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All'inizio degli "anni 60", in tutti i continenti, dall'Europa all'Asia, dagli USA all'America Latina, ebbe inizio la rivolta degli studenti che, seppur con motivazioni e obbiettivi diversi, sostanzialmente sconvolse il mondo e se non lo rivoluzionò ebbe comunque un carattere storicamente non marginale vista la rivolta di massa dei giovani che denunciavano il «controllo repressivo e burocratico» della [[scuola]] e della società . I giovani chiedevano «nuovi spazi di autonomia e di [[libertà ]]», rifiutando la democrazia delegata e sostituendola con la gestione assembleare ([[democrazia diretta]]).
All'inizio degli "anni 60", in tutti i continenti, dall'Europa all'Asia, dagli USA all'America Latina, ebbe inizio la rivolta degli studenti che, seppur con motivazioni e obbiettivi diversi, sostanzialmente sconvolse il mondo e se non lo rivoluzionò ebbe comunque un carattere storicamente non marginale vista la rivolta di massa dei giovani che denunciavano il «controllo repressivo e burocratico» della [[scuola]] e della società . I giovani chiedevano «nuovi spazi di autonomia e di [[libertà ]]», rifiutando la democrazia delegata e sostituendola con la gestione assembleare ([[democrazia diretta]]).


'''Ma quali furono le matrici della ribellione'''? Senza dubbio alla radice del movimento ci furono le influenze esercitate dai teorici della “società  repressiva” come [[Herbert Marcuse]], le opere di Fromm e Reich, la figura affascinante di “[[Che Guevara]]”, la “[[Primavera di Praga]]”, la resistenza vietnamita e, soprattutto in [[Italia]],  anche il dissenso cattolico sviluppatosi dal Concilio Vaticano II, che trasferirono nella lotta politica il loro rigorismo morale (molti che abbracciarono la lotta armata ebbero un passato di militanza cattolica). Non meno importanti furono le istanze libertarie, il [[Michail Bakunin | pensiero bakuniano]] ed anarchico in genere, e la critica delle funzioni dello [[Stato]]. La continua spinta libertaria travolse la società : si passò dagli studi di Piaget sulla psicologia infantile alle denunce di Don Milani; dall'emancipazione femminile ai look trasgressivi e anticonformisti. Non meno importanti furono le attività  libertarie dei [[Provos]] olandesi che divennero un riferimento per molti giovani di tutta l'Europa occidentale.
'''Ma quali furono le matrici della ribellione'''? Senza dubbio alla radice del movimento ci furono le influenze esercitate dai teorici della “società  repressiva” come [[Herbert Marcuse]], le opere di Fromm e Reich, la figura affascinante di “[[Che Guevara]], la “[[Primavera di Praga]], la resistenza vietnamita e, soprattutto in [[Italia]],  anche il dissenso cattolico sviluppatosi dal Concilio Vaticano II, che trasferirono nella lotta politica il loro rigorismo morale (molti che abbracciarono la lotta armata ebbero un passato di militanza cattolica). Non meno importanti furono le istanze libertarie, il [[Michail Bakunin | pensiero bakuniano]] ed anarchico in genere, e la critica delle funzioni dello [[Stato]]. La continua spinta libertaria travolse la società : si passò dagli studi di Piaget sulla psicologia infantile alle denunce di Don Milani; dall'emancipazione femminile ai look trasgressivi e anticonformisti. Non meno importanti furono le attività  libertarie dei [[Provos]] olandesi che divennero un riferimento per molti giovani di tutta l'Europa occidentale.


