Violenza sulle donne: differenze tra le versioni

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[[File:Cruces Lomas del Poleo.jpg|thumb|300px|Croci a Lomas del Poleo (Ciudad Juárez, [[Messico]]), nel [[1996]] furono trovati 8 corpi di donne assassinate]] Alle origini dell'umanità la donna ebbe un ruolo di primo piano all'interno dell'organizzazione sociale, soprattutto perché figura capace di donare la vita. Durante il neolitico si hanno prove inconfutabili della presenza di società che divinizzavano la [[Dea Madre]], organizzate in maniera [[Autorità |non autoritaria]] e su basi [[Pacifismo|pacifiche]] e non [[Discriminazione|discriminatorie]] delle donne ([[società gilaniche]]). Con l'avvento del [[patriarcato]] ha invece avuto inizio la '''violenza sulle donne''': stupri, [[discriminazione|discriminazioni]], mercificazione del corpo femminile, riduzione della donna ad oggetto sessuale e di sfruttamento in mano al potere maschile, ecc.
[[File:Cruces Lomas del Poleo.jpg|thumb|300px|Croci a Lomas del Poleo (Ciudad Juárez, [[Messico]]), nel [[1996]] furono trovati 8 corpi di donne assassinate]] Alle origini dell'umanità la donna ebbe un ruolo di primo piano all'interno dell'organizzazione sociale, soprattutto perché figura capace di donare la vita. Durante il neolitico si hanno prove inconfutabili della presenza di società che divinizzavano la [[Dea Madre]], organizzate in maniera [[Autorità |non autoritaria]] e su basi [[Pacifismo|pacifiche]] e non [[Discriminazione|discriminatorie]] delle donne ([[società gilaniche]]). Con l'avvento del [[patriarcato]] ha invece avuto inizio la '''violenza sulle donne''': stupri, [[discriminazione|discriminazioni]], mercificazione del corpo femminile, riduzione della donna ad oggetto sessuale e di sfruttamento in mano al potere maschile, ecc.


== Le donne e il patriarcato: alle radici della violenza sulle donne ==
== Le donne e il patriarcato: alle radici della violenza sulle donne ==
{{approff|Patriarcato}}[[File:Riane Eisler.jpg|thumb|left|[[Riane Eisler]], autrice ''Il calice e la spada'']]
{{approff|Patriarcato}}[[File:Riane Eisler.jpg|thumb|left|[[Riane Eisler]], autrice ''Il calice e la spada'']]
Come scritto nella premessa la [[discriminazione]] e la violenza sulle donne ha la sua origine nel [[patriarcato]]. Una descrizione accurata di come fosse organizzata una siffata società e di quali violenze venissero perpetrate ai danni delle donne ci è data dal Vecchio Testamento, esemplificazione chiara di quali siano le radici della società in cui viviamo attualmente:
Come scritto nella premessa la [[discriminazione]] e la violenza sulle donne ha la sua origine nel [[patriarcato]]. Una descrizione accurata di come fosse organizzata una siffata società e di quali violenze venissero perpetrate ai danni delle donne ci è data dal Vecchio Testamento, esemplificazione chiara di quali siano le radici della società in cui viviamo attualmente:
: «Quando un uomo venderà la figlia come schiava, essa non se ne andrà come se ne vanno gli schiavi. Se essa non piace al padrone, che così non se la prende come concubina, la farà riscattare. Comunque egli non può venderla a gente straniera, agendo con frode verso di lei. Se egli la vuol dare come concubina al proprio figlio, si comporterà nei suoi riguardi secondo il diritto delle figlie. Se egli ne prende un'altra per sé, non diminuirà alla prima il nutrimento, il vestiario, la coabitazione. Se egli non fornisce a lei queste cose, essa potrà andarsene, senza che sia pagato il prezzo del riscatto.» (''Esodo'' 21, 7-11)
: «Quando un uomo venderà la figlia come schiava, essa non se ne andrà come se ne vanno gli schiavi. Se essa non piace al padrone, che così non se la prende come concubina, la farà riscattare. Comunque egli non può venderla a gente straniera, agendo con frode verso di lei. Se egli la vuol dare come concubina al proprio figlio, si comporterà nei suoi riguardi secondo il diritto delle figlie. Se egli ne prende un'altra per sé, non diminuirà alla prima il nutrimento, il vestiario, la coabitazione. Se egli non fornisce a lei queste cose, essa potrà andarsene, senza che sia pagato il prezzo del riscatto.» (''Esodo'' 21, 7-11)


