Tom Regan: differenze tra le versioni

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Regan definisce "estrema" la propria posizione in merito ai diritti degli animali; spiegando che l'aggettivo "estremo" non è necessariamente sinonimo di "sbagliato" o "eccessivo". Infatti egli dice che nel condannare alcuni comportamenti immorali o violenti non si può non essere estremi (ad esempio nel caso della pedofilia o dello stupro, ognuno ricopre una posizione estrema).
Regan definisce "estrema" la propria posizione in merito ai diritti degli animali; spiegando che l'aggettivo "estremo" non è necessariamente sinonimo di "sbagliato" o "eccessivo". Infatti egli dice che nel condannare alcuni comportamenti immorali o violenti non si può non essere estremi (ad esempio nel caso della pedofilia o dello stupro, ognuno ricopre una posizione estrema).


Il suo estremismo è tale da giudicare positivamente le liberazioni animali mediante l’[[azione diretta]], anche se egli auspica l’autodenuncia del liberatore. Egli è particolarmente critico nei confronti delle [[utilitarismo|tesi utilitaristiche]] di [[Peter Singer]], poichè ritiene che sia necessario concentrarsi sui portatori degli "interessi", cioè gli esseri viventi, anziché sugli "interessi" in sé.
Il suo estremismo è tale da giudicare positivamente le liberazioni animali mediante l'[[azione diretta]], anche se egli auspica l'autodenuncia del liberatore. Egli è particolarmente critico nei confronti delle [[utilitarismo|tesi utilitaristiche]] di [[Peter Singer]], poichè ritiene che sia necessario concentrarsi sui portatori degli "interessi", cioè gli esseri viventi, anziché sugli "interessi" in sé.


Per Reagan il diritto è come una sorta di cartello immaginario su cui c'è scritto "vietato andare oltre", dove con "andare oltre" si intende l'invasione dello spazio di un altro [[Individuo|individuo]], sia esso umano o non umano. Tale invasione si va solitamente a concretizzare nella limitazione o privazione della [[libertà ]], nel provocare danni fisici e morali, nella tortura, nell'uccisione. Difendere un diritto significa soprattutto impedire che un essere vivente venga esposto a tutto ciò.   
Per Reagan il diritto è come una sorta di cartello immaginario su cui c'è scritto "vietato andare oltre", dove con "andare oltre" si intende l'invasione dello spazio di un altro [[Individuo|individuo]], sia esso umano o non umano. Tale invasione si va solitamente a concretizzare nella limitazione o privazione della [[libertà ]], nel provocare danni fisici e morali, nella tortura, nell'uccisione. Difendere un diritto significa soprattutto impedire che un essere vivente venga esposto a tutto ciò.   
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: «Stare al mondo è come stare su un'immaginaria ragnatela il cui centro corrisponde a quanto di peggio ci possa essere. Non potremo mai staccarci completamente dalla ragnatela, ma abbiamo il dovere di cercare di allontanarci il più possibile dal centro. E certamente si sta più vicini al centro utilizzando prodotti di aziende che pongono nello sfruttamento diretto e volontario degli animali e della natura il loro stesso obiettivo».
: «Stare al mondo è come stare su un'immaginaria ragnatela il cui centro corrisponde a quanto di peggio ci possa essere. Non potremo mai staccarci completamente dalla ragnatela, ma abbiamo il dovere di cercare di allontanarci il più possibile dal centro. E certamente si sta più vicini al centro utilizzando prodotti di aziende che pongono nello sfruttamento diretto e volontario degli animali e della natura il loro stesso obiettivo».


Regan non è propriamente legato al [[anarchismo |movimento anarchico]], tuttavia, con le sue opere, contribuisce all’estirpazione del concetto di dominio, su cui si fonda il sistema sociale attuale. Egli rende evidente, senza alcun ombra di dubbio, che tutti gli esseri viventi condividono con noi certi interessi quali la sopravvivenza, la riproduzione, la [[libertà ]] dal dolore ecc. Gli anarchici, che fondano la definizione dei diritti proprio su questi interessi, non possono che convergere, su questo punto, con il suo pensiero.
Regan non è propriamente legato al [[anarchismo |movimento anarchico]], tuttavia, con le sue opere, contribuisce all'estirpazione del concetto di dominio, su cui si fonda il sistema sociale attuale. Egli rende evidente, senza alcun ombra di dubbio, che tutti gli esseri viventi condividono con noi certi interessi quali la sopravvivenza, la riproduzione, la [[libertà ]] dal dolore ecc. Gli anarchici, che fondano la definizione dei diritti proprio su questi interessi, non possono che convergere, su questo punto, con il suo pensiero.