Il movimento del sessanttotto fu variegato ed eterogeneo: distinti movimenti sociali ([[pacifismo|pacifisti]], [[femminismo|femministe]], omosessuali, [[ecologismo|ecologisti]], ecc.), distinti movimenti culturali ed artistici ([[beatnik]], [[hippie]], happening, fluxus, pop-art, videoarte, land art, psicodelia, ecc.) e distinti movimenti politici  caratterizzati dalla presa di distanza tanto dall'[[Antiamericanismo|americanismo]] quanto dal filo-sovietismo (anarchici, nuova sinistra, trotzkysti, maoisti, [[situazionismo|situazionisti]], ecc.).
Il movimento del sessanttotto fu variegato ed eterogeneo: distinti movimenti sociali ([[pacifismo|pacifisti]], [[femminismo|femministe]], omosessuali, [[ecologismo|ecologisti]], ecc.), distinti movimenti culturali ed artistici ([[beatnik]], [[hippie]], happening, fluxus, pop-art, videoarte, land art, psicodelia, ecc.) e distinti movimenti politici  caratterizzati dalla presa di distanza tanto dall'[[Antiamericanismo|americanismo]] quanto dal filo-sovietismo (anarchici, nuova sinistra, trotzkysti, maoisti, [[situazionismo|situazionisti]], ecc.).
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*il "periodo politico" (27-30 maggio);
*il "periodo politico" (27-30 maggio);
[[File:Situationist.jpg|thumb|240px|Parigi, Maggio 1968. «Proibito proibire»]]
[[File:Situationist.jpg|thumb|240px|Parigi, Maggio 1968. «Proibito proibire»]]
La rivolta studentesca francese ebbe comunque origine da una protesta contro un progetto di riforma scolastica ("riforma Fouchet") fortemente [[classismo|  classista]], che prevedeva una riduzione degli studenti universitari, con apposite e durissime selezioni, in modo da indirizzare “la rimanenza” verso attività  manuali e strettamente subordinate (le vicende del Maggio francese diedero lo spunto a [[Fabrizio De André]] per la scrittura e la realizzazione del album ''Storia di un impiegato'').  
La rivolta studentesca francese ebbe comunque origine da una protesta contro un progetto di riforma scolastica ("riforma Fouchet") fortemente [[classismo|  classista]], che prevedeva una riduzione degli studenti universitari, con apposite e durissime selezioni, in modo da indirizzare “la rimanenza” verso attività  manuali e strettamente subordinate (le vicende del Maggio francese diedero lo spunto a [[Fabrizio De André]] per la scrittura e la realizzazione del album ''Storia di un impiegato'').  


Il [[22 marzo]] [[1968]], in seguito all'arresto di studenti liceali, prese il via il “[[Movimento 22 Marzo]]” diretto da [[Daniel Cohn-Bendit]], un giovane anarchico che divenne uno dei leaders del movimento. L'occupazione della Sorbona da parte degli studenti (dal [[2 maggio]] al [[1 luglio]]) segnò un grave momento di rottura con il sistema di potere francese. Molti intellettuali, tra cui [[Jean Paul Sartre]], presero posizione a favore degli studenti. Il [[3 maggio]] ci furono i primi [[violenza|violenti]] scontri tra studenti e [[polizia]] che intendeva sgomberarli dall'Università .
Il [[22 marzo]] [[1968]], in seguito all'arresto di studenti liceali, prese il via il “[[Movimento 22 Marzo]]diretto da [[Daniel Cohn-Bendit]], un giovane anarchico che divenne uno dei leaders del movimento. L'occupazione della Sorbona da parte degli studenti (dal [[2 maggio]] al [[1 luglio]]) segnò un grave momento di rottura con il sistema di potere francese. Molti intellettuali, tra cui [[Jean Paul Sartre]], presero posizione a favore degli studenti. Il [[3 maggio]] ci furono i primi [[violenza|violenti]] scontri tra studenti e [[polizia]] che intendeva sgomberarli dall'Università .


Il [[10 maggio]] gli studenti innalzarono le barricate nel boulevard Saint-Michel e si scontrarono con la [[polizia]], il [[13 maggio|13]] fu proclamato lo [[sciopero generale]] a cui aderirono milioni di lavoratori, nonostante fosse stato osteggiato dai [[sindacalismo |  sindacati]], che sfociò nell'occupazione della Renault di Sochaux. Quel giorno ben 800.000 persone parteciparono alla manifestazione pubblica.
Il [[10 maggio]] gli studenti innalzarono le barricate nel boulevard Saint-Michel e si scontrarono con la [[polizia]], il [[13 maggio|13]] fu proclamato lo [[sciopero generale]] a cui aderirono milioni di lavoratori, nonostante fosse stato osteggiato dai [[sindacalismo |  sindacati]], che sfociò nell'occupazione della Renault di Sochaux. Quel giorno ben 800.000 persone parteciparono alla manifestazione pubblica.


