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== Biografia ==
== Biografia ==
Nata in una famiglia di repubblicani (suo padre sarà  costretto ad esiliarsi nel [[1851]] in [[Belgio]]), Victorine nel [[1861]] si unisce in matrimonio con Jean Rouchy.
Nata in una famiglia di repubblicani (suo padre sarà costretto ad esiliarsi nel [[1851]] in [[Belgio]]), Victorine nel [[1861]] si unisce in matrimonio con Jean Rouchy.


La coppia si trasferirà  l'anno seguente a Parigi, lei lavorerà  come sarta, aderisce alla sezione parigina dell'Internazionale e partecipa, nel [[1867]], alla fondazione di una panetteria cooperativa. Perde due figli in giovane età  e un terzo che aveva adottato. Parteciperà  alla [[Comune di Parigi]] come vivandiera di battaglione. Prenderà  parte ai combattimenti come ambulanziera.
La coppia si trasferirà l'anno seguente a Parigi, lei lavorerà come sarta, aderisce alla sezione parigina dell'Internazionale e partecipa, nel [[1867]], alla fondazione di una panetteria cooperativa. Perde due figli in giovane età e un terzo che aveva adottato. Parteciperà alla [[Comune di Parigi]] come vivandiera di battaglione. Prenderà parte ai combattimenti come ambulanziera.


Condannata a morte in contumacia come “incendiaria”, si rifugerà  in [[Svizzera]] mentre suo marito verrà  imprigionato per due anni. Dalla Svizzera in seguito si trasferisce ad insegnare in [[Ungheria]] poi fa ritorno, alla liberazione di suo marito, a Ginevra, dove fonda una cooperativa di calzature per aiutare i proscritti della Comune. Aderisce alla [[Federazione anarchica del Giura]] e si lega soprattutto con gli anarchici di Lione [[François Dumartheray]] e [[Antoine Perrare]].
Condannata a morte in contumacia come “incendiaria”, si rifugerà in [[Svizzera]] mentre suo marito verrà imprigionato per due anni. Dalla Svizzera in seguito si trasferisce ad insegnare in [[Ungheria]] poi fa ritorno, alla liberazione di suo marito, a Ginevra, dove fonda una cooperativa di calzature per aiutare i proscritti della Comune. Aderisce alla [[Federazione anarchica del Giura]] e si lega soprattutto con gli anarchici di Lione [[François Dumartheray]] e [[Antoine Perrare]].


Di ritorno a Parigi dopo l'amnistia, frequenta gli anarchici ([[Malatesta]] sarà  arrestato insieme a lei nel [[1880]]). Nel luglio del [[1881]], è delegata al Congresso socialista internazionale a Londra. Alla morte di suo marito, sposa il libero pensatore [[Gustave Brocher]]. Essi adotteranno cinque figli di comunardi e faranno della lor casa un rifugio per numerosi esiliati.
Di ritorno a Parigi dopo l'amnistia, frequenta gli anarchici ([[Malatesta]] sarà arrestato insieme a lei nel [[1880]]). Nel luglio del [[1881]], è delegata al Congresso [[socialista]] internazionale a Londra. Alla morte di suo marito, sposa il libero pensatore [[Gustave Brocher]]. Essi adotteranno cinque figli di [[comunardi]] e faranno della lor casa un rifugio per numerosi esiliati.


Membro della “Lega Socialista” a Londra, sarà  nel [[1890]] istitutrice in una Scuola libera iniziata da [[Louise Michel]]. Nel [[1891]], segue Gustave a Losanna dove quest'ultimo aveva fondato una [[scuola]]. 
Membro della “Lega Socialista” a Londra, sarà nel [[1890]] istitutrice in una Scuola libera iniziata da [[Louise Michel]]. Nel [[1891]], segue Gustave a Losanna dove quest'ultimo aveva fondato una [[scuola]]. 


Oltre alla sua collaborazione con numerosi giornali anarchici (''La Revolution Sociale, Le Cri du peuple, Le Drapeau Rouge, Le Drapeau Noir, L'Hydre Anarchiste'', ecc.), Victorine Brocher è l'autrice con lo pseudonimo «Victorine B...» del libro ''Souvenirs d'une morte vivante'' edito nel [[1909]] e a cui [[Lucien Descaves]] scrisse la prefazione, in cui narra i suoi ricordi dalla [[Rivoluzione del 1848]] fino alla fine della Comune.  
Oltre alla sua collaborazione con numerosi giornali anarchici (''La Revolution Sociale, Le Cri du peuple, Le Drapeau Rouge, Le Drapeau Noir, L'Hydre Anarchiste''ecc.), Victorine Brocher è l'autrice con lo pseudonimo «Victorine B...» del libro ''Souvenirs d'une morte vivante'' edito nel [[1909]] e a cui [[Lucien Descaves]] scrisse la prefazione, in cui narra i suoi ricordi dalla [[Rivoluzione del 1848]] fino alla fine della Comune.  


Victorine Brocher muore il [[4 novembre]] [[1921]] al l'ospedale cantonale di Losanna (Vaud, Svizzera), a seguito di una operazione di sinusite. I suoi manoscritti e documenti sono conservati presso l'Istituto Internazionale di Storia Sociale (IISH) ad Amsterdam.
Victorine Brocher muore il [[4 novembre]] [[1921]] al l'ospedale cantonale di Losanna (Vaud, Svizzera), a seguito di una operazione di sinusite. I suoi manoscritti e documenti sono conservati presso l'Istituto Internazionale di Storia Sociale (IISH) ad Amsterdam.
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[[Categoria:Comunardi|Brocher, Victorine]]
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