Voltairine de Cleyre: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
== Biografia ==
 
Voltairine de Cleyre nacque il [[17 novembre]] [[1866]] a [[Leslie]], nel Michigan ([[USA]]). Libera pensatrice, suo padre fu un grande ammiratore di [[Voltaire]], in particolare per la sua critica alla [[religione]], cosa che spiega la scelta del nome dato alla figlia. Il nonno materno di Voltairine difese posizioni abolizioniste e militò nello “''[[Underground Railroad]]''” (letteralmente ferrovia sotterranea), un'organizzazione clandestina antischiavista che aiutava gli schiavi a fuggire fino in [[Canada]]. Quanto al padre di Voltairine, immigrato dalla [[Francia]], fu un artigiano [[socialista]] e un libero-pensatore. Lavorava moltissime ore per guadagnare un magro salario, sua moglie invece faceva lavori di cucitura a domicilio, ma i loro bambini erano costantemente sottoalimentati e molto deboli fisicamente. Secondo Addie, una delle sorelle di Voltairine, la loro misera infanzia spiega il radicalismo di Voltairine e anche la «sua profonda compassione e comprensione per i poveri». Queste difficoltà materiali contribuirono anche a moltiplicare i punti d'attrito tra i loro genitori, che finirono per separarsi.
'''Voltairine de Cleyre''' nacque il [[17 novembre]] [[1866]] a [[Leslie]], nel Michigan ([[USA]]). Libera pensatrice, suo padre fu un grande ammiratore di [[Voltaire]], in particolare per la sua critica alla [[religione]], cosa che spiega la scelta del nome dato alla figlia. Il nonno materno di Voltairine difese posizioni abolizioniste e militò nello “''[[Underground Railroad]]''” (letteralmente ferrovia sotterranea), un'organizzazione clandestina antischiavista che aiutava gli schiavi a fuggire fino in [[Canada]]. Quanto al padre di Voltairine, immigrato dalla [[Francia]], fu un artigiano [[socialista]] e un libero-pensatore. Lavorava moltissime ore per guadagnare un magro salario, sua moglie invece faceva lavori di cucitura a domicilio, ma i loro bambini erano costantemente sottoalimentati e molto deboli fisicamente. Secondo Addie, una delle sorelle di Voltairine, la loro misera infanzia spiega il radicalismo di Voltairine e anche la «sua profonda compassione e comprensione per i poveri». Queste difficoltà materiali contribuirono anche a moltiplicare i punti d'attrito tra i loro genitori, che finirono per separarsi.


=== L'inferno del convento ===
=== L'inferno del convento ===
Voltairine studiò in seguito per tre anni e mezzo in un convento, in cui suo padre la iscrisse per provare a combattere la sua pigrizia e la mancanza di «buone maniere». Perché quest'uomo anticlericale e libero pensatore prese questa decisione? [[Paul Avrich]] pensa che egli fosse esasperato dalle gravi difficoltà economiche in cui versava la famiglia e non volesse che Voltairine conoscesse la povertà. Il padre sperava che la formazione acquisita in convento avrebbe aiutato sua figlia a difendersi nella vita. Quest'esperienza influenzerà ogni aspetto della vita di Voltairine. Se anche apprese molte cose, in particolare la conoscenza della lingua francese e del pianoforte, la frequentazione di un'istituzione cattolica radicalizzò anche il suo spirito ribelle e [[autorità |anti-autoritario]].
Voltairine studiò in seguito per tre anni e mezzo in un convento, in cui suo padre la iscrisse per provare a combattere la sua pigrizia e la mancanza di «buone maniere». Perché quest'uomo anticlericale e libero pensatore prese questa decisione? [[Paul Avrich]] pensa che egli fosse esasperato dalle gravi difficoltà economiche in cui versava la famiglia e non volesse che Voltairine conoscesse la povertà. Il padre sperava che la formazione acquisita in convento avrebbe aiutato sua figlia a difendersi nella vita. Quest'esperienza influenzerà ogni aspetto della vita di Voltairine. Se anche apprese molte cose, in particolare la conoscenza della lingua francese e del pianoforte, la frequentazione di un'istituzione cattolica radicalizzò anche il suo spirito ribelle e [[autorità |anti-autoritario]].


