Sof'ja Perovskaja: differenze tra le versioni

Jump to navigation Jump to search
m
Sostituzione testo - "’" con "'"
m (Sostituzione testo - "’" con "'")
Riga 8: Riga 8:
Dopo aver partecipato nel [[1873]] a diverse riunioni segrete cospiratrici contro lo zar, Sof'ja Perovskaja è arrestata nel gennaio [[1874]] e trattenuta nel [[carcere]]-fortezza di Petropavlovskaya. Rilasciata intorno al [[1877]]-[[1878]], la giovane donna partecipa ad un tentativo di liberazione di un prigioniero rivoluzionario russo, [[Ippolit Myškin]]. Nell'estate del [[1878]] entra a far parte di ''[[Zemlja i Volja]]'' («Terra e libertà »), un movimento rivoluzionario e [[populismo russo|populista russo]], che le costa l'arresto l'esilio nella provincia di Olonetskaya. Riuscita a fuggire, si nasconde e inizia un'attività  clandestina.
Dopo aver partecipato nel [[1873]] a diverse riunioni segrete cospiratrici contro lo zar, Sof'ja Perovskaja è arrestata nel gennaio [[1874]] e trattenuta nel [[carcere]]-fortezza di Petropavlovskaya. Rilasciata intorno al [[1877]]-[[1878]], la giovane donna partecipa ad un tentativo di liberazione di un prigioniero rivoluzionario russo, [[Ippolit Myškin]]. Nell'estate del [[1878]] entra a far parte di ''[[Zemlja i Volja]]'' («Terra e libertà »), un movimento rivoluzionario e [[populismo russo|populista russo]], che le costa l'arresto l'esilio nella provincia di Olonetskaya. Riuscita a fuggire, si nasconde e inizia un'attività  clandestina.


In qualità  di membro di Zemlja i volja, Perovskaya si sposta a Char'kov con l’intento di liberare alcuni prigionieri detenuti nel [[carcere]] cittadino. Nell'autunno del [[1879]] diviene come membro del Comitato esecutivo e poi in seguito membro del Comitato amministrativo dello stesso. Perovskaja conduce instancabilmente propaganda [[rivoluzione|rivoluzionaria]] e antizarista con studenti, soldati e operai, stringendo rapporti con riviste specifiche e legandosi indissolubilmente alle lotte in favore dei prigionieri politici.  
In qualità  di membro di Zemlja i volja, Perovskaya si sposta a Char'kov con l'intento di liberare alcuni prigionieri detenuti nel [[carcere]] cittadino. Nell'autunno del [[1879]] diviene come membro del Comitato esecutivo e poi in seguito membro del Comitato amministrativo dello stesso. Perovskaja conduce instancabilmente propaganda [[rivoluzione|rivoluzionaria]] e antizarista con studenti, soldati e operai, stringendo rapporti con riviste specifiche e legandosi indissolubilmente alle lotte in favore dei prigionieri politici.  


