Comitato di Difesa della CNT: differenze tra le versioni

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Durante il Plenum dei Gruppi Anarchici di Barcellona del giugno [[1936]], [[García Oliver]] elogiò la funzione dei comitati di difesa, dichiarando che tale modello doveva essere esteso a tutta la Spagna, andando così a costituire una sorta di [[esercito]] rivoluzionario in ''nuce''. La maggior parte dei delegati ritenevano invece anarchicamente più coerente affidarsi allo [[spontaneismo]] rivoluzionairo delle masse.
Durante il Plenum dei Gruppi Anarchici di Barcellona del giugno [[1936]], [[García Oliver]] elogiò la funzione dei comitati di difesa, dichiarando che tale modello doveva essere esteso a tutta la Spagna, andando così a costituire una sorta di [[esercito]] rivoluzionario in ''nuce''. La maggior parte dei delegati ritenevano invece anarchicamente più coerente affidarsi allo [[spontaneismo]] rivoluzionairo delle masse.
[[File:Jaime Balius.jpg|thumb|left|[[Jaime Balius]]]]
[[File:Jaime Balius.jpg|thumb|left|[[Jaime Balius]]]]
Poche settimane dopo, nel luglio 1936, in risposta al [[colpo di Stato]] dei nazionalisti di [[Franco]], i Comitati di Difesa si trasformarono in '''[[milizie antifasciste|Milizie Popolari]]''' e in '''Comitati Rivoluzionari di quartiere'''. Questi ultimi, a Barcellona, nel momento caotico seguito al golpe di [[Franco]], non solo organizzarono la resistenza, ma anche ospedali e mense popolari; requisirono mezzi di trasporto, armi, fabbriche ed edifici, arrestarono sospetti e crearono una rete di Comitati di approvvigionamento in ogni quartiere, coordinati da un Comitato Centrale per gli approvvigionamenti cittadini. Il [[21 luglio]] la [[CNT spagnola|CNT]] diede il suo assenso alla formazione del [[Comitato Centrale delle Milizie Antifasciste]], un organismo interclassista che sostituiva la Generalitat catalana.
Poche settimane dopo, nel luglio 1936, in risposta al [[colpo di Stato]] dei nazionalisti di [[Franco]], i Comitati di Difesa si trasformarono in '''[[milizie antifasciste|Milizie Popolari]]''' e in '''Comitati Rivoluzionari di quartiere'''. Questi ultimi, a Barcellona, nel momento caotico seguito al golpe di [[Franco]], non solo organizzarono la resistenza, ma anche ospedali e mense popolari; requisirono mezzi di trasporto, armi, fabbriche ed edifici, arrestarono sospetti e crearono una rete di Comitati di approvvigionamento in ogni quartiere, coordinati da un Comitato Centrale per gli approvvigionamenti cittadini. Il [[21 luglio]] la [[CNT spagnola|CNT]] diede il suo assenso alla formazione del [[Comitato Centrale delle Milizie Antifasciste]], un organismo interclassista che sostituiva la Generalitat catalana.


Di fatto, a partire dal dicembre [[1936]], i comitati di difesa congelarono le proprie attività  in quanto esse venivano svolte dal [[Comitato Centrale delle Milizie Antifasciste|CCMA]]. Fu una decisione presa dalla Federazione Locale dei Sindacati unici di Barcellona, ma non senza creare malumori tra i militanti che si vedevano espropriare della possibilità  di influire direttamente, senza intermediari, nell'organizzazione rivoluzionaria della Catalogna.
Di fatto, a partire dal dicembre [[1936]], i comitati di difesa congelarono le proprie attività  in quanto esse venivano svolte dal [[Comitato Centrale delle Milizie Antifasciste|CCMA]]. Fu una decisione presa dalla Federazione Locale dei Sindacati unici di Barcellona, ma non senza creare malumori tra i militanti che si vedevano espropriare della possibilità  di influire direttamente, senza intermediari, nell'organizzazione rivoluzionaria della Catalogna.
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