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'''Vsévolod Mikhaïlovitch Eichenbaum''' (Tikhvine, Russia, [[11 agosto]] [[1882]] - Parigi, [[18 settembre]] [[1945]]), detto [[Voline]], è stato uno scrittore, un poeta e un [[anarco-sindacalismo|anarco-sindacalista]] molto importante del [[anarchismo russo|movimento anarchico russo]] e internazionale.
'''Vsevolod Mikhaïlovitch Eichenbaum''' (Tikhvine, Russia, [[11 agosto]] [[1882]] - Parigi, [[18 settembre]] [[1945]]), detto [[Voline]], è stato uno scrittore, un poeta e un [[anarco-sindacalismo|anarco-sindacalista]] molto importante del [[anarchismo russo|movimento anarchico russo]] e internazionale.


Conosciuto per aver elaborato la teoria del [[sintetismo anarchico]], durante la [[rivoluzione russa]] del [[1905]] fu tra i fondatori del primo [[soviet]] di San Pietroburgo. Inoltre, combatté in Ucraina al fianco dei seguaci di [[Nestor Makhno]] e fu incaricato di scrivere il manifesto della [[Nabat (organizzazione anarchica)|Confederazione Anarchica Ucraina del "Nabat"]], con l'intento di unificare le diverse anime anarchiche ucraine entro un'unica organizzazione.
Conosciuto per aver elaborato la teoria del [[sintetismo anarchico]], durante la [[rivoluzione russa]] del [[1905]] fu tra i fondatori del primo [[soviet]] di San Pietroburgo. Inoltre, combatté in Ucraina al fianco dei seguaci di [[Nestor Makhno]] e fu incaricato di scrivere il manifesto della [[Nabat (organizzazione anarchica)|Confederazione Anarchica Ucraina del "Nabat"]], con l'intento di unificare le diverse anime anarchiche ucraine entro un'unica organizzazione.
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'''Vsévolod Mikhaïlovitch Eichenbaum''', conosciuto con lo pseudonimo di '''Voline''' (in russo: Волин), nasce l'[[11 agosto]] [[1882]] a Tikhvine, vicino a Novgorod, in [[Russia]], in un'agiata famiglia ebraica (suo padre e sua madre erano entrambi [[medicina sociale|medici]]).
'''Vsévolod Mikhaïlovitch Eichenbaum''', conosciuto con lo pseudonimo di '''Voline''' (in russo: Волин), nasce l'[[11 agosto]] [[1882]] a Tikhvine, vicino a Novgorod, in [[Russia]], in un'agiata famiglia ebraica (suo padre e sua madre erano entrambi [[medicina sociale|medici]]).


Dopo il liceo (studia francese e tedesco) ed aver iniziato gli studi di diritto a San Pietroburgo, a partire dal [[1904]] rompe ogni legame con i genitori, abbandona gli studi ed entra a far parte del Partito Socialista Rivoluzionario russo. <ref name="cedema">John Simkin, ''Vsevolod Eikhenbaum (Volin), Spartacus Educational'', 1997, [http://archive.is/svJnj testo integrale (in francese)].</ref>
Dopo il liceo (studia francese e tedesco) ed aver iniziato gli studi di diritto a San Pietroburgo, a partire dal [[1904]] rompe ogni legame con i genitori, abbandona gli studi ed entra a far parte del Partito Socialista Rivoluzionario russo. <ref name="cedema">John Simkin, [http://archive.is/svJnj ''Vsevolod Eikhenbaum (Volin)''], Spartacus Educational, 1997.</ref>


===La domenica di sangue del 1905===
===La domenica di sangue del 1905===
Inizialmente si occupa di organizzare corsi e formare culturalmente i militanti rivoluzionari: <ref name="anarchia">Sylvain Boulouque, ''Voline, Itinéraire, une vie, une pensée, n° 13'', 1996, pp. 3-10.</ref>  
Inizialmente si occupa di organizzare corsi e formare culturalmente i militanti rivoluzionari: <ref name="anarchia">Sylvain Boulouque, ''Voline, Itinéraire, une vie, une pensée'', n° 13, 1996, pp. 3-10.</ref>  
:«Voline investe tutta la forza della sua natura idealista nella nuova causa. Organizza gruppi di studi per i lavoratori, fonda una biblioteca ed elabora un programma di formazione, guadagnandosi da vivere dando lezioni private» ([[Paul Avrich]]). <ref name="cedema">John Simkin, ''Vsevolod Eikhenbaum (Volin), Spartacus Educational'', 1997, [http://archive.is/svJnj testo integrale (in francese)].</ref>  
:«Voline investe tutta la forza della sua natura idealista nella nuova causa. Organizza gruppi di studi per i lavoratori, fonda una biblioteca ed elabora un programma di formazione, guadagnandosi da vivere dando lezioni private» ([[Paul Avrich]]). <ref name="cedema"></ref>  


Il [[21 gennaio]] [[1905]], è insieme ai 30.000 manifestanti, in maggioranza operai, che marciano sul Palazzo d'Inverno reclamando la liberazione di tutti i rivoluzionari imprigionati, migliori condizioni di lavoro, la cessione delle terre ai contadini e la soppressione della censura. L'esercito, per paura di violenze popolari, apre il fuoco sui manifestanti: le cifre ufficiali parlano di 96 morti e 333 feriti (quelle non ufficiali riportano invece il numero di 4.000 morti). Questa repressione passerà alla storia come «[[domenica di sangue]]», contribuendo comunque allo sviluppo di uno spirito rivoluzionario che esploderà poi nel [[1917]].
Il [[21 gennaio]] [[1905]] è insieme ai 30.000 manifestanti, in maggioranza operai, che marciano sul Palazzo d'Inverno reclamando la liberazione di tutti i rivoluzionari imprigionati, migliori condizioni di lavoro, la cessione delle terre ai contadini e la soppressione della censura. L'esercito, per paura di violenze popolari, apre il fuoco sui manifestanti: le cifre ufficiali parlano di 96 morti e 333 feriti (quelle non ufficiali riportano invece il numero di 4.000 morti). Questa repressione passerà alla storia come «[[domenica di sangue]]», contribuendo comunque allo sviluppo di uno spirito rivoluzionario che esploderà poi nel [[1917]].