Ecco quindi che con il [[patriarcato]] la donna, non svolgendo più nessuna funzione economica e sociale come nei modi di produzione paleolitico e [[società gilaniche|neolitico]], vide sulla propria pelle gli effetti della mercificazione del suo corpo. Le donne divennero una pura proprietà dei capi tribù; erano questi che decidevano se e quando le donne potevano sposarsi (potevano farlo solo con possessori di bestiame) e quale fosse il loro "valore commerciale" <ref>A questo proposito è bene sottolineare che la verginità femminile era un valore proprio in quanto valore economico. Deflorare una donna prima del matrimonio significava praticamente attribuirle un valore economico inferiore. Significava deprezzarla.</ref>. Erano gli uomini, e nello specifico i capi-tribù, che avevano in mano la vita delle donne e questo significava in pratica poter anche sottoporre la donna a violenze fisiche.
Ecco quindi che con il [[patriarcato]] la donna, non svolgendo più nessuna funzione economica e sociale come nei modi di produzione paleolitico e [[società gilaniche|neolitico]], vide sulla propria pelle gli effetti della mercificazione del suo corpo. Le donne divennero una pura proprietà dei capi tribù; erano questi che decidevano se e quando le donne potevano sposarsi (potevano farlo solo con possessori di bestiame) e quale fosse il loro "valore commerciale" <ref>A questo proposito è bene sottolineare che la verginità femminile era un valore proprio in quanto valore economico. Deflorare una donna prima del matrimonio significava praticamente attribuirle un valore economico inferiore. Significava deprezzarla.</ref>. Erano gli uomini, e nello specifico i capi-tribù, che avevano in mano la vita delle donne e questo significava in pratica poter anche sottoporre la donna a violenze fisiche.


Alla base delle violenze che ancora oggi subiscono le donne vi sono queste radici storiche.
Alla base delle violenze che ancora oggi subiscono le donne vi sono queste radici storiche.
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*Il 93% delle violenze perpetrate dal coniuge non viene denunciata; la percentuale sale al 96% se l'autore non è il partner. Al [[2004]] il 91,6% degli stupri, in base a dati ISTAT <ref>[https://web.archive.org/web/20060606041644/http://www.istat.it/salastampa/comunicati/non_calendario/20041217_00/testointegrale.pdf Molestie e violenze sessuali]</ref>, non è segnalata alle autorità. <ref>[http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/cronaca/donne-realta/giornata-violenza-donne/giornata-violenza-donne.html Una donna su tre vittima di violenza, oggi si celebra la giornata mondiale], «la Repubblica», 24-11-2009.</ref>
*Il 93% delle violenze perpetrate dal coniuge non viene denunciata; la percentuale sale al 96% se l'autore non è il partner. Al [[2004]] il 91,6% degli stupri, in base a dati ISTAT <ref>[https://web.archive.org/web/20060606041644/http://www.istat.it/salastampa/comunicati/non_calendario/20041217_00/testointegrale.pdf Molestie e violenze sessuali]</ref>, non è segnalata alle autorità. <ref>[http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/cronaca/donne-realta/giornata-violenza-donne/giornata-violenza-donne.html Una donna su tre vittima di violenza, oggi si celebra la giornata mondiale], «la Repubblica», 24-11-2009.</ref>


