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Sempre durante quest'epoca nel suo appartamento della III circoscrizione: «al terzo piano colmo all'inverosimile di libri di cui alcune pile si elevavano sino al soffitto, mentre la Geografia universale di Reclus occupava con i suoi venti e più volumi, tutta la parte superiore della credenza della sala da pranzo. Era rimasto lo stesso: la prigione, la persecuzione, l'esilio, non lo avevano cambiato. In compenso Laure aveva sopportato meno i rigori della guerra» <ref>cfr. P. V. Berthier</ref>. | Sempre durante quest'epoca nel suo appartamento della III circoscrizione: «al terzo piano colmo all'inverosimile di libri di cui alcune pile si elevavano sino al soffitto, mentre la Geografia universale di Reclus occupava con i suoi venti e più volumi, tutta la parte superiore della credenza della sala da pranzo. Era rimasto lo stesso: la prigione, la persecuzione, l'esilio, non lo avevano cambiato. In compenso Laure aveva sopportato meno i rigori della guerra» <ref>cfr. P. V. Berthier</ref>. | ||
Nel [[1950]] parte con la sua compagna verso la Nuova Caledonia con l'intenzione di fondare un piccolo mattonificio. Fallito il tentativo a causa di problemi con i macchinari, la sua compagna Laure, che era uscita molto provata dalla guerra, aveva dato segni di squilibrio e viene internata presso l'[[psichiatria|ospedale psichiatrico]] dell'isola Nou dove muore. Fernand Planche riprende allora il suo mestiere di arrotino e orologiaio a Nouméa, da dove peraltro collabora al giornale di [[Louis Lecoin]] e [[Louis Louvet]] ''Défense de | Nel [[1950]] parte con la sua compagna verso la Nuova Caledonia con l'intenzione di fondare un piccolo mattonificio. Fallito il tentativo a causa di problemi con i macchinari, la sua compagna Laure, che era uscita molto provata dalla guerra, aveva dato segni di squilibrio e viene internata presso l'[[psichiatria|ospedale psichiatrico]] dell'isola Nou dove muore. Fernand Planche riprende allora il suo mestiere di arrotino e orologiaio a Nouméa, da dove peraltro collabora al giornale di [[Louis Lecoin]] e [[Louis Louvet]] ''Défense de l'Homme''. Inoltre pubblica per tre anni un piccolo giornale ciclostilato, ''La Raison'' <ref>Nouméa, 39 numeri da febbraio [[1954]] a marzo [[1957]]</ref> sottotitolato «Organo dell'associazione dei Liberi pensatori della Nuoca Caledonia e dipendenze» e trasmette alla radio alcuni dibattiti su [[Louise Michel]], [[Comune di Parigi|la Comune]] e l'[[anarchismo]]. | ||
In seguito acquista un terreno con l'intento di mettere in piedi una fattoria, ma il progetto fallisce a causa a causa dei continui litigi con gli autoctoni. Si dà allora prima alla pesca di conchiglie, prima di trovare impiego come sorvegliante notturno. Sino al suo decesso, avvenuto a Nouméa il [[19 aprile]] [[1974]],<ref>Viene investito da un automobile mentre circolava in [[bicicletta]]</ref> invierà ogni anno al compagno ungherese [[François Szücs]], a Budapest, un sacchetto di conchiglie nella speranza di poterne ricavare un pò di soldi. | In seguito acquista un terreno con l'intento di mettere in piedi una fattoria, ma il progetto fallisce a causa a causa dei continui litigi con gli autoctoni. Si dà allora prima alla pesca di conchiglie, prima di trovare impiego come sorvegliante notturno. Sino al suo decesso, avvenuto a Nouméa il [[19 aprile]] [[1974]],<ref>Viene investito da un automobile mentre circolava in [[bicicletta]]</ref> invierà ogni anno al compagno ungherese [[François Szücs]], a Budapest, un sacchetto di conchiglie nella speranza di poterne ricavare un pò di soldi. |