Il [[22 gennaio]] [[1905]], egli è tra i fondatori del primo [[soviet]] di San Pietroburgo, costruito per venire in aiuto alle vittime. Rifiuta la presidenza perché sosteneva che essa dovesse spettare ad un lavoratore e non a un intellettuale. <ref name="vol">Volin (Eichenbaum, Vsevelod Mikhailovich) aka Voline, libcom.org, 2011, [http://libcom.org/history/volin-eichenbaum-vsevelod-mikhailovich-aka-voline-1882-1945 testo integrale (in inglese)].</ref> Risale a quest'epoca l'utilizzo dello pseudonimo di Voline. <ref name="anarchia">Sylvain Boulouque, ''Voline, Itinéraire, une vie, une pensée, n° 13'', 1996, pp. 3-10.</ref>
Il [[22 gennaio]] [[1905]] è tra i fondatori del primo [[soviet]] di San Pietroburgo, costruito per venire in aiuto alle vittime. Rifiuta la presidenza perché sosteneva che essa dovesse spettare ad un lavoratore e non a un intellettuale. <ref name="vol">[http://libcom.org/history/volin-eichenbaum-vsevelod-mikhailovich-aka-voline-1882-1945 ''Volin (Eichenbaum, Vsevelod Mikhailovich) aka Voline'']</ref> Risale a quest'epoca l'utilizzo dello pseudonimo di Voline. <ref name="anarchia"></ref>
Nel novembre [[1906]] prende parte all'insurrezione nell'isola di [[Kronstadt]]. Fermato ed arrestato, viene deportato in Siberia, da dove poi riuscirà a fuggire ed a raggiungere la [[Francia]] nel [[1907]]. <ref name="voline">''[[Le Libertaire]]'', n° 11, 5 ottobre 1945.</ref> <ref name="operaio1">''Dictionnaire biographique du mouvement ouvrier français (1914-1939)'', volume XLIII, Éditions ouvrières, 1993.</ref>
Nel novembre [[1906]] prende parte all'insurrezione nell'isola di [[Kronstadt]]. Fermato ed arrestato, viene deportato in Siberia, da dove poi riuscirà a fuggire ed a raggiungere la [[Francia]] nel [[1907]]. <ref name="voline">''[[Le Libertaire]]'', n° 11, 5 ottobre 1945.</ref> <ref name="operaio1">''Dictionnaire biographique du mouvement ouvrier français (1914-1939)'', volume XLIII, Éditions Ouvrières, 1993.</ref>


===In Francia ed USA: anarchia e antimilitarismo===
===In Francia ed USA: anarchia e antimilitarismo===
Dopo aver frequentato i circoli [[socialisti rivoluzionari]] russi di Parigi, si avvicina all'[[anarchismo]] attraverso la lettura di [[Pierre-Joseph Proudhon]], [[Bakunin]] e [[Kropotkin]]. Intorno al [[1911]] frequenta i circoli libertari e si unisce al gruppo creato da [[Apollon Karelin]], vicino alle idee di [[Kropotkin]]. All'approssimarsi della guerra, partecipa alle attività [[antimilitarismo|antimilitariste]] del «Comitato d'azione internazionale contro la guerra e e la propaganda militarista».
Dopo aver frequentato i circoli [[socialisti rivoluzionari]] russi di Parigi, si avvicina all'[[anarchismo]] attraverso la lettura di [[Pierre-Joseph Proudhon]], [[Bakunin]] e [[Kropotkin]]. Intorno al [[1911]] frequenta i circoli libertari e si unisce al gruppo creato da [[Apollon Karelin]], vicino alle idee di [[Kropotkin]]. All'approssimarsi della guerra, partecipa alle attività [[antimilitarismo|antimilitariste]] del «Comitato d'azione internazionale contro la guerra e la propaganda militarista».


Nel [[1916]], con la prima guerra mondiale in atto, si è apertamente schierato contro il ''[[Manifesto dei Sedici]]'' (anarchici in favore della guerra, tra cui [[Kropotkin]] e [[Jean Grave|Grave]]) insieme, tra gli altri, ad [[Errico Malatesta]], [[Alexander Berkman]], [[Rudolf Rocker]] e [[Ferdinand Domela Nieuwenhuis]].
Nel [[1916]], con la Prima guerra mondiale in atto, si schiera apertamente contro il ''[[Manifesto dei Sedici]]'' (anarchici in favore della guerra, tra cui [[Kropotkin]] e [[Jean Grave|Grave]]) insieme, tra gli altri, ad [[Errico Malatesta]], [[Alexander Berkman]], [[Rudolf Rocker]] e [[Ferdinand Domela Nieuwenhuis]].
Poco dopo, nell'ambito di un mandato d'arresto emesso contro la sua persona per la sua opposizione alla guerra, lascia la moglie e quattro figli e si rifugia illegalmente alla [[Stati Uniti]]. Qui milita nel gruppo denominato «Unione degli operai russi», collaborando inoltre al settimanale [[anarco-sindacalismo|anarco-sindacalista]] «[[Golos Trouda]]». Negli [[USA]] tiene conferenze su vari argomenti inerenti il [[sindacalismo]] e l'[[anarchia]] a Detroit, Pittsburgh, Cleveland e Chicago.
Poco dopo, nell'ambito di un mandato d'arresto emesso contro la sua persona per la sua opposizione alla guerra, lascia la moglie e quattro figli e si rifugia illegalmente alla [[Stati Uniti]]. Qui milita nel gruppo denominato «Unione degli operai russi», collaborando, inoltre, al settimanale [[anarco-sindacalismo|anarco-sindacalista]] «[[Golos Trouda]]». Negli [[USA]] tiene conferenze su vari argomenti inerenti il [[sindacalismo]] e l'[[anarchia]] a Detroit, Pittsburgh, Cleveland e Chicago.


