Walter Benjamin: differenze tra le versioni

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Nato nel [[1892]] a Berlino, suo padre Emil era un antiquario e mercante d'arte benestante, sua madre Paula Schönflies, era di origini ebraiche. Benjamin ci ha lasciato un breve scritto a carattere autobiografico degli anni della sua infanzia in ''Infanzia berlinese''. Si diploma nel [[1907]], inizia a frequentare l'Università  di Berlino per trasferirsi poi a quella di Friburgo dove seguirà  le lezioni di Rickert.
Nato nel [[1892]] a Berlino, suo padre Emil era un antiquario e mercante d'arte benestante, sua madre Paula Schönflies, era di origini ebraiche. Benjamin ci ha lasciato un breve scritto a carattere autobiografico degli anni della sua infanzia in ''Infanzia berlinese''. Si diploma nel [[1907]], inizia a frequentare l'Università  di Berlino per trasferirsi poi a quella di Friburgo dove seguirà  le lezioni di Rickert.


Allo scoppio della prima guerra mondiale non viene arruolato. Nel [[1915]] si traferisce a Monaco dove fa amicizia con Gerschom Scholem che si rivelerà  profonda e durevole. Si sposa nel [[1917]] e avrà  un figlio l'anno successivo che nascerà  a Berna dove la coppia si era trasferita. Nel [[1919]] si laurea in [[filosofia]] discutendo una tesi sul ''Concetto di critica d’arte nel Romanticismo tedesco''. In [[Svizzera]] farà  amicizia con [[Ernst Bloch]], nel [[1923]] conoscerà  [[Theodor Adorno]]. Nel [[1924]], durante un soggiorno a Capri, conosce e s'innamora di [[Asja Lacis]], una rivoluzionaria russa che lo induce ad avvicinarsi al [[marxismo]]. Pubblica un saggio su ''Le affinità  elettive'' per la rivista di Hugo von Hoffmanstahl. Nel [[1925]] l'università  di Francoforte respinge la sua domanda di abilitazione all'insegnamento accademico, accompagnata dallo scritto sull'''Origine del dramma barocco tedesco'', pubblicato tre anni dopo, insieme agli aforismi di ''Strada a senso unico''.
Allo scoppio della prima guerra mondiale non viene arruolato. Nel [[1915]] si traferisce a Monaco dove fa amicizia con Gerschom Scholem che si rivelerà  profonda e durevole. Si sposa nel [[1917]] e avrà  un figlio l'anno successivo che nascerà  a Berna dove la coppia si era trasferita. Nel [[1919]] si laurea in [[filosofia]] discutendo una tesi sul ''Concetto di critica d'arte nel Romanticismo tedesco''. In [[Svizzera]] farà  amicizia con [[Ernst Bloch]], nel [[1923]] conoscerà  [[Theodor Adorno]]. Nel [[1924]], durante un soggiorno a Capri, conosce e s'innamora di [[Asja Lacis]], una rivoluzionaria russa che lo induce ad avvicinarsi al [[marxismo]]. Pubblica un saggio su ''Le affinità  elettive'' per la rivista di Hugo von Hoffmanstahl. Nel [[1925]] l'università  di Francoforte respinge la sua domanda di abilitazione all'insegnamento accademico, accompagnata dallo scritto sull'''Origine del dramma barocco tedesco'', pubblicato tre anni dopo, insieme agli aforismi di ''Strada a senso unico''.


In questo periodo Benjamin si mantiene con la sua attività  di critico e recensore per la ''Literarische Welt'' e di traduttore, viaggia tra Parigi e Mosca, cominciando a maturare il progetto (destinato a rimanere incompiuto) di un'opera sulla Parigi del XIX secolo.
In questo periodo Benjamin si mantiene con la sua attività  di critico e recensore per la ''Literarische Welt'' e di traduttore, viaggia tra Parigi e Mosca, cominciando a maturare il progetto (destinato a rimanere incompiuto) di un'opera sulla Parigi del XIX secolo.


Nel [[1929]] diventa amico di Brecht, che negli anni Trenta, dopo l'avvento del Terzo Reich, lo ospita a più riprese nella sua casa in Danimarca dopo l’avvento in [[Germania]] al potere di [[Hitler]]. Esule a Parigi, trascorre comunque lunghi periodi a Ibiza, Sanremo e Svendborg. Per la ''Jüdische Rundschau'' esce ''Franz Kafka'', ma le sue condizioni economiche si fanno sempre più precarie: l'assegno garantitogli dallo ''Zeitschrift für Sozialforschung'' di Adorno e Horkheimer, per cui pubblica nel [[1936]] ''L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità  tecnica'' e ''Eduard Fuchs, il collezionista e lo storico'' nel [[1937]], diventa il suo unico mezzo di sussistenza.
Nel [[1929]] diventa amico di Brecht, che negli anni Trenta, dopo l'avvento del Terzo Reich, lo ospita a più riprese nella sua casa in Danimarca dopo l'avvento in [[Germania]] al potere di [[Hitler]]. Esule a Parigi, trascorre comunque lunghi periodi a Ibiza, Sanremo e Svendborg. Per la ''Jüdische Rundschau'' esce ''Franz Kafka'', ma le sue condizioni economiche si fanno sempre più precarie: l'assegno garantitogli dallo ''Zeitschrift für Sozialforschung'' di Adorno e Horkheimer, per cui pubblica nel [[1936]] ''L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità  tecnica'' e ''Eduard Fuchs, il collezionista e lo storico'' nel [[1937]], diventa il suo unico mezzo di sussistenza.


Lo scoppio della seconda guerra mondiale lo induce a scrivere di getto il suo ultimo testo, le tesi ''Sul concetto di storia''. Internato nel campo di prigionia di Nevers in quanto cittadino tedesco, viene rilasciato tre mesi dopo. Abbandona tardivamente Parigi e cerca di ottenere un visto per gli [[Stati Uniti]]. Nel settembre del [[1940]] viene bloccato alla frontiera spagnola dalla [[polizia]]: nella notte tra il [[26 settembre|26]] e il [[27 settembre|27]] si toglie la vita ingerendo una forte dose di morfina. Ai suoi compagni di viaggio fu concesso di passare il confine il giorno seguente.
Lo scoppio della seconda guerra mondiale lo induce a scrivere di getto il suo ultimo testo, le tesi ''Sul concetto di storia''. Internato nel campo di prigionia di Nevers in quanto cittadino tedesco, viene rilasciato tre mesi dopo. Abbandona tardivamente Parigi e cerca di ottenere un visto per gli [[Stati Uniti]]. Nel settembre del [[1940]] viene bloccato alla frontiera spagnola dalla [[polizia]]: nella notte tra il [[26 settembre|26]] e il [[27 settembre|27]] si toglie la vita ingerendo una forte dose di morfina. Ai suoi compagni di viaggio fu concesso di passare il confine il giorno seguente.
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