Ugo Mazzucchelli: differenze tra le versioni

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===La gioventù===
===La gioventù===
Appena diciottenne, il [[9 giugno]] [[1921]], Mazzucchelli viene [[carcere|incarcerato]], insieme ad altri giovanissimi compagni di Nozzano (frazione di Lucca), per essere stato trovato in possesso di armi che probabilmente avevano una funzione di autodifesa dagli attacchi degli squadristi fascisti<ref name="articolo">[http://archiviostorico.corriere.it/1993/marzo/11/noi_anarchici_con_Mani_pulite_co_0_93031116418.shtml Articolo Corriere della Sera]</ref>, che, seppur con estrema difficoltà , proseguivano nella [[repressione]] degli antifascisti e nel proselitismo tra i lavoratori saltuari e/o disoccupati.
Appena diciottenne, il [[9 giugno]] [[1921]], Mazzucchelli viene [[carcere|incarcerato]], insieme ad altri giovanissimi compagni di Nozzano (frazione di Lucca), per essere stato trovato in possesso di armi che probabilmente avevano una funzione di autodifesa dagli attacchi degli squadristi fascisti<ref name="articolo">[http://archiviostorico.corriere.it/1993/marzo/11/noi_anarchici_con_Mani_pulite_co_0_93031116418.shtml Articolo Corriere della Sera]</ref>, che, seppur con estrema difficoltà, proseguivano nella [[repressione]] degli antifascisti e nel proselitismo tra i lavoratori saltuari e/o disoccupati.


Gli anarchici sono tra i primi a contrastare militarmente l'ascesa del [[Fascismo|fascismo]] e le loro organizzazioni saranno quelle che riconoscevano, assieme a gruppi di socialisti massimalisti, le "squadre di autodifesa proletaria", chiamate [[Arditi del Popolo]] e costituite da ex combattenti ed Arditi d'Italia. Gli [[Arditi del Popolo]] applicavano tattiche militari assai efficaci contro i [[fascismo|fascisti]], spesso spalleggiati dalle stesse forze militari di [[Stato]] (un caso del tutto eccezionale fu quello di Sarzana, in cui il capitano dei carabinieri [[Guido Jurgens]] attaccò gli squadristi fascisti fianco a fianco degli [[Arditi del Popolo]]). Oltre ai fatti di Sarzana, Mazzucchelli, miliziano degli [[Arditi del Popolo]], è presente alla [[Difesa di Parma del 1922]], quando 350 [[Arditi del Popolo|Arditi]], a comando del socialista internazionalista [[Guido Picelli]] e dell'anarchico [[Antonio Cieri]], impartiscono ai fascisti di Balbo una ben più severa lezione di quella già  non trascurabile impartita loro a Sarzana.
Gli anarchici sono tra i primi a contrastare militarmente l'ascesa del [[Fascismo|fascismo]] e le loro organizzazioni saranno quelle che riconoscevano, assieme a gruppi di socialisti massimalisti, le "squadre di autodifesa proletaria", chiamate [[Arditi del Popolo]] e costituite da ex combattenti ed Arditi d'Italia. Gli [[Arditi del Popolo]] applicavano tattiche militari assai efficaci contro i [[fascismo|fascisti]], spesso spalleggiati dalle stesse forze militari di [[Stato]] (un caso del tutto eccezionale fu quello di Sarzana, in cui il capitano dei carabinieri [[Guido Jurgens]] attaccò gli squadristi fascisti fianco a fianco degli [[Arditi del Popolo]]). Oltre ai fatti di Sarzana, Mazzucchelli, miliziano degli [[Arditi del Popolo]], è presente alla [[Difesa di Parma del 1922]], quando 350 [[Arditi del Popolo|Arditi]], a comando del socialista internazionalista [[Guido Picelli]] e dell'anarchico [[Antonio Cieri]], impartiscono ai fascisti di Balbo una ben più severa lezione di quella già  non trascurabile impartita loro a Sarzana.