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=== «Che lì si impicchi!» ===
=== «Che lì si impicchi!» ===
Nel maggio [[1886]], quando Voltairine sentì per la prima volta parlare dell'arresto degli anarchici di Chicago, esclamò: «Che li si impicchi!». Ella si trovò momentaneamente trascinata dall'ondata emotiva di ostilità contro gli anarchici, i sindacati e gli immigrati, che si diffondeva nel paese. Infatti, la stampa iniziò una violenta campagna propagandistica a partire dal [[5 maggio]], il giorno dopo la tragedia di Haymarket.  
Nel maggio [[1886]], quando Voltairine sentì per la prima volta parlare dell'arresto degli anarchici di Chicago, esclamò: «Che li si impicchi!». Ella si trovò momentaneamente trascinata dall'ondata emotiva di ostilità contro gli anarchici, i sindacati e gli immigrati, che si diffondeva nel paese. Infatti, la stampa iniziò una violenta campagna propagandistica a partire dal [[5 maggio]], il giorno dopo la tragedia di Haymarket.  
[[File:Images haymarket bombing lg.jpg |300px|left|thumbnail|Illustrazione d'epoca raffigurante l'attentato di [[martiri di Chicago|Haymarket Square]] (USA), che influenzò non poco lo sviluppo del pensiero anarchico di Voltairine.]]
[[File:Images haymarket bombing lg.jpg |300px|left|thumbnail|Illustrazione d'epoca raffigurante l'attentato di [[martiri di Chicago|Haymarket Square]] (USA), che influenzò non poco lo sviluppo del pensiero anarchico di Voltairine.]]
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===Tre proiettili nel corpo===
===Tre proiettili nel corpo===
Le idee non violente di Voltairine e la sua comprensione per quelli che invece utilizzavano la violenza furono brutalmente messe alla prova alla fine dell'anno [[1902]]. Come già stato detto, Voltairine si guadagnava da vivere dando lezioni di svariato tipo. Insegnava soprattutto l'inglese alle famiglie e agli operai ebrei, per i quali aveva un grande rispetto e con i quali lavorava spesso. Un giorno, uno dei suoi ex allievi, Herman Helcher, l'aspettò per strada e tentò di assassinarla. Gli sparò un proiettile nel petto, quindi, quando ella crollò a terra, altri due proiettili alla schiena. Voltairine riuscì tuttavia ad alzarsi e a camminare per decine di metri, prima che un medico, che casualmente passava di lì, poté andare in suo aiuto e chiamare un'ambulanza. Fu ricoverata in stato di choc e si temette per la sua vita. Tuttavia alcuni giorni più tardi iniziò a rimettersi a posto e la sua condizione si stabilizzò velocemente. Quello che fece in seguito scandalizzò e creò rabbia in molti concittadini, ma ciò le valse, a lungo termine, il rispetto di molta gente. Convinta che il [[capitalismo]] e l'[[autorità | autoritarismo]] corrompessero gli esseri umani e li spingesse ad utilizzare la violenza, reagì di fronte a questo tentativo d' assassinio, conformemente alle sue convinzioni. Voltairine rifiutò d'identificare Helcher come suo aggressore e di depositare una denuncia contro lui. In ciò, «rispettava gli insegnamenti di [[Lev Tolstoj]], che raccomandava di restituire un bene per un male» ([[Paul Avrich]]).  
Le idee non violente di Voltairine e la sua comprensione per quelli che invece utilizzavano la violenza furono brutalmente messe alla prova alla fine dell'anno [[1902]]. Come già stato detto, Voltairine si guadagnava da vivere dando lezioni di svariato tipo. Insegnava soprattutto l'inglese alle famiglie e agli operai ebrei, per i quali aveva un grande rispetto e con i quali lavorava spesso. Un giorno, uno dei suoi ex allievi, Herman Helcher, l'aspettò per strada e tentò di assassinarla. Gli sparò un proiettile nel petto, quindi, quando ella crollò a terra, altri due proiettili alla schiena. Voltairine riuscì tuttavia ad alzarsi e a camminare per decine di metri, prima che un medico, che casualmente passava di lì, poté andare in suo aiuto e chiamare un'ambulanza. Fu ricoverata in stato di choc e si temette per la sua vita. Tuttavia alcuni giorni più tardi iniziò a rimettersi a posto e la sua condizione si stabilizzò velocemente. Quello che fece in seguito scandalizzò e creò rabbia in molti concittadini, ma ciò le valse, a lungo termine, il rispetto di molta gente. Convinta che il [[capitalismo]] e l'[[autorità | autoritarismo]] corrompessero gli esseri umani e li spingesse ad utilizzare la violenza, reagì di fronte a questo tentativo d' assassinio, conformemente alle sue convinzioni. Voltairine rifiutò d'identificare Helcher come suo aggressore e di depositare una denuncia contro lui. In ciò, «rispettava gli insegnamenti di [[Lev Tolstoj]], che raccomandava di restituire un bene per un male» ([[Paul Avrich]]).  