Rimasta attiva sino al [[1879]] (fondata nel [[1861]] sarà  attiva sino al [[1864]], per poi ricostituirsi dal [[1876]] al [[1879]]), Zemlja i Volja si divide in due gruppi a partire dall’agosto [[1879]]: ''[[Narodnaja Volja]]'' e ''[[Cërnyj Peredel]]'' <ref>I principali militanti di questa frazione furono: [[Georgij Valentinovic Plechanov]], [[Pavel Aksel'rod]], [[Lev Dejc]] (chiamato anche Deutsch) e [[Vera Zasulic]]. In seguito si convertiranno al [[marxismo]].</ref> <ref>Si legga [http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-inediti-maximilien-rubel-karl-marx-e-il-socialismo-populista-russo-karl-marx-et-le-socialisme-populiste-russe-1947-31752343.html Karl Marx e il socialismo populista russo]</ref>. Sof'ja Perovskaja entra a far parte del primo, che letteralmente significa «[[Volontà  del Popolo]]», e partecipa all'organizzazione di vari attentati contro lo zar Alessandro II: il primo tentativo è attuato a Mosca nel novembre [[1879]], il secondo a Odessa nella primavera del [[1880]] ed il terzo, quello che finalmente provocherà  la morte dello Zar, a San Pietroburgo il [[13 marzo]] [[1881]] <ref name="calendario">Alcuni testi o siti web riportano quale data dell'attentato [[1 marzo|1° marzo]] [[1881]]. In realtà  quella data fa riferimento al calendario giuliano, allora in uso nella [[Russia]] zarista, corrispondente al nostro [[13 marzo]].</ref> .
Rimasta attiva sino al [[1879]] (fondata nel [[1861]] sarà  attiva sino al [[1864]], per poi ricostituirsi dal [[1876]] al [[1879]]), Zemlja i Volja si divide in due gruppi a partire dall'agosto [[1879]]: ''[[Narodnaja Volja]]'' e ''[[Cërnyj Peredel]]'' <ref>I principali militanti di questa frazione furono: [[Georgij Valentinovic Plechanov]], [[Pavel Aksel'rod]], [[Lev Dejc]] (chiamato anche Deutsch) e [[Vera Zasulic]]. In seguito si convertiranno al [[marxismo]].</ref> <ref>Si legga [http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-inediti-maximilien-rubel-karl-marx-e-il-socialismo-populista-russo-karl-marx-et-le-socialisme-populiste-russe-1947-31752343.html Karl Marx e il socialismo populista russo]</ref>. Sof'ja Perovskaja entra a far parte del primo, che letteralmente significa «[[Volontà  del Popolo]]», e partecipa all'organizzazione di vari attentati contro lo zar Alessandro II: il primo tentativo è attuato a Mosca nel novembre [[1879]], il secondo a Odessa nella primavera del [[1880]] ed il terzo, quello che finalmente provocherà  la morte dello Zar, a San Pietroburgo il [[13 marzo]] [[1881]] <ref name="calendario">Alcuni testi o siti web riportano quale data dell'attentato [[1 marzo|1° marzo]] [[1881]]. In realtà  quella data fa riferimento al calendario giuliano, allora in uso nella [[Russia]] zarista, corrispondente al nostro [[13 marzo]].</ref> .


=== L'attentato contro lo zar ===
=== L'attentato contro lo zar ===
Riga 29: Riga 29:


[[File:Zhelyabov Perovskaya.jpg|thumb|left|200 px|Sof'ja Perovskaja e [[Andrej Željabov]], militante di ''[[Narodnaja Volja]]'' e compagno di Sof'ja]]
[[File:Zhelyabov Perovskaya.jpg|thumb|left|200 px|Sof'ja Perovskaja e [[Andrej Željabov]], militante di ''[[Narodnaja Volja]]'' e compagno di Sof'ja]]
Nel suo ''Padre e figli'' <ref>''Padri e figli'' è un romanzo dello scrittore russo [[Ivan Turgenev]]. Fu pubblicato per la prima volta nel [[1862]] sulla rivista «Il messaggero russo»</ref> [[Ivan Turgenev]] usò il termine [[Nichilismo|nichilisti]] per definire il movimento rivoluzionario e [[populismo russo|populista russo]] (''narodnicestvo'', da narod, popolo) di cui Sofia Perovskaya era attiva militante. Essi però non possono essere confusi con il [[nichilismo]] filosofico di [[Nietzsche]] e d’altri pensatori simili, poiché la loro fede fu essenzialmente rivolta verso il [[positivismo]] e il [[materialismo]]. Ben lontani dall'[[Individualismo|egoismo individualistico]], il loro incredibile altruismo portò Sof'ja e compagni a concepire l’estremo sacrificio di sé stessi per il bene del popolo russo, non considerando importante il giudizio dei contemporanei quanto quello degli uomini e delle donne future.
Nel suo ''Padre e figli'' <ref>''Padri e figli'' è un romanzo dello scrittore russo [[Ivan Turgenev]]. Fu pubblicato per la prima volta nel [[1862]] sulla rivista «Il messaggero russo»</ref> [[Ivan Turgenev]] usò il termine [[Nichilismo|nichilisti]] per definire il movimento rivoluzionario e [[populismo russo|populista russo]] (''narodnicestvo'', da narod, popolo) di cui Sofia Perovskaya era attiva militante. Essi però non possono essere confusi con il [[nichilismo]] filosofico di [[Nietzsche]] e d'altri pensatori simili, poiché la loro fede fu essenzialmente rivolta verso il [[positivismo]] e il [[materialismo]]. Ben lontani dall'[[Individualismo|egoismo individualistico]], il loro incredibile altruismo portò Sof'ja e compagni a concepire l'estremo sacrificio di sé stessi per il bene del popolo russo, non considerando importante il giudizio dei contemporanei quanto quello degli uomini e delle donne future.


