Voltairine de Cleyre: differenze tra le versioni

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Nel [[1886]], Voltairine iniziò a scrivere per un settimanale fautore del libero pensiero «The Progressive Ageet», diventando rapidamente il redattore capo. All'epoca diede conferenze nella regione di Grand Rapids, Michigan, dove viveva, ed in altre città  di questo stesso [[Stato]]. Tratta argomenti come la [[religione]], [[Thomas Paine]] <ref name="thomas2">'''Thomas Paine'''(1737-1808), giornalista e libellista britannico, prese parte inizialmente all'Indipendenza delle colonie britanniche, dopo emigrò in America, quindi per la rivoluzione francese. Deputato del Pas-de-Calais nel 1792, rifiuta di votare la condanna a morte di Luigi XVI. È imprigionato durante "il Terrore" e liberato il 9-Termidoro. La sua critica ai governi stabiliti e della Chiesa, sono il suo argomento in favore della repubblica, e ne fanno uno dei pionieri del libero-pensiero, anche se non era propriamente un ateo. Principali opere: Teoria e pratica dei diritti dell'uomo, Il senso comune, Il Secolo della ragione</ref>, [[Mary Wollstonecraft]] <ref name="mary">[[Mary Wollstonecraft]] (1759-1797). Scrittrice britannica che difese nei suoi scritti la Rivoluzione francese e l'[[eguaglianza]] per le donne. Sposa dell'anarchico [[William Godwin]] e madre della futura [[Mary Shelley]]. Opere, in francese: Défense des droits de la femme,trad. M.T. Cachin, Payot. </ref> (che fu una delle sue principali "eroine") e il libero pensiero. Voltairine prese la parola a Chicago, Filadelfia e Boston. Partecipò frequentemente a conferenze organizzate dall'''American Secular Society'' (Associazione secolare americana) in tutto l'Ohio e la Pennsylvania. Ella si accodò ai gruppi razionalisti, ai club liberali ed alle associazioni di liberi-pensatori. La sua reputazione d' oratore crebbe ed i suoi ascoltatori trovarono le sue conferenze «ricche ed originali», come scrisse [[Emma Goldman]]. Inviò anche articoli e poesie alle principali pubblicazioni laiche del paese.
Nel [[1886]], Voltairine iniziò a scrivere per un settimanale fautore del libero pensiero «The Progressive Ageet», diventando rapidamente il redattore capo. All'epoca diede conferenze nella regione di Grand Rapids, Michigan, dove viveva, ed in altre città  di questo stesso [[Stato]]. Tratta argomenti come la [[religione]], [[Thomas Paine]] <ref name="thomas2">'''Thomas Paine'''(1737-1808), giornalista e libellista britannico, prese parte inizialmente all'Indipendenza delle colonie britanniche, dopo emigrò in America, quindi per la rivoluzione francese. Deputato del Pas-de-Calais nel 1792, rifiuta di votare la condanna a morte di Luigi XVI. È imprigionato durante "il Terrore" e liberato il 9-Termidoro. La sua critica ai governi stabiliti e della Chiesa, sono il suo argomento in favore della repubblica, e ne fanno uno dei pionieri del libero-pensiero, anche se non era propriamente un ateo. Principali opere: Teoria e pratica dei diritti dell'uomo, Il senso comune, Il Secolo della ragione</ref>, [[Mary Wollstonecraft]] <ref name="mary">[[Mary Wollstonecraft]] (1759-1797). Scrittrice britannica che difese nei suoi scritti la Rivoluzione francese e l'[[eguaglianza]] per le donne. Sposa dell'anarchico [[William Godwin]] e madre della futura [[Mary Shelley]]. Opere, in francese: Défense des droits de la femme,trad. M.T. Cachin, Payot. </ref> (che fu una delle sue principali "eroine") e il libero pensiero. Voltairine prese la parola a Chicago, Filadelfia e Boston. Partecipò frequentemente a conferenze organizzate dall'''American Secular Society'' (Associazione secolare americana) in tutto l'Ohio e la Pennsylvania. Ella si accodò ai gruppi razionalisti, ai club liberali ed alle associazioni di liberi-pensatori. La sua reputazione d' oratore crebbe ed i suoi ascoltatori trovarono le sue conferenze «ricche ed originali», come scrisse [[Emma Goldman]]. Inviò anche articoli e poesie alle principali pubblicazioni laiche del paese.


