Tintino Rasi: differenze tra le versioni

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====Gli anarchici di fronte alle provocazioni di Ricciotti Garibaldi====
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{{vedi anche|anarchismo e massoneria}}
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Nell'agosto del [[1924]] partecipa alla riunione indetta a Parigi da [[Ugo Fedeli]] e [[Virgilio Gozzoli]] per valutare la proposta di partecipazione degli anarchici alla progettata spedizione militare di Ricciotti Garibaldi Junior  <ref>Durante il periodo francese i tentativi di Ricciotti Garibaldi junior furono assai ambigui ([http://nuke.garibaldini.com/CamiciaRossa/Archivioarticoli/RicciottiGaribaldiaRiofreddo/tabid/534/Default.aspx]) al punto che ancora oggi è catalogato come provocatore fascista e [[massoneria|massone]] inseritosi nell'ambiente del fuoriuscitismo. Ricciotti jr ebbe ottimi rapporti col fratello [[Ezio Garibaldi]], l'unico dei figli di [[Ricciotti Garibaldi]] ad aderire ufficialmente al fascismo. In seguito, dopo l'[[8 settembre]], Ricciotti Garibaldi Junior si schierò con gli alleati anglo-americani ([http://www.cassino2000.com/cdsc/studi/archivio/n23/n23p14.html Ricciotti Garibaldi e la sua attività  di partigiano a Sant’Elia Fiumerapido]); non è debito sapere se tale scelta sia stata fatta per mero opportunismo (come del resto fecero diversi fascisti, non quelli che mossi da buona fede passarono all'[[antifascismo]] e che pagarono pure con la vita alle Fosse Ardeatine, come per esempio l'ex fiumano maggiore Umberto Lusena, figlio del generale ebreo Leonardo Lusena, sfuggito alle leggi razziali proprio perchè ex fiumano) o  in buona fede per "depurarsi" dal suo passato di provocatore fascista </ref> (figlio di Ricciotti Garibaldi) in [[Italia]] per rovesciare il [[fascismo]]. Nel corso dell'assemblea verrà  a tale scopo costituito un Comitato Anarchico.  
Nell'agosto del [[1924]] partecipa alla riunione indetta a Parigi da [[Ugo Fedeli]] e [[Virgilio Gozzoli]] per valutare la proposta di partecipazione degli anarchici alla progettata spedizione militare di Ricciotti Garibaldi Junior  <ref>Durante il periodo francese i tentativi di Ricciotti Garibaldi junior furono assai ambigui ([http://nuke.garibaldini.com/CamiciaRossa/Archivioarticoli/RicciottiGaribaldiaRiofreddo/tabid/534/Default.aspx]) al punto che ancora oggi è catalogato come provocatore fascista e [[massoneria|massone]] inseritosi nell'ambiente del fuoriuscitismo. Ricciotti jr ebbe ottimi rapporti col fratello [[Ezio Garibaldi]], l'unico dei figli di [[Ricciotti Garibaldi]] ad aderire ufficialmente al fascismo. In seguito, dopo l'[[8 settembre]], Ricciotti Garibaldi Junior si schierò con gli alleati anglo-americani ([http://www.cassino2000.com/cdsc/studi/archivio/n23/n23p14.html Ricciotti Garibaldi e la sua attività  di partigiano a Sant'Elia Fiumerapido]); non è debito sapere se tale scelta sia stata fatta per mero opportunismo (come del resto fecero diversi fascisti, non quelli che mossi da buona fede passarono all'[[antifascismo]] e che pagarono pure con la vita alle Fosse Ardeatine, come per esempio l'ex fiumano maggiore Umberto Lusena, figlio del generale ebreo Leonardo Lusena, sfuggito alle leggi razziali proprio perchè ex fiumano) o  in buona fede per "depurarsi" dal suo passato di provocatore fascista </ref> (figlio di Ricciotti Garibaldi) in [[Italia]] per rovesciare il [[fascismo]]. Nel corso dell'assemblea verrà  a tale scopo costituito un Comitato Anarchico.  
[[Image:Ugo_Fedeli.jpg|thumb|[[Ugo Fedeli]]]]
[[Image:Ugo_Fedeli.jpg|thumb|[[Ugo Fedeli]]]]
[[File:Gozzoli.jpg|thumb|left|[[Virgilio Gozzoli]] (New York, 1950)]]
[[File:Gozzoli.jpg|thumb|left|[[Virgilio Gozzoli]] (New York, 1950)]]
Il [[15 settembre|15]] ed il [[16 settembre]] nella Maison Comune, il Comitato Anarchico organizza un’assemblea generale degli anarchici parigini di tutti gli orientamenti per fare chiarezza sulla situazione. Rasi vi prende una posizione contraria ai metodi di Garibaldi, che ritiene pericolosi sia perché comportano l'arruolamento individuale degli [[Personalità  anarchiche|anarchici]] attraverso un tesseramento che costituisce una vera e propria schedatura, sia perché tendono a non riconoscerne l’identità  e gli specifici scopi dell'azione politica, contrastanti con il nucleo di pensiero social massonico garibaldino. [[Armando Borghi]], per evitare spaccature interne al movimento degli esuli antifascisti, propone di costituire una “[[Alleanza Libertaria]]” per armonizzare e potenziare tutte le iniziative a carattere [[antifascismo|antifascista]] cui partecipino gli anarchici. Di questo comitato fanno parte 20 compagni rappresentativi di tutti gli orientamenti, che godono della fiducia generale e Rasi ne entra a far parte.  
