Lucía Sánchez Saornil: differenze tra le versioni

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[[File:Lucia Sanchez Saornil.jpg|thumb|Lucia Sanchez Saornil]]
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'''Lucía Sánchez Saornil''' (Madrid, [[13 dicembre]] [[1895]] – Valencia, Spagna, [[2 giugno]] [[1970]])  è stata una poetessa, militante [[anarchica]] e [[femminista]] spagnola delle [[Agrupacion de Mujeres Libres|Mujeres Libres]]. Omosessuale dichiarata, fu una pioniera dell’amore lesbico nella poesia.
'''Lucía Sánchez Saornil''' (Madrid, [[13 dicembre]] [[1895]] – Valencia, Spagna, [[2 giugno]] [[1970]])  è stata una poetessa, militante [[anarchica]] e [[femminista]] spagnola delle [[Agrupacion de Mujeres Libres|Mujeres Libres]]. Omosessuale dichiarata, fu una pioniera dell'amore lesbico nella poesia.


== Biografia ==
== Biografia ==


'''Lucía Sánchez Saornil''' nasce il [[13 dicembre]] [[1895]] a Madrid, nel quartiere di Peñuelas, in una famiglia molto povera. La morte prematura della madre e del fratello non farà  altro che incrementare i problemi economici, così dopo aver terminato la scuola pubblica dovrà  combinare il lavoro come telefonista nella ''"Telefonica"'' (assunta nel [[1916]]), la compagnia telefonica spagnola, con lo studio all’Accademia delle Belle Arti di San Fernando.  
'''Lucía Sánchez Saornil''' nasce il [[13 dicembre]] [[1895]] a Madrid, nel quartiere di Peñuelas, in una famiglia molto povera. La morte prematura della madre e del fratello non farà  altro che incrementare i problemi economici, così dopo aver terminato la scuola pubblica dovrà  combinare il lavoro come telefonista nella ''"Telefonica"'' (assunta nel [[1916]]), la compagnia telefonica spagnola, con lo studio all'Accademia delle Belle Arti di San Fernando.  


=== La poesia ===
=== La poesia ===


Inizialmente si dedica con grande passione alla poesia, segue il movimento avanguardista e nel [[1919]] aderisce all’[[Ultraismo]] <ref>L'Ultraísmo, termine di lingua spagnola, è il nome assunto da un movimento letterario nato nella [[Spagna]] del [[1918]] che ebbe come intenzione dichiarata quella di opporsi al modernismo, che aveva invece dominato nella produzione poetica spagnola sin dalla fine del XIX secolo.</ref>, unica rappresentante poeta di questo movimento.  
Inizialmente si dedica con grande passione alla poesia, segue il movimento avanguardista e nel [[1919]] aderisce all'[[Ultraismo]] <ref>L'Ultraísmo, termine di lingua spagnola, è il nome assunto da un movimento letterario nato nella [[Spagna]] del [[1918]] che ebbe come intenzione dichiarata quella di opporsi al modernismo, che aveva invece dominato nella produzione poetica spagnola sin dalla fine del XIX secolo.</ref>, unica rappresentante poeta di questo movimento.  


Pubblica le sue poesie sulle riviste avanguardiste come ''Tableros'', ''Plural'', ''Manantial'', ''Los Quijotes'' e ''La Gaceta Literaria''. Molte sue poesie, pubblicate con lo pseudonimo di Luciano de San-Saor, sono esplicitamente erotiche, esaltatrici della bellezza femminile e dell'amore tra donne.
Pubblica le sue poesie sulle riviste avanguardiste come ''Tableros'', ''Plural'', ''Manantial'', ''Los Quijotes'' e ''La Gaceta Literaria''. Molte sue poesie, pubblicate con lo pseudonimo di Luciano de San-Saor, sono esplicitamente erotiche, esaltatrici della bellezza femminile e dell'amore tra donne.


