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[[Image:Proudhon.gif|right|thumb|[[Pierre-Joseph Proudhon]], anarchico federalista]] | [[Image:Proudhon.gif|right|thumb|[[Pierre-Joseph Proudhon]], anarchico federalista]] | ||
Nelle cittadine medioevali si svilupparono forme d'[[autogestione]] collettiva e la tendenza a ricostruire la società dal basso, in netta antitesi alla [[gerarchia | strutturazione gerarchica]] dei vecchi imperi. | Nelle cittadine medioevali si svilupparono forme d'[[autogestione]] collettiva e la tendenza a ricostruire la società dal basso, in netta antitesi alla [[gerarchia | strutturazione gerarchica]] dei vecchi imperi. | ||
L'associazione, chiamata anche "fratellanza o corporazione o gilda", fu il cardine attorno al quale ruotava la vita politico-sociale della città medioevale. Ci si associava, legandosi con un patto giurato detto ''Coniuratio'', per scopi religiosi, per difesa, per lavoro, tra artisti | L'associazione, chiamata anche "fratellanza o corporazione o gilda", fu il cardine attorno al quale ruotava la vita politico-sociale della città medioevale. Ci si associava, legandosi con un patto giurato detto ''Coniuratio'', per scopi religiosi, per difesa, per lavoro, tra artisti ecc... Era lo stesso vescovo a legittimare l'associazione privata e a farla entrare nell'ordinamento cittadino in maniera quasi “illegale” e comunque all'ombra dell'ordinamento vescovile. | ||
Inizialmente quindi il comune non fu una cosa sola con la città , rappresentandone solo un frammento (quello che aveva firmato il patto associativo). Il Comune vero e proprio, trasformato da associazione privata in associazione pubblica, si realizzò con l'estensione del patto di fedeltà (''coniuratio'') a tutti gli abitanti della città (nell'Alta Italia accadde alla fine dell'XI secolo), affermandosi talvolta in violento contrasto con l'[[autorità ]] dell'epoca (vescovo-conte o feudatario laico) e, altre volte, in sintonia con quelle stesse autorità . | Inizialmente quindi il comune non fu una cosa sola con la città , rappresentandone solo un frammento (quello che aveva firmato il patto associativo). Il Comune vero e proprio, trasformato da associazione privata in associazione pubblica, si realizzò con l'estensione del patto di fedeltà (''coniuratio'') a tutti gli abitanti della città (nell'Alta Italia accadde alla fine dell'XI secolo), affermandosi talvolta in violento contrasto con l'[[autorità ]] dell'epoca (vescovo-conte o feudatario laico) e, altre volte, in sintonia con quelle stesse autorità . |