La controffensiva di regime cominciò con lo sgombero di alcune fabbriche del settore ferroviario. La [[CGT francese|CGT]] (sindacato vicino al Partito Comunista Francese - PCF -) iniziò in tutta fretta a stipulare nuovi rapporti contrattuali che prevedevano qualche concessione agli operai e, nel contempo, collaborava alla schedatura degli operai più “facinorosi”. In questo modo la [[CGT francese|CGT]] diede un notevole contributo alla repressione del movimento.  
La controffensiva di regime cominciò con lo sgombero di alcune fabbriche del settore ferroviario. La [[CGT francese|CGT]] (sindacato vicino al Partito Comunista Francese - PCF -) iniziò in tutta fretta a stipulare nuovi rapporti contrattuali che prevedevano qualche concessione agli operai e, nel contempo, collaborava alla schedatura degli operai più “facinorosi”. In questo modo la [[CGT francese|CGT]] diede un notevole contributo alla repressione del movimento.  


Gli stabilimenti della Renault vennero sgomberati con la forza il [[2 giugno]] (2 operai morirono negli scontri), senza che il sindacato o il "PCF" muovessero un dito in difesa degli operai. A questo punto [[Charles De Gaulle]] sciolse il Parlamento e indisse nuove elezioni che furono fatali alle sinistre (subirono una clamorosa disfatta), al contrario dei ''Gollisti'' che invece trionfarono e rafforzarono la propria posizione [[autorità  | autoritaria]]. Fu la fine del "Maggio francese" e il trionfo della reazione istituzionale.
Gli stabilimenti della Renault vennero sgomberati con la forza il [[2 giugno]] (2 operai morirono negli scontri), senza che il sindacato o il "PCF" muovessero un dito in difesa degli operai. A questo punto [[Charles De Gaulle]] sciolse il Parlamento e indisse nuove elezioni che furono fatali alle sinistre (subirono una clamorosa disfatta), al contrario dei ''Gollisti'' che invece trionfarono e rafforzarono la propria posizione [[autorità  | autoritaria]]. Fu la fine del "Maggio francese" e il trionfo della reazione istituzionale.
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Dai luoghi del loro esilio, gli anarchici spagnoli hanno contribuito a mantenere accesa la fiamma del movimento, pur essendosi posti, talvolta, come modelli insuperabili; l’antifranchismo militante è stato senza dubbio, così come il [[antimilitarismo|movimento contro la guerra del Vietnam]], uno dei propulsori del '''Maggio ’68'''.  
Dai luoghi del loro esilio, gli anarchici spagnoli hanno contribuito a mantenere accesa la fiamma del movimento, pur essendosi posti, talvolta, come modelli insuperabili; l’antifranchismo militante è stato senza dubbio, così come il [[antimilitarismo|movimento contro la guerra del Vietnam]], uno dei propulsori del '''Maggio ’68'''.  
Dopo la presa del potere da parte dei partiti stalinisti nelle “democrazie popolari” dell’Europa dell’Est e in [[Cina]], solo qualche debole voce vi rimaneva a testimoniare di un fiero passato anarchico. Nei paesi occidentali e nelle Americhe, i partiti comunisti si arrogavano il ruolo di unica opposizione al [[capitalismo]] e alle [[democrazia|democrazie]] liberali capace di farsi sentire. Si può ben dire che il mondo si sia stupito nel vedere la "gramigna anarchica" rimettere radici.
Dopo la presa del potere da parte dei partiti stalinisti nelle “democrazie popolari” dell’Europa dell’Est e in [[Cina]], solo qualche debole voce vi rimaneva a testimoniare di un fiero passato anarchico. Nei paesi occidentali e nelle Americhe, i partiti comunisti si arrogavano il ruolo di unica opposizione al [[capitalismo]] e alle [[democrazia|democrazie]] liberali capace di farsi sentire. Si può ben dire che il mondo si sia stupito nel vedere la "gramigna anarchica" rimettere radici.


Negli [[USA|Stati Uniti]], i vecchi anarchici di origine russa, italiana, spagnola, faticavano, essi stessi, a riconoscersi negli hippy e negli studenti arrabbiati; in [[Germania]], non c’era che un pugno di veterani, [[Augustin Souchy]], [[Willy Huppertz]], [[Otto Reimers]], che pubblicavano modesti bollettini.  
Negli [[USA|Stati Uniti]], i vecchi anarchici di origine russa, italiana, spagnola, faticavano, essi stessi, a riconoscersi negli hippy e negli studenti arrabbiati; in [[Germania]], non c’era che un pugno di veterani, [[Augustin Souchy]], [[Willy Huppertz]], [[Otto Reimers]], che pubblicavano modesti bollettini.  
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