===L'anarchismo===
===L'anarchismo===
Nel corso del [[1920]] abbandona la [[poesia]] per concentrarsi sull’attività  politica, diviene così una militante del movimento [[anarco-sindacalista]] e [[anarco-femminista]] spagnolo. In particolare partecipa alle varie lotte sindacali legate alla Telefonica. Nel [[1927]] si trasferisce a  Valencia, collabora con celebri [[stampa anarchica|riviste]] come ''[[Tierra y Libertad]]'' e ''[[Solidaridad Obrera (rivista) | Solidaridad Obrera ]]''. Tornata a Madrid nel [[1929]], continua intensamente ad attivarsi in vari gruppi anarchici e nel [[1933]] viene nominata segretaria di redazione della [[CNT-AIT (Spagna)|CNT]].
Nel corso del [[1920]] abbandona la [[poesia]] per concentrarsi sull'attività  politica, diviene così una militante del movimento [[anarco-sindacalista]] e [[anarco-femminista]] spagnolo. In particolare partecipa alle varie lotte sindacali legate alla Telefonica. Nel [[1927]] si trasferisce a  Valencia, collabora con celebri [[stampa anarchica|riviste]] come ''[[Tierra y Libertad]]'' e ''[[Solidaridad Obrera (rivista) | Solidaridad Obrera ]]''. Tornata a Madrid nel [[1929]], continua intensamente ad attivarsi in vari gruppi anarchici e nel [[1933]] viene nominata segretaria di redazione della [[CNT-AIT (Spagna)|CNT]].


Nel [[1936]], poco prima dell'inizio della [[rivoluzione spagnola]], insieme a [[Mercedes Comaposada]] e [[Amparo Poch y Gascon]], fonda le ''[[Mujeres Libres ]]'', un gruppo anarco-femminista legato alla [[CNT-AIT (Spagna)|CNT]] che promuoveva l’emancipazione femminile (il maschilismo era duro a morire anche negli ambienti anarchici) e che nel [[1938]] arrivò ad avere i 20 mila iscritti.
Nel [[1936]], poco prima dell'inizio della [[rivoluzione spagnola]], insieme a [[Mercedes Comaposada]] e [[Amparo Poch y Gascon]], fonda le ''[[Mujeres Libres ]]'', un gruppo anarco-femminista legato alla [[CNT-AIT (Spagna)|CNT]] che promuoveva l'emancipazione femminile (il maschilismo era duro a morire anche negli ambienti anarchici) e che nel [[1938]] arrivò ad avere i 20 mila iscritti.


Quando scoppia la [[rivoluzione spagnola|guerra civile]] è attivamente coinvolta nel movimento anti-franchista. Nel [[1937]] torna a Valencia e partecipa alla redazione del [[stampa libertaria|giornale anarchico]] ''[[Umbral]]''. In questo periodo incontra [[América Barroso]], che diventerà  la sua compagna. Nel maggio del [[1938]] viene eletta segretario generale della sezione spagnola di [[Solidarietà  Internazionale Antifascista]] (SIA), un'organizzazione franco-spagnola che sosteneva gli antifascisti spagnoli durante e dopo la [[rivoluzione spagnola|rivoluzione]].
Quando scoppia la [[rivoluzione spagnola|guerra civile]] è attivamente coinvolta nel movimento anti-franchista. Nel [[1937]] torna a Valencia e partecipa alla redazione del [[stampa libertaria|giornale anarchico]] ''[[Umbral]]''. In questo periodo incontra [[América Barroso]], che diventerà  la sua compagna. Nel maggio del [[1938]] viene eletta segretario generale della sezione spagnola di [[Solidarietà  Internazionale Antifascista]] (SIA), un'organizzazione franco-spagnola che sosteneva gli antifascisti spagnoli durante e dopo la [[rivoluzione spagnola|rivoluzione]].


Dopo la vittoria dei nazionalisti [[franchismo|franchisti]], Lucía Saornil si rifugia in [[Francia]]. Per sfuggire alla deportazione dei francesi, l’[[anarchica]] [[spagnola]] decide di rientrare clandestinamente in [[Spagna]] nel [[1942]], raggiungendo prima Madrid e poi Valencia. Resterà  in stato di clandestinità  sino al [[1954]].
Dopo la vittoria dei nazionalisti [[franchismo|franchisti]], Lucía Saornil si rifugia in [[Francia]]. Per sfuggire alla deportazione dei francesi, l'[[anarchica]] [[spagnola]] decide di rientrare clandestinamente in [[Spagna]] nel [[1942]], raggiungendo prima Madrid e poi Valencia. Resterà  in stato di clandestinità  sino al [[1954]].


Lucía Sánchez Saornil muore di cancro il [[2 giugno]] [[1970]] a Valencia.
Lucía Sánchez Saornil muore di cancro il [[2 giugno]] [[1970]] a Valencia.
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