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===Una militante infaticabile===
===Una militante infaticabile===
A Philadelphia, Voltairine fu molto attiva in diversi campi. Per le donne della "[[Ladies Liberal League]]", organizzazione di libere-pensatrici, di cui Voltairine fu una delle fondatrici nel [[1892]], mise in piedi un programma di conferenze su temi quali la [[sessualità]], i divieti, la criminalità, il [[socialismo]] e l'[[anarchismo]]. Partecipò anche alla creazione del club della scienza sociale, un gruppo anarchico di discussione e di lettura. Organizzò riunioni pubbliche che attirarono centinaia di ascoltatori desiderosi di sentire [[anarchia|anarchici]] e [[sindacalismo|sindacalisti]] radicali provenienti dai quattro angoli del paese. Raccolse fondi, si occupò della distribuzione di opuscoli e di libri, svolgendo anche altri compiti concreti. Nel [[1905]], Voltairine e molte delle sue amiche anarchiche (in particolare [[Natasha Notkin]] <ref name="natasha">Natasha Notkin, militante rivoluzionaria russa.</ref>, [[Perle McLeod]] <ref name="perle">Perle McLeod ([[1861]]-[[1915]]), militante anarchica di origine scozzese che aiutò molto Voltairine dopo il tentativo di assassinio di cui questa fu vittima. Dichiarò ad un giornalista: «Noi siamo per la soppressione del sistema, non degli uomini. Nulla serve uccidere i presidenti o i re. Quesllo che bisogna liquidare sono i sistemi sociali che rendono possibile l'esistenza dei presidenti e dei re.»</ref> e [[Mary Hansen]]), fondarono la biblioteca rivoluzionaria, che prestava opere radicali agli operai per una somma moderata, aprendo ad orari congeniali ai lavoratori dipendenti.
A Philadelphia, Voltairine fu molto attiva in diversi campi. Per le donne della "[[Ladies Liberal League]]", organizzazione di libere-pensatrici, di cui Voltairine fu una delle fondatrici nel [[1892]], mise in piedi un programma di conferenze su temi quali la [[sessualità]], i divieti, la criminalità, il [[socialismo]] e l'[[anarchismo]]. Partecipò anche alla creazione del club della scienza sociale, un gruppo anarchico di discussione e di lettura. Organizzò riunioni pubbliche che attirarono centinaia di ascoltatori desiderosi di sentire [[anarchia|anarchici]] e [[sindacalismo|sindacalisti]] radicali provenienti dai quattro angoli del paese. Raccolse fondi, si occupò della distribuzione di opuscoli e di libri, svolgendo anche altri compiti concreti. Nel [[1905]], Voltairine e molte delle sue amiche anarchiche (in particolare [[Natasha Notkin]] <ref name="natasha">Natasha Notkin, militante rivoluzionaria russa.</ref>, [[Perle McLeod]] <ref name="perle">Perle McLeod ([[1861]]-[[1915]]), militante anarchica di origine scozzese che aiutò molto Voltairine dopo il tentativo di assassinio di cui questa fu vittima. Dichiarò ad un giornalista: «Noi siamo per la soppressione del sistema, non degli uomini. Nulla serve uccidere i presidenti o i re. Quesllo che bisogna liquidare sono i sistemi sociali che rendono possibile l'esistenza dei presidenti e dei re.»</ref> e [[Mary Hansen]]), fondarono la biblioteca rivoluzionaria, che prestava opere radicali agli operai per una somma moderata, aprendo ad orari congeniali ai lavoratori dipendenti.


