Zo d'Axa: differenze tra le versioni

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Dopo l'arresto di [[Ravachol]] e dei suoi compagni, Zo d'Axa lancia una sottoscrizione per i figli dei detenuti e distribuisce il denaro alle famiglie, il che porta al suo arresto per «partecipazione ad associazione a delinquere». Imprigionato a Mazs, rifiuta di rispondere agli interrogatori o di firmare qualunque cosa ed è posto in isolamento, senza visite dei suoi vicini o del suo avvocato. Rimesso in [[libertà ]] provvisoria dopo un mese, Zo d'Axa dichiara ironicamente all'uscita di [[carcere|prigione]]: «La nostra povera libertà , sempre provvisoria».
Dopo l'arresto di [[Ravachol]] e dei suoi compagni, Zo d'Axa lancia una sottoscrizione per i figli dei detenuti e distribuisce il denaro alle famiglie, il che porta al suo arresto per «partecipazione ad associazione a delinquere». Imprigionato a Mazs, rifiuta di rispondere agli interrogatori o di firmare qualunque cosa ed è posto in isolamento, senza visite dei suoi vicini o del suo avvocato. Rimesso in [[libertà ]] provvisoria dopo un mese, Zo d'Axa dichiara ironicamente all'uscita di [[carcere|prigione]]: «La nostra povera libertà , sempre provvisoria».


In seguito alla sua incarcerazione, Zo d'Axa intensifica la sua azione libellistica. Un articolo di [[Jules Méry]], giudicato offensivo per l'esercito, gli vale nuove persecuzioni. Disgustato, si reca a Londra dove incontra [[Charles Malato]], Matha, [[Louise Michel]] (che conobbe suo nonno), [[Georges Darien]], [[Emile Pouget]] ed anche i pittori [[Maximilien Luce]], [[Camille Pissaro]] e [[James Whistler]]. Parte in seguito per l'Olanda con un gruppo di musicisti ambulanti, poi per la [[Germania]] dove visse per un breve periodo con dei boscaioli della Foresta Nera.
In seguito alla sua incarcerazione, Zo d'Axa intensifica la sua azione libellistica. Un articolo di [[Jules Méry]], giudicato offensivo per l'esercito, gli vale nuove persecuzioni. Disgustato, si reca a Londra dove incontra [[Charles Malato]], Matha, [[Louise Michel]] (che conobbe suo nonno), [[Georges Darien]], [[Emile Pouget]] ed anche i pittori [[Maximilien Luce]], [[Camille Pissaro]] e [[James Whistler]]. Parte in seguito per l'Olanda con un gruppo di musicisti ambulanti, poi per la [[Germania]] dove visse per un breve periodo con dei boscaioli della Foresta Nera.


Si reca in seguito a Milano in cui si svolge un processo agli anarchici. Arrestato di notte, è espulso dall'[[Italia]]. Dopo aver organizzato una rivolta a bordo del battello che lo conduceva in [[Grecia]], visita Atene e dorme tra le rovine del Partenone. Parte in seguito per Costantinopoli dove è arrestato e poi rilasciato e si reca a Jaffa nel gennaio [[1893]]. Anche qui è tratto in arresto, sorvegliato a vista per qualche settimana. Evade e si rifugia presso il consolato del [[Regno Unito]], ma è ripreso lo stesso dalle [[autorità ]] francesi e imbarcato sulla nave La Gironde per Marsiglia. Zo d'Axa trascorre alcuni giorni nella [[carcere|prigione]] di Marsiglia, come prigioniero comune. Trasferito a Parigi, trascorre diciotto mesi a Sainte Pélagie come politico, avendo rifiutato di firmare una domanda di grazia.
Si reca in seguito a Milano in cui si svolge un processo agli anarchici. Arrestato di notte, è espulso dall'[[Italia]]. Dopo aver organizzato una rivolta a bordo del battello che lo conduceva in [[Grecia]], visita Atene e dorme tra le rovine del Partenone. Parte in seguito per Costantinopoli dove è arrestato e poi rilasciato e si reca a Jaffa nel gennaio [[1893]]. Anche qui è tratto in arresto, sorvegliato a vista per qualche settimana. Evade e si rifugia presso il consolato del [[Regno Unito]], ma è ripreso lo stesso dalle [[autorità ]] francesi e imbarcato sulla nave La Gironde per Marsiglia. Zo d'Axa trascorre alcuni giorni nella [[carcere|prigione]] di Marsiglia, come prigioniero comune. Trasferito a Parigi, trascorre diciotto mesi a Sainte Pélagie come politico, avendo rifiutato di firmare una domanda di grazia.
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