La Comune di Parigi (1871): differenze tra le versioni

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La crisi economica che aveva investito la Francia, raggiungendo il suo acme nel [[1847]], andò attenuandosi fino a risolversi nei primi anni Cinquanta. Iniziò allora un grande progresso industriale. In venti anni triplica la produzione della principale fonte energetica di allora, il carbone, il numero delle macchine a vapore si quintuplica, la produzione di ferro e acciaio aumenta di tre volte, dai 3.000 chilometri di linee ferroviaria esistenti nel [[1850]] si passa a 16.000. L'industria cotoniera, malgrado la lunga crisi provocata dalla guerra civile americana, registra l'aumento di quasi due terzi del numero dei telai. Produzioni tradizionali, come quella della seta a [[Lione]], vanno in crisi, ma sono sostituite da quelle metallurgiche, meccaniche e chimiche.  
La crisi economica che aveva investito la Francia, raggiungendo il suo acme nel [[1847]], andò attenuandosi fino a risolversi nei primi anni Cinquanta. Iniziò allora un grande progresso industriale. In venti anni triplica la produzione della principale fonte energetica di allora, il carbone, il numero delle macchine a vapore si quintuplica, la produzione di ferro e acciaio aumenta di tre volte, dai 3.000 chilometri di linee ferroviaria esistenti nel [[1850]] si passa a 16.000. L'industria cotoniera, malgrado la lunga crisi provocata dalla guerra civile americana, registra l'aumento di quasi due terzi del numero dei telai. Produzioni tradizionali, come quella della seta a [[Lione]], vanno in crisi, ma sono sostituite da quelle metallurgiche, meccaniche e chimiche.  


Con l'aumento della produzione, avvengono le concentrazioni industriali, aumentano i centri commerciali e finanziari, si creano nuove banche, la speculazione crea improvvise ricchezze, il mondo degli affari si lega a quello della politica. Eugène Schneider, Charles de Wendel, Nicolas Rambourg, Stéphane Mony, Adolphe Thiers, Pierre Dorian, Jean-Jules Balay de la Bertandière, Louis Boigues, François Dewinck, Paul Dupont, Achille Fould, Henri Germain, i fratelli Pereire e altri ancora sono insieme uomini d’affari e deputati e senatori.
Con l'aumento della produzione, avvengono le concentrazioni industriali, aumentano i centri commerciali e finanziari, si creano nuove banche, la speculazione crea improvvise ricchezze, il mondo degli affari si lega a quello della politica. Eugène Schneider, Charles de Wendel, Nicolas Rambourg, Stéphane Mony, Adolphe Thiers, Pierre Dorian, Jean-Jules Balay de la Bertandière, Louis Boigues, François Dewinck, Paul Dupont, Achille Fould, Henri Germain, i fratelli Pereire e altri ancora sono insieme uomini d'affari e deputati e senatori.


Lo Stato bonapartista non sta a guardare, anche se i principi economici dominanti, formalmente liberisti, vorrebbero che esso si astenesse dall'intervenire: invece, in presenza di uno sviluppo industriale senza precedenti « il II Impero dette inizio al saccheggio della Francia da parte di una banda di avventurieri della politica e della finanza [...] Luigi Bonaparte tolse ai capitalisti il potere politico con il pretesto di proteggerli dagli operai [...] ma in compenso il suo governo favorì la speculazione e l'attività  industriale, in altre parole favorì l'ascesa e l'arricchimento della borghesia nel suo insieme, in misura fino ad allora inaudita ».<ref>Friedrich Engels, Introduzione a Karl Marx, ''La guerra civile in Francia'', Roma, Editori Riuniti, 1974, p. 15.</ref>
Lo Stato bonapartista non sta a guardare, anche se i principi economici dominanti, formalmente liberisti, vorrebbero che esso si astenesse dall'intervenire: invece, in presenza di uno sviluppo industriale senza precedenti « il II Impero dette inizio al saccheggio della Francia da parte di una banda di avventurieri della politica e della finanza [...] Luigi Bonaparte tolse ai capitalisti il potere politico con il pretesto di proteggerli dagli operai [...] ma in compenso il suo governo favorì la speculazione e l'attività  industriale, in altre parole favorì l'ascesa e l'arricchimento della borghesia nel suo insieme, in misura fino ad allora inaudita ».<ref>Friedrich Engels, Introduzione a Karl Marx, ''La guerra civile in Francia'', Roma, Editori Riuniti, 1974, p. 15.</ref>
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==== Adolphe Thiers ====
==== Adolphe Thiers ====


