Voltairine de Cleyre: differenze tra le versioni

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Scrisse in seguito una lettera che sarà  pubblicata dal principale quotidiano di Filadelfia, città  in cui all'epoca abitava. «Il giovane uomo che, secondo alcuni, m'avrebbe sparato, è pazzo. Il fatto che non riesce a sfamarsi e non ha un buon lavoro l'ha reso così. Dovrebbe essere messo in un ospedale psichiatrico. Sarebbe un'offesa alla [[civiltà]] inviarlo in [[carcere|prigione]] per un atto comandato da un cervello malato». «Io non provo nessun risentimento contro quest'[[individuo]]. Se la società  permettesse ad ogni uomo, ogni donna e ad ogni bambino di condurre una vita normale, non ci sarebbe alcuna violenza in questo mondo. Sono piena d'orrore quando penso che atti brutali siano commessi in nome dello [[Stato]]. Ogni atto di violenza trova il suo eco in un altro atto di violenza. Il manganello del poliziotto fa sorgere di nuovi criminali». «Contrariamente a ciò che crede la maggior parte della gente, l'[[anarchismo]] desidera la "pace sulla terra per gli uomini di buona volontà ". Gli atti di violenza commessi in nome dell'[[anarchia]] sono atti compiuti da uomini e donne che hanno dimenticato d' essere filosofi - dei professori del popolo - perché le loro sofferenze fisiche e mentali li spingono alla disperazione». Dopo la sua convalescenza, Voltairine iniziò una serie di conferenze «sul crimine e la sua [[repressione]]», la riforma delle [[carcere|prigioni]] e la loro soppressione. Continuò a battersi perché la [[giustizia sociale|giustizia]] fosse clemente verso Helcher. Secondo [[Paul Avrich]], «le opinioni di Voltairine di Cleyre sono largamente citati nella stampa di Filadelfia». I giornali locali, violentemente critici nei confronti dell'[[anarchismo]], ammorbidirono i toni di fronte alle parole di Voltairine ed ella divenne una sorta di celebrità  ed il suo atteggiamento gli valse anche l'ammirazione di alcuni dei suoi più acerrimi avversari. La relazione tra Voltairine e [[Dyer Lum]] si concluse dopo cinque anni con il suo suicidio nel [[1893]], al termine di una grave depressione. Voltairine stessa si trovò al limite del suicidio più volte, in seguito a profonde depressioni ed alle sue malattie.  
Scrisse in seguito una lettera che sarà  pubblicata dal principale quotidiano di Filadelfia, città  in cui all'epoca abitava. «Il giovane uomo che, secondo alcuni, m'avrebbe sparato, è pazzo. Il fatto che non riesce a sfamarsi e non ha un buon lavoro l'ha reso così. Dovrebbe essere messo in un ospedale psichiatrico. Sarebbe un'offesa alla [[civiltà]] inviarlo in [[carcere|prigione]] per un atto comandato da un cervello malato». «Io non provo nessun risentimento contro quest'[[individuo]]. Se la società  permettesse ad ogni uomo, ogni donna e ad ogni bambino di condurre una vita normale, non ci sarebbe alcuna violenza in questo mondo. Sono piena d'orrore quando penso che atti brutali siano commessi in nome dello [[Stato]]. Ogni atto di violenza trova il suo eco in un altro atto di violenza. Il manganello del poliziotto fa sorgere di nuovi criminali». «Contrariamente a ciò che crede la maggior parte della gente, l'[[anarchismo]] desidera la "pace sulla terra per gli uomini di buona volontà ". Gli atti di violenza commessi in nome dell'[[anarchia]] sono atti compiuti da uomini e donne che hanno dimenticato d' essere filosofi - dei professori del popolo - perché le loro sofferenze fisiche e mentali li spingono alla disperazione». Dopo la sua convalescenza, Voltairine iniziò una serie di conferenze «sul crimine e la sua [[repressione]]», la riforma delle [[carcere|prigioni]] e la loro soppressione. Continuò a battersi perché la [[giustizia sociale|giustizia]] fosse clemente verso Helcher. Secondo [[Paul Avrich]], «le opinioni di Voltairine di Cleyre sono largamente citati nella stampa di Filadelfia». I giornali locali, violentemente critici nei confronti dell'[[anarchismo]], ammorbidirono i toni di fronte alle parole di Voltairine ed ella divenne una sorta di celebrità  ed il suo atteggiamento gli valse anche l'ammirazione di alcuni dei suoi più acerrimi avversari. La relazione tra Voltairine e [[Dyer Lum]] si concluse dopo cinque anni con il suo suicidio nel [[1893]], al termine di una grave depressione. Voltairine stessa si trovò al limite del suicidio più volte, in seguito a profonde depressioni ed alle sue malattie.  