Il [[15 settembre|15]] ed il [[16 settembre]] nella Maison Comune, il Comitato Anarchico organizza un'assemblea generale degli anarchici parigini di tutti gli orientamenti per fare chiarezza sulla situazione. Rasi vi prende una posizione contraria ai metodi di Garibaldi, che ritiene pericolosi sia perché comportano l'arruolamento individuale degli [[Personalità  anarchiche|anarchici]] attraverso un tesseramento che costituisce una vera e propria schedatura, sia perché tendono a non riconoscerne l'identità  e gli specifici scopi dell'azione politica, contrastanti con il nucleo di pensiero social massonico garibaldino. [[Armando Borghi]], per evitare spaccature interne al movimento degli esuli antifascisti, propone di costituire una “[[Alleanza Libertaria]]” per armonizzare e potenziare tutte le iniziative a carattere [[antifascismo|antifascista]] cui partecipino gli anarchici. Di questo comitato fanno parte 20 compagni rappresentativi di tutti gli orientamenti, che godono della fiducia generale e Rasi ne entra a far parte.  


Il Comitato indice il congresso costitutivo dell'[[Alleanza Libertaria]] tra tutti gli anarchici di [[Francia]] per il [[26 ottobre|26]] e [[27 ottobre]] [[1924]] a Levallois-Perret nella periferia di Parigi, cui sono rappresentati 23 diversi gruppi presenti in tutta la [[Francia]]. [[Armando Borghi]] e [[Ugo Fedeli]] tentano di portare la neo costituita Alleanza sulle posizioni filo garibaldine sostenute dal «gruppo Gori»<ref>«In campo anarchico i due raggruppamenti più attivi erano il Comitato Pro Vittime Politiche, che teneva la riunione domenicale in un retrobottega vicino a Place de la République, e il gruppo “Pietro Gori” costituito in gran parte da un nucleo di anconetani molto attivi nella città  marchigiana durante il Biennio rosso» ([http://storiaefuturo.eu/vicenda-rimossa-laffaire-ricciotti-garibaldi-lantifascismo-lingua-italiana-in-francia/ Una vicenda rimossa, l'affaire Ricicotti jr])</ref>, ma Rasi ed il "gruppo Pensiero e Azione" propongono di avviare un'azione autonoma degli anarchici presentando questo ordine del giorno:  
Il Comitato indice il congresso costitutivo dell'[[Alleanza Libertaria]] tra tutti gli anarchici di [[Francia]] per il [[26 ottobre|26]] e [[27 ottobre]] [[1924]] a Levallois-Perret nella periferia di Parigi, cui sono rappresentati 23 diversi gruppi presenti in tutta la [[Francia]]. [[Armando Borghi]] e [[Ugo Fedeli]] tentano di portare la neo costituita Alleanza sulle posizioni filo garibaldine sostenute dal «gruppo Gori»<ref>«In campo anarchico i due raggruppamenti più attivi erano il Comitato Pro Vittime Politiche, che teneva la riunione domenicale in un retrobottega vicino a Place de la République, e il gruppo “Pietro Gori” costituito in gran parte da un nucleo di anconetani molto attivi nella città  marchigiana durante il Biennio rosso» ([http://storiaefuturo.eu/vicenda-rimossa-laffaire-ricciotti-garibaldi-lantifascismo-lingua-italiana-in-francia/ Una vicenda rimossa, l'affaire Ricicotti jr])</ref>, ma Rasi ed il "gruppo Pensiero e Azione" propongono di avviare un'azione autonoma degli anarchici presentando questo ordine del giorno:  
:«Il Congresso dell’Alleanza Libertaria, tenuto conto dell’o.d.g. Borghi, con cui si propone di affiatare, coordinare, armonizzare le varie iniziative d’azione nelle quali sono particolarmente impegnate le forze libertarie, si propone altresì di promuovere esso stesso come organismo tipicamente libertario una propria iniziativa d’azione, la quale, mentre risponde allo spirito d’iniziativa e d’azione a cui deve informarsi un organismo anarchico, costituisce la sua particolare ragione d’essere. Firmato Auro d’Arcola, Bifolchi, Damiano, Persici».  
:«Il Congresso dell'Alleanza Libertaria, tenuto conto dell'o.d.g. Borghi, con cui si propone di affiatare, coordinare, armonizzare le varie iniziative d'azione nelle quali sono particolarmente impegnate le forze libertarie, si propone altresì di promuovere esso stesso come organismo tipicamente libertario una propria iniziativa d'azione, la quale, mentre risponde allo spirito d'iniziativa e d'azione a cui deve informarsi un organismo anarchico, costituisce la sua particolare ragione d'essere. Firmato Auro d'Arcola, Bifolchi, Damiano, Persici».  