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C'é da dire che l'azione degli [[Arditi del Popolo]] non era ben vista da tutti i partiti [[antifascismo|antifascisti]]: il partito comunista (ma anche quello socialista), su ordine di [[Amedeo Bordiga]], chiese ai suoi militanti di non entrare nell'organizzazione. Di posizione diversa fu [[Antonio Gramsci]] e anche la maggior parte dei militanti comunisti, che disobbedendo entrarono in gran numero negli [[Arditi del Popolo]]. Comunisti e anarchici in questa fase andavano abbastanza d'accordo (lo stalinismo solo in seguito riuscirà  a far versar sangue fratricida fra comunisti ed anarchici). Un esempio di questa coesione fu la protezione ricevuta dal comunista [[Francesco Leone]], uno dei capi degli [[Arditi del Popolo]] di Novara e Vercelli, poi padre costituente parlamentare nonché [[sindacalismo|sindacalista]] del partito comunista, che in un'intervista raccontò che non riusciva a comprendere come lui potesse tranquillamente passeggiare per le strade da solo e di notte, senza che i [[fascismo|fascisti]] lo attaccassero, visto che era notorio che li aveva presi a revolverate...e non una sola volta. Dopo molti anni scoprì che era seguito da una squadra di anarchici che vigilava su di lui, formata in gran parte da operai decisissimi negli scontri con i [[Fascismo|fascisti]]<ref> «[...] Vedi, c'era un gruppo di anarchici. Qui c'era stato [[Luigi Galleani]], che era stato in America e per un certo periodo poi era stato anche qui. Anzi, io credo che questo gruppo di anarchici si chiamasse il gruppo Galleani. E questo gruppo era composto da elementi molto decisi, molto decisi. Ricordo, per esempio, dopo quella lotta lì con i fascisti, io son sempre uscito tutte le sere, nonostante che ci fossero sempre scontri, una volta mi hanno anche sparato da un viale: a pochi metri di distanza non m'hanno preso. Ebbene, questi anarchici, a mia insaputa, dopo questo atto, si distribuivano la notte nei giardini proprio a mia difesa, senza che io neanche lo sapessi. [...]» ([http://www.storia900bivc.it/pagine/editoria/bermani100.html Intervista rilasciata a Cesare Birmani storico e studioso antifascismo]) </ref>.
C'é da dire che l'azione degli [[Arditi del Popolo]] non era ben vista da tutti i partiti [[antifascismo|antifascisti]]: il partito comunista (ma anche quello socialista), su ordine di [[Amedeo Bordiga]], chiese ai suoi militanti di non entrare nell'organizzazione. Di posizione diversa fu [[Antonio Gramsci]] e anche la maggior parte dei militanti comunisti, che disobbedendo entrarono in gran numero negli [[Arditi del Popolo]]. Comunisti e anarchici in questa fase andavano abbastanza d'accordo (lo stalinismo solo in seguito riuscirà  a far versar sangue fratricida fra comunisti ed anarchici). Un esempio di questa coesione fu la protezione ricevuta dal comunista [[Francesco Leone]], uno dei capi degli [[Arditi del Popolo]] di Novara e Vercelli, poi padre costituente parlamentare nonché [[sindacalismo|sindacalista]] del partito comunista, che in un'intervista raccontò che non riusciva a comprendere come lui potesse tranquillamente passeggiare per le strade da solo e di notte, senza che i [[fascismo|fascisti]] lo attaccassero, visto che era notorio che li aveva presi a revolverate...e non una sola volta. Dopo molti anni scoprì che era seguito da una squadra di anarchici che vigilava su di lui, formata in gran parte da operai decisissimi negli scontri con i [[Fascismo|fascisti]]<ref> «[...] Vedi, c'era un gruppo di anarchici. Qui c'era stato [[Luigi Galleani]], che era stato in America e per un certo periodo poi era stato anche qui. Anzi, io credo che questo gruppo di anarchici si chiamasse il gruppo Galleani. E questo gruppo era composto da elementi molto decisi, molto decisi. Ricordo, per esempio, dopo quella lotta lì con i fascisti, io son sempre uscito tutte le sere, nonostante che ci fossero sempre scontri, una volta mi hanno anche sparato da un viale: a pochi metri di distanza non m'hanno preso. Ebbene, questi anarchici, a mia insaputa, dopo questo atto, si distribuivano la notte nei giardini proprio a mia difesa, senza che io neanche lo sapessi. [...]» ([http://www.storia900bivc.it/pagine/editoria/bermani100.html Intervista rilasciata a Cesare Birmani storico e studioso antifascismo]) </ref>.