Sempre secondo l'Istat solo il 94% degli stupri avviene in famiglia o ad opera di conoscenti della vittima <ref>Secondo il pubblico ministero Carmen Puglise le denunce di violenza sulle donne starebbero diventando «un'arma di ritorsione per i contenziosi civili durante le separazioni». Ammettendo pure che queste affermazioni abbiano un qualche fondamento, ciò non toglie nulla alla realtà dei fatti che quotidianamente si ripetono.
Sempre secondo l'Istat solo il 94% degli stupri avviene in famiglia o ad opera di conoscenti della vittima <ref>Secondo il pubblico ministero Carmen Puglise le denunce di violenza sulle donne starebbero diventando «un'arma di ritorsione per i contenziosi civili durante le separazioni». Ammettendo pure che queste affermazioni abbiano un qualche fondamento, ciò non toglie nulla alla realtà dei fatti che quotidianamente si ripetono.
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: «Se anche considerassimo che di questi autori estranei la metà sono immigrati - ha spiegato Linda Laura Sabbadini, direttore centrale dell'istituto di statistica - si arriverebbe al 3% degli stupri; se ci aggiungessimo il 50% dei conoscenti, al massimo si arriverebbe al 10% del totale degli stupri a opera di stranieri».  
: «Se anche considerassimo che di questi autori estranei la metà sono immigrati - ha spiegato Linda Laura Sabbadini, direttore centrale dell'istituto di statistica - si arriverebbe al 3% degli stupri; se ci aggiungessimo il 50% dei conoscenti, al massimo si arriverebbe al 10% del totale degli stupri a opera di stranieri».  


Viene così smitizzata l'[[Razzismo|idea razzista]], diffusa ad arte dai [[media]] e da buona parte della classe politica, che gran parte delle violenze siano perpetrate dagli immigrati.
Viene così smitizzata l'[[Razzismo|idea razzista]], diffusa ad arte dai [[media]] e da buona parte della classe politica, che gran parte delle violenze siano perpetrate dagli immigrati.
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{{vedi|Femminicidio}}
{{vedi|Femminicidio}}


: «Che cos'è il femminicidio? È ogni forma di discriminazione e violenza rivolta contro la donna “in quanto donna”. È la violenza di genere in ogni sua forma. È l'esercizio di potere che l'uomo e la società esercitano sulla donna affinché il suo comportamento risponda alle aspettative dell'uomo e della società patriarcale.» <ref>[http://femminicidio.blogspot.com/ Femminicidio.blog.spot]</ref>
: «Che cos'è il femminicidio? È ogni forma di discriminazione e violenza rivolta contro la donna “in quanto donna”. È la violenza di genere in ogni sua forma. È l'esercizio di potere che l'uomo e la società esercitano sulla donna affinché il suo comportamento risponda alle aspettative dell'uomo e della società patriarcale.» <ref>[http://femminicidio.blogspot.com/ Femminicidio.blog.spot]</ref>
'''''[[Femminicidio]]''''' è un neologismo coniato per definire la strage delle donne di Ciudad Juarez (Messico), in atto dai primi anni '90, ed indica quindi la violenza fisica, psicologica, economica, istituzionale, rivolta contro la donna «in quanto donna».  
'''''[[Femminicidio]]''''' è un neologismo coniato per definire la strage delle donne di Ciudad Juarez (Messico), in atto dai primi anni '90, ed indica quindi la violenza fisica, psicologica, economica, istituzionale, rivolta contro la donna «in quanto donna».  


Ciudad Juarez è una grossa città messicana posta lungo il confine con gli [[USA]] nello [[Stato|stato]] del Chihuahua. In questa città di quasi un milione e mezzo di abitanti migliaia di donne povere giungono dal sud del paese per lavorare nelle ''maquilladoras'', fabbriche di trasformazione e assemblaggio a capitale straniero moltiplicatesi [[USA|Stati Uniti]] e [[Messico]] con lo scopo di sfruttare il lavoro a basso costo dei migranti e le agevolazioni fiscali delle zone franche.  
Ciudad Juarez è una grossa città messicana posta lungo il confine con gli [[USA]] nello [[Stato|stato]] del Chihuahua. In questa città di quasi un milione e mezzo di abitanti migliaia di donne povere giungono dal sud del paese per lavorare nelle ''maquilladoras'', fabbriche di trasformazione e assemblaggio a capitale straniero moltiplicatesi [[USA|Stati Uniti]] e [[Messico]] con lo scopo di sfruttare il lavoro a basso costo dei migranti e le agevolazioni fiscali delle zone franche.  