Nel dicembre [[1887]], Voltairine cominciò ad interessarsi alle questioni economiche e politiche, dopo avere ascoltato una conferenza sul [[socialismo]] presentata da [[Clarence Darrow]] <ref name="darrow">'''Clarence Darrow''' (1857-1938), avvocato e oratore. Difese gli [[martiri di Chicago|anarchici di Haymarket]] più alcuni socialisti e sindacalisti come Eugene Debs o [[Big Bill Haywood]].</ref>. Scrivendo un articolo sull'argomento in «The Truth Seeker», osservò: «Era la prima volta che sentivo parlare di un piano di miglioramento della condizione operaia che spiega il corso dell'evoluzione economica. Mi sono rivolta verso queste teorie come qualcuno che corre velocemente dall'oscurità  verso la luce». Alcune settimane più tardi, Voltairine si dichiarò [[socialismo|socialista]], attirata come fu dal messaggio [[anticapitalismo|anticapitalista]] di questa corrente ed il suo richiamo alla [[lotta di classe]] operaia contro l'ordine economico dominante. Tuttavia, come spiegò [[Emma Goldman]], il suo «amore innato della [[libertà ]] non poteva conciliarsi con le concezioni istituzionali del socialismo». Voltairine si trovò costretta a difendere il [[socialismo]] nei dibattiti con gli anarchici, in un momento decisivo per la storia di questo pensiero. Infatti, l'[[11 novembre]] [[1887]], quattro anarchici furono impiccati dallo [[Stato]] dell'Illinois. Passeranno alla storia con il nome di “[[martiri di Chicago|martiri di Haymarket]]”. L'arresto, il grottesco processo e la loro esecuzione diede inizio ad un vasto movimento di [[solidarietà ]] in tutto il mondo.
Nel dicembre [[1887]], Voltairine cominciò ad interessarsi alle questioni economiche e politiche, dopo avere ascoltato una conferenza sul [[socialismo]] presentata da [[Clarence Darrow]] <ref name="darrow">'''Clarence Darrow''' (1857-1938), avvocato e oratore. Difese gli [[martiri di Chicago|anarchici di Haymarket]] più alcuni socialisti e sindacalisti come Eugene Debs o [[Big Bill Haywood]].</ref>. Scrivendo un articolo sull'argomento in «The Truth Seeker», osservò: «Era la prima volta che sentivo parlare di un piano di miglioramento della condizione operaia che spiega il corso dell'evoluzione economica. Mi sono rivolta verso queste teorie come qualcuno che corre velocemente dall'oscurità  verso la luce». Alcune settimane più tardi, Voltairine si dichiarò [[socialismo|socialista]], attirata come fu dal messaggio [[anticapitalismo|anticapitalista]] di questa corrente ed il suo richiamo alla [[lotta di classe]] operaia contro l'ordine economico dominante. Tuttavia, come spiegò [[Emma Goldman]], il suo «amore innato della [[libertà]] non poteva conciliarsi con le concezioni istituzionali del socialismo». Voltairine si trovò costretta a difendere il [[socialismo]] nei dibattiti con gli anarchici, in un momento decisivo per la storia di questo pensiero. Infatti, l'[[11 novembre]] [[1887]], quattro anarchici furono impiccati dallo [[Stato]] dell'Illinois. Passeranno alla storia con il nome di “[[martiri di Chicago|martiri di Haymarket]]”. L'arresto, il grottesco processo e la loro esecuzione diede inizio ad un vasto movimento di [[solidarietà]] in tutto il mondo.


