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La coppia si trasferirà  l'anno seguente a Parigi, lei lavorerà  come sarta, aderisce alla sezione parigina dell'Internazionale e partecipa, nel [[1867]], alla fondazione di una panetteria cooperativa. Perde due figli in giovane età  e un terzo che aveva adottato. Parteciperà  alla [[Comune di Parigi]] come vivandiera di battaglione. Prenderà  parte ai combattimenti come ambulanziera.
La coppia si trasferirà  l'anno seguente a Parigi, lei lavorerà  come sarta, aderisce alla sezione parigina dell'Internazionale e partecipa, nel [[1867]], alla fondazione di una panetteria cooperativa. Perde due figli in giovane età  e un terzo che aveva adottato. Parteciperà  alla [[Comune di Parigi]] come vivandiera di battaglione. Prenderà  parte ai combattimenti come ambulanziera.


Condannata a morte in contumacia come “incendiaria”, si rifugerà  in [[Svizzera]] mentre suo marito verrà  imprigionato per due anni. Dalla Svizzera in seguito si trasferisce ad insegnare in [[Ungheria]] poi fa ritorno, alla liberazione di suo marito, a Ginevra, dove fonda una cooperativa di calzature per aiutare i proscritti della Comune. Aderisce alla [[Federazione anarchica del Giura]] e si lega soprattutto con gli anarchici di Lione [[François Dumartheray]] e [[Antoine Perrare]].
Condannata a morte in contumacia come “incendiaria”, si rifugerà  in [[Svizzera]] mentre suo marito verrà  imprigionato per due anni. Dalla Svizzera in seguito si trasferisce ad insegnare in [[Ungheria]] poi fa ritorno, alla liberazione di suo marito, a Ginevra, dove fonda una cooperativa di calzature per aiutare i proscritti della Comune. Aderisce alla [[Federazione anarchica del Giura]] e si lega soprattutto con gli anarchici di Lione [[François Dumartheray]] e [[Antoine Perrare]].


Di ritorno a Parigi dopo l'amnistia, frequenta gli anarchici ([[Malatesta]] sarà  arrestato insieme a lei nel [[1880]]). Nel luglio del [[1881]], è delegata al Congresso socialista internazionale a Londra. Alla morte di suo marito, sposa il libero pensatore [[Gustave Brocher]]. Essi adotteranno cinque figli di comunardi e faranno della lor casa un rifugio per numerosi esiliati.
Di ritorno a Parigi dopo l'amnistia, frequenta gli anarchici ([[Malatesta]] sarà  arrestato insieme a lei nel [[1880]]). Nel luglio del [[1881]], è delegata al Congresso socialista internazionale a Londra. Alla morte di suo marito, sposa il libero pensatore [[Gustave Brocher]]. Essi adotteranno cinque figli di comunardi e faranno della lor casa un rifugio per numerosi esiliati.


Membro della “Lega Socialista” a Londra, sarà  nel [[1890]] istitutrice in una Scuola libera iniziata da [[Louise Michel]]. Nel [[1891]], segue Gustave a Losanna dove quest'ultimo aveva fondato una [[scuola]]. 
Membro della “Lega Socialista” a Londra, sarà  nel [[1890]] istitutrice in una Scuola libera iniziata da [[Louise Michel]]. Nel [[1891]], segue Gustave a Losanna dove quest'ultimo aveva fondato una [[scuola]]. 


Oltre alla sua collaborazione con numerosi giornali anarchici (''La Revolution Sociale, Le Cri du peuple, Le Drapeau Rouge, Le Drapeau Noir, L'Hydre Anarchiste'', ecc.), Victorine Brocher è l'autrice con lo pseudonimo «Victorine B...» del libro ''Souvenirs d'une morte vivante'' edito nel [[1909]] e a cui [[Lucien Descaves]] scrisse la prefazione, in cui narra i suoi ricordi dalla [[Rivoluzione del 1848]] fino alla fine della Comune.  
Oltre alla sua collaborazione con numerosi giornali anarchici (''La Revolution Sociale, Le Cri du peuple, Le Drapeau Rouge, Le Drapeau Noir, L'Hydre Anarchiste'', ecc.), Victorine Brocher è l'autrice con lo pseudonimo «Victorine B...» del libro ''Souvenirs d'une morte vivante'' edito nel [[1909]] e a cui [[Lucien Descaves]] scrisse la prefazione, in cui narra i suoi ricordi dalla [[Rivoluzione del 1848]] fino alla fine della Comune.  
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