Nel mese di aprile del [[1917]], a New York, incontra [[Lev Trotsky]], con cui aveva già avuto altri contatti in [[Russia]] e in [[Francia]], dove come lui era stato vittima di un decreto d'espulsione nel [[1916]]. <ref>[[Daniel Guérin]], ''Ni Dieu ni maître. Anthologie de l'anarchisme'', volume III, Éditions Maspero, 1980, pp. 137-138.</ref>
Nel mese di aprile del [[1917]], a New York, incontra [[Lev Trotsky]], con cui aveva già avuto altri contatti in [[Russia]] e in [[Francia]], paesi in cui, come lui, era stato vittima di decreto d'espulsione nel [[1916]]. <ref>[[Daniel Guérin]], ''Ni Dieu ni maître. Anthologie de l'anarchisme'', volume III, Éditions Maspero, 1980, pp. 137-138.</ref>
===Ritorno in Russia: critiche ai bolsceviche e la lotta affianco della Machnovščina ===
Il [[4 gennaio]] [[1917]], a Parigi, nasce il terzo dei suoi figli, '''Léo Eichenbaum''' ([[Léo Voline]]), che seguirà la stessa strada libertaria del padre. <ref>Sposatosi due volte, con Tatiana Solopova (deceduta nel [[1915]]) poi con Anna Grigorieva (deceduta il [[15 dicembre]] [[1939]]), Voline ha avuto due figli: [[Léo Voline|Léo]] (nato il [[4 gennaio]] [[1917]]) e Alexandre (nato il [[4 marzo]] [[1919]]). Nel gennaio [[1937]], entrambi raggiungeranno, in [[Spagna]], una colonna della [[CNT spagnola|CNT]]. Nel febbraio del [[1938]], l'unità di Léo viene accerchiata e decimata dai franchisti. Nel [[1940]], raggiunge suo padre a Marsiglia.</ref> Nello stesso anno, dopo la caduta dello Zar, Voline ritorna in [[Russia]], dove con [[Alexandre Schapiro]] fa ricomparire il [[stampa anarchica|settimanale]] ''[[Golos Trouda]]''. Con questo ed altri organi manifesta criticamente l'operato del [[bolscevismo]], denunciando per esempio che lo slogan «Tutto il potere ai soviet» era stato in sostanza trasformato in «Tutto il potere ai dirigenti del partito» : <ref name="cedema">John Simkin, ''Vsevolod Eikhenbaum (Volin), Spartacus Educational'', 1997, [http://archive.is/svJnj testo integrale (in francese)].</ref>
:«I bolscevichi, una volta consolidato e legalizzato il potere, come tutti i socialisti statalisti che credono nella direzione centralizzata e autoritaria, comincia a dirigere la vita del paese e del popolo dall'alto [...] I bolscevichi hanno sviluppato un'autorità politica e un apparato statale che schiaccerà ogni opposizione con pugno di ferro.»
Violentemente contrario al [[Ucraina_libertaria#L.27uscita_dalla_guerra:_le_conseguenze_della_Pace_di_Brest-Litovosk|trattato di Brest-Litovsk]], trascorre qualche tempo a Mosca, dove declina l'offerta dei bolscevichi di prendere la direzione nazionale dell'istruzione. <ref name="vol"></ref> Tornato in Ucraina, partecipa alla fondazione della [[Nabat (organizzazione anarchica)|Confederazione anarcosindacalista Nabat]] e del suo omonimo organo propagandistico.


Dal [[12 novembre|12]] al [[18 novembre]] partecipa a Koursk alla prima conferenza che riuniva tutte le anime anarchiche d'[[Ucraina]]. Al convegno vi trova [[Pëtr Aršinov]], [[Aaron Baron|Aaron]] e [[Fanya Baron]], [[Senya Fleshin]], [[Mark Mratchnyi]], [[Grigori Gorelik]], [[Nikolaï Dolenko]], [[Efim Yartchouk]] e [[Olga Taratuta]]. È proprio lui ad essere incaricato di redigere una [[sintetismo anarchico|sintesi anarchica]], cioè una dichiarazione comune che riunisse tutte le tendenze sindacaliste, collettive e individualiste in seno alla stessa organizzazione.
===Ritorno in Russia: critiche al bolscevismo e lotta a fianco della [[Makhnovščina]] ===
Il [[4 gennaio]] [[1917]], a Parigi, nasce il terzo dei suoi figli, '''Léo Eichenbaum''' ([[Léo Voline]]), che seguirà la stessa strada libertaria del padre. <ref>Sposatosi due volte, con Tatiana Solopova (deceduta nel [[1915]]) poi con Anna Grigorieva (deceduta il [[15 dicembre]] [[1939]]), Voline ha avuto due figli: [[Léo Voline|Léo]] (nato il [[4 gennaio]] [[1917]]) e Alexandre (nato il [[4 marzo]] [[1919]]). Nel gennaio [[1937]], entrambi raggiungeranno, in [[Spagna]], una colonna della [[CNT spagnola|CNT]]. Nel febbraio del [[1938]], l'unità di Léo viene accerchiata e decimata dai franchisti. Nel [[1940]], raggiunge suo padre a Marsiglia.</ref> Nello stesso anno, dopo la caduta dello Zar, Voline ritorna in [[Russia]], dove con [[Alexandre Schapiro]] fa ricomparire il [[stampa anarchica|settimanale]] ''[[Golos Trouda]]''. Con questo ed altri organi manifesta criticamente l'operato del [[bolscevismo]], denunciando, per esempio, che lo slogan «Tutto il potere ai soviet» era stato in sostanza trasformato in «Tutto il potere ai dirigenti del partito»: <ref name="cedema"></ref>
:«I bolscevichi, una volta consolidato e legalizzato il potere, come tutti i socialisti statalisti che credono nella direzione centralizzata e autoritaria, cominciano a dirigere la vita del paese e del popolo dall'alto [...] I bolscevichi hanno sviluppato un'autorità politica e un apparato statale che schiaccerà ogni opposizione col pugno di ferro».
Violentemente contrario al [[Ucraina_libertaria#L.27uscita_dalla_guerra:_le_conseguenze_della_Pace_di_Brest-Litovosk|trattato di Brest-Litovsk]], trascorre qualche tempo a Mosca, dove declina l'offerta dei bolscevichi di prendere la direzione nazionale dell'istruzione. <ref name="vol"></ref> Tornato in Ucraina, partecipa alla fondazione della [[Nabat (organizzazione anarchica)|Confederazione anarcosindacalista del Nabat]] e del suo omonimo organo propagandistico.