Questo documento viene però bocciato da 9 voti contrari, 8 favorevoli, 6 astenuti; Rasi, la redazione di «La Rivendicazione» ed il "gruppo Pensiero e Azione", messi in minoranza, separarono le loro responsabilità  dall'iniziativa garibaldina costituendosi in un nuovo [[Gruppo di Azione Anarchica]], appoggiato dagli anarchici di Moulhouse, Lyon ed altri. Il Gruppo di Azione Anarchica cercò di reperire con ogni mezzo armi e fondi per preparare un’azione, che non trovò mai concreta possibilità  di realizzazione, per rovesciare il [[fascismo]], raccogliendone le direttive nell'opuscolo ''Compagno Ascolta'', diffuso nell'immigrazione ed introdotto clandestinamente in [[Italia]]. La lungimiranza e la fondatezza della diffidenza di Rasi nei confronti di Ricciotti Garibaldi furono clamorosamente dimostrate in tutta la loro evidenza nel novembre del [[1926]], il [[5 novembre]] la polizia francese bloccò un tentativo dei fuorusciti catalani del Colonnello Macia di rientrare in [[Spagna]], il [[7 novembre]] i servizi di sicurezza francesi arrestarono il Colonnello Garibaldi per spionaggio in favore del governo fascista italiano che, attraverso La Polla, alto funzionario dei servizi italiani, gli aveva versato 645.000 lire.  
Questo documento viene però bocciato da 9 voti contrari, 8 favorevoli, 6 astenuti; Rasi, la redazione di «La Rivendicazione» ed il "gruppo Pensiero e Azione", messi in minoranza, separarono le loro responsabilità  dall'iniziativa garibaldina costituendosi in un nuovo [[Gruppo di Azione Anarchica]], appoggiato dagli anarchici di Moulhouse, Lyon ed altri. Il Gruppo di Azione Anarchica cercò di reperire con ogni mezzo armi e fondi per preparare un'azione, che non trovò mai concreta possibilità  di realizzazione, per rovesciare il [[fascismo]], raccogliendone le direttive nell'opuscolo ''Compagno Ascolta'', diffuso nell'immigrazione ed introdotto clandestinamente in [[Italia]]. La lungimiranza e la fondatezza della diffidenza di Rasi nei confronti di Ricciotti Garibaldi furono clamorosamente dimostrate in tutta la loro evidenza nel novembre del [[1926]], il [[5 novembre]] la polizia francese bloccò un tentativo dei fuorusciti catalani del Colonnello Macia di rientrare in [[Spagna]], il [[7 novembre]] i servizi di sicurezza francesi arrestarono il Colonnello Garibaldi per spionaggio in favore del governo fascista italiano che, attraverso La Polla, alto funzionario dei servizi italiani, gli aveva versato 645.000 lire.  


Il nipote di Garibaldi, avvalendosi dei fondi della [[massoneria]]<ref>[http://dwardmac.pitzer.edu/anarchist_archives/coldoffthepresses/ControGli09.html Contro gli intrighi massonici nel campo rivoluzionario]</ref>, aveva montato in grande stile due grosse trappole per i volonterosi ma ingenui fuorusciti italiani e spagnoli, che sarebbero puntualmente scattate al momento del rientro delle loro formazioni nei rispettivi paesi. La mancata adesione alle Legioni garibaldine degli anarchici rappresentati da Auro d’Arcola, dapprima in minoranza, finì col determinarne l’abbandono da parte della maggioranza del [[movimento anarchico]], privandole della forza politica più numerosa e determinata del fuoriuscitismo italiano, questo rese praticamente impossibile realizzare la spedizione, facendo fallire la trappola del [[fascismo]] italiano e solamente l’intervento dei servizi francesi, che ne temevano i possibili risvolti internazionali negativi per il loro governo, disinnescò la trappola del [[fascismo]] spagnolo.  
Il nipote di Garibaldi, avvalendosi dei fondi della [[massoneria]]<ref>[http://dwardmac.pitzer.edu/anarchist_archives/coldoffthepresses/ControGli09.html Contro gli intrighi massonici nel campo rivoluzionario]</ref>, aveva montato in grande stile due grosse trappole per i volonterosi ma ingenui fuorusciti italiani e spagnoli, che sarebbero puntualmente scattate al momento del rientro delle loro formazioni nei rispettivi paesi. La mancata adesione alle Legioni garibaldine degli anarchici rappresentati da Auro d'Arcola, dapprima in minoranza, finì col determinarne l'abbandono da parte della maggioranza del [[movimento anarchico]], privandole della forza politica più numerosa e determinata del fuoriuscitismo italiano, questo rese praticamente impossibile realizzare la spedizione, facendo fallire la trappola del [[fascismo]] italiano e solamente l'intervento dei servizi francesi, che ne temevano i possibili risvolti internazionali negativi per il loro governo, disinnescò la trappola del [[fascismo]] spagnolo.  
[[File: Armando_borghi.jpg|left|thumb|[[Armando Borghi]]]]
[[File: Armando_borghi.jpg|left|thumb|[[Armando Borghi]]]]
[[File:Schiavina1.jpg|thumb|[[Raffaele Schiavina]]]]
[[File:Schiavina1.jpg|thumb|[[Raffaele Schiavina]]]]
Nel [[1925]] Rasi, pur avendo partecipato in prima persona alla polemica antigaribaldina che aveva diviso e scosso il [[movimento anarchico]], aderì all’iniziativa congiunta con [[Ugo Fedeli|Fedeli]] e [[Virgilio Gozzoli|Gozzoli]] di ricollegare il movimento. Nel marzo fusero le loro tre riviste dando voce comune alla [[stampa anarchica|rivista]] «La Tempra». Su questa linea, con [[Raffaele Schiavina]] e [[Armando Borghi]], prese parte all’elaborazione del progetto di pubblicare un settimanale da diffondere in tutta la [[Francia]] «che rilevi dal marasma attuale il movimento nostro». Il progetto prevedeva che egli avrebbe fatto parte del Consiglio di redazione di dieci membri, che gli articoli polemici sarebbero stati pubblicati, se firmati, nella sola Rubrica Libera senza commenti da parte della redazione, formato su cinque colonne, tiratura iniziale prevista in 3500 copie.  