=== «Che li si impicchi!» ===
=== «Che li si impicchi!» ===
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Le idee non violente di Voltairine e la sua comprensione per quelli che invece utilizzavano la violenza furono brutalmente messe alla prova alla fine dell'anno [[1902]]. Come già  stato detto, Voltairine si guadagnava da vivere dando lezioni di svariato tipo. Insegnava soprattutto l'inglese alle famiglie e agli operai ebrei, per i quali aveva un grande rispetto e con i quali lavorava spesso. Un giorno, uno dei suoi ex allievi, Herman Helcher, l'aspettò per strada e tentò di assassinarla. Gli sparò un proiettile nel petto, quindi, quando ella crollò a terra, altri due proiettili alla schiena. Voltairine riuscì tuttavia ad alzarsi e a camminare per decine di metri, prima che un medico, che casualmente passava di lì, poté andare in suo aiuto e chiamare un'ambulanza. Fu ricoverata in stato di choc e si temette per la sua vita. Tuttavia alcuni giorni più tardi iniziò a rimettersi a posto e la sua condizione si stabilizzò velocemente. Quello che fece in seguito scandalizzò e creò rabbia in molti concittadini, ma ciò le valse, a lungo termine, il rispetto di molta gente. Convinta che il [[capitalismo]] e l'[[autorità | autoritarismo]] corrompessero gli esseri umani e li spingesse ad utilizzare la violenza, reagì di fronte a questo tentativo d' assassinio, conformemente alle sue convinzioni. Voltairine rifiutò d'identificare Helcher come suo aggressore e di depositare una denuncia contro lui. In ciò, «rispettava gli insegnamenti di [[Lev Tolstoj]], che raccomandava di restituire un bene per un male» ([[Paul Avrich]]).  
Le idee non violente di Voltairine e la sua comprensione per quelli che invece utilizzavano la violenza furono brutalmente messe alla prova alla fine dell'anno [[1902]]. Come già  stato detto, Voltairine si guadagnava da vivere dando lezioni di svariato tipo. Insegnava soprattutto l'inglese alle famiglie e agli operai ebrei, per i quali aveva un grande rispetto e con i quali lavorava spesso. Un giorno, uno dei suoi ex allievi, Herman Helcher, l'aspettò per strada e tentò di assassinarla. Gli sparò un proiettile nel petto, quindi, quando ella crollò a terra, altri due proiettili alla schiena. Voltairine riuscì tuttavia ad alzarsi e a camminare per decine di metri, prima che un medico, che casualmente passava di lì, poté andare in suo aiuto e chiamare un'ambulanza. Fu ricoverata in stato di choc e si temette per la sua vita. Tuttavia alcuni giorni più tardi iniziò a rimettersi a posto e la sua condizione si stabilizzò velocemente. Quello che fece in seguito scandalizzò e creò rabbia in molti concittadini, ma ciò le valse, a lungo termine, il rispetto di molta gente. Convinta che il [[capitalismo]] e l'[[autorità | autoritarismo]] corrompessero gli esseri umani e li spingesse ad utilizzare la violenza, reagì di fronte a questo tentativo d' assassinio, conformemente alle sue convinzioni. Voltairine rifiutò d'identificare Helcher come suo aggressore e di depositare una denuncia contro lui. In ciò, «rispettava gli insegnamenti di [[Lev Tolstoj]], che raccomandava di restituire un bene per un male» ([[Paul Avrich]]).  


Scrisse in seguito una lettera che sarà  pubblicata dal principale quotidiano di Filadelfia, città  in cui all'epoca abitava. «Il giovane uomo che, secondo alcuni, m'avrebbe sparato, è pazzo. Il fatto che non riesce a sfamarsi e non ha un buon lavoro l'ha reso così. Dovrebbe essere messo in un ospedale psichiatrico. Sarebbe un'offesa alla [[civiltà ]] inviarlo in [[carcere|prigione]] per un atto comandato da un cervello malato». «Io non provo nessun risentimento contro quest'[[individuo]]. Se la società  permettesse ad ogni uomo, ogni donna e ad ogni bambino di condurre una vita normale, non ci sarebbe alcuna violenza in questo mondo. Sono piena d'orrore quando penso che atti brutali siano commessi in nome dello [[Stato]]. Ogni atto di violenza trova il suo eco in un altro atto di violenza. Il manganello del poliziotto fa sorgere di nuovi criminali». «Contrariamente a ciò che crede la maggior parte della gente, l'[[anarchismo]] desidera la "pace sulla terra per gli uomini di buona volontà ". Gli atti di violenza commessi in nome dell'[[anarchia]] sono atti compiuti da uomini e donne che hanno dimenticato d' essere filosofi - dei professori del popolo - perché le loro sofferenze fisiche e mentali li spingono alla disperazione». Dopo la sua convalescenza, Voltairine iniziò una serie di conferenze «sul crimine e la sua [[repressione]]», la riforma delle [[carcere|prigioni]] e la loro soppressione. Continuò a battersi perché la [[giustizia sociale|giustizia]] fosse clemente verso Helcher. Secondo [[Paul Avrich]], «le opinioni di Voltairine di Cleyre sono largamente citati nella stampa di Filadelfia». I giornali locali, violentemente critici nei confronti dell'[[anarchismo]], ammorbidirono i toni di fronte alle parole di Voltairine ed ella divenne una sorta di celebrità  ed il suo atteggiamento gli valse anche l'ammirazione di alcuni dei suoi più acerrimi avversari. La relazione tra Voltairine e [[Dyer Lum]] si concluse dopo cinque anni con il suo suicidio nel [[1893]], al termine di una grave depressione. Voltairine stessa si trovò al limite del suicidio più volte, in seguito a profonde depressioni ed alle sue malattie.  