L'Assemblea si riunisce la prima volta nel Grand Théâtre di Bordeaux il [[13 febbraio]]: il [[19 febbraio]] viene eletto un governo di repubblicani finti o moderati e di orléanisti, a cui capo è Adolphe Thiers. Figlio illegittimo di un avventuriero che lo abbandonò ancora in fasce, tutta la vita di quest'uomo fu dominata dall’ambizione del successo e dal desiderio smodato di arricchirsi. Avvocato, nel [[1824]], a ventisette anni, pubblica la prima ''Storia della Rivoluzione francese'', giustamente dimenticata, che è un inno ai Borboni dai quali sperava di acquisire gratifiche, e rappresenta la prova, come storico, « della sua capacità  di mentire ».<ref>Karl Marx, ''La guerra civile in Francia'', cit., p. 57.</ref> Finanziato da ricchi amici, diventa il patrono del ''Constitutionnel'', il giornale della borghesia finanziaria che preme per la caduta del reazionario Carlo X. Nel [[1830]] diviene così ministro di Luigi Filippo e nel [[1833]] sposa la quindicenne Élise Dosne, figlia della sua ricca amante, con la quale non solo mantiene la vecchia relazione, ma ne inizia un'altra con la cognata Félicie.
L'Assemblea si riunisce la prima volta nel Grand Théâtre di Bordeaux il [[13 febbraio]]: il [[19 febbraio]] viene eletto un governo di repubblicani finti o moderati e di orléanisti, a cui capo è Adolphe Thiers. Figlio illegittimo di un avventuriero che lo abbandonò ancora in fasce, tutta la vita di quest'uomo fu dominata dall'ambizione del successo e dal desiderio smodato di arricchirsi. Avvocato, nel [[1824]], a ventisette anni, pubblica la prima ''Storia della Rivoluzione francese'', giustamente dimenticata, che è un inno ai Borboni dai quali sperava di acquisire gratifiche, e rappresenta la prova, come storico, « della sua capacità  di mentire ».<ref>Karl Marx, ''La guerra civile in Francia'', cit., p. 57.</ref> Finanziato da ricchi amici, diventa il patrono del ''Constitutionnel'', il giornale della borghesia finanziaria che preme per la caduta del reazionario Carlo X. Nel [[1830]] diviene così ministro di Luigi Filippo e nel [[1833]] sposa la quindicenne Élise Dosne, figlia della sua ricca amante, con la quale non solo mantiene la vecchia relazione, ma ne inizia un'altra con la cognata Félicie.


« Entrato povero come Giobbe nel suo primo ministero, ne uscì milionario »:<ref>Karl Marx, ''La guerra civile in Francia'', cit., p. 61.</ref> ministro dell'Interno nel [[1834]], è responsabile del [[Rivolta dei Canuts|massacro]], avvenuto dal [[9 aprile|9]] al [[15 aprile]], di 600 lavoratori lionesi che si erano permessi di scioperare, protestando per i loro bassi salari. Alla repressione sanguinosa, seguirono 10.000 arresti: è una sorta di prova generale della « settimana di sangue » del maggio 1871. Negli stessi giorni, il [[13 aprile]], avveniva a Parigi la strage di rue Transnonain. Più volte capo del governo, per odio a Guizot, che ha preso il suo posto quando Thiers viene accusato di malversazioni, nel [[1848]], alla Camera dei deputati, si proclama « del partito della rivoluzione » per provocare la caduta del suo ministero, senza immaginare che con esso sarebbe caduto anche il trono di Luigi Filippo. Quando questi decide di prendere la via dell'esilio, Thiers gli consiglia invano di reprimere nel sangue la Rivoluzione del febbraio 1848: analogo il suo comportamento in occasione della rivolta operaia di giugno, che egli avrebbe voluto fosse soffocata in modo ancora più brutale.
« Entrato povero come Giobbe nel suo primo ministero, ne uscì milionario »:<ref>Karl Marx, ''La guerra civile in Francia'', cit., p. 61.</ref> ministro dell'Interno nel [[1834]], è responsabile del [[Rivolta dei Canuts|massacro]], avvenuto dal [[9 aprile|9]] al [[15 aprile]], di 600 lavoratori lionesi che si erano permessi di scioperare, protestando per i loro bassi salari. Alla repressione sanguinosa, seguirono 10.000 arresti: è una sorta di prova generale della « settimana di sangue » del maggio 1871. Negli stessi giorni, il [[13 aprile]], avveniva a Parigi la strage di rue Transnonain. Più volte capo del governo, per odio a Guizot, che ha preso il suo posto quando Thiers viene accusato di malversazioni, nel [[1848]], alla Camera dei deputati, si proclama « del partito della rivoluzione » per provocare la caduta del suo ministero, senza immaginare che con esso sarebbe caduto anche il trono di Luigi Filippo. Quando questi decide di prendere la via dell'esilio, Thiers gli consiglia invano di reprimere nel sangue la Rivoluzione del febbraio 1848: analogo il suo comportamento in occasione della rivolta operaia di giugno, che egli avrebbe voluto fosse soffocata in modo ancora più brutale.
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== La Comune anarchica ==
== La Comune anarchica ==
La comune riservò sin dal suo principio grande importanza all’[[Individualità |individualità ]]: [[libertà ]] d’espressione, di coscienza, di lavoro e d’intervento nelle decisioni comunali.
La comune riservò sin dal suo principio grande importanza all'[[Individualità |individualità ]]: [[libertà ]] d'espressione, di coscienza, di lavoro e d'intervento nelle decisioni comunali.