Il terzo uomo che entrò nella vita di Voltairine fu [[James B. Elliott]], incontrato nel [[1888]]. Anche egli militava nel movimento del “libero-pensiero” e si conobbero quando la "[[Friendship Liberal League]]" <ref name="ateo">All'epoca la parola inglese liberal, significava agnostico, scettico, razionalista ed ateo! </ref> invitò Voltairine a parlare ai suoi membri a Filadelfia. Voltairine visse in questa città  per oltre venti anni, tra il [[1889]] e il [[1910]]. La sua relazione con Elliott non durò a lungo, ma si trovò incinta di lui e mise al mondo, il [[12 giugno]] [[1890]], il piccolo Harry de Cleyre, il suo unico bambino. Voltairine non aveva alcuna intenzione di essere madre e non voleva allevare bambini. Secondo [[Paul Avrich]], «fisicamente, emozionalmente e finanziariamente, non si sentiva capace di fare fronte alle responsabilità  della maternità ». Harry fu educato da suo padre a Filadelfia. Se Harry e Voltairine ebbero pochi contatti, Harry gradì, rispettò ed ammirò sempre sua madre. D' altronde prese il suo cognome, e non quello di suo padre, e chiamò la sua prima figlia proprio Voltairine.
Il terzo uomo che entrò nella vita di Voltairine fu [[James B. Elliott]], incontrato nel [[1888]]. Anche egli militava nel movimento del “libero-pensiero” e si conobbero quando la "[[Friendship Liberal League]]" <ref name="ateo">All'epoca la parola inglese liberal, significava agnostico, scettico, razionalista ed ateo! </ref> invitò Voltairine a parlare ai suoi membri a Filadelfia. Voltairine visse in questa città  per oltre venti anni, tra il [[1889]] e il [[1910]]. La sua relazione con Elliott non durò a lungo, ma si trovò incinta di lui e mise al mondo, il [[12 giugno]] [[1890]], il piccolo Harry de Cleyre, il suo unico bambino. Voltairine non aveva alcuna intenzione di essere madre e non voleva allevare bambini. Secondo [[Paul Avrich]], «fisicamente, emozionalmente e finanziariamente, non si sentiva capace di fare fronte alle responsabilità  della maternità». Harry fu educato da suo padre a Filadelfia. Se Harry e Voltairine ebbero pochi contatti, Harry gradì, rispettò ed ammirò sempre sua madre. D' altronde prese il suo cognome, e non quello di suo padre, e chiamò la sua prima figlia proprio Voltairine.


===Una militante infaticabile===
===Una militante infaticabile===
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===Voltairine ed Emma===
===Voltairine ed Emma===


Esistono numerose similarità  tra [[Emma Goldman]] e Voltairine di Cleyre. Tutte due furono fortemente influenzate dall'esecuzione dei [[martiri di Chicago|martiri di Haymarket]] ed entrambe viaggiarono moltissimo per conferenze ed organizzare riunioni, scrivendo anche molti articoli per [[stampa anarchica|giornali rivoluzionari]]. Lottarono per la liberazione delle donne nella società  e nel movimento anarchico. Come osserva [[Sharon Presley]]: «Voltairine de Cleyre ed Emma Goldman ebbero esperienze molto simili con gli uomini, poiché i loro amanti avevano, cosa che non era affatto stupefacente all'epoca, delle concezioni molto tradizionali riguardo ai ruoli sessuali. Ma se le due donne condivisero le stesse idee politiche e le stesse passioni in numerosi settori, non furono mai amiche». Tuttavia, Voltairine ed Emma seppero mettere da parte le loro divergenze personali in molte occasioni, sostenendosi reciprocamente. Emma venne in aiuto di Voltairine quando questa si ammalò seriamente e Voltairine difese pubblicamente Emma quando veniva sistematicamente fermata ogni volta che prendeva la parola nelle riunioni dei disoccupati, durante la crisi economica del [[1908]]. In questa occasione Voltairine di Cleyre scrisse un saggio intitolato ''In difesa di Emma Goldman e della libertà  di parola''. Quando [[Emma Goldman]] fondò il giornale ''[[Mother Earth]]'', Voltairine diventò immediatamente una fedele collaboratrice ed una sostenitrice della [[stampa anarchica|rivista]]. Dopo la morte di Voltairine, «[[Mother Earth]]» dedicò un numero speciale alla vita ed alle opere di Voltairine e, due anni più tardi, nel [[1914]], [[Emma Goldman]] ed [[Alexander Berkman]] pubblicarono una raccolta di testi di Voltairine de Cleyre, che presentarono come «un arsenale di conoscenze indispensabili per l'apprendista ed il soldato della libertà ».
Esistono numerose similarità  tra [[Emma Goldman]] e Voltairine di Cleyre. Tutte due furono fortemente influenzate dall'esecuzione dei [[martiri di Chicago|martiri di Haymarket]] ed entrambe viaggiarono moltissimo per conferenze ed organizzare riunioni, scrivendo anche molti articoli per [[stampa anarchica|giornali rivoluzionari]]. Lottarono per la liberazione delle donne nella società  e nel movimento anarchico. Come osserva [[Sharon Presley]]: «Voltairine de Cleyre ed Emma Goldman ebbero esperienze molto simili con gli uomini, poiché i loro amanti avevano, cosa che non era affatto stupefacente all'epoca, delle concezioni molto tradizionali riguardo ai ruoli sessuali. Ma se le due donne condivisero le stesse idee politiche e le stesse passioni in numerosi settori, non furono mai amiche». Tuttavia, Voltairine ed Emma seppero mettere da parte le loro divergenze personali in molte occasioni, sostenendosi reciprocamente. Emma venne in aiuto di Voltairine quando questa si ammalò seriamente e Voltairine difese pubblicamente Emma quando veniva sistematicamente fermata ogni volta che prendeva la parola nelle riunioni dei disoccupati, durante la crisi economica del [[1908]]. In questa occasione Voltairine di Cleyre scrisse un saggio intitolato ''In difesa di Emma Goldman e della libertà  di parola''. Quando [[Emma Goldman]] fondò il giornale ''[[Mother Earth]]'', Voltairine diventò immediatamente una fedele collaboratrice ed una sostenitrice della [[stampa anarchica|rivista]]. Dopo la morte di Voltairine, «[[Mother Earth]]» dedicò un numero speciale alla vita ed alle opere di Voltairine e, due anni più tardi, nel [[1914]], [[Emma Goldman]] ed [[Alexander Berkman]] pubblicarono una raccolta di testi di Voltairine de Cleyre, che presentarono come «un arsenale di conoscenze indispensabili per l'apprendista ed il soldato della libertà».


===La rivoluzione messicana ===
===La rivoluzione messicana ===
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