Colonne anarchiche: differenze tra le versioni

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*'''Battaglioni della CNT nelle Asturie''':
*'''Battaglioni della CNT nelle Asturie''':
Nelle Asturie operarono 11 battaglioni della [[CNT spagnola|CNT]], conosciute col nome di ''CNT num.1'', ''num.2'' e così via sino al 9. Si conoscono i nomi dei delegati di questi nove battaglioni: Miguélez, Onofre G. Tirador, Víctor Álvarez, Celestino Fernandez, Higinio Carrocera, Faustino Rodríguez, Mario Cuesta, Marcelino Álvarez (JJ.LL.) e José García (Josepín).  
Nelle Asturie operarono 11 battaglioni della [[CNT spagnola|CNT]], conosciute col nome di ''CNT num.1'', ''num.2'' e così via sino al 9. Si conoscono i nomi dei delegati di questi nove battaglioni: Miguélez, Onofre G. Tirador, Víctor Álvarez, Celestino Fernandez, Higinio Carrocera, Faustino Rodríguez, Mario Cuesta, Marcelino Álvarez (JJ.LL.) e José García (Josepín).  
Gli altri due battaglioni mancanti erano il ''Galicia'', sotto il comando di [[Ramón Iglesias]] e formata da anarchici galiziani, e il ''Cubedo'', in mano al [[Partito Sindicalista]]<ref>Fondato nel 1931 dall'anarchico moderato [[Angel Pestaña]]</ref>, ma composto da varie compagnie cenetiste.
Gli altri due battaglioni mancanti erano il ''Galicia'', sotto il comando di [[Ramón Iglesias]] e formata da anarchici galiziani, e il ''Cubedo'', in mano al [[Partito Sindicalista]]<ref>Fondato nel 1931 dall'anarchico moderato [[Angel Pestaña]]</ref>, ma composto da varie compagnie cenetiste.
*'''Paesi Baschi''':
*'''Paesi Baschi''':
Il contributo anarchico alla lotta in difesa dei Paesi Baschi fu dato da sette battaglioni di fanteria e uno di ingegneria militare. In tutit i modi, le unità  di prima linea si ridussero a 6, giacchè uno dei battaglioni di fanteria, il nº 65 "Internacional", si convertì in battaglione di "Riserva" infermieristico e di sostituzione delle unità  di lotta.  
Il contributo anarchico alla lotta in difesa dei Paesi Baschi fu dato da sette battaglioni di fanteria e uno di ingegneria militare. In tutit i modi, le unità  di prima linea si ridussero a 6, giacchè uno dei battaglioni di fanteria, il nº 65 "Internacional", si convertì in battaglione di "Riserva" infermieristico e di sostituzione delle unità  di lotta.  
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Ci furono anarchici come [[Garcia Oliver]] e [[Cipriano Mera]] che sostennero la militarizzazione, altri come [[Diego Abad de Santillán]] che in seguito si pentiranno dell'appoggio dato al decreto:
Ci furono anarchici come [[Garcia Oliver]] e [[Cipriano Mera]] che sostennero la militarizzazione, altri come [[Diego Abad de Santillán]] che in seguito si pentiranno dell'appoggio dato al decreto:
: «Sapevamo che, se non si vinceva la guerra, neanche la rivoluzione poteva vincere.  Perciò,, bisognava sacrificare tutto alla guerra. Alla fine, sacrificammo la rivoluzione stessa, senza renderci conto che, in questo modo,   sacrificavamo gli scopi della guerra... Il comitato delle milizie aveva garantito l'autonomia della vera Spagna. Ma ci dissero, e ci ripeterono instancabilmente:  finché continuerete a sostenere il potere del popolo non manderemo armi in Catalogna; non vi daremo divisa straniera per comprare armi all'estero; non manderemo materie prime alle vostre industrie...Perciò lasciammo cadere il comitato. Ci limitammo ad assicurarci il ministero della difesa ed altri ministeri vitali, per non perdere la guerra e con essa tutto il resto». <ref> H. M Enzensberger, ''La breve estate dell'anarchia'', Feltrinelli, pag 219</ref>
: «Sapevamo che, se non si vinceva la guerra, neanche la rivoluzione poteva vincere.  Perciò,, bisognava sacrificare tutto alla guerra. Alla fine, sacrificammo la rivoluzione stessa, senza renderci conto che, in questo modo, sacrificavamo gli scopi della guerra... Il comitato delle milizie aveva garantito l'autonomia della vera Spagna. Ma ci dissero, e ci ripeterono instancabilmente:  finché continuerete a sostenere il potere del popolo non manderemo armi in Catalogna; non vi daremo divisa straniera per comprare armi all'estero; non manderemo materie prime alle vostre industrie...Perciò lasciammo cadere il comitato. Ci limitammo ad assicurarci il ministero della difesa ed altri ministeri vitali, per non perdere la guerra e con essa tutto il resto». <ref> H. M Enzensberger, ''La breve estate dell'anarchia'', Feltrinelli, pag 219</ref>
== Note ==
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