Umberto Marzocchi: differenze tra le versioni

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All'avvento del [[fascismo]], Marzocchi si schiera con gli [[Arditi del Popolo]], partecipa alla difesa di Sarzana da un attacco squadristico, durante il quale, caso unico per l'epoca, i carabinieri del capitano [[Guido Jurgens]] <ref> Guido Jurgens sarà  esautorato da ogni incarico dal [[Fascismo|fascismo]], ma Sarzana lo ricorda ancora adesso con una lapide: [http://www.comune.sarzana.sp.it/Citta/Cultura/Storia/Fatti_1921/Jurgens_Guido.htm Piazza con targa]. Stessa sorte capiterà  a Federico Fusco, prefetto di Parma, che non volle appoggiare gli squadristi fascisti di Balbo, e a Vincenzo Trani, ispettore generale di pubblica sicurezza mandato ad indagare dopo l'attacco [[fascismo|fascista]] a Sarzana respinto dagli [[Arditi del Popolo]]. A queste vicende è dedicato il film ''Nella città  perduta di Sarzana'' ed un libro ''Un poliziotto per bene'' di Luigi Faccini. I rappresentanti degli organi di [[repressione]] dello [[Stato]] che non appoggiarono gli squadristi saranno molto rari e anche in concomitanza dell'inizio della Resistenza pochissimi poliziotti passeranno all'[[antifascismo]] militare, mentre la stragrande maggioranza servirà  il [[Fascismo|fascismo]] fino a divenire i principali "cacciatori" degli ebrei (così afferma lo storico non di sinistra Renzo De Felice). Solo fra i militari ed i carabinieri ci sarà  un qualche apporto alle bande partigiane. I poliziotti si "sporcheranno" ulteriormente con la banda Koch e la Banda Carità, gruppi di torturatori organizzati al servizio dei [[Nazionalsocialismo|nazifascisti]] e di cui rappresentano solo due esempi dei tanti che ci furono</ref> e gli [[Arditi del Popolo]] impartiscono una durissima lezione ai [[Fascismo|fascisti]], dei quali almeno venti cadranno durante gli scontri.  
All'avvento del [[fascismo]], Marzocchi si schiera con gli [[Arditi del Popolo]], partecipa alla difesa di Sarzana da un attacco squadristico, durante il quale, caso unico per l'epoca, i carabinieri del capitano [[Guido Jurgens]] <ref> Guido Jurgens sarà  esautorato da ogni incarico dal [[Fascismo|fascismo]], ma Sarzana lo ricorda ancora adesso con una lapide: [http://www.comune.sarzana.sp.it/Citta/Cultura/Storia/Fatti_1921/Jurgens_Guido.htm Piazza con targa]. Stessa sorte capiterà  a Federico Fusco, prefetto di Parma, che non volle appoggiare gli squadristi fascisti di Balbo, e a Vincenzo Trani, ispettore generale di pubblica sicurezza mandato ad indagare dopo l'attacco [[fascismo|fascista]] a Sarzana respinto dagli [[Arditi del Popolo]]. A queste vicende è dedicato il film ''Nella città  perduta di Sarzana'' ed un libro ''Un poliziotto per bene'' di Luigi Faccini. I rappresentanti degli organi di [[repressione]] dello [[Stato]] che non appoggiarono gli squadristi saranno molto rari e anche in concomitanza dell'inizio della Resistenza pochissimi poliziotti passeranno all'[[antifascismo]] militare, mentre la stragrande maggioranza servirà  il [[Fascismo|fascismo]] fino a divenire i principali "cacciatori" degli ebrei (così afferma lo storico non di sinistra Renzo De Felice). Solo fra i militari ed i carabinieri ci sarà  un qualche apporto alle bande partigiane. I poliziotti si "sporcheranno" ulteriormente con la banda Koch e la Banda Carità, gruppi di torturatori organizzati al servizio dei [[Nazionalsocialismo|nazifascisti]] e di cui rappresentano solo due esempi dei tanti che ci furono</ref> e gli [[Arditi del Popolo]] impartiscono una durissima lezione ai [[Fascismo|fascisti]], dei quali almeno venti cadranno durante gli scontri.  