Scrisse in seguito una lettera che sarà  pubblicata dal principale quotidiano di Filadelfia, città  in cui all'epoca abitava. «Il giovane uomo che, secondo alcuni, m'avrebbe sparato, è pazzo. Il fatto che non riesce a sfamarsi e non ha un buon lavoro l'ha reso così. Dovrebbe essere messo in un ospedale psichiatrico. Sarebbe un'offesa alla [[civiltà]] inviarlo in [[carcere|prigione]] per un atto comandato da un cervello malato». «Io non provo nessun risentimento contro quest'[[individuo]]. Se la società  permettesse ad ogni uomo, ogni donna e ad ogni bambino di condurre una vita normale, non ci sarebbe alcuna violenza in questo mondo. Sono piena d'orrore quando penso che atti brutali siano commessi in nome dello [[Stato]]. Ogni atto di violenza trova il suo eco in un altro atto di violenza. Il manganello del poliziotto fa sorgere di nuovi criminali». «Contrariamente a ciò che crede la maggior parte della gente, l'[[anarchismo]] desidera la "pace sulla terra per gli uomini di buona volontà ". Gli atti di violenza commessi in nome dell'[[anarchia]] sono atti compiuti da uomini e donne che hanno dimenticato d' essere filosofi - dei professori del popolo - perché le loro sofferenze fisiche e mentali li spingono alla disperazione». Dopo la sua convalescenza, Voltairine iniziò una serie di conferenze «sul crimine e la sua [[repressione]]», la riforma delle [[carcere|prigioni]] e la loro soppressione. Continuò a battersi perché la [[giustizia sociale|giustizia]] fosse clemente verso Helcher. Secondo [[Paul Avrich]], «le opinioni di Voltairine di Cleyre sono largamente citati nella stampa di Filadelfia». I giornali locali, violentemente critici nei confronti dell'[[anarchismo]], ammorbidirono i toni di fronte alle parole di Voltairine ed ella divenne una sorta di celebrità  ed il suo atteggiamento gli valse anche l'ammirazione di alcuni dei suoi più acerrimi avversari. La relazione tra Voltairine e [[Dyer Lum]] si concluse dopo cinque anni con il suo suicidio nel [[1893]], al termine di una grave depressione. Voltairine stessa si trovò al limite del suicidio più volte, in seguito a profonde depressioni ed alle sue malattie.  


Il terzo uomo che entrò nella vita di Voltairine fu [[James B. Elliott]], incontrato nel [[1888]]. Anche egli militava nel movimento del “libero-pensiero” e si conobbero quando la "[[Friendship Liberal League]]" <ref name="ateo">All'epoca la parola inglese liberal, significava agnostico, scettico, razionalista ed ateo! </ref> invitò Voltairine a parlare ai suoi membri a Filadelfia. Voltairine visse in questa città  per oltre venti anni, tra il [[1889]] e il [[1910]]. La sua relazione con Elliott non durò a lungo, ma si trovò incinta di lui e mise al mondo, il [[12 giugno]] [[1890]], il piccolo Harry de Cleyre, il suo unico bambino. Voltairine non aveva alcuna intenzione di essere madre e non voleva allevare bambini. Secondo [[Paul Avrich]], «fisicamente, emozionalmente e finanziariamente, non si sentiva capace di fare fronte alle responsabilità  della maternità ». Harry fu educato da suo padre a Filadelfia. Se Harry e Voltairine ebbero pochi contatti, Harry gradì, rispettò ed ammirò sempre sua madre. D' altronde prese il suo cognome, e non quello di suo padre, e chiamò la sua prima figlia proprio Voltairine.
