Daniel Guérin: differenze tra le versioni

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: «La specificità  del comunismo del quale abbozzo i contorni, è integrazionista e non microcosmica, essa vorrebbe essere la sintesi, o anche il superamento, dell'anarchismo e del migliore pensiero di Marx [...] la futura rivoluzione sociale non sarà  né del dispotismo moscovita né della clorosi socialdemocratica, che non sarà  autoritaria, ma libertaria e autogestionaria, o, se lo si vuole, consiglista».  
: «La specificità  del comunismo del quale abbozzo i contorni, è integrazionista e non microcosmica, essa vorrebbe essere la sintesi, o anche il superamento, dell'anarchismo e del migliore pensiero di Marx [...] la futura rivoluzione sociale non sarà  né del dispotismo moscovita né della clorosi socialdemocratica, che non sarà  autoritaria, ma libertaria e autogestionaria, o, se lo si vuole, consiglista».  


Guérin fu critico tanto dell'"[[anarchismo]] tradizionale" quanto del marxismo autoritario e dogmatico. Guerin fu particolare ammiratore di [[Proudhon]], che considerava il padre dell'[[autogestione]] (respingendo ovviamente alcuni aspetti particolarmente discriminatori dello stesso nei confronti delle donne, degli omosessuali... ), di [[Bakunin]], che per Guérin era stato profeta dell'inevitabile piega autoritaria che avrebbe preso la teoria marxista, [[Max Stirner]], considerato precursore del [[1968]], soprattutto grazie al suo interesse per la liberazione sessuale, di [[Diego Abad de Santillán ]], fautore di un'[[autogestione]] economica "integrata", e del collettivista belga [[César de Paepe]], del quale apprezzava l'idea dell'organizzazione nazionale e transnazionale dei servizi pubblici in un ambito libertario.  
Guérin fu critico tanto dell'"[[anarchismo]] tradizionale" quanto del marxismo autoritario e dogmatico. Guerin fu particolare ammiratore di [[Proudhon]], che considerava il padre dell'[[autogestione]] (respingendo ovviamente alcuni aspetti particolarmente discriminatori dello stesso nei confronti delle donne, degli omosessuali... ), di [[Bakunin]], che per Guérin era stato profeta dell'inevitabile piega autoritaria che avrebbe preso la teoria marxista, [[Max Stirner]], considerato precursore del [[1968]], soprattutto grazie al suo interesse per la liberazione sessuale, di [[Diego Abad de Santillán]], fautore di un'[[autogestione]] economica "integrata", e del collettivista belga [[César de Paepe]], del quale apprezzava l'idea dell'organizzazione nazionale e transnazionale dei servizi pubblici in un ambito libertario.  


Del [[marxismo]] egli salvò alcuni aspetti che gli sembravano estremamente validi:
Del [[marxismo]] egli salvò alcuni aspetti che gli sembravano estremamente validi:
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