Umberto Marzocchi all'epoca è uno degli [[antifascismo|antifascisti]] più conosciuti dello spezzino, ma con l'acuirsi della repressione è costretto a riparare in [[Francia]], non prima però di aver dato il suo contributo alla difesa di Savona da una nuova aggressione [[fascista]]. (In quel periodo La Spezia, Livorno, Piombino e Pisa furono oggetto di feroci attacchi squadristici e la risposta degli [[Arditi del Popolo]] e delle [[formazioni di difesa proletaria]] è proporzionata agli attacchi subiti. A La Spezia e zone limitrofe della Lunigiana, la forte industrializzazione, dovuta sopratutto alla costruzione dell'Arsenale, aveva stimolato un afflusso di molta mano d'opera non del posto, portando alla costituzione di un movimento operaio variegato ed in grado di rispondere allo [[squadrismo fascista]] con durezza, decisione ed una certa preparazione militare. La presenza a La Spezia di capi storici sia del movimento operaio che anarchico, come [[Pasquale Binazzi]], nonché di elementi dei [[futuristi di sinistra]] molto vicini al movimento anarchico, come [[Renzo Novatore]], [[Auro D'Arcola]] e [[Dante Carnesecchi]]<ref>[http://www.novatore.it/Archivio%20leggimi/Dante_Carnesecchi.htm Dante Carnesecchi]</ref> <ref>[http://digilander.libero.it/gasparo/Dante.htm Dante Carnesecchi (2)]</ref>, furono riferimenti importanti per il fermento antiautoritario della classe operaia.)
Umberto Marzocchi all'epoca è uno degli [[antifascismo|antifascisti]] più conosciuti dello spezzino, ma con l'acuirsi della repressione è costretto a riparare in [[Francia]], non prima però di aver dato il suo contributo alla difesa di Savona da una nuova aggressione [[fascista]]. (In quel periodo La Spezia, Livorno, Piombino e Pisa furono oggetto di feroci attacchi squadristici e la risposta degli [[Arditi del Popolo]] e delle [[formazioni di difesa proletaria]] è proporzionata agli attacchi subiti. A La Spezia e zone limitrofe della Lunigiana, la forte industrializzazione, dovuta sopratutto alla costruzione dell'Arsenale, aveva stimolato un afflusso di molta mano d'opera non del posto, portando alla costituzione di un movimento operaio variegato ed in grado di rispondere allo [[squadrismo fascista]] con durezza, decisione ed una certa preparazione militare. La presenza a La Spezia di capi storici sia del movimento operaio che anarchico, come [[Pasquale Binazzi]], nonché di elementi dei [[futuristi di sinistra]] molto vicini al movimento anarchico, come [[Renzo Novatore]], [[Auro D'Arcola]] e [[Dante Carnesecchi]] <ref>[http://www.novatore.it/Archivio%20leggimi/Dante_Carnesecchi.htm Dante Carnesecchi]</ref> <ref>[http://digilander.libero.it/gasparo/Dante.htm Dante Carnesecchi (2)]</ref>, furono riferimenti importanti per il fermento antiautoritario della classe operaia.)


===Dalla Francia alla Legione straniera===
===Dalla Francia alla Legione straniera===
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Dopo la sconfitta del fronte [[antifascismo|antifascista]] in Spagna e la conseguente ''[[La Retirada|Retirada]]'', Umberto Marzocchi giunge nuovamente in [[Francia]], ma qui, come agli altri esuli, è impossibile portare avanti attività  politiche di sinistra giacché il paese transalpino era in quel momento governato dalla destra. Marzocchi allora decide di accettare l'offerta di arruolamento nella Legione straniera, di modo che questo, come da regola della Legione, potesse poi consentirgli di avere "documenti ripuliti" e poter così in seguito proseguire nella lotta contro il [[Fascismo|fascismo]].  
Dopo la sconfitta del fronte [[antifascismo|antifascista]] in Spagna e la conseguente ''[[La Retirada|Retirada]]'', Umberto Marzocchi giunge nuovamente in [[Francia]], ma qui, come agli altri esuli, è impossibile portare avanti attività  politiche di sinistra giacché il paese transalpino era in quel momento governato dalla destra. Marzocchi allora decide di accettare l'offerta di arruolamento nella Legione straniera, di modo che questo, come da regola della Legione, potesse poi consentirgli di avere "documenti ripuliti" e poter così in seguito proseguire nella lotta contro il [[Fascismo|fascismo]].  