Il terzo uomo che entrò nella vita di Voltairine fu [[James B. Elliott]], incontrato nel [[1888]]. Anche egli militava nel movimento del “libero-pensiero” e si conobbero quando la "[[Friendship Liberal League]]" <ref name="ateo">All'epoca la parola inglese liberal, significava agnostico, scettico, razionalista ed ateo! </ref> invitò Voltairine a parlare ai suoi membri a Filadelfia. Voltairine visse in questa città  per oltre venti anni, tra il [[1889]] e il [[1910]]. La sua relazione con Elliott non durò a lungo, ma si trovò incinta di lui e mise al mondo, il [[12 giugno]] [[1890]], il piccolo Harry de Cleyre, il suo unico bambino. Voltairine non aveva alcuna intenzione di essere madre e non voleva allevare bambini. Secondo [[Paul Avrich]], «fisicamente, emozionalmente e finanziariamente, non si sentiva capace di fare fronte alle responsabilità  della maternità ». Harry fu educato da suo padre a Filadelfia. Se Harry e Voltairine ebbero pochi contatti, Harry gradì, rispettò ed ammirò sempre sua madre. D' altronde prese il suo cognome, e non quello di suo padre, e chiamò la sua prima figlia proprio Voltairine.
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===Una militante infaticabile===
===Una militante infaticabile===
   
   
A Philadelphia, Voltairine fu molto attiva in diversi campi. Per le donne della "[[Ladies Liberal League]]", organizzazione di libere-pensatrici, di cui Voltairine fu una delle fondatrici nel [[1892]], mise in piedi un programma di conferenze su temi quali la [[sessualità ]], i divieti, la criminalità, il [[socialismo]] e l'[[anarchismo]]. Partecipò anche alla creazione del club della scienza sociale, un gruppo anarchico di discussione e di lettura. Organizzò riunioni pubbliche che attirarono centinaia di ascoltatori desiderosi di sentire [[anarchia|anarchici]] e [[sindacalismo|sindacalisti]] radicali provenienti dai quattro angoli del paese. Raccolse fondi, si occupò della distribuzione di opuscoli e di libri, svolgendo anche altri compiti concreti. Nel [[1905]], Voltairine e molte delle sue amiche anarchiche (in particolare [[Natasha Notkin]] <ref name="natasha">Natasha Notkin, militante rivoluzionaria russa.</ref>, [[Perle McLeod]] <ref name="perle">Perle McLeod ([[1861]]-[[1915]]), militante anarchica di origine scozzese che aiutò molto Voltairine dopo il tentativo di assassinio di cui questa fu vittima. Dichiarò ad un giornalista: «Noi siamo per la soppressione del sistema, non degli uomini. Nulla serve uccidere i presidenti o i re. Quesllo che bisogna liquidare sono i sistemi sociali che rendono possibile l'esistenza dei presidenti e dei re.»</ref> e [[Mary Hansen]]), fondarono la biblioteca rivoluzionaria, che prestava opere radicali agli operai per una somma moderata, aprendo ad orari congeniali ai lavoratori dipendenti.
A Philadelphia, Voltairine fu molto attiva in diversi campi. Per le donne della "[[Ladies Liberal League]]", organizzazione di libere-pensatrici, di cui Voltairine fu una delle fondatrici nel [[1892]], mise in piedi un programma di conferenze su temi quali la [[sessualità]], i divieti, la criminalità, il [[socialismo]] e l'[[anarchismo]]. Partecipò anche alla creazione del club della scienza sociale, un gruppo anarchico di discussione e di lettura. Organizzò riunioni pubbliche che attirarono centinaia di ascoltatori desiderosi di sentire [[anarchia|anarchici]] e [[sindacalismo|sindacalisti]] radicali provenienti dai quattro angoli del paese. Raccolse fondi, si occupò della distribuzione di opuscoli e di libri, svolgendo anche altri compiti concreti. Nel [[1905]], Voltairine e molte delle sue amiche anarchiche (in particolare [[Natasha Notkin]] <ref name="natasha">Natasha Notkin, militante rivoluzionaria russa.</ref>, [[Perle McLeod]] <ref name="perle">Perle McLeod ([[1861]]-[[1915]]), militante anarchica di origine scozzese che aiutò molto Voltairine dopo il tentativo di assassinio di cui questa fu vittima. Dichiarò ad un giornalista: «Noi siamo per la soppressione del sistema, non degli uomini. Nulla serve uccidere i presidenti o i re. Quesllo che bisogna liquidare sono i sistemi sociali che rendono possibile l'esistenza dei presidenti e dei re.»</ref> e [[Mary Hansen]]), fondarono la biblioteca rivoluzionaria, che prestava opere radicali agli operai per una somma moderata, aprendo ad orari congeniali ai lavoratori dipendenti.


