Nestor Makhno: differenze tra le versioni

m
Sostituzione testo - " : " con ": "
m (Sostituzione testo - "’" con "'")
m (Sostituzione testo - " : " con ": ")
Riga 28: Riga 28:
L'[[autogestione]] libertaria delle masse contadine si estenderà  in breve tempo all'intera regione popolata da sette milioni di abitanti. Essa era formata da una sorta di area circolare dal diametro di circa 250 km, al cui centro vi era proprio Guliai-Polé. Questa [[bioregione|regione]], dalle antiche tradizioni ribelli e ostili alle [[autorità ]] di qualsivoglia colore politico, era stata un centro nevralgico anche della rivoluzione del [[1905]] e teatro di violenti tumulti.
L'[[autogestione]] libertaria delle masse contadine si estenderà  in breve tempo all'intera regione popolata da sette milioni di abitanti. Essa era formata da una sorta di area circolare dal diametro di circa 250 km, al cui centro vi era proprio Guliai-Polé. Questa [[bioregione|regione]], dalle antiche tradizioni ribelli e ostili alle [[autorità ]] di qualsivoglia colore politico, era stata un centro nevralgico anche della rivoluzione del [[1905]] e teatro di violenti tumulti.


Makhno ormai non è più un giovane inesperto, ma un uomo maturo consapevole della condizione di sfruttamento a cui sono costrette le masse contadine ed è ben cosciente che l'emancipazione dei lavoratori possa giungere esclusivamente per loro stessa mano: per questo, il [[29 marzo]] [[1917]], organizza un sindacato professionale dei lavoratori agricoli che come prima misura intrapresa decide di non pagare l'affitto ai proprietari.<ref>Pascal Nurnberg, Ukraine 1917/1923 : Nestor Makhno et l'Armée insurrectionnelle d'Ukraine, Le Monde libertaire, été 1972, p. 17-19, [http://www.nestormakhno.info/french/ukr_1917.htm testo integrale].</ref>; egli è ugualmente coinvolto nello [[sciopero]] vittorioso dei lavoratori di una fabbrica e nella costituzione di un sindacato dei falegnami di cui viene nominato presidente. <ref>[[Paul Avrich]], ''The Anarchists in the Russian Revolution'', Londres, Thames & Hudson, 1973, p. 239-240</ref>
Makhno ormai non è più un giovane inesperto, ma un uomo maturo consapevole della condizione di sfruttamento a cui sono costrette le masse contadine ed è ben cosciente che l'emancipazione dei lavoratori possa giungere esclusivamente per loro stessa mano: per questo, il [[29 marzo]] [[1917]], organizza un sindacato professionale dei lavoratori agricoli che come prima misura intrapresa decide di non pagare l'affitto ai proprietari.<ref>Pascal Nurnberg, Ukraine 1917/1923: Nestor Makhno et l'Armée insurrectionnelle d'Ukraine, Le Monde libertaire, été 1972, p. 17-19, [http://www.nestormakhno.info/french/ukr_1917.htm testo integrale].</ref>; egli è ugualmente coinvolto nello [[sciopero]] vittorioso dei lavoratori di una fabbrica e nella costituzione di un sindacato dei falegnami di cui viene nominato presidente. <ref>[[Paul Avrich]], ''The Anarchists in the Russian Revolution'', Londres, Thames & Hudson, 1973, p. 239-240</ref>


Nel congresso tenutosi dal [[5 agosto|5]] al [[7 agosto]], è in prima fila nella riorganizzazione dei contadini e di un nuovo [[soviet]] locale.<ref name="cedema3">Makhno, Nestor, 1889-1934, libcom,[http://libcom.org/history/makhno-nestor-1889-1934& testo integrale]</ref> Inoltre, dà  avvio alla formazione di un gruppuscolo dedito all'esproprio dei beni dei ricchi, ma il progetto è ostacolato dalla reazione delle [[autorità ]] e delle classi dominanti. Allo stesso tempo, quando il generale Kornilov tenterà  di prendere il potere a Pietrogrado, i ribelli di Guliai-Polé formano un comitato per la salvezza della rivoluzione con l'obiettivo di disarmare i proprietari e dare avviò alle [[esproprio|espropriazioni]].
Nel congresso tenutosi dal [[5 agosto|5]] al [[7 agosto]], è in prima fila nella riorganizzazione dei contadini e di un nuovo [[soviet]] locale.<ref name="cedema3">Makhno, Nestor, 1889-1934, libcom,[http://libcom.org/history/makhno-nestor-1889-1934& testo integrale]</ref> Inoltre, dà  avvio alla formazione di un gruppuscolo dedito all'esproprio dei beni dei ricchi, ma il progetto è ostacolato dalla reazione delle [[autorità ]] e delle classi dominanti. Allo stesso tempo, quando il generale Kornilov tenterà  di prendere il potere a Pietrogrado, i ribelli di Guliai-Polé formano un comitato per la salvezza della rivoluzione con l'obiettivo di disarmare i proprietari e dare avviò alle [[esproprio|espropriazioni]].
Riga 50: Riga 50:
===L'esilio e la morte in povertà ===
===L'esilio e la morte in povertà ===