== Citazioni ==
== Citazioni ==
* «Gli animali da laboratorio non rappresentano una "risorsa", il cui status morale sia quello di essere utili agli interessi degli esseri umani. Sono soggetti ad una vita che va avanti, nel bene e nel male, per loro, indipendentemente dall’utilità  che potrebbero avere o meno per gli altri. Condividono con noi un particolare valore – un valore insito alla vita – e, qualsiasi cosa facciamo loro, dobbiamo rispettare quel valore, perché è giusto così. Trattarli come se il loro valore si riducesse alla loro utilità  per gli interessi umani, per quanto importanti possano essere questi interessi, significa trattarli ingiustamente; il fatto che i test sugli animali siano previsti dalla legge, non significa che siano moralmente tollerabili; dimostra solo che la legge stessa è ingiusta e che dovrebbe essere modificata.» (''The Case for Animal Rights'')
* «Gli animali da laboratorio non rappresentano una "risorsa", il cui status morale sia quello di essere utili agli interessi degli esseri umani. Sono soggetti ad una vita che va avanti, nel bene e nel male, per loro, indipendentemente dall'utilità  che potrebbero avere o meno per gli altri. Condividono con noi un particolare valore – un valore insito alla vita – e, qualsiasi cosa facciamo loro, dobbiamo rispettare quel valore, perché è giusto così. Trattarli come se il loro valore si riducesse alla loro utilità  per gli interessi umani, per quanto importanti possano essere questi interessi, significa trattarli ingiustamente; il fatto che i test sugli animali siano previsti dalla legge, non significa che siano moralmente tollerabili; dimostra solo che la legge stessa è ingiusta e che dovrebbe essere modificata.» (''The Case for Animal Rights'')
* «Io penso che gli animali che mangiamo abbiano sia il diritto a non dover subire sofferenze gratuite, che il diritto alla vita, se lo hanno anche gli uomini, che non mangiamo (...) e anche se gli animali venissero allevati in modo da condurre una vita più o meno piacevole, e fossero macellati in maniera "umana", questo non darebbe la certezza che i loro diritti, incluso il diritto alla vita, non vengano violati (...) Un numero sempre maggiore di animali è sottoposto alla durezza di questi metodi d’allevamento costretti a vivere in condizioni in cui si trovano incredibilmente ammassati gli uni agli altri. Inoltre, a causa di questi metodi, i desideri naturali di molti animali vengono spesso frustrati (...) In breve, sia in termini dei dolori fisici…che in termini di dolore psichico (...) essi provano un dolore non comune e immeritato. Oltre a questo, ci sono le raccapriccianti realtà  della macellazione "umana". (...) Gli animali (...) soffrono, quali prove oltre al loro gemito, ai loro sospiri, al tremolio del loro corpo, allo sguardo disperato dei loro occhi, ecc. (...) penso che gli animali possano, come in effetti accade loro, provare dolore, e che, a meno che, o fino a quando, non ci venga dimostrato, nonostante l’evidenza contraria, che gli animali non soffrono, noi siamo dalla parte della ragione pensando che lo facciano.» (''All That Dwell Therein'')
* «Io penso che gli animali che mangiamo abbiano sia il diritto a non dover subire sofferenze gratuite, che il diritto alla vita, se lo hanno anche gli uomini, che non mangiamo (...) e anche se gli animali venissero allevati in modo da condurre una vita più o meno piacevole, e fossero macellati in maniera "umana", questo non darebbe la certezza che i loro diritti, incluso il diritto alla vita, non vengano violati (...) Un numero sempre maggiore di animali è sottoposto alla durezza di questi metodi d'allevamento costretti a vivere in condizioni in cui si trovano incredibilmente ammassati gli uni agli altri. Inoltre, a causa di questi metodi, i desideri naturali di molti animali vengono spesso frustrati (...) In breve, sia in termini dei dolori fisici…che in termini di dolore psichico (...) essi provano un dolore non comune e immeritato. Oltre a questo, ci sono le raccapriccianti realtà  della macellazione "umana". (...) Gli animali (...) soffrono, quali prove oltre al loro gemito, ai loro sospiri, al tremolio del loro corpo, allo sguardo disperato dei loro occhi, ecc. (...) penso che gli animali possano, come in effetti accade loro, provare dolore, e che, a meno che, o fino a quando, non ci venga dimostrato, nonostante l'evidenza contraria, che gli animali non soffrono, noi siamo dalla parte della ragione pensando che lo facciano.» (''All That Dwell Therein'')
* «Se e quando aboliremo l’abuso degli animali: questo è un problema principalmente di carattere politico. Le persone devono cambiare le loro convinzioni prima di cambiare le loro abitudini di vita. Un'' ''numero consistente di persone, specialmente quelle che rivestono cariche pubbliche, devono credere nel cambiamento.» (''In Defence of Animals'')
* «Se e quando aboliremo l'abuso degli animali: questo è un problema principalmente di carattere politico. Le persone devono cambiare le loro convinzioni prima di cambiare le loro abitudini di vita. Un'' ''numero consistente di persone, specialmente quelle che rivestono cariche pubbliche, devono credere nel cambiamento.» (''In Defence of Animals'')
   
   
==Bibliografia==
==Bibliografia==
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