Nel [[1925]] Rasi, pur avendo partecipato in prima persona alla polemica antigaribaldina che aveva diviso e scosso il [[movimento anarchico]], aderì all'iniziativa congiunta con [[Ugo Fedeli|Fedeli]] e [[Virgilio Gozzoli|Gozzoli]] di ricollegare il movimento. Nel marzo fusero le loro tre riviste dando voce comune alla [[stampa anarchica|rivista]] «La Tempra». Su questa linea, con [[Raffaele Schiavina]] e [[Armando Borghi]], prese parte all'elaborazione del progetto di pubblicare un settimanale da diffondere in tutta la [[Francia]] «che rilevi dal marasma attuale il movimento nostro». Il progetto prevedeva che egli avrebbe fatto parte del Consiglio di redazione di dieci membri, che gli articoli polemici sarebbero stati pubblicati, se firmati, nella sola Rubrica Libera senza commenti da parte della redazione, formato su cinque colonne, tiratura iniziale prevista in 3500 copie.  


Ma la polemica garibaldina riesplose, il [[1 maggio|1° maggio]] [[Paolo Schicchi]] iniziò a pubblicare violenti attacchi ai "garibaldinisti", colpevoli di averlo diffamato in alcune conferenze tenute da [[Erasmo Abate]] in Nord America, questi continuarono a gettare legna sul fuoco con apposite pubblicazioni. L’[[11 giugno]] nella manifestazione unitaria [[antifascismo|antifascista]] per commemorare la morte di Matteotti, scoppiò una grande rissa tra gli [[Personalità  anarchiche|anarchici]] delle due fazioni. Sul numero unico "garibaldinista" «Polemiche Nostre», Messerotti attaccò Rasi, che pure non era entrato in questo scontro, definendolo «mummia, letterato a 20 cent. il metro», Tintino reagì pubblicando «La Nostra Polemica» <ref>Per approfondimenti, si legga [http://www.comidad.org/public/001testi.pdf. Lo spionaggio fascista all'estero], di [[Camillo Berneri]]</ref> Il progetto del grande settimanale unitario ne risultò irreparabilmente compromesso. Dal novembre Rasi figura come responsabile, con Férandel, [[Ugo Fedeli|Fedeli]] (Hugo Treni) e [[Virgilio Gozzoli]] del [[stampa anarchica|mensile]] «La rivista internazionale anarchica», pubblicato a Parigi in lingua italiana <ref>B.D.I.C., 4° P. 3194; Biblioteca Franco Serantini, Pisa</ref>. Scrive la prefazione biografica di ''Al disopra dell'arco: arte libera di uno spirito libero (Prometeo)'', poema di pubblicazione postuma di [[Renzo Novatore]], appendice di Totò di Mauro, illustrato da G. Scaccia, edito a Siracusa da I figli dell'Etna (reperibile presso Cira di Losanna).
Ma la polemica garibaldina riesplose, il [[1 maggio|1° maggio]] [[Paolo Schicchi]] iniziò a pubblicare violenti attacchi ai "garibaldinisti", colpevoli di averlo diffamato in alcune conferenze tenute da [[Erasmo Abate]] in Nord America, questi continuarono a gettare legna sul fuoco con apposite pubblicazioni. L'[[11 giugno]] nella manifestazione unitaria [[antifascismo|antifascista]] per commemorare la morte di Matteotti, scoppiò una grande rissa tra gli [[Personalità  anarchiche|anarchici]] delle due fazioni. Sul numero unico "garibaldinista" «Polemiche Nostre», Messerotti attaccò Rasi, che pure non era entrato in questo scontro, definendolo «mummia, letterato a 20 cent. il metro», Tintino reagì pubblicando «La Nostra Polemica» <ref>Per approfondimenti, si legga [http://www.comidad.org/public/001testi.pdf. Lo spionaggio fascista all'estero], di [[Camillo Berneri]]</ref> Il progetto del grande settimanale unitario ne risultò irreparabilmente compromesso. Dal novembre Rasi figura come responsabile, con Férandel, [[Ugo Fedeli|Fedeli]] (Hugo Treni) e [[Virgilio Gozzoli]] del [[stampa anarchica|mensile]] «La rivista internazionale anarchica», pubblicato a Parigi in lingua italiana <ref>B.D.I.C., 4° P. 3194; Biblioteca Franco Serantini, Pisa</ref>. Scrive la prefazione biografica di ''Al disopra dell'arco: arte libera di uno spirito libero (Prometeo)'', poema di pubblicazione postuma di [[Renzo Novatore]], appendice di Totò di Mauro, illustrato da G. Scaccia, edito a Siracusa da I figli dell'Etna (reperibile presso Cira di Losanna).