Voltairine de Cleyre in questo periodo andò due volte in Europa. Per le sue attività  di conferenziera, aveva percorso gli [[Stati Uniti]] già  numerose volte, mentre, in qualità  di organizzatrice, si occupava anche di trovare una sistemazione agli oratori stranieri, cosa che le permise di conoscere molti rivoluzionari europei. Invitata dagli anarchici inglesi, si recò in Europa, dove diede decine di conferenze su argomenti come la «storia dell'anarchismo negli Stati Uniti», «anarchismo e [[economia]]», «la questione femminile» e «l'[[anarchismo]] e la [[sindacalismo|questione sindacale]]». In Inghilterra, incontrò anarchici russi, spagnoli e francesi, ed ebbe certamente numerosi contatti ed amicizie con gli anarchici britannici. Al suo ritorno in Stati Uniti iniziò a scrivere una rubrica intitolata ''American Notes'' per «[[Freedom]]», un giornale anarchico di Londra<ref name="free">''Freedom'', fondato nel [[1886]], questo giornale esiste ancora oggi [Il riferimento è al momento della stesura del testo di [[Chris Crass]], '''N.d.R'''] e sembra esca ogni 15 giorni.</ref>.  
Voltairine de Cleyre in questo periodo andò due volte in Europa. Per le sue attività  di conferenziera, aveva percorso gli [[Stati Uniti]] già  numerose volte, mentre, in qualità  di organizzatrice, si occupava anche di trovare una sistemazione agli oratori stranieri, cosa che le permise di conoscere molti rivoluzionari europei. Invitata dagli anarchici inglesi, si recò in Europa, dove diede decine di conferenze su argomenti come la «storia dell'anarchismo negli Stati Uniti», «anarchismo e [[economia]]», «la questione femminile» e «l'[[anarchismo]] e la [[sindacalismo|questione sindacale]]». In Inghilterra, incontrò anarchici russi, spagnoli e francesi, ed ebbe certamente numerosi contatti ed amicizie con gli anarchici britannici. Al suo ritorno in Stati Uniti iniziò a scrivere una rubrica intitolata ''American Notes'' per «[[Freedom]]», un giornale anarchico di Londra<ref name="free">''Freedom'', fondato nel [[1886]], questo giornale esiste ancora oggi [Il riferimento è al momento della stesura del testo di [[Chris Crass]], '''N.d.R'''] e sembra esca ogni 15 giorni.</ref>.  
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Durante tutta la sua vita, tradusse numerose poesie ed articoli dall'yiddish in inglese e tradusse dallo spagnolo anche “La Scuola moderna”, un libro di [[Francisco Ferrer y Guardia]] <ref name="ferrer">[[Francisco Ferrer y Guardia]] (1859-1909). [[pedagogia|Pedagogista]] e anarchico spagnolo. Fucilato per aver «ispirato ideologicamente» l'insurrezione del [[1909]] contro la spedizione militare spagnola in Marocco. La sua innocenza fu riconosciuta tre anni più tardi, che contribuirà  alla creazione di un [[Pedagogia libertaria|movimento pedagogico libertario]] negli Stati Uniti. All'inizio del XX° secolo, decine di scuole furono create per mettere in pratica i metodi educativi anarchici e l'apprendistato collettivo.</ref>.