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===La rivoluzione messicana ===
===La rivoluzione messicana ===
Seriamente depressa e malata, Voltairine traslocò a Chicago nel [[1910]]. Continuò a scrivere e a dare conferenze, ma non riuscì a fuggire dal suo pessimismo storico e sorsero in lei dubbi sul valore del suo contributo alla lotta per la liberazione dell'umanità. «Nella primavera del [[1911]], nel momento in cui è immersa in una disperazione profonda, Voltairine riprende coraggio grazie alla [[Rivoluzione Messicana|rivoluzione che scoppia in Messico]] e soprattutto grazie all'azione di [[Ricardo Flores Magón]] <ref name="ricardo">[[Ricardo Flores Magón]] ([[1873]]-[[1922]]). Giornalista, combatte tenacemente contro la dittatura di Porfirio Diaz e fonda il Partito Liberale Messicano nel [[1905]]. Evolve verso l'[[anarchismo]] dopo il [[1908]]. Imprigionato negli [[Stati Uniti]] nel [[1905]], [[1907]] e [[1912]] per la sua azione militante, è finalmente condannato nel [[1918]] a venti anni di [[carcere|prigione]], in virtù di una legge sullo spionaggio (!) e muore nel terribile penitenziario di Leavenworth. Opere in francese: Opinioni di un agitatore, trad. Sig. Velasquez, 1993, L'Insomniaque.</ref>, l'anarchico messicano più importante di ogni epoca», scrive [[Paul Avrich]]. Voltairine ed i suoi compagni raccolsero fondi per aiutare la [[rivoluzione]] ed iniziarono a dare conferenze per spiegare gli accadimenti e l'importanza della [[solidarietà]] [[internazionalismo|internazionale]]. Flores Magon pubblicava infatti il [[stampa anarchica|giornale anarchico]] ''[[Regeneración]]'', molto popolare non soltanto in [[Messico]] ma anche nelle Comunità messicano-americana del sud-ovest degli [[Stati Uniti]]. Voltairine diventò la corrispondente e la distributrice di questo periodico a Chicago, partecipò alla costituzione di un comitato di sostegno per raccogliere fondi e promuovere la [[solidarietà]]. Nel corso dell'ultimo anno della sua vita scrisse un saggio sull'importanza dell'[[azione diretta]] e sostenne i [[sindacalismo rivoluzionario|sindacalisti]] dell'[[IWW]]. La sua salute si indebolì considerevolmente sino alla morte, avvenuta il [[20 giugno]] [[1912]]. Duemila persone assistettero ai suoi funerali presso il cimitero di Waldheim, dove fu seppellita vicino ai [[martiri di Chicago|martiri di Haymarket]].
Seriamente depressa e malata, Voltairine traslocò a Chicago nel [[1910]]. Continuò a scrivere e a dare conferenze, ma non riuscì a fuggire dal suo pessimismo storico e sorsero in lei dubbi sul valore del suo contributo alla lotta per la liberazione dell'umanità. «Nella primavera del [[1911]], nel momento in cui è immersa in una disperazione profonda, Voltairine riprende coraggio grazie alla [[Rivoluzione Messicana|rivoluzione che scoppia in Messico]] e soprattutto grazie all'azione di [[Ricardo Flores Magón]] <ref name="ricardo">[[Ricardo Flores Magón]] ([[1873]]-[[1922]]). Giornalista, combatte tenacemente contro la dittatura di Porfirio Diaz e fonda il Partito Liberale Messicano nel [[1905]]. Evolve verso l'[[anarchismo]] dopo il [[1908]]. Imprigionato negli [[Stati Uniti]] nel [[1905]], [[1907]] e [[1912]] per la sua azione militante, è finalmente condannato nel [[1918]] a venti anni di [[carcere|prigione]], in virtù di una legge sullo spionaggio (!) e muore nel terribile penitenziario di Leavenworth. Opere in francese: Opinioni di un agitatore, trad. Sig. Velasquez, 1993, L'Insomniaque.</ref>, l'anarchico messicano più importante di ogni epoca», scrive [[Paul Avrich]]. Voltairine ed i suoi compagni raccolsero fondi per aiutare la [[rivoluzione]] ed iniziarono a dare conferenze per spiegare gli accadimenti e l'importanza della [[solidarietà]] [[internazionalismo|internazionale]]. Flores Magon pubblicava infatti il [[stampa anarchica|giornale anarchico]] ''[[Regeneración]]'', molto popolare non soltanto in [[Messico]] ma anche nelle Comunità messicano-americana del sud-ovest degli [[Stati Uniti]]. Voltairine diventò la corrispondente e la distributrice di questo periodico a Chicago, partecipò alla costituzione di un comitato di sostegno per raccogliere fondi e promuovere la [[solidarietà]]. Nel corso dell'ultimo anno della sua vita scrisse un saggio sull'importanza dell'[[azione diretta]] e sostenne i [[sindacalismo rivoluzionario|sindacalisti]] dell'[[IWW]]. La sua salute si indebolì considerevolmente sino alla morte, avvenuta il [[20 giugno]] [[1912]]. Duemila persone assistettero ai suoi funerali presso il cimitero di Waldheim, dove fu seppellita vicino ai [[martiri di Chicago|martiri di Haymarket]].


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