===Espulsione e rientro in Francia===
===Espulsione e rientro in Francia===
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*«Anarchismo», Pisa, Cooperativa Tipografica Germinal!, 1.10.1922 (a. I, fasc. 1)/1.12.1922 (a. I, fasc. 3), mensile, redattori: Tintino Rasi (Auro d'Arcola) e Renato Siglich (Renato Souvarine), gerente Primo Di Prete, formato cm. 23,5 x 35, pagine 16, colonne 2 (uscita come supplemento de L'Avvenire Anarchico, la rivista è costretta, dopo il terzo numero, a sospendere le pubblicazioni, in seguito alla distruzione della tipografia del giornale ad opera dei fascisti).
*«Anarchismo», Pisa, Cooperativa Tipografica Germinal!, 1.10.1922 (a. I, fasc. 1)/1.12.1922 (a. I, fasc. 3), mensile, redattori: Tintino Rasi (Auro d'Arcola) e Renato Siglich (Renato Souvarine), gerente Primo Di Prete, formato cm. 23,5 x 35, pagine 16, colonne 2 (uscita come supplemento de L'Avvenire Anarchico, la rivista è costretta, dopo il terzo numero, a sospendere le pubblicazioni, in seguito alla distruzione della tipografia del giornale ad opera dei fascisti).
*«Chanteclair», Mensile antifascista, poi dall'aprile 1944 Antifascista, Bronx, New York, 10.1942 (a. I, n. 1)/3.1945 (a. III, n. 18), la numerazione è progressiva, mensile, redattore Virgilio Gozzoli (Vir), Tintino Rasi (dall'aprile 1944), formato cm. 14 x 21,7. Pagine variabili, prezzo un soldo la copia. (I.I.S.G.; MF: P. Usa, a, 37).
*«Chanteclair», Mensile antifascista, poi dall'aprile 1944 Antifascista, Bronx, New York, 10.1942 (a. I, n. 1)/3.1945 (a. III, n. 18), la numerazione è progressiva, mensile, redattore Virgilio Gozzoli (Vir), Tintino Rasi (dall'aprile 1944), formato cm. 14 x 21,7. Pagine variabili, prezzo un soldo la copia. (I.I.S.G.; MF: P. Usa, a, 37).
*D’Arcola Auro (Persio Rasi), [[Virgilia D'Andrea]] poetessa dell’amore, Parigi, 1933.
*D'Arcola Auro (Persio Rasi), [[Virgilia D'Andrea]] poetessa dell'amore, Parigi, 1933.
*«Guerra di Classe», pubblicato a Barcellona dai volontari anarchici in Spagna, diretto da [[Camillo Berneri]].
*«Guerra di Classe», pubblicato a Barcellona dai volontari anarchici in Spagna, diretto da [[Camillo Berneri]].
*«Iconoclasta», rivista mensile politico-culturale pubblicata a Parigi dal 15 maggio 1924 al 15 giugno 1925 da Virgilio Gozzoli con la collaborazione di Tintino Rasi.
*«Iconoclasta», rivista mensile politico-culturale pubblicata a Parigi dal 15 maggio 1924 al 15 giugno 1925 da Virgilio Gozzoli con la collaborazione di Tintino Rasi.
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*«La Nostra Polemica», Parigi, Tipografia 9 rue Louis-Blanc, numero unico 1.11.1925, direttore Tintino Rasi, gerente Covinhes, formato cm. 38 x 57, pagine 2, colonne 5. (Foglio lanciato dal Rasi quale risposta "ai calunniosi attacchi sferratici dai sedicenti anarchici di De Ambris e di Longchamps", ossia ai riferimenti polemici contenuti nel numero unico "Polemiche Nostre etc." diffuso nell'agosto di quell'anno dagli anarchici aderenti alle legioni garibaldine. Contiene in pratica un solo lunghissimo articolo di Auro d'Arcola "Liquidiamo i tristi artefici dell'impostura garibaldina", in cui sono polemicamente riepilogati gli eventi del garibaldinismo anarchico, dall'epoca in cui "in seno al Comitato antifascista…si era concretata l'iniziativa di una imminente spedizione insurrezionale capitanata da Garibaldi", fino alle polemiche più recenti). (I.I.S.G.).
*«La Nostra Polemica», Parigi, Tipografia 9 rue Louis-Blanc, numero unico 1.11.1925, direttore Tintino Rasi, gerente Covinhes, formato cm. 38 x 57, pagine 2, colonne 5. (Foglio lanciato dal Rasi quale risposta "ai calunniosi attacchi sferratici dai sedicenti anarchici di De Ambris e di Longchamps", ossia ai riferimenti polemici contenuti nel numero unico "Polemiche Nostre etc." diffuso nell'agosto di quell'anno dagli anarchici aderenti alle legioni garibaldine. Contiene in pratica un solo lunghissimo articolo di Auro d'Arcola "Liquidiamo i tristi artefici dell'impostura garibaldina", in cui sono polemicamente riepilogati gli eventi del garibaldinismo anarchico, dall'epoca in cui "in seno al Comitato antifascista…si era concretata l'iniziativa di una imminente spedizione insurrezionale capitanata da Garibaldi", fino alle polemiche più recenti). (I.I.S.G.).
