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[[File: D'après Maurice Quentin de La Tour, Portrait de Voltaire (c. 1737, musée Antoine Lécuyer).jpg|thumb|Voltaire]]'''François-Marie Arouet''' (Parigi, [[21 novembre]] [[1694]] – Parigi, [[30 maggio]] [[1778]]), conosciuto con lo pseudonimo di Voltaire ([[1694]] – [[1778]]), è stato un [[Filosofia|filosofo]], scrittore, drammaturgo | [[File: D'après Maurice Quentin de La Tour, Portrait de Voltaire (c. 1737, musée Antoine Lécuyer).jpg|thumb|Voltaire]]'''François-Marie Arouet''' (Parigi, [[21 novembre]] [[1694]] – Parigi, [[30 maggio]] [[1778]]), conosciuto con lo pseudonimo di Voltaire ([[1694]] – [[1778]]), è stato un [[Filosofia|filosofo]], scrittore, drammaturgo e poeta francese. | ||
: «Dichiariamolo apertamente noi che non siamo preti e che non li temiamo: la culla della Chiesa nascente è circondata solo da imposture. È una sequela ininterrotta di libri assurdi sotto nomi supposti». (da ''L'affermazione del cristianesimo'', ed. Procaccini, Napoli 1988, p. 88) | : «Dichiariamolo apertamente noi che non siamo preti e che non li temiamo: la culla della Chiesa nascente è circondata solo da imposture. È una sequela ininterrotta di libri assurdi sotto nomi supposti». (da ''L'affermazione del cristianesimo'', ed. Procaccini, Napoli 1988, p. 88) | ||
Il nome da lui cambiato nel [[1717]] in Voltaire starebbe a significare: | Il nome da lui cambiato nel [[1717]] in Voltaire starebbe a significare: | ||
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Immerso nello studio della cultura anglosassone, Voltaire rimane accecato dalle luminose e rivoluzionarie dottrine scientifiche di [[Newton]] e dal [[deismo]] e dall'[[empirismo]] di [[Locke]]. Egli trae, da questo incontro con la filosofia inglese, il concetto di una scienza concepita su base sperimentale intesa come determinazione delle leggi dei fenomeni e il concetto di una filosofia intesa come analisi e critica dell'esperienza umana nei vari campi. | Immerso nello studio della cultura anglosassone, Voltaire rimane accecato dalle luminose e rivoluzionarie dottrine scientifiche di [[Newton]] e dal [[deismo]] e dall'[[empirismo]] di [[Locke]]. Egli trae, da questo incontro con la filosofia inglese, il concetto di una scienza concepita su base sperimentale intesa come determinazione delle leggi dei fenomeni e il concetto di una filosofia intesa come analisi e critica dell'esperienza umana nei vari campi. | ||
Nacquero così le ''Lettres sur les anglais'' o ''Lettres philosophiques'' ([[1734]]) che contribuirono ad allargare l'orizzonte razionale | Nacquero così le ''Lettres sur les anglais'' o ''Lettres philosophiques'' ([[1734]]) che contribuirono ad allargare l'orizzonte razionale europeo ma che gli attirarono addosso i fulmini delle persecuzioni. | ||
''Le Lettres'' vengono condannate, per quanto riguarda i princìpi religiosi, da coloro che sostenevano la necessità politica dell'unità di culto; dal punto di vista politico, esse, esaltando l'onorabilità del commercio e la [[libertà ]], si opponevano spudoratamente al tradizionalistico regime francese, e dal lato filosofico, in nome dell'empirismo, tentavano di svincolare la ricerca scientifica dall'antica subordinazione alla verità religiosa. | ''Le Lettres'' vengono condannate, per quanto riguarda i princìpi religiosi, da coloro che sostenevano la necessità politica dell'unità di culto; dal punto di vista politico, esse, esaltando l'onorabilità del commercio e la [[libertà ]], si opponevano spudoratamente al tradizionalistico regime francese, e dal lato filosofico, in nome dell'empirismo, tentavano di svincolare la ricerca scientifica dall'antica subordinazione alla verità religiosa. | ||
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La [[filosofia]] deve essere lo spirito critico che si oppone alla tradizione per discernere il vero dal falso, bisogna scegliere tra i fatti stessi i più importanti e significativi per delineare la storia delle [[civiltà ]]. Infatti Voltaire non prende in considerazione i periodi oscuri della storia, ovvero tutto ciò che non ha costituito cultura, ed esclude dalla sua storia "universale" i popoli barbari, che non hanno apportato il loro contributo al progresso della [[civiltà ]] umana. | La [[filosofia]] deve essere lo spirito critico che si oppone alla tradizione per discernere il vero dal falso, bisogna scegliere tra i fatti stessi i più importanti e significativi per delineare la storia delle [[civiltà ]]. Infatti Voltaire non prende in considerazione i periodi oscuri della storia, ovvero tutto ciò che non ha costituito cultura, ed esclude dalla sua storia "universale" i popoli barbari, che non hanno apportato il loro contributo al progresso della [[civiltà ]] umana. | ||
V. vuole ricostruire la legge naturale attraverso la storia, e mettere in luce la rinascita e il progresso dello spirito umano, cioè i tentativi della ragione di affrancarsi dai pregiudizi e di porsi come guida della vita associata dell'uomo; | V. vuole ricostruire la legge naturale attraverso la storia, e mettere in luce la rinascita e il progresso dello spirito umano, cioè i tentativi della ragione di affrancarsi dai pregiudizi e di porsi come guida della vita associata dell'uomo; e, giacché la sostanza dello spirito umano rimane immutata ed immutabile, il progresso consiste nella sempre miglior riuscita di questi tentativi. | ||
La storia non è più orientata verso la conoscenza di Dio, non è questo lo scopo dell'uomo, il quale deve invece dedicarsi a capire e a conoscere sé stesso fino a che la scoperta della storia si identifichi con la scoperta dell'uomo. | La storia non è più orientata verso la conoscenza di Dio, non è questo lo scopo dell'uomo, il quale deve invece dedicarsi a capire e a conoscere sé stesso fino a che la scoperta della storia si identifichi con la scoperta dell'uomo. |