L’aspetto caratterizzante quest'esperienza fu il localismo, la rivolta contro il potere centralizzato e la distruzione dello [[Stato]] politico quale centro di controllo [[autorità  |autoritario]].
L'aspetto caratterizzante quest'esperienza fu il localismo, la rivolta contro il potere centralizzato e la distruzione dello [[Stato]] politico quale centro di controllo [[autorità  |autoritario]].
La Comune non fu uno [[Stato]] quindi, bensì la sua negazione, e perciò essa doveva anche, dinanzi alle esigenze militari, conservare il suo carattere  [[democrazia|democratico]] e seguitare a basarsi sulle piccole comunità  locali di cui Parigi era composta.
La Comune non fu uno [[Stato]] quindi, bensì la sua negazione, e perciò essa doveva anche, dinanzi alle esigenze militari, conservare il suo carattere  [[democrazia|democratico]] e seguitare a basarsi sulle piccole comunità  locali di cui Parigi era composta.


Gli anarchici essendo essenzialmente [[federalismo|federalisti]] volevano un sistema in cui il potere, per quanto ne sarebbe rimasto, fosse attribuito a gruppi locali, mentre ogni organismo operante su un campo più vasto non doveva avere che funzioni delegate.
Gli anarchici essendo essenzialmente [[federalismo|federalisti]] volevano un sistema in cui il potere, per quanto ne sarebbe rimasto, fosse attribuito a gruppi locali, mentre ogni organismo operante su un campo più vasto non doveva avere che funzioni delegate.


Non mancarono tuttavia le critiche, da parte di alcuni esponenti dell’[[anarchismo]] francese e internazionale. [[Élisée Reclus]], che pure fu presente entusiasticamente a Parigi, scrisse:
Non mancarono tuttavia le critiche, da parte di alcuni esponenti dell'[[anarchismo]] francese e internazionale. [[Élisée Reclus]], che pure fu presente entusiasticamente a Parigi, scrisse:


: «Il principale errore della Comune, un errore inevitabile, perché originato dal principio stesso su cui si basa il potere, è stato quello appunto di essere un governo e di sostituirsi al popolo con la forza dei fatti. Il funzionamento naturale del potere e l’intossicazione da questo prodotto, la spinsero a considerarsi un po'la rappresentante dell’intero Stato francese, dell’intera Repubblica e non soltanto la Comune di Parigi, fautrice di una libera associazione di altre Comuni, urbani o rurali».
: «Il principale errore della Comune, un errore inevitabile, perché originato dal principio stesso su cui si basa il potere, è stato quello appunto di essere un governo e di sostituirsi al popolo con la forza dei fatti. Il funzionamento naturale del potere e l'intossicazione da questo prodotto, la spinsero a considerarsi un po'la rappresentante dell'intero Stato francese, dell'intera Repubblica e non soltanto la Comune di Parigi, fautrice di una libera associazione di altre Comuni, urbani o rurali».


Concludendo si può certamente dire che la Comune di Parigi non fu un'esperienza prettamente anarchica (per l’improvvisazione con cui si costituì, per le diverse anime che furono presenti ecc.) ma, indubbiamente, ne assunse alcune caratteristiche che le diedero, con tutte le critiche possibili, un carattere libertario.
Concludendo si può certamente dire che la Comune di Parigi non fu un'esperienza prettamente anarchica (per l'improvvisazione con cui si costituì, per le diverse anime che furono presenti ecc.) ma, indubbiamente, ne assunse alcune caratteristiche che le diedero, con tutte le critiche possibili, un carattere libertario.
== Note ==
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