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Collettivo libertario/anarchico nato nell'estate del 2012, che ha portato ad un occupazione sgomberata nel 2013. | Collettivo libertario/anarchico nato nell'estate del 2012, che ha portato ad un occupazione sgomberata nel 2013. | ||
Dal comunicato degli occupanti: " Mercoledì 26 settembre abbiamo occupato lo stabile dell'ex de tomaso in via omero a Modena, tramite una parte mancante di recinzione ,e le porte che abbiamo trovato aperte. Entrando negli edifici abbiamo subito notato che vi erano evidenti segni di intromissioni precedenti a testimonianza anche del livello di abbandono delle strutture. Abbiamo liberato questo spazio, sottraendolo al degrado e all'abbandono, e restituendolo alla collettività per renderlo un luogo di libertà , fuori dalle dinamiche del profitto e della mercificazione della socialità . Questa occupazione è solo il primo passo di un percorso autogestionario volto ad un cambiamento sociale che porti alla costruzione dal basso di una società di liberi ed eguali, e nessuno sgombero potrà fermare questa nostra volontà . Occupazione come pratica di contrasto alla dilagante devastazione ambientale che sta distruggendo il nostro pianeta, a vantaggio delle solite lobby del potere e a scapito della vita di tutti noi. Contro la Modena dei motori proponiamo, in quella che era una fabbrica di automobili, orti collettivi, laboratori di autoproduzione, dal sapone ai pannelli solari, laboratori di musica, di giocoleria, spettacoli teatrali, mostre e tanto altro. Non mancherà sicuramente di ospitare svariati eventi politico/culturali, da presentazioni di libri proiezioni e cineforum, a dibattiti sociali, assemblee, e sempre a disposizione come luogo di incontro per tutte quelle individualità antiautoritarie, che abbiano necessità di un posto dove ritrovarsi. | Dal comunicato degli occupanti:" Mercoledì 26 settembre abbiamo occupato lo stabile dell'ex de tomaso in via omero a Modena, tramite una parte mancante di recinzione ,e le porte che abbiamo trovato aperte. Entrando negli edifici abbiamo subito notato che vi erano evidenti segni di intromissioni precedenti a testimonianza anche del livello di abbandono delle strutture. Abbiamo liberato questo spazio, sottraendolo al degrado e all'abbandono, e restituendolo alla collettività per renderlo un luogo di libertà , fuori dalle dinamiche del profitto e della mercificazione della socialità . Questa occupazione è solo il primo passo di un percorso autogestionario volto ad un cambiamento sociale che porti alla costruzione dal basso di una società di liberi ed eguali, e nessuno sgombero potrà fermare questa nostra volontà . Occupazione come pratica di contrasto alla dilagante devastazione ambientale che sta distruggendo il nostro pianeta, a vantaggio delle solite lobby del potere e a scapito della vita di tutti noi. Contro la Modena dei motori proponiamo, in quella che era una fabbrica di automobili, orti collettivi, laboratori di autoproduzione, dal sapone ai pannelli solari, laboratori di musica, di giocoleria, spettacoli teatrali, mostre e tanto altro. Non mancherà sicuramente di ospitare svariati eventi politico/culturali, da presentazioni di libri proiezioni e cineforum, a dibattiti sociali, assemblee, e sempre a disposizione come luogo di incontro per tutte quelle individualità antiautoritarie, che abbiano necessità di un posto dove ritrovarsi. | ||
Dopo il recente terremoto si è reso più evidente il problema della casa, già drammatico a causa della crisi. Questa occupazione evidenzia il paradosso per il quale tante persone si trovano senza casa mentre la città è piena di stabili vuoti, lasciati nel più completo degrado. | Dopo il recente terremoto si è reso più evidente il problema della casa, già drammatico a causa della crisi. Questa occupazione evidenzia il paradosso per il quale tante persone si trovano senza casa mentre la città è piena di stabili vuoti, lasciati nel più completo degrado. | ||
Abbiamo intenzione di far vivere questo posto assieme alla città , il più a lungo possibile, cercando di coinvolgere chiunque condivida e voglia praticare attivamente l'autogestione, come forma di lotta quotidiana, e come mezzo di rivolta sociale. | Abbiamo intenzione di far vivere questo posto assieme alla città , il più a lungo possibile, cercando di coinvolgere chiunque condivida e voglia praticare attivamente l'autogestione, come forma di lotta quotidiana, e come mezzo di rivolta sociale. |