A Ciudad Juarez, dal [[1993]] ad oggi, circa 600 donne (di età compresa tra i 6 e i 25 anni) sono state trovate massacrate nei campi intorno alla città e almeno tremila sono scomparse (presumibilmente molte di loro sono morte). I corpi femminili ritrovati portano tracce di orribili mutilazioni, violenze sessuali, torture e nefandezze di ogni genere. Il termine femminicidio è più che appropriato per definire questo massacro che vede probabilmente coinvolte le forze di polizia (quanto meno complici per la loro indifferenza) e le alte sfere istituzionali messicane. Coloro che hanno provato a fermare questo massacro sono stati minacciati o uccisi.
A Ciudad Juarez, dal [[1993]] ad oggi, circa 600 donne (di età compresa tra i 6 e i 25 anni) sono state trovate massacrate nei campi intorno alla città e almeno tremila sono scomparse (presumibilmente molte di loro sono morte). I corpi femminili ritrovati portano tracce di orribili mutilazioni, violenze sessuali, torture e nefandezze di ogni genere. Il termine femminicidio è più che appropriato per definire questo massacro che vede probabilmente coinvolte le forze di polizia (quanto meno complici per la loro indifferenza) e le alte sfere istituzionali messicane. Coloro che hanno provato a fermare questo massacro sono stati minacciati o uccisi.


== Violenza nelle carceri ==
== Violenza nelle carceri ==
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Joy ha inoltre dichiarato di essersi salvata grazie all'intervento della sua compagna di cella, Hellen. Per questa sua dichiarazione Joy è stata denunciata per calunnie dall'ispettore di polizia. È stata anche condannata a sei mesi di [[carcere]] con l'accusa di aver partecipato alla rivolta del [[13 agosto]] [[2009]] nel [[Centro di Identificazione ed Espulsione|CIE]] di via Corelli di Milano (qualche giorno dopo il tentato stupro) e poi detenuta nuovamente in vari [[Centri di Identificazione ed Espulsione|CIE]]: prima a Modena e poi a Ponte Galeria a Roma, infine nuovamente a Modena dopo l'ennesima rivolta di Roma.  
Joy ha inoltre dichiarato di essersi salvata grazie all'intervento della sua compagna di cella, Hellen. Per questa sua dichiarazione Joy è stata denunciata per calunnie dall'ispettore di polizia. È stata anche condannata a sei mesi di [[carcere]] con l'accusa di aver partecipato alla rivolta del [[13 agosto]] [[2009]] nel [[Centro di Identificazione ed Espulsione|CIE]] di via Corelli di Milano (qualche giorno dopo il tentato stupro) e poi detenuta nuovamente in vari [[Centri di Identificazione ed Espulsione|CIE]]: prima a Modena e poi a Ponte Galeria a Roma, infine nuovamente a Modena dopo l'ennesima rivolta di Roma.  
   
   
Disperata di fronte alla possibilità che venga espulsa in [[Nigeria]], dove potrebbe cadere in mano agli aguzzini cui ancora deve pagare il debito per essere stata fatta arrivare in [[Italia]], Joy ha tentato il suicidio il [[17 aprile]] scorso. In tutta la penisola [[antirazzismo|solidali antirazzisti]] hanno dato vita a diversi movimenti e gruppi di pressione volti a sostenere Joy e ad impedire la deportazione in [[Nigeria]].
Disperata di fronte alla possibilità che venga espulsa in [[Nigeria]], dove potrebbe cadere in mano agli aguzzini cui ancora deve pagare il debito per essere stata fatta arrivare in [[Italia]], Joy ha tentato il suicidio il [[17 aprile]] scorso. In tutta la penisola [[antirazzismo|solidali antirazzisti]] hanno dato vita a diversi movimenti e gruppi di pressione volti a sostenere Joy e ad impedire la deportazione in [[Nigeria]].


Il [[2 febbraio]] [[2010]] l'Ispettore Vittorio Addesso è stato assolto dall'accusa di stupro <ref>[https://web.archive.org/web/20130401014410/http://informa-azione.info/joy_lo_stato_si_assolve Lo Stato si assolve]</ref>.
Il [[2 febbraio]] [[2010]] l'Ispettore Vittorio Addesso è stato assolto dall'accusa di stupro <ref>[https://web.archive.org/web/20130401014410/http://informa-azione.info/joy_lo_stato_si_assolve Lo Stato si assolve]</ref>.
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