Tomaso Serra: differenze tra le versioni

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Finita la guerra, nel [[1947]] rientra in Sardegna, dove fa il contadino, così come i suoi fratelli e le sue sorelle, diffondendo le idee anarchiche attraverso la propaganda e l'esempio. Nel [[1948]] a Cagliari, escono due numeri unici dal titolo ''Anarchia'', i cui responsabili sono di uno il cagliaritano Efisio Casula e dell'altro proprio Tomaso Serra. nello stesso periodo partecipa alle attività  di un gruppuscolo anarchico cagliaritano denominato ''Azione Diretta''. Negli anni ‘50 Tomaso si trasferisce per un certo periodo di tempo a Soriano del Cimino, dove il cugino [[Enrico Puddu]], insieme ai suoi fratelli, aveva messo in piedi un'attività  di calzaturificio che però non avrà  fortuna e Tomaso farà  rentro nell'isola.
Finita la guerra, nel [[1947]] rientra in Sardegna, dove fa il contadino, così come i suoi fratelli e le sue sorelle, diffondendo le idee anarchiche attraverso la propaganda e l'esempio. Nel [[1948]] a Cagliari, escono due numeri unici dal titolo ''Anarchia'', i cui responsabili sono di uno il cagliaritano Efisio Casula e dell'altro proprio Tomaso Serra. nello stesso periodo partecipa alle attività  di un gruppuscolo anarchico cagliaritano denominato ''Azione Diretta''. Negli anni ‘50 Tomaso si trasferisce per un certo periodo di tempo a Soriano del Cimino, dove il cugino [[Enrico Puddu]], insieme ai suoi fratelli, aveva messo in piedi un'attività  di calzaturificio che però non avrà  fortuna e Tomaso farà  rentro nell'isola.


Negli anni '60 ha l'idea di costruire una [[Colonie libertarie|comunità  libertaria]] per gli anarchici sardi, specie per gli anziani o quelli bisognosi di aiuto. Il progetto suscita molte critiche, ma durante un congresso ([[1962]]) della [[Federazione Anarchica Italiana]] difende tenacemente la sua idea, che aveva il fine anche, ma non solo, di non costringere i libertari in difficoltà  a chiedere sostegno allo [[Stato]] o alla [[Chiesa]]. In questo periodo entra in contatto con molti anarchici sardi, tra cui [[Pietrino Arixi]] e con i cugini Puddu<ref>[[Paolo Puddu|Paolo]], [[Enrico Puddu|Enrico]] e [[Angelo Puddu|Angelo]]</ref>, con cui a Barrali fonda la cooperativa ''Lavoro e benessere'', che sarà  sciolta negli anni '70 perché non depositava nessun bilancio.  
Negli anni '60 ha l'idea di costruire una [[Colonie libertarie|comunità  libertaria]] per gli anarchici sardi, specie per gli anziani o quelli bisognosi di aiuto. Il progetto suscita molte critiche, ma durante un congresso ([[1962]]) della [[Federazione Anarchica Italiana]] difende tenacemente la sua idea, che aveva il fine anche, ma non solo, di non costringere i libertari in difficoltà  a chiedere sostegno allo [[Stato]] o alla [[Chiesa]]. In questo periodo entra in contatto con molti anarchici sardi, tra cui [[Pietrino Arixi]] e con i cugini Puddu <ref>[[Paolo Puddu|Paolo]], [[Enrico Puddu|Enrico]] e [[Angelo Puddu|Angelo]]</ref>, con cui a Barrali fonda la cooperativa ''Lavoro e benessere'', che sarà  sciolta negli anni '70 perché non depositava nessun bilancio.  


Verso il [[1968]], desideroso di aiutare Angelo Sanna, appena uscito dal carcere dopo aver scontato 25 anni di detenzione per tentato regicidio, grazie a degli aiuti economici che riesce finalmente a reperire, decide di mettere in atto a Barrali un [[autogestione|progetto autogestionario]], la cosiddetta [[Collettività  Anarchica di Solidarietà]] ('''CAS''') <ref name="CAS">[http://www.sardegnabiblioteche.it/j/v/110?s=25237&v=2&c=1455&t=1&b= da Sardegna Biblioteche]</ref>. La CAS sarà  il risultato del forte senso di [[giustizia]] e [[libertà]] diffuso da serra tra la sua gente, progetto che godrà  dell'appoggio solidale di tutto il paese. In seno a questo progetto nasce nel [[1981]] l'"''Arkiviu-bibrioteka de kurtura populari''" (Archivio-biblioteca di cultura popolare) che alla sua morte assumerà  la denominazione di "[[S'arkiviu-bibrioteka "T. Serra"]]" <ref name="arkiviu">Arkiviu-Bibrioteka "T. Serra", via M. Melas 24, 09040
Verso il [[1968]], desideroso di aiutare Angelo Sanna, appena uscito dal carcere dopo aver scontato 25 anni di detenzione per tentato regicidio, grazie a degli aiuti economici che riesce finalmente a reperire, decide di mettere in atto a Barrali un [[autogestione|progetto autogestionario]], la cosiddetta [[Collettività  Anarchica di Solidarietà]] ('''CAS''') <ref name="CAS">[http://www.sardegnabiblioteche.it/j/v/110?s=25237&v=2&c=1455&t=1&b= da Sardegna Biblioteche]</ref>. La CAS sarà  il risultato del forte senso di [[giustizia]] e [[libertà]] diffuso da serra tra la sua gente, progetto che godrà  dell'appoggio solidale di tutto il paese. In seno a questo progetto nasce nel [[1981]] l'"''Arkiviu-bibrioteka de kurtura populari''" (Archivio-biblioteca di cultura popolare) che alla sua morte assumerà  la denominazione di "[[S'arkiviu-bibrioteka "T. Serra"]]" <ref name="arkiviu">Arkiviu-Bibrioteka "T. Serra", via M. Melas 24, 09040
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