Iniziata la guerra mondiale, molti [[antifascismo|antifascisti]] spagnoli che si trovavano in [[Francia]] accetteranno, per lo stesso motivo di Marzocchi, di entrare nella Legione partecipando ad una serie di missioni, tra cui la cosiddetta "impresa di Narvik" <ref name="narvick">Narvick è una cittadina siderurgica, allora di importanza strategica per l'industria pesante nella Norvegia, e per questo occupata dai germanici e poi presa con un colpo di mano da truppe anglo francesi, grazie anche al fondamentale apporto della ''Legione Straniera'', che fece da apripista con le squadre formate dagli antifascisti spagnoli, tra cui molti anarchici</ref>. Bisogna anche ricordare che una volta caduto il [[Nazionalsocialismo|nazismo]] i primi ad entrare a Parigi e raggiungere la piazza del municipio erano stati 5 carri armati <ref> Alcuni nomi dei carro armati: ''Guadalajara'' (primo ad entrare), ''Teruel'', ''Ebro'', ''Madrid''... I nomi spagnoli sono indicativi del legame tra [[Anarchici e Resistenza in Francia|Resistenza francese]] e [[antifascismo]] spagnolo, anche se tale rapporto fu poi negato dagli storici stalinisti e gollisti. (Si legga il capitolo: [https://www.anarcopedia.org/index.php/Anarchici_e_Resistenza_in_Francia#Il_revisionismo_storico_di_gollisti_e_stalinisti Il revisionismo storico di gollisti e stalinisti]) </ref> della Legione straniera francese che portavano i nomi delle battaglie che avevano combattuto contro i [[Fascismo|fascisti]] in [[Spagna]]<ref> «Cinquemila rifugiati, decisi a riprendere le armi contro i tedeschi, si arruolarono nei "Battallions de Marche" della Legione Straniera Francese» ([http://www.romacivica.net/anpiroma/antifascismo/Guerraspagna15.htm da Guerra di Spagna], di [[Pietro Ramella]], storico). [La cifra nel proseguo della seconda guerra mondiale sarà  abbondantemente superata]</ref>.
Iniziata la guerra mondiale, molti [[antifascismo|antifascisti]] spagnoli che si trovavano in [[Francia]] accetteranno, per lo stesso motivo di Marzocchi, di entrare nella Legione partecipando ad una serie di missioni, tra cui la cosiddetta "impresa di Narvik" <ref name="narvick">Narvick è una cittadina siderurgica, allora di importanza strategica per l'industria pesante nella Norvegia, e per questo occupata dai germanici e poi presa con un colpo di mano da truppe anglo francesi, grazie anche al fondamentale apporto della ''Legione Straniera'', che fece da apripista con le squadre formate dagli antifascisti spagnoli, tra cui molti anarchici</ref>. Bisogna anche ricordare che una volta caduto il [[Nazionalsocialismo|nazismo]] i primi ad entrare a Parigi e raggiungere la piazza del municipio erano stati 5 carri armati <ref> Alcuni nomi dei carro armati: ''Guadalajara'' (primo ad entrare), ''Teruel'', ''Ebro'', ''Madrid''... I nomi spagnoli sono indicativi del legame tra [[Anarchici e Resistenza in Francia|Resistenza francese]] e [[antifascismo]] spagnolo, anche se tale rapporto fu poi negato dagli storici stalinisti e gollisti. (Si legga il capitolo: [https://www.anarcopedia.org/index.php/Anarchici_e_Resistenza_in_Francia#Il_revisionismo_storico_di_gollisti_e_stalinisti Il revisionismo storico di gollisti e stalinisti]) </ref> della Legione straniera francese che portavano i nomi delle battaglie che avevano combattuto contro i [[Fascismo|fascisti]] in [[Spagna]] <ref> «Cinquemila rifugiati, decisi a riprendere le armi contro i tedeschi, si arruolarono nei "Battallions de Marche" della Legione Straniera Francese» ([http://www.romacivica.net/anpiroma/antifascismo/Guerraspagna15.htm da Guerra di Spagna], di [[Pietro Ramella]], storico). [La cifra nel proseguo della seconda guerra mondiale sarà  abbondantemente superata]</ref>.
[[File:Congresso Nazionale Anarchico (1957).jpg|thumb|270 px|Congresso Nazionale Anarchico di Senigallia (1957): si notano [[Aurelio Chessa]] (con la sciarpa), alla sua sinistra [[Umberto Marzocchi]] e [[Pio Turroni]]]]
[[File:Congresso Nazionale Anarchico (1957).jpg|thumb|270 px|Congresso Nazionale Anarchico di Senigallia (1957): si notano [[Aurelio Chessa]] (con la sciarpa), alla sua sinistra [[Umberto Marzocchi]] e [[Pio Turroni]]]]


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