Ugo Mazzucchelli dopo questi fatti, ed anche perché deve proteggere la sua famiglia che ha formato in giovane età , si trasferisce tra le montagne delle Apuane, vicino alle cave di Lorano, zona che ritroveremo quando Mazzucchelli, i suoi figli ed i compagni iniziano la Resistenza armata al [[fascismo]] nel [[1943]]. Anche in pieno fascismo, Mazzucchelli manifesta la sua idea libertaria, pur se questo gli costa una certa precarietà  nel lavoro dato che i padroni delle cave erano restii ad assumere stabilmente un noto "sovversivo" che festeggiava [[il Primo Maggio]] non andando a lavorare <ref name="artic">[http://archiviostorico.corriere.it/1993/marzo/11/noi_anarchici_con_Mani_pulite_co_0_93031116418.shtml Da un'intervista del Corriere della Sera:] «Il fascio aveva abolito la festa dei lavoratori, ma io e pochi altri che la pensavano come me continuavamo a celebrarla. E sa come? Rifiutandoci di lavorare. Il padrone ci denunciò, stilò un elenco e lo spedì in questura»</ref>.
Ugo Mazzucchelli dopo questi fatti, ed anche perché deve proteggere la sua famiglia che ha formato in giovane età, si trasferisce tra le montagne delle Apuane, vicino alle cave di Lorano, zona che ritroveremo quando Mazzucchelli, i suoi figli ed i compagni iniziano la Resistenza armata al [[fascismo]] nel [[1943]]. Anche in pieno fascismo, Mazzucchelli manifesta la sua idea libertaria, pur se questo gli costa una certa precarietà  nel lavoro dato che i padroni delle cave erano restii ad assumere stabilmente un noto "sovversivo" che festeggiava [[il Primo Maggio]] non andando a lavorare <ref name="artic">[http://archiviostorico.corriere.it/1993/marzo/11/noi_anarchici_con_Mani_pulite_co_0_93031116418.shtml Da un'intervista del Corriere della Sera:] «Il fascio aveva abolito la festa dei lavoratori, ma io e pochi altri che la pensavano come me continuavamo a celebrarla. E sa come? Rifiutandoci di lavorare. Il padrone ci denunciò, stilò un elenco e lo spedì in questura»</ref>.


=== La Resistenza ===
=== La Resistenza ===
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Per risolvere gli impellenti problemi economici, l'anarchico non si fa problemi a far pressioni su industriali del marmo, banchieri e tutti i ricchi della zona, affinché contribuiscano al finanziamento della lotta [[antifascismo|antifascista]]. Vista al momento la debolezza del [[CLN]], sono quelli del [[Battaglione Lucetti]] e delle altre bande partigiane anarchiche ad assumersi questo compito, ricorrendo anche ai sequestri dei capitalisti più riottosi per costringerli a "metter mano al portafoglio". I finanziamenti recuperati saranno utilizzati per sostenere la [[gli anarchici e la resistenza antifascista|Resistenza]], finanziare l'ospedale dove vengono ricoverati i compagni feriti nei combattimenti e acquistare beni di prima necessità  da distribuire poi in svariare zone.  
Per risolvere gli impellenti problemi economici, l'anarchico non si fa problemi a far pressioni su industriali del marmo, banchieri e tutti i ricchi della zona, affinché contribuiscano al finanziamento della lotta [[antifascismo|antifascista]]. Vista al momento la debolezza del [[CLN]], sono quelli del [[Battaglione Lucetti]] e delle altre bande partigiane anarchiche ad assumersi questo compito, ricorrendo anche ai sequestri dei capitalisti più riottosi per costringerli a "metter mano al portafoglio". I finanziamenti recuperati saranno utilizzati per sostenere la [[gli anarchici e la resistenza antifascista|Resistenza]], finanziare l'ospedale dove vengono ricoverati i compagni feriti nei combattimenti e acquistare beni di prima necessità  da distribuire poi in svariare zone.  


