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Dal [[12 novembre|12]] al [[18 novembre]] partecipa, a Koursk, alla prima conferenza che riunisce tutte le anime anarchiche d'[[Ucraina]]. Al convegno vi trova [[Pëtr Aršinov]], [[Aaron Baron|Aaron]] e [[Fanya Baron]], [[Senya Fleshin]], [[Mark Mratchnyi]], [[Grigori Gorelik]], [[Nikolaï Dolenko]], [[Efim Yartchouk]] e [[Olga Taratuta]]. È proprio lui ad essere incaricato di redigere una [[sintetismo anarchico|sintesi anarchica]], cioè una dichiarazione comune che riunisca tutte le tendenze sindacaliste, collettiviste e individualiste in seno alla stessa organizzazione. | Dal [[12 novembre|12]] al [[18 novembre]] partecipa, a Koursk, alla prima conferenza che riunisce tutte le anime anarchiche d'[[Ucraina]]. Al convegno vi trova [[Pëtr Aršinov]], [[Aaron Baron|Aaron]] e [[Fanya Baron]], [[Senya Fleshin]], [[Mark Mratchnyi]], [[Grigori Gorelik]], [[Nikolaï Dolenko]], [[Efim Yartchouk]] e [[Olga Taratuta]]. È proprio lui ad essere incaricato di redigere una [[sintetismo anarchico|sintesi anarchica]], cioè una dichiarazione comune che riunisca tutte le tendenze sindacaliste, collettiviste e individualiste in seno alla stessa organizzazione. | ||
Dal [[2 aprile|2]] al [[7 aprile]] [[1919]], a Elizabetgrad (attuale Kirovograd), | Dal [[2 aprile|2]] al [[7 aprile]] [[1919]], a Elizabetgrad (attuale Kirovograd), partecipa al primo congresso del [[Nabat (organizzazione anarchica)|Nabat]]. Con l'accentuarsi della carica autoritaria bolscevica e con la soppressione della [[Libertà di stampa|libertà di stampa]], nel [[1919]] decide di aggregarsi al movimento libertario di [[Nestor Makhno]] (vedi [[Ucraina libertaria]]), occupandosi dell'istruzione e della cultura, prima di venir nominato responsabile del consiglio militare insurrezionale. | ||
Vittima del tifo si reca a Mosca per curarsi ma è fermato e arrestato all'inizio del [[1920]]. Liberato nell'ottobre [[1920]], è poi nuovamente fermato il [[24 dicembre]] (vigilia del congresso dello "Nabat"). Grazie ad uno [[sciopero]] della fame intrapreso da una decina di anarchici (tra cui Maximov e Flechine) e all'inatteso intervento dei delegati sindacali europei, ritrova la [[libertà]] (dopo che era stato condannato a morte da [[Lev Trotskij]]). | Vittima del tifo si reca a Mosca per curarsi ma è fermato e arrestato all'inizio del [[1920]]. Liberato nell'ottobre [[1920]], è poi nuovamente fermato il [[24 dicembre]] (vigilia del congresso dello "Nabat"). Grazie ad uno [[sciopero]] della fame intrapreso da una decina di anarchici (tra cui Maximov e Flechine) e all'inatteso intervento dei delegati sindacali europei, ritrova la [[libertà]] (dopo che era stato condannato a morte da [[Lev Trotskij]]). |