Durante tutta la sua vita, tradusse numerose poesie ed articoli dall'yiddish in inglese e tradusse dallo spagnolo anche “La Scuola moderna”, un libro di [[Francisco Ferrer y Guardia]] <ref name="ferrer">[[Francisco Ferrer y Guardia]] (1859-1909). [[pedagogia|Pedagogista]] e anarchico spagnolo. Fucilato per aver «ispirato ideologicamente» l'insurrezione del [[1909]] contro la spedizione militare spagnola in Marocco. La sua innocenza fu riconosciuta tre anni più tardi, che contribuirà  alla creazione di un [[Pedagogia libertaria|movimento pedagogico libertario]] negli Stati Uniti. All'inizio del XX° secolo, decine di scuole furono create per mettere in pratica i metodi educativi anarchici e l'apprendistato collettivo.</ref>.
[[Image:Emma Goldman.jpg|right|thumb|Emma Goldman]]
[[Image:Emma Goldman.jpg|right|thumb|Emma Goldman]]
Tra il [[1890]] e il [[1910]], Voltairine divenne tra gli anarchici più popolari e rispettati degli [[Stati Uniti]], e nel movimento anarchico internazionale. I suoi scritti furono tradotti in danese, svedese, italiano, russo, yiddish, cinese, tedesco, ceco e spagnolo. In questa maniera una delle [[femminismo|femministe]] più radicali della sua epoca, contribuì insieme ad altre anarchiche a sviluppare la “questione femminile”. Nel [[1895]], in una conferenza alle donne della "Lega Liberale", dichiarò: «[la questione sessuale] è più importante per noi che qualsiasi altra, a causa dell'interdizione che pesa su noi, delle sue conseguenze immediate sulla nostra vita quotidiana, del mistero incredibile della [[sessualità ]] e delle conseguenze terribili della nostra ignoranza sull'argomento». Tutta la sua vita, Voltairine combatté il sistema della sovranità  maschile. Secondo [[Paul Avrich]], «una gran parte della sua ribellione proveniva dalle sue esperienze personali, colpa del modo in cui la trattarono la maggior parte degli uomini che condivisero la sua vita e che la trattarono come un oggetto sessuale, una riproduttrice o una domestica».
Tra il [[1890]] e il [[1910]], Voltairine divenne tra gli anarchici più popolari e rispettati degli [[Stati Uniti]], e nel movimento anarchico internazionale. I suoi scritti furono tradotti in danese, svedese, italiano, russo, yiddish, cinese, tedesco, ceco e spagnolo. In questa maniera una delle [[femminismo|femministe]] più radicali della sua epoca, contribuì insieme ad altre anarchiche a sviluppare la “questione femminile”. Nel [[1895]], in una conferenza alle donne della "Lega Liberale", dichiarò: «[la questione sessuale] è più importante per noi che qualsiasi altra, a causa dell'interdizione che pesa su noi, delle sue conseguenze immediate sulla nostra vita quotidiana, del mistero incredibile della [[sessualità]] e delle conseguenze terribili della nostra ignoranza sull'argomento». Tutta la sua vita, Voltairine combatté il sistema della sovranità  maschile. Secondo [[Paul Avrich]], «una gran parte della sua ribellione proveniva dalle sue esperienze personali, colpa del modo in cui la trattarono la maggior parte degli uomini che condivisero la sua vita e che la trattarono come un oggetto sessuale, una riproduttrice o una domestica».