Dal [[2 aprile|2]] al [[7 aprile]] [[1919]], a Elizabetgrad (attuale Kirovograd), participa al primo congresso della [[Nabat (organizzazione anarchica)|Nabat]]. Con l'accentuarsi della carica autoritaria bolscevica e la soppressione della [[Libertà di stampa|libertà di stampa]], nel [[1919]] decide di aggregarsi al movimento libertario di [[Nestor Makhno]] (vedi [[Ucraina libertaria]]), occupandosi dell'istruzione e della cultura, prima di venir nominato responsabile del consiglio militare insurrezionale.
Dal [[12 novembre|12]] al [[18 novembre]] partecipa, a Koursk, alla prima conferenza che riunisce tutte le anime anarchiche d'[[Ucraina]]. Al convegno vi trova [[Pëtr Aršinov]], [[Aaron Baron|Aaron]] e [[Fanya Baron]], [[Senya Fleshin]], [[Mark Mratchnyi]], [[Grigori Gorelik]], [[Nikolaï Dolenko]], [[Efim Yartchouk]] e [[Olga Taratuta]]. È proprio lui ad essere incaricato di redigere una [[sintetismo anarchico|sintesi anarchica]], cioè una dichiarazione comune che riunisca tutte le tendenze sindacaliste, collettiviste e individualiste in seno alla stessa organizzazione.


Vittima del tifo si reca a Mosca per curarsi ma è fermato e arrestato all'inizio del [[1920]]. Liberato nell'ottobre [[1920]], è poi nuovamente fermato il [[24 dicembre]] (vigilia del congresso dello "Nabat"). Grazie ad uno [[sciopero]] della fame intrapreso da una decina di anarchici (tra cui Maximov e Flechine) e all'inatteso intervento dei delegati sindacali europei, ritrova la [[libertà]] (dopo che era stato condannato a morte da [[Lev Trotskij]]).
Dal [[2 aprile|2]] al [[7 aprile]] [[1919]], a Elizabetgrad (attuale Kirovograd), partecipa al primo congresso del [[Nabat (organizzazione anarchica)|Nabat]]. Con l'accentuarsi della carica autoritaria bolscevica e con la soppressione della [[Libertà di stampa|libertà di stampa]], nel [[1919]] decide di aggregarsi al movimento libertario di [[Nestor Makhno]] (vedi [[Ucraina libertaria]]), occupandosi dell'istruzione e della cultura, prima di venir nominato responsabile del consiglio militare insurrezionale.
 
Vittima del tifo, si reca a Mosca per curarsi, ma è fermato e arrestato all'inizio del [[1920]]. Liberato nell'ottobre [[1920]], è poi nuovamente fermato il [[24 dicembre]] (vigilia del congresso del [[Nabat (organizzazione anarchica)|Nabat]]). Grazie ad uno [[sciopero]] della fame intrapreso da una decina di anarchici (tra cui Maximov e Flechine) e all'inatteso intervento dei delegati sindacali europei, ritrova la [[libertà]] (dopo che era stato condannato a morte da [[Lev Trotskij]]).
[[File:Fleshin-Voline-Steimer-2.jpg|thumb|280px|left|Gruppo di militanti anarchici, Voline a destra, senza dubbio in Francia negli anni '30.]]
[[File:Fleshin-Voline-Steimer-2.jpg|thumb|280px|left|Gruppo di militanti anarchici, Voline a destra, senza dubbio in Francia negli anni '30.]]


===Germania e Francia: propagandista, traduttore ed editore===
===Germania e Francia: propagandista, traduttore ed editore===
Fuorilegge in [[Russia]], raggiunge Berlino nel [[1922]], dove si aggrega ai sindacalisti della [[FAUD]], fonda il [[stampa anarchica|giornale]] in lingua russa «L'Operaio anarchico» (sottotitolato «giornale d'espressione anarco-sintetista»), traduce il libro di [[Petr Arshinov]] sul movimento makhnovista in [[Ucraina]] e scrive con [[Anatolii Gorielik|Gorielik]] e [[Komoffdonne]] ''La repressione dell'anarchismo nella Russia sovietica'' (tradotto da Voline in francese nel [[1923]]) che contiene una lista di 200 anarchici arrestati, fucilati, morti in prigione o deportati dal regime bolscevico. <ref>Gaetano Manfredonia, ''L'anarchisme en Europe'', Presses universitaires de France, 2001, pag. 95.</ref>
Fuorilegge in [[Russia]], raggiunge Berlino nel [[1922]], dove si aggrega ai sindacalisti della [[FAUD]], fonda il [[stampa anarchica|giornale]] in lingua russa «L'Operaio anarchico» (sottotitolato «giornale d'espressione anarco-sintetista»), traduce il libro di [[Petr Arshinov]] sul movimento makhnovista in [[Ucraina]] e scrive con Gorielik e Komoffdonne ''La repressione dell'anarchismo nella Russia sovietica'' (tradotto da Voline in francese nel [[1923]]), che contiene una lista di 200 anarchici arrestati, fucilati, morti in prigione o deportati dal regime bolscevico. <ref>Gaetano Manfredonia, ''L'anarchisme en Europe'', Presses universitaires de France, 2001, p. 95.</ref>


Pubblica numerosi articoli sulla [[Russia]] nella ''Revue anarchiste'' di [[Sébastien Faure]] e su ''[[Le Libertaire]]''. <ref name="anarchia">Sylvain Boulouque, ''Voline, Itinéraire, une vie, une pensée, n° 13'', 1996, pp. 3-10.</ref> I suoi rapporti con [[Nestor Makhno]] vengono messi in discussione dall'anarchica [[Ida Mett]], che nel suo testo ''Souvenirs sur Nestor Makhno'' <ref>Éditions Allia, 1983.</ref> l'accusa di aver fatto sparire il diario biografico di Makhno subito dopo la sua morte.
Pubblica numerosi articoli sulla [[Russia]] nella ''Revue anarchiste'' di [[Sébastien Faure]] e su ''[[Le Libertaire]]''. <ref name="anarchia"></ref> I suoi rapporti con [[Nestor Makhno]] verranno messi in discussione dall'anarchica [[Ida Mett]], che nel suo testo ''Souvenirs sur Nestor Makhno'' <ref>Éditions Allia, 1983.</ref> lo accuserà di aver fatto sparire il diario biografico di Makhno subito dopo la sua morte.


