Charles Fourier

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Charles Fourier

Charles Fourier (Besançon, Francia, 7 aprile 1772 - Parigi, 10 ottobre 1837), è stato un filosofo francese ideatore dei falansteri, strutture fondate sulla base della proprietà societaria e senza alcuna autorità imposta. È considerato uno dei più importanti precursori dell'anarchismo.

Biografia

Charles Fourier nasce a Besançon il 7 aprile 1772; suo padre e sua madre appartengono a famiglie dalla lunga tradizione commerciale. Il commercio delle stoffe e dei generi d'importazione coloniale è l'attività di famiglia, alla quale Fourier viene avviato fin da piccolo, manifestando subito una profonda avversione per quel mondo, a suo dire, fondato necessariamente sulla frode.

Riceve un'educazione improntata da una «religiosità bigotta» di cui disprezzerà soprattutto la sua facilità al «compromesso morale». Ricorderà da adulto, la contraddittorietà degli insegnamenti che riceveva e dai quali sin da piccolo aveva imparato a diffidare: «Al catechismo e a scuola mi si insegnava che non bisogna mai mentire; poi mi si portava al negozio per addestrarmi di buon'ora al nobile mestiere della menzogna o arte del vendere».

Perde il padre all'età di nove anni, questo gli lascia un considerevole patrimonio, da dividersi alla maggiore età tra lui e le sue tre sorelle maggiori. L'attività commerciale viene portata avanti dalla madre mentre Fourier compie i suoi studi al collegio di Besançon dal quale uscirà al quindici anni nel 1787. Acquista in questi anni, attraverso una rigida disciplina di studio, un sapere che spazia in diversi campi tematici, dallo studio approfondito del latino, all'esegesi dei testi sacri, da nozioni di storia antica a complementi di fisica e scienze naturali. Nel 1789 studierà per un anno retorica a Dijon e inseguito compirà i suoi studi da autodidatta.

Negli anni successivi è impiegato in diverse attività sempre di carattere commerciale, fino all'avvento della rivoluzione francese quando partecipa alla difesa della città di Lione contro le truppe della convenzione, rischiando poi la vita dopo la caduta della città. Viene successivamente arruolato nell'esercito e congedato nel '96 per motivi di salute. Dal '97 al '99 lo troviamo a Marsiglia città ricca di fermenti rivoluzionari. Anche sotto il Consolato e l'Impero di Napoleone Fourier è alle prese con occupazioni mercantili ma trova anche il tempo per collaborare a diversi giornali con diversi articoli e continua il suo studio definito geometrico e newtoniano sulla meccanica delle passioni. Nel 1808 esce la sua prima opera anonima, la Thèorie des quattres mouvements (Teoria dei quattro movimenti"). Negli anni successivi vive in campagna dalle nipoti e poi dalla sorella, e nella tranquillità di questo ambiente elabora la sua dottrina e una trattazione più ampia della stessa.

Nel 1822 viene pubblicato il Traité de l'association domestique-agricole (Trattato sull'associazione domestica-agricola"); che in seguito verrà ristampato dai discepoli con il titolo che lo stesso Fourier voleva dargli in origine: Traité de l'unité universelle (Trattato dell'unità universale"). Intanto comincia a formarsi attorno al maestro un gruppo di interessati e attenti lettori della sua opera che diverrà il nucleo centrale della scuola fourieriana. Si arriva fino al 1829 quando esce Le nouveau monde industriel et sociétaire ("Il nuovo mondo industriale e societario"), considerato lo scritto che sintetizza tutto il suo progetto societario in maniera più esaustiva e completa. Fourier cerca di riprendere tutta la sua teorizzazione precedente per renderla accessibile a un pubblico più vasto e promuoverne così una sperimentazione. Anche quest'opera come la precedente è pubblicizzata a Parigi tra le cerchie politiche e intellettuali, ma senza esiti esaltanti.

