimoniato dal mantenimento nelle colonie [[Francia|francesi]] della tratta degli schiavi fino al [[1825]] e quello del sistema schiavista fino al [[1848]]. L'Asia, infine, fu il terzo continente ad avere conosciuto gli effetti del dominio coloniale.  
Benché d' importanza quantitativamente ristretta, i possedimenti nelle americhe, in particolare le aree caraibiche, ebbero un'importanza non trascurabile, testimoniato dal mantenimento nelle colonie [[Francia|francesi]] della tratta degli schiavi fino al [[1825]] e quello del sistema schiavista fino al [[1848]]. L'Asia, infine, fu il terzo continente ad avere conosciuto gli effetti del dominio coloniale.  


I diversi cambiamenti allora osservati erano dovuti alle mutazioni economiche in corso in Europa occidentale. La [[dottrina mercantilista]], di cui le "Compagnie à  Charte" ne erano stata l'espressione principale, era stata progressivamente sostituita dalle teorie liberiste. E Il ''laissez fair''-''laisser-passer'' («lasciar fare - lasciar passare») di [[Adam Smith]] non poteva adattarsi alle restrizioni imposte alla [[libertà ]] di movimento delle merci, che invece era stata l'ambito nella quale si esercitava, fino a quel periodo, la dominazione coloniale.  
I diversi cambiamenti allora osservati erano dovuti alle mutazioni economiche in corso in Europa occidentale. La [[dottrina mercantilista]], di cui le "Compagnie à  Charte" ne erano stata l'espressione principale, era stata progressivamente sostituita dalle teorie liberiste. E Il ''laissez fair''-''laisser-passer'' («lasciar fare - lasciar passare») di [[Adam Smith]] non poteva adattarsi alle restrizioni imposte alla [[libertà ]] di movimento delle merci, che invece era stata l'ambito nella quale si esercitava, fino a quel periodo, la dominazione coloniale.  


A partire dal [[1870]], i partigiani della colonizzazione apportarono un sostegno sistematico all'impresa coloniale, giustificandola con svariate argomentazioni. L'importanza degli imperi coloniali appariva ormai come uno dei fondamenti imprescindibili delle potenze dei paesi occidentali. Inoltre, la rivalità  dei paesi europei portò a non lasciare libero alcun territorio, poiché altrimenti esso sarebbe stato occupato da un paese concorrente.
A partire dal [[1870]], i partigiani della colonizzazione apportarono un sostegno sistematico all'impresa coloniale, giustificandola con svariate argomentazioni. L'importanza degli imperi coloniali appariva ormai come uno dei fondamenti imprescindibili delle potenze dei paesi occidentali. Inoltre, la rivalità  dei paesi europei portò a non lasciare libero alcun territorio, poiché altrimenti esso sarebbe stato occupato da un paese concorrente.
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