Unione Anarchica Italiana: differenze tra le versioni

Riga 6: Riga 6:
Dopo la fine della “Grande Guerra” si vissero, in tutta Europa, anni tumultuosi e pieni di avvenimenti che segnarono il XX secolo: [[La Rivoluzione Russa|la rivoluzione russa]], l'insurrezione spartachista e la [[Repubblica dei Consigli di Baviera]] in [[Germania]], la rivoluzione ungherese, la dissoluzione dei secolari imperi austroungarico e turco, la nascita di giovani stati portatori di nuove istanze nazionalistiche.  
Dopo la fine della “Grande Guerra” si vissero, in tutta Europa, anni tumultuosi e pieni di avvenimenti che segnarono il XX secolo: [[La Rivoluzione Russa|la rivoluzione russa]], l'insurrezione spartachista e la [[Repubblica dei Consigli di Baviera]] in [[Germania]], la rivoluzione ungherese, la dissoluzione dei secolari imperi austroungarico e turco, la nascita di giovani stati portatori di nuove istanze nazionalistiche.  


In [[Italia]], il rientro nella vita civile delle masse militari disorientate e abbruttite dagli anni della guerra, portò all'[[consigli ed occupazioni di fabbrica in Italia (1919-20)| occupazione delle fabbriche]], il vigoroso sviluppo dell'iniziativa proletaria, la nascita del Partito Comunista d'Italia, la straordinaria crescita elettorale del Partito Socialista, il ritorno delle masse cattoliche nella vita politica e, purtroppo, anche la nascita e lo sviluppo esponenziale del [[Fascismo | fascismo]].
In [[Italia]], il rientro nella vita civile delle masse militari disorientate e abbruttite dagli anni della guerra, portò all'[[consigli ed occupazioni di fabbrica in Italia (1919-20)|occupazione delle fabbriche]], al vigoroso sviluppo dell'iniziativa proletaria, alla nascita del Partito Comunista d'Italia, alla straordinaria crescita elettorale del Partito Socialista, al ritorno delle masse cattoliche nella vita politica e, purtroppo, anche alla nascita e allo sviluppo esponenziale del [[Fascismo|fascismo]].
   
   
Il movimento anarchico italiano riuscì a costruirsi un ruolo molto importante nelle dinamiche sociali di quegli anni e fu tra i protagonisti dell'offensiva proletaria, operai e contadina, contro una borghesia imprenditoriale costretta alla difensiva di fronte all'attacco delle masse popolari.
Il [[movimento anarchico]] italiano riuscì a costruirsi un ruolo molto importante nelle dinamiche sociali di quegli anni e fu tra i protagonisti dell'offensiva proletaria, operaia e contadina contro una borghesia imprenditoriale costretta alla difensiva di fronte all'attacco delle masse popolari.


Il processo di crescita e organizzativo degli anarchici riguardò tutto la penisola, ma in particolare fu il centro nord che vide crescere impetuosamente numerosi gruppi e federazioni locali, diffusi capillarmente, finalmente in grado di propagare ed estendere una pratica di lotta antiautoritaria e libertaria.
Il processo di crescita e organizzativo degli [[anarchici]] riguardò tutta la penisola, ma in particolare fu il centro nord che vide crescere impetuosamente numerosi gruppi e federazioni locali, diffusi capillarmente, finalmente in grado di propagare ed estendere una pratica di lotta antiautoritaria e [[libertaria]].


In quel momento di straordinario fervore, si sviluppò un'acceso dibattito tra la fazione [[organizzatrice]] e quella [[antiorganizzatrice]] su quale direzione dovesse prendere il movimento. [[Malatesta]], [[Camillo Berneri|Berneri]], [[Armando Borghi|Borghi]], [[Maurizio Garino|Garino]], [[Luigi Fabbri|Fabbri]], [[Nella Giacomelli|Giacomelli]], [[Nello Garavini|Garavini]], tutti presenti al convegno, furono tra i più attivi nel campo organizzativo. Nel "campo avverso", oltre agli intransigenti individualisti ([[Renzo Novatore|Novatore]], [[Bruno Filippi|Filippi]]ecc.), si distinse per vena polemica e capacità di conciliare pensiero e azione [[Luigi Galleani|Galleani]].
In quel momento di straordinario fervore, si sviluppò un'acceso dibattito tra la fazione [[organizzatrice]] e quella [[antiorganizzatrice]] su quale direzione dovesse prendere il movimento. [[Malatesta]], [[Camillo Berneri|Berneri]], [[Armando Borghi|Borghi]], [[Maurizio Garino|Garino]], [[Luigi Fabbri|Fabbri]], [[Nella Giacomelli|Giacomelli]], [[Nello Garavini|Garavini]], tutti presenti al convegno, furono tra i più attivi nel campo [[organizzatore]]. Nel "campo avverso", oltre agli intransigenti [[anarco-individualismo|individualisti]] ([[Renzo Novatore|Novatore]], [[Bruno Filippi|Filippi]] ecc.), si distinse per vena polemica e capacità di conciliare pensiero e azione [[Luigi Galleani|Galleani]].


Ad ogni modo l'anarchismo italiano prese ad organizzarsi con sempre maggior vigore su tutto il territorio territorio nazionale, dando vita per primo all''''[[Unione Comunista Anarchica Italiana]]''' ([[12 aprile|12]]-[[14 aprile]] [[1919]]), un'[[organizzazione di tendenza]] basata su principi [[anarco-comunismo|comunisti anarchici]]. Il [[14 settembre]] [[1919]] si riuniva a Bologna il Congresso anarchico emiliano-romagnolo <ref>L'Unione Anarchica Emiliano-Romagnola era stata fondata il [[31 dicembre]] [[1916]] dal gruppo anarchico [[Emilio Covelli]].</ref> e il [[22 febbraio]] dell'anno seguente, a Castel San Giovanni, si costituì l'Unione Anarchica Piacentina.
Ad ogni modo l'[[anarchismo]] italiano prese ad organizzarsi con sempre maggior vigore su tutto il territorio nazionale, dando vita per primo all'[[Unione Comunista Anarchica Italiana]] ([[12 aprile|12]]-[[14 aprile]] [[1919]]), un'[[organizzazione di tendenza]] basata su principi [[anarco-comunismo|comunisti anarchici]]. Il [[14 settembre]] [[1919]] si riuniva a Bologna il Congresso anarchico emiliano-romagnolo <ref>L'Unione Anarchica Emiliano-Romagnola era stata fondata il [[31 dicembre]] [[1916]] dal gruppo [[anarchico]] [[Emilio Covelli]].</ref> e il [[22 febbraio]] dell'anno seguente, a Castel San Giovanni, si costituì l'[[Unione Anarchica Piacentina]].


== Nascita dell'UAI ==
== Nascita dell'UAI ==
64 364

contributi