Qualche anno più tardi la scuola fourieriana avvia la pubblicazione di un settimanale, «Le Phalanstère» ("Il Falansterio"), dove scrive lo stesso Fourier. Nel 1833 si tenta una sperimentazione per iniziativa di un deputato, ma presto la carenza di fondi ne determina il fallimento, l'anno dopo chiude anche Le Phalanstére. Nel 1835-36 esce La fausse industrie mentre Victor Considerant fonda un nuovo foglio, «La Phalange». Il maestro sempre più infermo muore il 10 ottobre del 1837, il suo corpo viene imbalsamato e sepolto a Montmartre.

Il pensiero

La razionalizzazione delle passioni

L'idea portante della filosofia di Fourier è che ci sia un grande disegno provvidenziale, di cui fanno necessariamente parte l'uomo, il lavoro e il modo di costituirsi della società.

Tuttavia questa provvidenza non è da intendersi nei termini giudaico-cristiani di un arbitrio divino imperscrutabile, piuttosto Fourier mostra di aver assorbito la lezione dell'illuminismo materialista e vede la divinità come un progetto originario naturale. Le sue leggi vanno sapientemente interpretate perché questo Dio, che corrisponde alla stessa Natura e alle sue leggi, ha fornito per ogni specie animale dei precisi codici sociali. Ogni specie animale vive in perfetta rispondenza e armonia con le leggi naturali e divine, tranne l'uomo che si trova gettato nella storia, ovvero in un processo di continuo cambiamento. L'uomo in poche parole deve riuscire a interpretare il suo "destino storico" per capire quale è il disegno provvidenziale che Dio o la Natura ha per lui. Fourier si attribuisce il merito di aver compreso il "piano dei destini" del genere umano. La Storia umana secondo lui presenta una fase ascendente, fino a un periodo di fulcro, denominato Armonia, seguito da un periodo di decadenza, fino al disfacimento stesso della specie umana e del sistema solare. Il periodo di fulcro denominato Armonia sarà anche quello più lungo e permetterà alla specie umana di raggiungere la piena aderenza dell'uomo e delle sue passioni al piano provvidenziale e naturale. La società nella quale Fourier si trova, ovvero la società occidentale dell'epoca moderna è denominata da Fourier "Civiltà", ma non si deve intendere questo termine in maniera apologetica. Fourier compie una critica serrata e spietata della stessa, mostrando le contraddizioni interne al meccanismo sociale ed economico della Civiltà capitalistica moderna. Egli mostra soprattutto con grande efficacia come la civiltà sia un circolo vizioso, dove ogni istituzione si regge su una serie di premesse filosofiche, economiche e politiche completamente falsate e falsificanti.

Dalla civiltà secondo Fourier bisogna cercare di uscire il più presto possibile, per cercare di entrare nel periodo successivo, denominato "Garantismo", dove si cominceranno ad avere una serie di garanzie sociali, come il reddito minimo garantito per tutti. Dal garantismo si passerà poi gradatamente al periodo Armonico. Semplificando l'Armonia sarà incentrata sulla piena soddisfazione della natura passionale dell'uomo. Infatti sono le passioni secondo Fourier le molle attrattive naturali che, se assecondate, possono far rientrare l'uomo nel periodo pieno di aderenza al piano naturale e divino dispiegato per la specie umana.

La provvidenza ha distribuito in tutta l'umanità le stesse passioni, come delle forze attrattive, un ponte tra dio e l'universo, che non vanno assolutamente represse ma soddisfatte. Quindi la società organizzata, per seguire e rispettare il piano armonioso di dio, deve rendere attraente il lavoro verso cui l'uomo si sente chiamato. Quindi piuttosto che ostacolare la naturale tendenza al piacere, occorre utilizzarla per ottenere il massimo rendimento.