Nonostante la Perovskaja non fosse propriamente anarchica, notevoli sono le sue affinità  con l'[[anarchismo]] <ref>Proprio a causa di queste chiare affinità  con i principi anarchici si è scelto di catalogare Sof'ja Perovskaja tra gli anarchici, anche se formalmente non lo fu mai e anzi rivendicò, come gli altri populisti, la propria specificità </ref>. Per esempio, pur avendo sempre voluto rimarcare la propria specificità , la loro parola d’ordine fu «Morte all'autorità », il desiderio più grande la creazione di una società  di liberi ed uguali ed il loro motto «Terra e libertà » sarà  ampiamente ripreso da anarchici di mezzo mondo (soprattutto messicani e spagnoli con il loro: «[[Tierra y Libertad]]»). Per contro la sua organizzazione si fondava su basi verticistiche e sull'assoluta disciplina dei militanti rispetto alle decisioni del Comitato esecutivo, quindi in totale antitesi rispetto ai principi dell'[[anarchia]].
Nonostante la Perovskaja non fosse propriamente anarchica, notevoli sono le sue affinità  con l'[[anarchismo]] <ref>Proprio a causa di queste chiare affinità  con i principi anarchici si è scelto di catalogare Sof'ja Perovskaja tra gli anarchici, anche se formalmente non lo fu mai e anzi rivendicò, come gli altri populisti, la propria specificità </ref>. Per esempio, pur avendo sempre voluto rimarcare la propria specificità , la loro parola d'ordine fu «Morte all'autorità », il desiderio più grande la creazione di una società  di liberi ed uguali ed il loro motto «Terra e libertà » sarà  ampiamente ripreso da anarchici di mezzo mondo (soprattutto messicani e spagnoli con il loro: «[[Tierra y Libertad]]»). Per contro la sua organizzazione si fondava su basi verticistiche e sull'assoluta disciplina dei militanti rispetto alle decisioni del Comitato esecutivo, quindi in totale antitesi rispetto ai principi dell'[[anarchia]].


Il legame tra i due movimenti è rappresentato dalla discussa figura del nichilista russo [[Sergej Necaev]] <ref> [http://www.anarca-bolo.ch/a-rivista/318/44.htm Il maestro e il demone]</ref>, che per lungo tempo strinse rapporti sia con [[Bakunin]] che con il movimento rivoluzionario russo. [[Bakunin]] cercò contatti anche con [[Pëtr Lavrovič Lavrov]] ma le relazioni tra i due si interruppero bruscamente nonostante le evidenti affinità  comuni.
Il legame tra i due movimenti è rappresentato dalla discussa figura del nichilista russo [[Sergej Necaev]] <ref> [http://www.anarca-bolo.ch/a-rivista/318/44.htm Il maestro e il demone]</ref>, che per lungo tempo strinse rapporti sia con [[Bakunin]] che con il movimento rivoluzionario russo. [[Bakunin]] cercò contatti anche con [[Pëtr Lavrovič Lavrov]] ma le relazioni tra i due si interruppero bruscamente nonostante le evidenti affinità  comuni.


Con il loro gesto inoltre, Perovskaya e compagni, inaugurarono l’[[azione diretta]] e violenta contro la massima [[autorità ]] delle istituzioni (re, zar, capi di stato), poi proseguita da [[Sante Caserio]], [[Michele Angiolillo]], [[Luigi Lucheni]], [[Leon Czolgosz]], [[Gaetano Bresci]] ed altri.
Con il loro gesto inoltre, Perovskaya e compagni, inaugurarono l'[[azione diretta]] e violenta contro la massima [[autorità ]] delle istituzioni (re, zar, capi di stato), poi proseguita da [[Sante Caserio]], [[Michele Angiolillo]], [[Luigi Lucheni]], [[Leon Czolgosz]], [[Gaetano Bresci]] ed altri.
==Note==
==Note==
{{references|2}}
{{references|2}}
64 364

contributi

I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi. Utilizzando i nostri servizi, accetti il nostro utilizzo dei cookie.

Menu di navigazione