Nel [[1925]] Voline si stabilisce in [[Francia]] e milita nel "Gruppo di studi sociali" (''Groupe d'études sociales''). Nel luglio [[1926]] partecipa insieme a [[Nestor Makhno]] al congresso dell'"Unione anarchica".
Nel [[1925]] Voline si stabilisce in [[Francia]] e milita nel "Gruppo di studi sociali" (''Groupe d'études sociales''). Nel luglio [[1926]] partecipa, insieme a [[Nestor Makhno]], al congresso dell'"Unione anarchica".


=== Sintetismo e piattaformismo ===
=== Sintetismo e piattaformismo ===
I militanti anarchici russi e ucraini (tra cui [[Nestor Makhno|Makhno]], [[Ida Mett|Mett]], [[Petr Arshinov|Arshinov]], [[Maria Goldsmith|Goldsmith]], [[Valesvsky]] e [[Linsky]].) fuggiti a Parigi durante gli "anni 20" (del [[1900]]) per scampare alla repressione bolscevica, riuniti intorno alla pubblicazione del mensile «[[Dielo Trouda]]», svilupparono a metà degli anni '20 una teoria anarco-comunista denominata [[Piattaforma dei Comunisti Anarchici (1926)|Piattaforma Organizzativa dell'Unione Generale degli Anarchici (Bozza)]].  
I militanti anarchici russi e ucraini (tra cui [[Nestor Makhno|Makhno]], [[Ida Mett|Mett]], [[Petr Arshinov|Arshinov]], [[Maria Goldsmith|Goldsmith]], Valesvsky e Linsky) fuggiti a Parigi durante gli anni '20 (del [[1900]]) per scampare alla repressione bolscevica, riuniti intorno alla pubblicazione del mensile «[[Dielo Trouda]]», sviluppano a metà degli anni '20 una teoria [[anarco-comunista]] denominata [[Piattaforma dei Comunisti Anarchici (1926)|Piattaforma Organizzativa dell'Unione Generale degli Anarchici]].  


Pubblicata a Parigi sulle pagine di «Dielo Trouda» nel mese di giugno del [[1926]], viene tradotta in francese durante l'inverno seguente proprio da Voline che, paradossalmente, sarà poi il principale detrattore della “Piattaforma” con la sua ''[[Risposta alla Piattaforma]]'' pubblicata nell'aprile del [[1927]]. Nel [[1928]], insieme a [[Sébastien Faure]], elabora la [[sintetismo anarchico|teoria sintetista anarchica]] che mirava a superare le divisioni interne, sia teoriche che organizzative, del movimento anarchico:
Pubblicata a Parigi sulle pagine di «[[Dielo Trouda]]» nel mese di giugno del [[1926]], viene tradotta in francese durante l'inverno seguente proprio da Voline che, paradossalmente, sarà poi il principale detrattore della “Piattaforma” con la sua '''''Risposta alla Piattaforma''''', pubblicata nell'aprile del [[1927]]. Nel [[1928]], insieme a [[Sébastien Faure]], elabora la [[sintetismo anarchico|teoria sintetista anarchica]], che mira a superare le divisioni interne, sia teoriche che organizzative, del movimento anarchico:
: «Con sintesi anarchica si designa una tendenza che è realizzata attualmente giorno nell'ambito del movimento libertario, che si fa attualmente largo in seno al movimento libertario, cercando di riconciliare ed in seguito sintetizzare le varie correnti che dividono questo movimento in molte frazioni, più o meno ostili, le une contro le altre. Si tratta in fondo di unificare, in parte, la teoria ed anche il movimento anarchico in un insieme armonioso, ordinato e finito. Io dico: “in parte”, poiché naturalmente, la concezione anarchica non potrebbe, non dovrebbe mai diventare rigida, immutabile e stagnante. Deve restare flessibile, viva, ricca di idee e di tendenze varie. Ma elasticità non deve significare confusione. E, d' altra parte, tra immobilità e oscillazione, esiste uno stadio intermedio. È precisamente questo stadio intermedio che la sintesi anarchica cerca di precisare, fissare e delineare» (tratto da ''Sintesi anarchica''). <ref name="drapeau">[http://archive.is/oaOfc Drapeau noir]</ref>
: «Con sintesi anarchica si designa una tendenza che si fa attualmente largo in seno al movimento libertario, cercando di riconciliare ed in seguito sintetizzare le varie correnti che dividono questo movimento in molte frazioni, più o meno ostili, le une contro le altre. Si tratta, in fondo, di unificare, in parte, la teoria ed anche il movimento anarchico in un insieme armonioso, ordinato e finito. Io dico “in parte” poiché, naturalmente, la dottrina anarchica non dovrebbe mai diventare rigida, immutabile e stagnante. Deve restare flessibile, viva, ricca di idee e di tendenze varie. Ma elasticità non deve significare confusione. E, d'altra parte, tra immobilità e oscillazione esiste uno stadio intermedio. È precisamente questo stadio intermedio che la sintesi anarchica cerca di precisare, fissare e delineare» (tratto da '''''Sintesi anarchica'''''). <ref name="drapeau">''[http://archive.is/oaOfc Voline, figure importante du mouvement anarchiste russe et international]''</ref>


===Fascismo rosso===
===Fascismo rosso===


Nei suoi scritti prosegue la denuncia dei misfatti bolscevichi: nel novembre [[1927]], Voline redige per il Comitato Internazionale di Difesa Anarchica la brochure ''Comme au temps des tsars. L'exil et la prison, parfois la mort contre les meilleurs révolutionnaires'' («Come ai tempi dello zar. L'esilio e la prigione, talvolta la morte contro i migliori rivoluzonari» ). <ref name="anarchia">Sylvain Boulouque, ''Voline, Itinéraire, une vie, une pensée, n° 13'', 1996, pp. 3-10.</ref>
Nei suoi scritti prosegue la denuncia dei misfatti bolscevichi: nel novembre [[1927]], Voline redige per il Comitato Internazionale di Difesa Anarchica la brochure ''Comme au temps des tsars. L'exil et la prison, parfois la mort contre les meilleurs révolutionnaires'' («Come ai tempi dello zar. L'esilio e la prigione, talvolta la morte contro i migliori rivoluzonari»). <ref name="anarchia"></ref>