L'attività  partigiana nel carrarese è talmente incisiva che Carrara viene liberata nel novembre [[1944]], anche se dopo quattro giorni le "brigate" ripiegheranno per mancanza di mezzi e sussistenza <ref name="genova"> È da sottolineare che il generale Alexander invitò le bande partigiane ad auto-sciogliersi in vista dell'inverno, ma la sua preoccupazione non fu certo per i partigiani, bensì egli voleva che la Liberazione formalmente fosse fatta dagli alleati, togliendo quindi ogni merito alle Brigate partigiane. Questo avverrà  anche in molte altre città , fra le quali Genova: prima della liberazione della città  ligure, alcune colonne partigiane che scendevano dalla montagna, disobbedendo agli ordini degli americani, furono bombardate dagli stessi, ma nonostante tutto la città  ligure verrà  comunque liberata dalle colonne partigiane che riuscirono ugualmente a confluire in città </ref>. I durissimi rastrellamenti che colpiscono i partigiani, costringono Mazzucchelli a rompere l'accerchiamento e riparare temporaneamente a Lucca. Egli racconta che in quel periodo ha l'impressione di essere "minacciato" anche da alcune formazioni comuniste, d'altronde le vicissitudini della [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|Spagna]] sono troppo vicine per minimizzare il sospetto. Poi, nel marzo del [[1945|'45]], riesce a ritornare nel carrarese e forma una nuova Brigata, la «[[Michele Schirru]]» <ref name="michele">[[Michele Schirru]], condannato a morte per aver pensato di uccidere Mussolini, è uno dei pochi casi in cui la [[chiesa]], attraverso l'«Osservatore Romano», critica il regime sottolineando che si fucilava la gente per le idee</ref> e nell'aprile del [[1945]] le Brigate partigiane entrano a Carrara con gli alleati e finalmente la città  è definitivamente liberata. <ref name="romualdo">Poco prima l'anarchico [[Romualdo Del Papa]], miliziano in [[Spagna]] e poi mediatore verso i partiti antifascisti, aveva costituito una nuova formazione a cui aveva data pure a questa il nome di «[[Gino Lucetti]]». Romualdo Del Papa nello specifico era quello che aveva guidato la banda che aveva preso le armi, nell'immediato dell'[[8 settembre]] del [[1943]], ai soldati Italiani della caserma Dogali di Carrara prima che le armi fossero prese dai tedeschi e con tali armi si erano equipaggiate le rime bande partigiane di montagna.</ref>
L'attività  partigiana nel carrarese è talmente incisiva che Carrara viene liberata nel novembre [[1944]], anche se dopo quattro giorni le "brigate" ripiegheranno per mancanza di mezzi e sussistenza <ref name="genova"> È da sottolineare che il generale Alexander invitò le bande partigiane ad auto-sciogliersi in vista dell'inverno, ma la sua preoccupazione non fu certo per i partigiani, bensì egli voleva che la Liberazione formalmente fosse fatta dagli alleati, togliendo quindi ogni merito alle Brigate partigiane. Questo avverrà  anche in molte altre città, fra le quali Genova: prima della liberazione della città  ligure, alcune colonne partigiane che scendevano dalla montagna, disobbedendo agli ordini degli americani, furono bombardate dagli stessi, ma nonostante tutto la città  ligure verrà  comunque liberata dalle colonne partigiane che riuscirono ugualmente a confluire in città </ref>. I durissimi rastrellamenti che colpiscono i partigiani, costringono Mazzucchelli a rompere l'accerchiamento e riparare temporaneamente a Lucca. Egli racconta che in quel periodo ha l'impressione di essere "minacciato" anche da alcune formazioni comuniste, d'altronde le vicissitudini della [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|Spagna]] sono troppo vicine per minimizzare il sospetto. Poi, nel marzo del [[1945|'45]], riesce a ritornare nel carrarese e forma una nuova Brigata, la «[[Michele Schirru]]» <ref name="michele">[[Michele Schirru]], condannato a morte per aver pensato di uccidere Mussolini, è uno dei pochi casi in cui la [[chiesa]], attraverso l'«Osservatore Romano», critica il regime sottolineando che si fucilava la gente per le idee</ref> e nell'aprile del [[1945]] le Brigate partigiane entrano a Carrara con gli alleati e finalmente la città  è definitivamente liberata. <ref name="romualdo">Poco prima l'anarchico [[Romualdo Del Papa]], miliziano in [[Spagna]] e poi mediatore verso i partiti antifascisti, aveva costituito una nuova formazione a cui aveva data pure a questa il nome di «[[Gino Lucetti]]». Romualdo Del Papa nello specifico era quello che aveva guidato la banda che aveva preso le armi, nell'immediato dell'[[8 settembre]] del [[1943]], ai soldati Italiani della caserma Dogali di Carrara prima che le armi fossero prese dai tedeschi e con tali armi si erano equipaggiate le rime bande partigiane di montagna.</ref>


===L'immediato dopoguerra: le cooperative ===
===L'immediato dopoguerra: le cooperative ===
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