*«La Quale, Dinamico ufficioso degli ignoranti, motto: Vivere scocciatamente», Parigi, Imprimerie La Fraternelle, 55 rue Pixérécourt, 20.3.1926 (a. I, n: 1), direttore Titino Rasi, gerente R. Goutière, formato cm. 31 x 40, pagine 4, colonne 4, prezzo 6 soldi in contanti la copia. (Costituì il tentativo, rimasto però senza seguito, di dare vita ad un foglio di satira politica antifascista. Elementi di scherno sono, pertanto, tutte le istituzioni e gli uomini del Regime: Particolarmente bersagliati risultano quegli ex esponenti fascisti epurati e passati quindi, in Francia, a una dubbia attività  di opposizione e di intrallazzi con gli ambienti massonici della "Lega dei Diritti dell'Uomo". Vedi "Il nuovo ministero" e i versi "Benvenuto, Cesarino!", diretti, questi ultimi, contro il fascista Cesare Rossi, uno dei principali artefici del delitto Matteotti. Oggetto di scherno figurano, altresì, i socialisti "aventiniani", satireggiati in uno scritto di chiaro sapore goliardico, "Novelle boccaccesche" a firma "Azzo d'Arezzo"). (I.I.S.G.).
*«La Quale, Dinamico ufficioso degli ignoranti, motto: Vivere scocciatamente», Parigi, Imprimerie La Fraternelle, 55 rue Pixérécourt, 20.3.1926 (a. I, n: 1), direttore Titino Rasi, gerente R. Goutière, formato cm. 31 x 40, pagine 4, colonne 4, prezzo 6 soldi in contanti la copia. (Costituì il tentativo, rimasto però senza seguito, di dare vita ad un foglio di satira politica antifascista. Elementi di scherno sono, pertanto, tutte le istituzioni e gli uomini del Regime: Particolarmente bersagliati risultano quegli ex esponenti fascisti epurati e passati quindi, in Francia, a una dubbia attività  di opposizione e di intrallazzi con gli ambienti massonici della "Lega dei Diritti dell'Uomo". Vedi "Il nuovo ministero" e i versi "Benvenuto, Cesarino!", diretti, questi ultimi, contro il fascista Cesare Rossi, uno dei principali artefici del delitto Matteotti. Oggetto di scherno figurano, altresì, i socialisti "aventiniani", satireggiati in uno scritto di chiaro sapore goliardico, "Novelle boccaccesche" a firma "Azzo d'Arezzo"). (I.I.S.G.).
*«La Rivendicazione, Parigi», 30 giugno 1923/5 maggio 1925, direttore Tintino Rasi (Auro D'Arcola), gerente Emile Louis Soustelle. Dal 20 luglio 1923 (a. I, n. 2): Covinhes. Dal 30 agosto 1923 (a. I, n. 4; o, forse, dal numero precedente, non reperito): E. L. Soustelle. Dal 30 settembre 1923 (a I, n. 6; o, forse , dal numero precedente, non reperito): Covinhes. Formato cm. 32,5 x 49,5. Pagine 4. Escono a 2 pagine il numero supplementare del 29 luglio 1923; il n. 8 del 20 ottobre 1923; il n. 38 del 10 gennaio 1925. Colonne 4. (I.I.S.:G.). Vi collaborarono [[Virgilio Gozzoli]] ed altri elementi dell’area individualista, a causa delle difficoltà  a mantenere efficaci contatti con l’[[Italia]], finì col trattare prevalentemente problemi legati agli esuli di [[Francia]].
*«La Rivendicazione, Parigi», 30 giugno 1923/5 maggio 1925, direttore Tintino Rasi (Auro D'Arcola), gerente Emile Louis Soustelle. Dal 20 luglio 1923 (a. I, n. 2): Covinhes. Dal 30 agosto 1923 (a. I, n. 4; o, forse, dal numero precedente, non reperito): E. L. Soustelle. Dal 30 settembre 1923 (a I, n. 6; o, forse , dal numero precedente, non reperito): Covinhes. Formato cm. 32,5 x 49,5. Pagine 4. Escono a 2 pagine il numero supplementare del 29 luglio 1923; il n. 8 del 20 ottobre 1923; il n. 38 del 10 gennaio 1925. Colonne 4. (I.I.S.:G.). Vi collaborarono [[Virgilio Gozzoli]] ed altri elementi dell'area individualista, a causa delle difficoltà  a mantenere efficaci contatti con l'[[Italia]], finì col trattare prevalentemente problemi legati agli esuli di [[Francia]].
*«La Rivista Internazionale Anarchica, Rivista mensile poliglotta», Parigi, Imp. La Fraternelle, 55 rue Pixérécourt, 15.11.1924 (a. I, n. 1)/15 giugno 1925 (a. I, n. 8), mensile; redattori: Ugo Fedeli (Hugo Treni), Tintino Rasi "Auro D'Arcola", Virgilio Gozzoli; gerente Férandel, formato cm 18,5 x 27, pagine 24, a numerazione progressiva, per complessive 192 pagine, colonne 2. (I.I.S.G.; BDIC Paris, 4° P. 3194).
*«La Rivista Internazionale Anarchica, Rivista mensile poliglotta», Parigi, Imp. La Fraternelle, 55 rue Pixérécourt, 15.11.1924 (a. I, n. 1)/15 giugno 1925 (a. I, n. 8), mensile; redattori: Ugo Fedeli (Hugo Treni), Tintino Rasi "Auro D'Arcola", Virgilio Gozzoli; gerente Férandel, formato cm 18,5 x 27, pagine 24, a numerazione progressiva, per complessive 192 pagine, colonne 2. (I.I.S.G.; BDIC Paris, 4° P. 3194).
