Søren Aabye Kierkegaard: differenze tra le versioni

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Per Kierkegaard il cristianesimo non si deve preoccupare in alcun modo di come si possa viver bene e felici in questo mondo, per questo istituisce una radicale contrapposizione tra “ordine cristiano” e “ordine mondano”.
Per Kierkegaard il cristianesimo non si deve preoccupare in alcun modo di come si possa viver bene e felici in questo mondo, per questo istituisce una radicale contrapposizione tra “ordine cristiano” e “ordine mondano”.


Partendo da queste premesse, si giustifica la sua opposizione alla costruzione di una [[chiesa]] di [[Stato]] e alla subordinazione del rapporto diretto e personale del singolo con Dio all’oggettività  di una norma imposta da un'[[autorità ]]. E’ quindi comprensibile la sua polemica contro i moti liberali e democratici del [[1848]], la sua opposizione al [[liberalismo]] e al [[marxismo]] (quest’ultimo accusato di farsi promotore della più grande tirannia: l’[[eguaglianza]]) e l’assoluta convinzione che la verità  sia sempre dalla parte della minoranza, perché essa, al contrario della maggioranza, possiede una vera opinione.
Partendo da queste premesse, si giustifica la sua opposizione alla costruzione di una [[chiesa]] di [[Stato]] e alla subordinazione del rapporto diretto e personale del singolo con Dio all’oggettività  di una norma imposta da un'[[autorità ]]. È quindi comprensibile la sua polemica contro i moti liberali e democratici del [[1848]], la sua opposizione al [[liberalismo]] e al [[marxismo]] (quest’ultimo accusato di farsi promotore della più grande tirannia: l’[[eguaglianza]]) e l’assoluta convinzione che la verità  sia sempre dalla parte della minoranza, perché essa, al contrario della maggioranza, possiede una vera opinione.


In definitiva la sua polemica contro [[religione]] e politica lo porta a disprezzare ogni forma di impegno politico. E per questo, nonostante il suo pensiero incentrato sul "singolo" possa essere ascrivibile nell'ambito dell'[[individualismo]], egli non auspica in alcun modo la rivolta o la [[rivoluzione]] contro l'ordine delle cose.
In definitiva la sua polemica contro [[religione]] e politica lo porta a disprezzare ogni forma di impegno politico. E per questo, nonostante il suo pensiero incentrato sul "singolo" possa essere ascrivibile nell'ambito dell'[[individualismo]], egli non auspica in alcun modo la rivolta o la [[rivoluzione]] contro l'ordine delle cose.
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