Insieme a [[Sébastien Faure|Faure]], nel [[1930]] entra a far parte del gruppo di redazione de ''L'Enciclopedia anarchiste'' (Enciclopedia anarchica). <ref name="operaio1"></ref>
Insieme a [[Sébastien Faure|Faure]], nel [[1930]] entra a far parte del gruppo di redazione de ''L'Enciclopedia anarchiste'' (Enciclopedia anarchica). <ref name="operaio1"></ref>
Il [[7 febbraio]] [[1931]], per ''[[Le Libertaire]]'', pubblica un dossier, ''Sous la botte de Staline'' («Sotto il tallone di Stalin»), in cui denuncia l'arresto dei militanti anarchici in URSS5. Nel [[1934]], in ''Le fascisme rouge'' («Il fascismo rosso»), pubblicato sotto l'egida del solito Comitato di Difesa nella rivista ''[[Ce qu'il faut dire]]'' di [[Hem Day]] a Bruxelles <ref>Voline, ''Le fascisme rouge'', [http://raforum.site/spip.php?article1383 presentazione di Charles Jacquier].</ref>, definisce questo nuovo concetto:  
Il [[7 febbraio]] [[1931]], per ''[[Le Libertaire]]'', pubblica un dossier, ''Sous la botte de Staline'' («Sotto il tallone di Stalin»), in cui denuncia l'arresto dei militanti anarchici in URSS. Nel [[1934]], in ''Le fascisme rouge'' («Il fascismo rosso»), pubblicato sotto l'egida del solito Comitato di Difesa nella rivista ''[[Ce qu'il faut dire]]'' di [[Hem Day]] a Bruxelles <ref>Voline, ''Le fascisme rouge'', [https://archives.cira-marseille.info/raforum/spip.php?article1383 presentazione di Charles Jacquier].</ref>, definisce questo nuovo concetto:  
:« Secondo me, tutta le corrente di idee che ammette la dittatura [...] è in fondo, obiettivamente ed essenzialmente fascista. [...] il fascismo, dal punto di vista psicologico e ideologico, è l'idea della dittatura. Fino a quando essa è emessa, propagata, applicata dalle classi possidenti, la si comprende. Ma quando la stessa idea viene fatta propria e messa in pratica dagli ideologi della classe operaia come mezzo di emancipazione, questa va considerata come una funesta aberrazione, come un cieco e stupido scimmiottamento, come una distrazione pericolosa. Perché sostanzialmente fascista, l'applicazione dell'idea inevitabilmente porta ad una organizzazione sociale fondamentalmente fascista. Questa verità è stata evidentemente - senza alcuna contestazione possibile - dall'"esperienza russa". L'idea della dittatura come mezzo di emancipazione della classe operaia non è stata praticamente applicata. » <ref> Voline, [http://raforum.site/spip.php?article1384 ''Le fascisme rouge'' (testo integrale in francese)].</ref>
:«Secondo me, tutte le correnti di idee che ammettono la dittatura [...] sono, in fondo, obiettivamente ed essenzialmente fasciste. [...] il fascismo, dal punto di vista psicologico e ideologico, è l'idea della dittatura. Fino a quando essa è emessa, propagata, applicata dalle classi possidenti, la si comprende. Ma quando la stessa idea viene fatta propria e messa in pratica dagli ideologi della classe operaia come mezzo di emancipazione, questa va considerata come una funesta aberrazione, come un cieco e stupido scimmiottamento, come una distrazione pericolosa. Poiché l'idea è sostanzialmente fascista, la sua applicazione porta inevitabilmente ad una organizzazione sociale fondamentalmente fascista. Questa verità è stata evidenziata - senza alcuna contestazione possibile - dall'"esperienza russa". L'idea della dittatura come mezzo di emancipazione della classe operaia non è stata praticamente applicata». <ref> Voline, ''Le fascisme rouge'' ([https://archives.cira-marseille.info/raforum/spip.php?article1384 testo integrale in francese]).</ref>


In un altro suo testo, ''La revolution inconnue'' («La Rivoluzione sconosciuta»), dichiarerà: « Stalin non è caduto dalla luna. Stalin e lo stalinismo non sono altro che la logica conseguenza di un'evoluzione preliminare e preparatoria, lo stesso risultato di un terribile errore, un'involuzione negativa della Rivoluzione. Sono stati Lenin e Trotsky - vale a dire, il loro sistema - che hanno preparato il terreno che ha generato Stalin. Avviso a tutti coloro che hanno sostenuto Lenin, Trotsky e altri, ed adesso inveiscono contro Stalin: oggi raccolgono quel che hanno seminato! » <ref>Voline, ''La Révolution inconnue, Vol. II, Du pouvoir bolchéviste à Cronstadt'', Poche-Club Changer la Vie n° 65, Paris, éditions Belfond, 1972, pag. 87.</ref> <ref>Nonostante le critiche a Trotzky ciò non gli impedirà di manifestare il suo dissenso contro l'espulsione del comunista dalla Francia.</ref>
In un altro suo testo, ''La revolution inconnue'' («La Rivoluzione sconosciuta»), dichiarerà: «Stalin non è caduto dalla luna. Stalin e lo stalinismo non sono altro che la logica conseguenza di un'evoluzione preliminare e preparatoria, lo stesso risultato di un terribile errore, un'involuzione negativa della Rivoluzione. Sono stati Lenin e Trotsky - vale a dire, il loro sistema - a preparare il terreno che ha generato Stalin. Avviso a tutti coloro che hanno sostenuto Lenin, Trotsky e altri ed adesso inveiscono contro Stalin: oggi raccogliete quel che avete seminato!» <ref>Voline, ''La Révolution inconnue. Du pouvoir bolchéviste à Cronstadt'', volume II, Éditions Belfond, 1972, p. 87.</ref> <ref>Nonostante le critiche a [[Trotzky]] ciò non gli impedirà di manifestare il suo dissenso contro l'espulsione del comunista dalla Francia.</ref>
[[File:Prudhommeaux1.jpg|thumb|left|[[André Prudhommeaux]]]]
[[File:Prudhommeaux1.jpg|thumb|left|[[André Prudhommeaux]]]]