Civiltà e miseria

Secondo Fourier, le tre epoche susseguitesi nel corso della storia, Selvaggia, Barbara e Civilizzata, hanno ostacolato lo sviluppo delle passioni umane con conflitti e dissesti, da cui non è immune neppure la moderna società civilizzata.

La civiltà indica dunque non progresso, come la intendevano gli illuministi, ma il trionfo della menzogna; esempio è il commercio, dove il prezzo delle merci aumenta passando di mano in mano, mentre il valore rimane invariato.

La civiltà dunque, attraverso il regime borghese di libera concorrenza, dove ognuno persegue il suo scopo senza minimamente badare a quello degli altri e della società, accresce la miseria, pur essendo i beni presenti in quantità maggiore. Ma non soltanto l'economia è perversa, lo è anche la morale.

Nella sua opera Il Nuovo mondo industriale e societario, del 1829, Fourier scrive che nello stato attuale, l'uomo è in guerra con sé stesso, le passioni urtano tra loro; quella scienza, poi, che si chiama morale, pretende di reprimerle. Ma: «Reprimere non è armonizzare!». E lo scopo è quello di arrivare al meccanismo spontaneo delle passioni, senza reprimerne alcuna. La morale attuale blocca le passioni e genera così l'ipocrisia.

Falange: una prima forma di collettivo autogestito

Vista rospettica del falanstaerio di Fourier. Le zone rurali e i giardini non sono rappresentati.

L'organizzazione adatta a liberare le passioni e a rendere il lavoro attrattivo è la “falange”, gruppo di circa 1.600 persone che vivono in un “falansterio”. I falansteri sono unità agricolo-industriali autonome, «dove le abitazioni sono alberghi e non caserme, e dove ciascuno trova occasioni svariate per soddisfare le sue inclinazioni». [1] L'antisessismo equipara l'uomo alla donna, la vita familiare è abolita; i bambini vengono educati dalla comunità e viene così alleggerita la fatica del lavoro domestico. Nel falansterio vige la libertà sessuale. Nessuno sarà vincolato ad uno specifico lavoro. Ognuno produrrà ciò che gli piace produrre; tuttavia, per evitare la monotonia o la sovrapproduzione, ciascuno imparerà diversi mestieri, se lo voglia, da alternarsi a piacimento e all'occorrenza.

Note

  1. I falansteri influenzarono notevolmente l'anarchico Giovanni Rossi, che diede vita, in Brasile, alla colonia La Cecilia.

Bibliografia

  • Charles Fourier, Il nuovo mondo industriale e societario, (a cura di Maria Alberta Sarti), Rizzoli, Milano, 2005.
  • Charles Fourier, Elenco analitico dei cornuti, Il nuovo Melangolo, 2005.
  • Charles Fourier, Il mondo delle passioni combinate ovvero Vita del Falansterio (a cura di Ernesto Lama), Colombo, Roma 1947.
  • Charles Fourier, Il nuovo mondo amoroso, Franco Maria Ricci, Parma 1971, 2 voll.
  • Charles Fourier, Opere scelte di Carlo Fourier. Precedute da Le profezie di Fourier (a cura di Carlo Gide), prima traduzione italiana di Giovanni Pozzi, E. Perino, Roma 1894.
  • Charles Fourier, Teoria dei quattro movimenti, Il nuovo mondo amoroso e altri scritti sul lavoro, l'educazione, l'architettura nella società d'Armonia. Scelta e introduzione di Italo Calvino; traduzione di Enrica Basevi, Einaudi, Torino 1971.
  • Stefano Ballarini, Charles Fourier. L'immagine del nuovo mondo industriale, edizioni Pensa multimedia, 2006.
  • Charles Fourier, La seduzione composta. Il fascino indiscreto dell'utopia, (a cura di P. Simone), Nuovi Equilibri, Viterbo, 2006.
  • Charles Fourier, Il nuovo mondo amoroso, (a cura di Paolo Caruso), Es, Milano, 2009.

Voci correlate