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===Germania e Francia: propagandista, traduttore ed editore===
===Germania e Francia: propagandista, traduttore ed editore===
Fuorilegge in [[Russia]], raggiunge Berlino nel [[1922]], dove si aggrega ai sindacalisti della [[FAUD]], fonda il [[stampa anarchica|giornale]] in lingua russa «L'Operaio anarchico» (sottotitolato «giornale d'espressione anarco-sintetista»), traduce il libro di [[Petr Arshinov]] sul movimento makhnovista in [[Ucraina]] e scrive con [[Anatolii Gorielik|Gorielik]] e [[Komoffdonne]] ''La repressione dell'anarchismo nella Russia sovietica'' (tradotto da Voline in francese nel [[1923]]) che contiene una lista di 200 anarchici arrestati, fucilati, morti in prigione o deportati dal regime bolscevico. <ref>Gaetano Manfredonia, ''L'anarchisme en Europe'', Presses universitaires de France, 2001, page 95.</ref>
Fuorilegge in [[Russia]], raggiunge Berlino nel [[1922]], dove si aggrega ai sindacalisti della [[FAUD]], fonda il [[stampa anarchica|giornale]] in lingua russa «L'Operaio anarchico» (sottotitolato «giornale d'espressione anarco-sintetista»), traduce il libro di [[Petr Arshinov]] sul movimento makhnovista in [[Ucraina]] e scrive con [[Anatolii Gorielik|Gorielik]] e [[Komoffdonne]] ''La repressione dell'anarchismo nella Russia sovietica'' (tradotto da Voline in francese nel [[1923]]) che contiene una lista di 200 anarchici arrestati, fucilati, morti in prigione o deportati dal regime bolscevico. <ref>Gaetano Manfredonia, ''L'anarchisme en Europe'', Presses universitaires de France, 2001, pag. 95.</ref>


Pubblica numerosi articoli sulla [[Russia]] nella ''Revue anarchiste'' di [[Sébastien Faure]] e su ''[[Le Libertaire]]''. <ref name="anarchia">Sylvain Boulouque, ''Voline, Itinéraire, une vie, une pensée, n°13'', 1996, pp. 3-10.</ref> I suoi rapporti con [[Nestor Makhno]] vengono messi in discussione dall'anarchica [[Ida Mett]], che nel suo testo ''Souvenirs sur Nestor Makhno'' <ref>Éditions Allia, 1983.</ref> l'accusa di aver fatto sparire il diario biografico di Makhno subito dopo la sua morte.
Pubblica numerosi articoli sulla [[Russia]] nella ''Revue anarchiste'' di [[Sébastien Faure]] e su ''[[Le Libertaire]]''. <ref name="anarchia">Sylvain Boulouque, ''Voline, Itinéraire, une vie, une pensée, n°13'', 1996, pp. 3-10.</ref> I suoi rapporti con [[Nestor Makhno]] vengono messi in discussione dall'anarchica [[Ida Mett]], che nel suo testo ''Souvenirs sur Nestor Makhno'' <ref>Éditions Allia, 1983.</ref> l'accusa di aver fatto sparire il diario biografico di Makhno subito dopo la sua morte.
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:« Secondo me, tutta le corrente di idee che ammette la dittatura  [...] è in fondo, obiettivamente ed essenzialmente fascista. [...] il fascismo, dal punto di vista psicologico e ideologico, è l'idea della dittatura. Fino a quando essa è emessa, propagata, applicata dalle classi possidenti, la si comprende. Ma quando la stessa idea viene fatta propria e messa in pratica dagli ideologi della classe operaia come mezzo di emancipazione, questa va considerata come una funesta aberrazione, come un cieco e stupido scimmiottamento, come una distrazione pericolosa. Perché sostanzialmente fascista, l'applicazione dell'idea inevitabilmente porta ad una organizzazione sociale fondamentalmente fascista. Questa verità è stata evidentemente - senza alcuna contestazione possibile - dall'"esperienza russa". L'idea della dittatura come mezzo di emancipazione della classe operaia non è stata praticamente applicata. » <ref> Voline, [http://raforum.site/spip.php?article1384 Le fascisme rouge (testo integrale in francese)].</ref>
:« Secondo me, tutta le corrente di idee che ammette la dittatura  [...] è in fondo, obiettivamente ed essenzialmente fascista. [...] il fascismo, dal punto di vista psicologico e ideologico, è l'idea della dittatura. Fino a quando essa è emessa, propagata, applicata dalle classi possidenti, la si comprende. Ma quando la stessa idea viene fatta propria e messa in pratica dagli ideologi della classe operaia come mezzo di emancipazione, questa va considerata come una funesta aberrazione, come un cieco e stupido scimmiottamento, come una distrazione pericolosa. Perché sostanzialmente fascista, l'applicazione dell'idea inevitabilmente porta ad una organizzazione sociale fondamentalmente fascista. Questa verità è stata evidentemente - senza alcuna contestazione possibile - dall'"esperienza russa". L'idea della dittatura come mezzo di emancipazione della classe operaia non è stata praticamente applicata. » <ref> Voline, [http://raforum.site/spip.php?article1384 Le fascisme rouge (testo integrale in francese)].</ref>


In un altro suo testo, ''La revolution inconnue'' («La Rivoluzione sconosciuta»), dichiarerà: « Stalin non è caduto dalla luna. Stalin e lo stalinismo non sono altro che la logica conseguenza di un'evoluzione preliminare e preparatoria, lo stesso risultato di un terribile errore, un'involuzione negativa della Rivoluzione. Sono stati Lenin e Trotsky - vale a dire, il loro sistema - che hanno preparato il terreno che ha generato Stalin. Avviso a tutti coloro che hanno sostenuto Lenin, Trotsky e altri, ed adesso inveiscono contro Stalin: oggi raccolgono quel che hanno seminato! » <ref>Voline, ''La Révolution inconnue, Vol. II, Du pouvoir bolchéviste à Cronstadt'', Poche-Club Changer la Vie n°65, Paris, éditions Belfond, 1972, page 87.</ref> <ref>Nonostante le critiche a Trotzky ciò non gli impedirà di manifestare il suo dissenso contro l'espulsione del comunista dalla Francia.</ref>
In un altro suo testo, ''La revolution inconnue'' («La Rivoluzione sconosciuta»), dichiarerà: « Stalin non è caduto dalla luna. Stalin e lo stalinismo non sono altro che la logica conseguenza di un'evoluzione preliminare e preparatoria, lo stesso risultato di un terribile errore, un'involuzione negativa della Rivoluzione. Sono stati Lenin e Trotsky - vale a dire, il loro sistema - che hanno preparato il terreno che ha generato Stalin. Avviso a tutti coloro che hanno sostenuto Lenin, Trotsky e altri, ed adesso inveiscono contro Stalin: oggi raccolgono quel che hanno seminato! » <ref>Voline, ''La Révolution inconnue, Vol. II, Du pouvoir bolchéviste à Cronstadt'', Poche-Club Changer la Vie n°65, Paris, éditions Belfond, 1972, pag. 87.</ref> <ref>Nonostante le critiche a Trotzky ciò non gli impedirà di manifestare il suo dissenso contro l'espulsione del comunista dalla Francia.</ref>
[[File:Prudhommeaux1.jpg|thumb|left|[[André Prudhommeaux]]]]
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