=== Voline e la massoneria ===
=== Voline e la massoneria ===


Il [[27 Gennaio]] [[1930]] Voline viene iniziato alla loggia Clarté del Grande Oriente di Francia a Parigi. Nel [[1939]] si affilia con ''La Parfaite Union'' a Marsiglia. <ref name="massoneria"> Léo Campion, ''Le Drapeau noir, l'Équerre et le Compas: les Maillons libertaires de la Chaîne d'Union'', Éditions Alternative libertaire, 1996.</ref>
Il [[27 Gennaio]] [[1930]] Voline viene iniziato alla loggia Clarté del Grande Oriente di Francia, a Parigi. Nel [[1939]] si affilia a ''La Parfaite Union'', a Marsiglia. <ref name="massoneria"> Léo Campion, ''Le Drapeau noir, l'équerre et le compas. Les maillons libertaires de la chaîne d'union'', Éditions Alternative Libertaire, 1996.</ref>


Nel [[1931]], la ''Revue Anarchiste'', ha pubblica su alcuni suoi numeri il dibattito sulla compatibilità o meno tra [[anarchismo e massoneria]]. Volin interviene nella discussione con queste parole:  
Nel [[1931]], la ''Revue Anarchiste'', pubblica su alcuni suoi numeri il dibattito sulla compatibilità o meno tra [[anarchismo e massoneria]]. Volin interviene nella discussione con queste parole:  
: «Da quello che so, il compito fondamentale della Massoneria è la ricerca della verità, vale a dire, per quanto possibile, ricercare soluzioni corrette, accurate e feconde sui problemi filosofici, sociali, economici ed altri. [...] L'associazione della Massoneria offre ai suoi membri servizi di ricerca collettiva. Credo che, a suo modo, essa sia l'unica.[...] Penso che [...] sia molto utile per un anarchico, estendere un pochino la sua visione ristretta al suo ambiente e alle sue abituali azioni, di verificare le sue verità con quelle dia ltri. Questo è utile per lui, perché è una buona occasione per verificare, testare e consolidare le sue convinzioni. Allo stesso tempo, è molto utile per gli altri e per tutta la causa intera, perché l'idea anarchica trova un'occasione in più di farsi conoscere nella sua vera luce, di farsi esaminare, comprendere e stimare. La Massoneria [...] è in primo luogo un circolo filosofico di liberi pensatori, di liberi ricercatori. L'attività collettiva della massoneria incoraggia tutti a pensare, scrutare, verificare le opinioni altrui, ad amare la verità, a proclamarla, ad applicarla. [...] Infine, affermo categoricamente che, secondo me, non c'è assolutamente nulla nei principi o nell'attività della Massoneria, che sarebbe incompatibile con il mio status di anarchico. E io credo che ogni anarchico che cerca di educare se stesso in modo più aperto, ed anche a a collaborare per l'educazione degli altri, dovrebbe essere parte di questa associazione. ne guadagnerebbe lui stesso e la sua causa.» <ref name="massoneria"></ref>
: «Da quello che so, il compito fondamentale della Massoneria è la ricerca della verità, vale a dire, per quanto possibile, ricercare soluzioni corrette, accurate e feconde sui problemi filosofici, sociali, economici [...] L'associazione della Massoneria offre ai suoi membri servizi di ricerca collettiva. Credo che, a suo modo, essa sia l'unica [...] Penso che [...] sia molto utile per un anarchico estendere un pochino la sua visione, ristretta al suo ambiente e alle sue abituali azioni, e misurare le sue verità con quelle di altri. Questo è utile per lui, perché è una buona occasione per verificare, testare e consolidare le sue convinzioni. Allo stesso tempo, è molto utile per gli altri e per la causa intera, perché l'idea anarchica trova un'occasione in più per farsi conoscere nella sua vera luce, per farsi esaminare, comprendere e stimare. La Massoneria [...] è in primo luogo un circolo filosofico di liberi pensatori, di liberi ricercatori. L'attività collettiva della massoneria incoraggia tutti a pensare, scrutare, verificare le opinioni altrui, ad amare la verità, a proclamarla, ad applicarla. [...] Infine, affermo categoricamente che, secondo me, non c'è assolutamente nulla nei principi o nell'attività della Massoneria che sia incompatibile con il mio status di anarchico. E io credo che ogni anarchico che cerca di educare stesso nel modo più aperto, ed anche di collaborare per l'educazione degli altri, dovrebbe essere parte di questa associazione. Ne guadagnerebbe lui stesso e la sua causa». <ref name="massoneria"></ref>


=== La rivoluzione spagnola, la FA e la lotta al nazi-fascismo ===
=== La rivoluzione spagnola, la FA e la lotta al nazi-fascismo ===
Dopo aver pronunziato l'orazione funebre al funerale di [[Nestor Makhno]] <ref name="vol"></ref>, a partire dal [[1935]] si rapporta frequentemente all'anarchico [[André Prudhommeaux]], con cui condivide l'idea sintetista anarchica. Nel [[1936]] ([[15 agosto|15]]-[[16 agosto]]) partecipa alla creazione" [[Fédération anarchiste|Federazione Anarchica Francese]]" (FA), animando inoltre il gruppo ''Synthèse anarchiste'' («Sintesi anarchica») e collaborando ai giornali ''L'Espagne nouvelle'' e ''Terre libre'', dove critica la partecipazione degli anarchici al governo che gli varrà la dura condanna della [[CNT-FAI]].