*«[[La Tempra]], Rivista Internazionale anarchica», Parigi, Imprimerie La Fraternelle, 55 rue Pixérécourt; dal 20.8.1925 (a. I, n. 2) Imprimerie de La Tempra , 9 rue Louis-Blanc, poi 72 rue des Prairies; 20.7.1925(6 numeri)/20.11.1926(11 numeri), mensile, redattori: Virgilio Gozzoli, Ugo Fedeli, Tintino Rasi, gerente Covinhes, formato cm. 18,5 x 26; pagine 28, poi 20, la numerazione è progressiva per un totale di 144 pagine nella prima annata e 256 nella seconda; prezzo 1,25 al numero. (I.I.S:G.; F. ISRT, Riv. A. LIII/1).
*«[[La Tempra]], Rivista Internazionale anarchica», Parigi, Imprimerie La Fraternelle, 55 rue Pixérécourt; dal 20.8.1925 (a. I, n. 2) Imprimerie de La Tempra , 9 rue Louis-Blanc, poi 72 rue des Prairies; 20.7.1925(6 numeri)/20.11.1926(11 numeri), mensile, redattori: Virgilio Gozzoli, Ugo Fedeli, Tintino Rasi, gerente Covinhes, formato cm. 18,5 x 26; pagine 28, poi 20, la numerazione è progressiva per un totale di 144 pagine nella prima annata e 256 nella seconda; prezzo 1,25 al numero. (I.I.S:G.; F. ISRT, Riv. A. LIII/1).
*«L’Unique», bollettino indipendente inserito nella rivista Défense de l’Homme (Louis Dorlet, à  Magagnosc, Alpes Maritimes), E. Armand, Orléans, 1957, riporta parte di un articolo di Auro d’Arcola del 15.10.1930 su Omar Khà yyà m.
*«L'Unique», bollettino indipendente inserito nella rivista Défense de l'Homme (Louis Dorlet, à  Magagnosc, Alpes Maritimes), E. Armand, Orléans, 1957, riporta parte di un articolo di Auro d'Arcola del 15.10.1930 su Omar Khà yyà m.
*[[Renzo Novatore|Novatore Renzo]], Al disopra dell’arco: arte libera di uno spirito libero, prefazione Totò di Mauro, Auro d’Arcola, illustrazioni G. Scaccia, Siracusa, I figli dell’Etna, 1924.
*[[Renzo Novatore|Novatore Renzo]], Al disopra dell'arco: arte libera di uno spirito libero, prefazione Totò di Mauro, Auro d'Arcola, illustrazioni G. Scaccia, Siracusa, I figli dell'Etna, 1924.
*"O’Bay Gold", La grande rivoluizone in marcia, Newark N. J:, Gruppi riuniti dell’antracite, Quaderno n. 1, 1940.
*"O'Bay Gold", La grande rivoluizone in marcia, Newark N. J:, Gruppi riuniti dell'antracite, Quaderno n. 1, 1940.
*"O’Bay Gold", Le basi della società  e del diritto, Newark N. J:, Gruppi riuniti dell’antracite, Quaderno n. 2, 1940.
*"O'Bay Gold", Le basi della società  e del diritto, Newark N. J:, Gruppi riuniti dell'antracite, Quaderno n. 2, 1940.
*"O’Bay Gold", La produccion: sus bases, sus medios, sus funciones y sus propositos, Buenos Aires, Union Anarquica Italiana, 1942.
*"O'Bay Gold", La produccion: sus bases, sus medios, sus funciones y sus propositos, Buenos Aires, Union Anarquica Italiana, 1942.
*"O’Bay Gold", La produzione: le sue basi, i suoi mezzi, le sue funzioni, i suoi scopi, Newark N. J., Gruppi riuniti dell’antracite, 1942.
*"O'Bay Gold", La produzione: le sue basi, i suoi mezzi, le sue funzioni, i suoi scopi, Newark N. J., Gruppi riuniti dell'antracite, 1942.
*«[[Vertice]], Rivista anarchica di arte e di pensiero», La Spezia Tipografia Sociale, poi Arcola, 2.1921, due numeri pubblicati (?), direttore Renzo Ferrari, Tintino Rasi; formato cm. 22 x 31; pagine 16, colonne 2. (Il periodico è citato da U. Fedeli nel 1963, ne sarebbero stati pubblicati due numeri sotto la direzione letteraria degli anarchici individualisti Renzo Ferrari ([[Renzo Novatore]]) e Tintino Rasi (Auro d'Arcola) e quella artistica del pittore [[Giovanni Governato]]).
*«[[Vertice]], Rivista anarchica di arte e di pensiero», La Spezia Tipografia Sociale, poi Arcola, 2.1921, due numeri pubblicati (?), direttore Renzo Ferrari, Tintino Rasi; formato cm. 22 x 31; pagine 16, colonne 2. (Il periodico è citato da U. Fedeli nel 1963, ne sarebbero stati pubblicati due numeri sotto la direzione letteraria degli anarchici individualisti Renzo Ferrari ([[Renzo Novatore]]) e Tintino Rasi (Auro d'Arcola) e quella artistica del pittore [[Giovanni Governato]]).