===Voltairine ed Emma===
===Voltairine ed Emma===
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===La rivoluzione messicana ===
===La rivoluzione messicana ===


Seriamente depressa e malata, Voltairine traslocò a Chicago nel [[1910]]. Continuò a scrivere e a dare conferenze, ma non riuscì a fuggire dal suo pessimismo storico e sorsero in lei dubbi sul valore del suo contributo alla lotta per la liberazione dell'umanità. «Nella primavera del [[1911]], nel momento in cui è immersa in una disperazione profonda, Voltairine riprende coraggio grazie alla [[Rivoluzione Messicana|rivoluzione che scoppia in Messico]] e soprattutto grazie all'azione di [[Ricardo Flores Magón]] <ref name="ricardo">[[Ricardo Flores Magón]] ([[1873]]-[[1922]]). Giornalista, combatte tenacemente contro la dittatura di Porfirio Diaz e fonda il Partito Liberale Messicano nel [[1905]]. Evolve verso l'[[anarchismo]] dopo il [[1908]]. Imprigionato negli [[Stati Uniti]] nel [[1905]], [[1907]] e [[1912]] per la sua azione militante, è finalmente condannato nel [[1918]] a venti anni di [[carcere|prigione]], in virtù di una legge sullo spionaggio (!) e muore nel terribile penitenziario di Leavenworth. Opere in francese: Opinioni di un agitatore, trad. Sig. Velasquez, 1993, L'Insomniaque.</ref>, l'anarchico messicano più importante di ogni epoca», scrive [[Paul Avrich]]. Voltairine ed i suoi compagni raccolsero fondi per aiutare la [[rivoluzione]] ed iniziarono a dare conferenze per spiegare gli accadimenti e l'importanza della [[solidarietà ]] [[internazionalismo|internazionale]]. Flores Magon pubblicava infatti il [[stampa anarchica|giornale anarchico]] «[[Regeneracion]]», molto popolare non soltanto in [[Messico]] ma anche nelle Comunità  messicano-americana del sud-ovest degli [[Stati Uniti]]. Voltairine diventò la corrispondente e la distributrice di questo periodico a Chicago, partecipò alla costituzione di un comitato di sostegno per raccogliere fondi e promuovere la [[solidarietà ]]. Nel corso dell'ultimo anno della sua vita scrisse un saggio sull'importanza dell'[[azione diretta]] e sostenne i [[sindacalismo rivoluzionario|sindacalisti]] dell'[[IWW]]. La sua salute si indebolì considerevolmente sino alla morte, avvenuta il [[20 giugno]] [[1912]]. Duemila persone assistettero ai suoi funerali presso il cimitero di Waldheim, dove fu seppellita vicino ai [[martiri di Chicago|martiri di Haymarket]].
Seriamente depressa e malata, Voltairine traslocò a Chicago nel [[1910]]. Continuò a scrivere e a dare conferenze, ma non riuscì a fuggire dal suo pessimismo storico e sorsero in lei dubbi sul valore del suo contributo alla lotta per la liberazione dell'umanità. «Nella primavera del [[1911]], nel momento in cui è immersa in una disperazione profonda, Voltairine riprende coraggio grazie alla [[Rivoluzione Messicana|rivoluzione che scoppia in Messico]] e soprattutto grazie all'azione di [[Ricardo Flores Magón]] <ref name="ricardo">[[Ricardo Flores Magón]] ([[1873]]-[[1922]]). Giornalista, combatte tenacemente contro la dittatura di Porfirio Diaz e fonda il Partito Liberale Messicano nel [[1905]]. Evolve verso l'[[anarchismo]] dopo il [[1908]]. Imprigionato negli [[Stati Uniti]] nel [[1905]], [[1907]] e [[1912]] per la sua azione militante, è finalmente condannato nel [[1918]] a venti anni di [[carcere|prigione]], in virtù di una legge sullo spionaggio (!) e muore nel terribile penitenziario di Leavenworth. Opere in francese: Opinioni di un agitatore, trad. Sig. Velasquez, 1993, L'Insomniaque.</ref>, l'anarchico messicano più importante di ogni epoca», scrive [[Paul Avrich]]. Voltairine ed i suoi compagni raccolsero fondi per aiutare la [[rivoluzione]] ed iniziarono a dare conferenze per spiegare gli accadimenti e l'importanza della [[solidarietà]] [[internazionalismo|internazionale]]. Flores Magon pubblicava infatti il [[stampa anarchica|giornale anarchico]] «[[Regeneracion]]», molto popolare non soltanto in [[Messico]] ma anche nelle Comunità  messicano-americana del sud-ovest degli [[Stati Uniti]]. Voltairine diventò la corrispondente e la distributrice di questo periodico a Chicago, partecipò alla costituzione di un comitato di sostegno per raccogliere fondi e promuovere la [[solidarietà]]. Nel corso dell'ultimo anno della sua vita scrisse un saggio sull'importanza dell'[[azione diretta]] e sostenne i [[sindacalismo rivoluzionario|sindacalisti]] dell'[[IWW]]. La sua salute si indebolì considerevolmente sino alla morte, avvenuta il [[20 giugno]] [[1912]]. Duemila persone assistettero ai suoi funerali presso il cimitero di Waldheim, dove fu seppellita vicino ai [[martiri di Chicago|martiri di Haymarket]].
==Note==
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