Ferito più volte durante i combattimenti e sentendosi in pericolo, si rifugia insieme a 78 compagni in [[Romania]], dove il Commissario del popolo agli affari esteri dell'URSS, Tchitcherine, cercherà  di estradarlo con l'accusa di «[[terrorismo]]» contro l'[[Ucraina]]. Si sposta allora in [[Polonia]], dove viene processato per presunti crimini compiuti in [[Ucraina]] contro gli interessi della [[Polonia]] e poi rilasciato. <ref>Voline, La Révolution Inconnue. Livre troisième : Les luttes pour la véritable Révolution sociale (1918-1921), Éditions Entremonde, 2009, [http://www.entremonde.net/IMG/pdf/RUPTURE05-Livre.pdf testo integrale].</ref>
Ferito più volte durante i combattimenti e sentendosi in pericolo, si rifugia insieme a 78 compagni in [[Romania]], dove il Commissario del popolo agli affari esteri dell'URSS, Tchitcherine, cercherà  di estradarlo con l'accusa di «[[terrorismo]]» contro l'[[Ucraina]]. Si sposta allora in [[Polonia]], dove viene processato per presunti crimini compiuti in [[Ucraina]] contro gli interessi della [[Polonia]] e poi rilasciato. <ref>Voline, La Révolution Inconnue. Livre troisième: Les luttes pour la véritable Révolution sociale (1918-1921), Éditions Entremonde, 2009, [http://www.entremonde.net/IMG/pdf/RUPTURE05-Livre.pdf testo integrale].</ref>


A questo punto raggiunge Danzica, dove però è nuovamente arrestato. Una volta riuscito ad evadere, raggiunge prima la [[Germania]] ed infine Parigi nell'aprile del [[1925]]. Ospite di amici russi prima a Saint-Cloud e poi a Romainville, la sua [[famiglia]] si insedia, il [[21 giugno]] [[1926]], a Vincennes.
A questo punto raggiunge Danzica, dove però è nuovamente arrestato. Una volta riuscito ad evadere, raggiunge prima la [[Germania]] ed infine Parigi nell'aprile del [[1925]]. Ospite di amici russi prima a Saint-Cloud e poi a Romainville, la sua [[famiglia]] si insedia, il [[21 giugno]] [[1926]], a Vincennes.
Riga 120: Riga 120:
Durante l'esilio in [[Francia]], il quotidiano comunista ''L'Humanité''  mise in giro ad arte voci calunniose su Makhno, dipingendolo come un volgare antisemita. Le calunnie furono poi rilanciate poi dallo scrittore Joseph Kessel<ref>[http://it.wikipedia.org/wiki/Joseph_Kessel Joseph Kessel]</ref> attraverso la novella ''Makhno e l'ebraica''.  
Durante l'esilio in [[Francia]], il quotidiano comunista ''L'Humanité''  mise in giro ad arte voci calunniose su Makhno, dipingendolo come un volgare antisemita. Le calunnie furono poi rilanciate poi dallo scrittore Joseph Kessel<ref>[http://it.wikipedia.org/wiki/Joseph_Kessel Joseph Kessel]</ref> attraverso la novella ''Makhno e l'ebraica''.  


Fu lo stesso anarchico ucraino il primo a demolire queste infamie dicendo : «Ogni tentativo di pogrom o di saccheggio fu da noi soffocato sul nascere. Coloro che si resero colpevoli di tali atti furono sempre fucilati sul posto».  
Fu lo stesso anarchico ucraino il primo a demolire queste infamie dicendo: «Ogni tentativo di pogrom o di saccheggio fu da noi soffocato sul nascere. Coloro che si resero colpevoli di tali atti furono sempre fucilati sul posto».  


Anche per l'ebreo anarchico [[Voline]] questa fu una vile accusa priva fondamento <ref name="cedema5"> Voline, '''La Révolution Inconnue. Livre troisième : Les luttes pour la véritable Révolution sociale (1918-1921)''', Éditions Entremonde, 2009, [http://www.entremonde.net/IMG/pdf/RUPTURE05-Livre.pdf testo integrale].</ref>, d'altronde egli stesso ed [[Aaron Baron]], "pur essendo" d'origine ebraica facevano parte delle Commissioni culturali ed educazionali dell'Ucraina libertaria.<ref> [[Paul Avrich]], ''Anarchist portraits'', Princeton University Press, 1988, page 112</ref>. Peraltro, il grande storico anarchico [[Paul Avrich]], non solo smentì ogni accusa contro Makhno e compagni, ma arrivò ad accusare i [[bolscevismo|bolscevichi]] di aver voluto scientemente calunniare il movimento libertario d'Ucraina.  
Anche per l'ebreo anarchico [[Voline]] questa fu una vile accusa priva fondamento <ref name="cedema5"> Voline, '''La Révolution Inconnue. Livre troisième : Les luttes pour la véritable Révolution sociale (1918-1921)''', Éditions Entremonde, 2009, [http://www.entremonde.net/IMG/pdf/RUPTURE05-Livre.pdf testo integrale].</ref>, d'altronde egli stesso ed [[Aaron Baron]], "pur essendo" d'origine ebraica facevano parte delle Commissioni culturali ed educazionali dell'Ucraina libertaria.<ref> [[Paul Avrich]], ''Anarchist portraits'', Princeton University Press, 1988, page 112</ref>. Peraltro, il grande storico anarchico [[Paul Avrich]], non solo smentì ogni accusa contro Makhno e compagni, ma arrivò ad accusare i [[bolscevismo|bolscevichi]] di aver voluto scientemente calunniare il movimento libertario d'Ucraina.  
64 364

contributi