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*Claudio Balestri <ref>Claudio Balestri è nipote di Tintino Rasi perchè figlio di sua figlia Superna ha una cugina francese : Luce Balestri, figlia dell'anarchico Gino Balestri, il cui nonno era l'anarchico [[Mario Lami]]. I fratelli Lami erano 3 ed erano tutti anarchici: Mario Lami fu condannato a 22 anni dopo l'occupazione delle fabbriche ma riusci a fuggire in Francia. [[Dagoberto Lami]] fu ucciso in carcere [[Ottorino Lami]] sparito,in Francia, nel nulla nel 1939</ref> ''Cronologia di un anarchico, Tintino Persio Rasi, cenno biografico e tentativo di ordinamento cronologico della vita del sovversivo alias Auro o Tatiano d'Arcola, Gold O' Bay, Carlo Carli'', Crespellano, 2009.
*Claudio Balestri <ref>Claudio Balestri è nipote di Tintino Rasi perchè figlio di sua figlia Superna ha una cugina francese : Luce Balestri, figlia dell'anarchico Gino Balestri, il cui nonno era l'anarchico [[Mario Lami]]. I fratelli Lami erano 3 ed erano tutti anarchici: Mario Lami fu condannato a 22 anni dopo l'occupazione delle fabbriche ma riusci a fuggire in Francia. [[Dagoberto Lami]] fu ucciso in carcere [[Ottorino Lami]] sparito,in Francia, nel nulla nel 1939</ref> ''Cronologia di un anarchico, Tintino Persio Rasi, cenno biografico e tentativo di ordinamento cronologico della vita del sovversivo alias Auro o Tatiano d'Arcola, Gold O' Bay, Carlo Carli'', Crespellano, 2009.
*[[Luigi Di Lembo]] <ref> «Luigi Di Lembo vive a Livorno ed è ricercatore presso la Facoltà  di Scienze politiche dell’Università  di Firenze. Autore di numerosi saggi sulla storia del movimento anarchico e su quello operaio è stato redattore della «Rivista storica dell’anarchismo» e ha collaborato al Dizionario biografico degli anarchici italiani.» ([http://www.bfs-edizioni.it/autore.php?id=43 Biblioteca Franco Serantini Edizioni])</ref> , ''Gli anarchici italiani tra le due guerre (1914-1939)'', Pisa, [[Franco Serantini|Biblioteca BFS]].
*[[Luigi Di Lembo]] <ref> «Luigi Di Lembo vive a Livorno ed è ricercatore presso la Facoltà  di Scienze politiche dell'Università  di Firenze. Autore di numerosi saggi sulla storia del movimento anarchico e su quello operaio è stato redattore della «Rivista storica dell'anarchismo» e ha collaborato al Dizionario biografico degli anarchici italiani.» ([http://www.bfs-edizioni.it/autore.php?id=43 Biblioteca Franco Serantini Edizioni])</ref> , ''Gli anarchici italiani tra le due guerre (1914-1939)'', Pisa, [[Franco Serantini|Biblioteca BFS]].
*[[Luigi Di Lembo]], ''[[Armando Borghi|Borghi]] in [[Francia]] tra i fuoriusciti (Estate 1923-Autunno 1926)'' <ref>Secondo questo autore i giornali anarchici pubblicati a Parigi, malgrado le molte difficoltà , potevano tirare duemila copie</ref>.
*[[Luigi Di Lembo]], ''[[Armando Borghi|Borghi]] in [[Francia]] tra i fuoriusciti (Estate 1923-Autunno 1926)'' <ref>Secondo questo autore i giornali anarchici pubblicati a Parigi, malgrado le molte difficoltà , potevano tirare duemila copie</ref>.
*Maurizio Antonioli, ''Dizionario biografico degli anarchici italiani''.
*Maurizio Antonioli, ''Dizionario biografico degli anarchici italiani''.
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*[http://www.isgrec.it/sito_spagna/ita/grossetani/ragni_ita.htm Volontari antifascisti toscani nella guerra civile spagnola]
*[http://www.isgrec.it/sito_spagna/ita/grossetani/ragni_ita.htm Volontari antifascisti toscani nella guerra civile spagnola]
*[http://www.anarca-bolo.ch/a-rivista/296/55.htm Alcune schede tratte dal «Dizionario Biografico degli Anarchici Italiani», con notizie su Mario Lami (nonno di Luce Balestri, cugina di Claudio Balestri, nipote di Tintino Persio Rasi, autore di una corposa biografia su l'anarco-futurista ligure]
*[http://www.anarca-bolo.ch/a-rivista/296/55.htm Alcune schede tratte dal «Dizionario Biografico degli Anarchici Italiani», con notizie su Mario Lami (nonno di Luce Balestri, cugina di Claudio Balestri, nipote di Tintino Persio Rasi, autore di una corposa biografia su l'anarco-futurista ligure]
*[http://nuke.garibaldini.com/CamiciaRossa/Archivioarticoli/RicciottiGaribaldiaRiofreddo/tabid/534/Default.aspx L’intrigante soggiorno di Ricciotti Garibaldi a Riofreddo (3 settembre 1927- 25 novembre 1928) ]
*[http://nuke.garibaldini.com/CamiciaRossa/Archivioarticoli/RicciottiGaribaldiaRiofreddo/tabid/534/Default.aspx L'intrigante soggiorno di Ricciotti Garibaldi a Riofreddo (3 settembre 1927- 25 novembre 1928) ]




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