Nel [[1938]], inizia a scrivere la sua opera maggiore: ''La Révolution inconnue''. Nel [[1939]] si trasferisce a Marsiglia, dove vive in condizioni di estrema povertà come testimoniato dal suo amico [[Victor Serge]] dopo una visita. Minacciato dall'arroganza nazi-fascista sia come anarchico che come ebreo, nonostante le difficoltà non rinuncia alla sua militanza libertaria. Frequenta [[André Arru]], con cui costituisce, nel [[1941]], il "Gruppo anarchico internazionale" che pubblicava anche il giornale clandestino ''La Raison'', l'unica rivista anarchica sotto occupazione nazista. Il gruppo riuniva antifascisti francesi, tedeschi, italiani, spagnoli, un russo e un ceco ([[Joseph Sperck]]). Il [[3 agosto]] [[1943]], sfugge all'arresto durante una retata che decima il suo gruppo ([[André Arru]] viene invece arrestato)  
Dopo aver pronunziato l'orazione funebre al funerale di [[Nestor Makhno]] <ref name="vol"></ref>, a partire dal [[1935]] ha frequenti rapporti con l'anarchico [[André Prudhommeaux]], con cui condivide l'idea sintetista anarchica. Nel [[1936]] ([[15 agosto|15]]-[[16 agosto]]) partecipa alla creazione della [[Fédération anarchiste|Federazione Anarchica Francese]] (FA), animando, inoltre, il gruppo ''Synthèse anarchiste'' («Sintesi anarchica») e collaborando ai giornali ''L'Espagne nouvelle'' e ''Terre libre'', dove critica la partecipazione degli anarchici al governo, che gli varrà la dura condanna della [[CNT-FAI]].
<ref name="vol"></ref>.
[[File:Voline letto.jpg|miniatura|280px|Voline nel [[1945]]]]
Nel [[1938]] inizia a scrivere la sua opera maggiore: ''La Révolution inconnue''. Nel [[1939]] si trasferisce a Marsiglia, dove vive in condizioni di estrema povertà, come testimoniato dal suo amico [[Victor Serge]] dopo una visita. Minacciato dall'arroganza nazi-fascista sia come anarchico che come ebreo, nonostante le difficoltà, non rinuncia alla sua militanza libertaria. Frequenta [[André Arru]], con cui costituisce, nel [[1941]], il "Gruppo anarchico internazionale" che pubblicava anche il giornale clandestino ''La Raison'', l'unica [[rivista anarchica]] sotto occupazione nazista. Il gruppo riuniva antifascisti francesi, tedeschi, italiani, spagnoli, un russo e un ceco ([[Joseph Sperck]]). Il [[3 agosto]] [[1943]], sfugge all'arresto durante una retata che decima il suo gruppo ([[André Arru]] viene invece arrestato).
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===La morte===
===La morte===
Ammalatosi di tubercolosi, nel marzo del [[1945]] viene ricoverato in ospedale. Il [[25 maggio]] seguente è dimesso ed ospitato a Marsiglia dai rifugiati spagnoli. In agosto ritorna a Parigi con suo figlio Léo per essere nuovamente ospedalizzato al Laennec.
Ammalatosi di tubercolosi, nel marzo del [[1945]] viene ricoverato in ospedale. Il [[25 maggio]] è dimesso ed ospitato a Marsiglia dai rifugiati spagnoli. In agosto ritorna a Parigi con suo figlio Léo per essere nuovamente ospedalizzato al Laennec.


Voline muore il [[18 settembre]] [[1945]]. Cremato, le sue ceneri riposano non lontano dalla tomba di [[Nestor Makhno]].  
Voline muore il [[18 settembre]] [[1945]]. Cremato, le sue ceneri riposano non lontano dalla tomba di [[Nestor Makhno]].  


Nel [[1947]], [[Jacques Doubinsky]] e la neo-costituita "Associazione degli amici di Voline" pubblica postuma un manoscritto dell'anarchico col titolo di ''La Révolution inconnue'' («La rivoluzione sconosciuta»). Nel [[1986]], La Révolution inconnue è rieditata, approfondita da nuove conclusioni ritrovate da suo figlio [[Léo|Leo Voline]].
Nel [[1947]], [[Jacques Doubinsky]] e la neo-costituita "Associazione degli amici di Voline" pubblica un manoscritto postumo dell'anarchico col il titolo di ''La Révolution inconnue'' («La rivoluzione sconosciuta»). Nel [[1986]] ''La Révolution inconnue'' è rieditata, approfondita da nuove conclusioni ritrovate da suo figlio [[Léo|Leo Voline]].


==Note==
==Note==
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== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
*[[La Rivoluzione Russa]]
*[[La Rivoluzione russa]]


==Collegamenti esterni==
==Collegamenti esterni==


====In italiano====
====In italiano====
*Voline, [https://www.liberliber.it/mediateca/libri/v/volin/la_rivoluzione_sconosciuta/pdf/volin_la_rivoluzione_sconosciuta.pdf ''La Rivoluzione sconosciuta'']
*Voline, [https://www.liberliber.eu/mediateca/libri/v/volin/la_rivoluzione_sconosciuta/pdf/volin_la_rivoluzione_sconosciuta.pdf ''La Rivoluzione sconosciuta'']


====In Inglese====
====In Inglese====
*Voline, [http://www.ditext.com/voline/unknown.html ''The Unknown Revolution, 1917-1921''], 1947.
*Voline, [http://www.ditext.com/voline/unknown.html ''The unknown Revolution, 1917-1921''], 1947
*Peter Arshinov, [http://www.ditext.com/arshinov/makhno.html History of the Makhnovist Movement (1918-1921)], 1923.
*Peter Arshinov, [http://www.ditext.com/arshinov/makhno.html ''History of the Makhnovist Movement (1918-1921)''], 1923


====In Russo====
====In Russo====
*[http://www.hrono.ru/biograf/volin_vm.html Волин Всеволод Михайлович]
*[http://www.hrono.ru/biograf/volin_vm.html ''Волин Всеволод Михайлович'']


====In Francese====
====In Francese====
*[http://kropot.free.fr/Voline-revinco.htm Voline, La Révolution inconnue]
*[http://kropot.free.fr/Voline-revinco.htm ''Voline. La Révolution inconnue'']


====In Spagnolo====
====In Spagnolo====
*[https://web.archive.org/web/20120303103427/http://www.scribd.com/doc/462865/Volin-La-revolucion-desconocida La revolución desconocida]
*[https://www.solidaridadobrera.org/ateneo_nacho/libros/Volin%20-%20La%20revoluci%C3%B3n%20desconocida.pdf ''Volin. La Revolución desconocida'']


[[Categoria:Anarchici]]
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