Ugo Fedeli: differenze tra le versioni

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Aveva cominciato a lavorare molto giovane e non completerà la sua formazione professionale se non seguendo dei corsi serali di una scuola tecnica. Subito membro di gruppi di giovani libertari di Milano che animano, all'epoca della [[guerra di Libia]], una campagna [[antimilitarismo|antimilitarista]], diventa l'amico di qualche militante appena più grande di lui, come [[Francesco Ghezzi]] e [[Carlo Molaschi]].
Aveva cominciato a lavorare molto giovane e non completerà la sua formazione professionale se non seguendo dei corsi serali di una scuola tecnica. Subito membro di gruppi di giovani libertari di Milano che animano, all'epoca della [[guerra di Libia]], una campagna [[antimilitarismo|antimilitarista]], diventa l'amico di qualche militante appena più grande di lui, come [[Francesco Ghezzi]] e [[Carlo Molaschi]].


Formatosi nell'ambito degli [[individualismo|individualisti]], maggioritario a Milano a quest'epoca, dove i principali rappresentanti erano [[Carlo Molaschi]], [[Leda Rafanelli]] e [[Giuseppe Monnanni]], Ugo Fedeli partecipò alle lotte sociali e la sua partecipazione nel [[1913]] a uno [[sciopero]] organizzato dall'[[USI]] gli valse il suo primo arresto e la schedatura da parte della polizia come «pericoloso anarchico». Alla vigilia della prima guerra mondiale era, insieme a  Mantovani, Franceschelli, Monteverdi, Rafanelli e Molaschi, uno dei redattori del [[stampa libertaria|giornale]] «Il Ribelle» (Milano, 9 numeri dal [[24 ottobre]] [[1914]] al [[20 marzo]] [[1915]]) di cui il responsabile era [[Giovanni Fontanelli]], che appoggiava gli anarchici [[Manifesto_dei_Sedici#I_contrari:_Malatesta.2C_Emma_Goldman_ed_altri|non interventisti]], laddove Fedeli pubblicò il suo primo articolo ''Abbasso la guerra''. Era, in quest'epoca, perseguitato a più riprese a causa delle sue azioni [[antimilitarismo|antimilitariste]].
Formatosi nell'ambito degli [[individualismo|individualisti]], maggioritario a Milano a quest'epoca, dove i principali rappresentanti erano [[Carlo Molaschi]], [[Leda Rafanelli]] e [[Giuseppe Monnanni]], Ugo Fedeli partecipò alle lotte sociali e la sua partecipazione nel [[1913]] a uno [[sciopero]] organizzato dall'[[USI]] gli valse il suo primo arresto e la schedatura da parte della polizia come «pericoloso anarchico». Alla vigilia della Prima guerra mondiale era, insieme a  Mantovani, Franceschelli, Monteverdi, Rafanelli e Molaschi, uno dei redattori del [[stampa libertaria|giornale]] «Il Ribelle» (Milano, 9 numeri dal [[24 ottobre]] [[1914]] al [[20 marzo]] [[1915]]) di cui il responsabile era [[Giovanni Fontanelli]], che appoggiava gli anarchici [[Manifesto_dei_Sedici#I_contrari:_Malatesta.2C_Emma_Goldman_ed_altri|non interventisti]], laddove Fedeli pubblicò il suo primo articolo ''Abbasso la guerra''. Era, in quest'epoca, perseguitato a più riprese a causa delle sue azioni [[antimilitarismo|antimilitariste]].
[[Image:Ugo_Fedeli.jpg|thumb|250 px|Ugo Fedeli]]
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[[File:Clelia Premoli.jpg|thumb|200 px|left|[[Clelia Premoli]], moglie di Ugo Fedeli]]
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