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Il fallimento di queste esperienze non la deprimono e continua imperterrita nel suo attivismo. [[vegetarismo|Vegetariana]] convinta, con [[Georges Butaud|Butaud]] collabora alla rivista ''Le Végétarien'' (Il Vegetariano), di cui assume la direzione a partire dal [[1926]]. | Il fallimento di queste esperienze non la deprimono e continua imperterrita nel suo attivismo. [[vegetarismo|Vegetariana]] convinta, con [[Georges Butaud|Butaud]] collabora alla rivista ''Le Végétarien'' (Il Vegetariano), di cui assume la direzione a partire dal [[1926]]. | ||
Dopo la guerra, affascinata dalle idee di [[Victor Lorenc]], un amico intimo della coppia (i tre danno vita ad un rapporto amoroso a tre che definiscono "amore plurale" che « ci permette a tuuti e tre di essere felici, di migliorare noi stessi e fare un pò di bene »), collabora alla gestione del [http://it.wikipedia.org/wiki/Foyer foyer] vegetariano di Parigi e scrive un articolo (non pubblicato) per l'''[[Encyclopédie anarchiste ]]'' di [[Sébastien Faure]] intitolato ''Vegetarianismo e diritto''. Nel [[1939]] la [[stampa anarchica|rivista ]] l' ''[[L'En Dehors|En Dehors]]'' scrive (aprile 1939) che Sophia Zaikowska è «una delle più grandi figure e ardenti propagandiste del vegetarismo.». | Dopo la guerra, affascinata dalle idee di [[Victor Lorenc]], un amico intimo della coppia (i tre danno vita ad un rapporto amoroso a tre che definiscono "amore plurale" che « ci permette a tuuti e tre di essere felici, di migliorare noi stessi e fare un pò di bene »), collabora alla gestione del [http://it.wikipedia.org/wiki/Foyer foyer] vegetariano di Parigi e scrive un articolo (non pubblicato) per l'''[[Encyclopédie anarchiste ]]'' di [[Sébastien Faure]] intitolato ''Vegetarianismo e diritto''. Nel [[1939]] la [[stampa anarchica|rivista ]] l'''[[L'En Dehors|En Dehors]]'' scrive (aprile 1939) che Sophia Zaikowska è «una delle più grandi figure e ardenti propagandiste del vegetarismo.». | ||
Alcuni rapporti di [[polizia]] rivelano, oltre al suo interesse per l'infanzia, anche quello per i diritti delle donne (auspicò, durante una conferenza del [[20 settembre]] [[1913]], l'ingresso delle donne nei sindacati affinché si giungesse alla parità salariale uomo-donna), una condizione di forza e indipendenza. Definitasi «femminista e anarco-individualista», muore all'inizio del [[1939]]. | Alcuni rapporti di [[polizia]] rivelano, oltre al suo interesse per l'infanzia, anche quello per i diritti delle donne (auspicò, durante una conferenza del [[20 settembre]] [[1913]], l'ingresso delle donne nei sindacati affinché si giungesse alla parità salariale uomo-donna), una condizione di forza e indipendenza. Definitasi «femminista e anarco-individualista», muore all'inizio del [[1939]]. |