Tom Regan: differenze tra le versioni

m
Sostituzione testo - "iecc." con "i ecc."
Nessun oggetto della modifica
m (Sostituzione testo - "iecc." con "i ecc.")
 
(2 versioni intermedie di uno stesso utente non sono mostrate)
Riga 1: Riga 1:
[[File:TomRegan2.jpg|thumb|250px|Tom Regan]]
[[File:TomRegan2.jpg|thumb|250px|Tom Regan]]
'''Tom Regan''' (Pittsburgh, [[USA]], [[28 novembre]] [[1938]]-) è un [[filosofia|filosofo]] americano che dedica gran parte dei suoi studi all'analisi della "questione animale" e alla denuncia dello [[specismo]].
'''Tom Regan''' (Pittsburgh, [[USA]], [[28 novembre]] [[1938]]) è un [[filosofia|filosofo]] americano che dedica gran parte dei suoi studi all'analisi della "questione animale" e alla denuncia dello [[specismo]].


== Biografia ==
== Biografia ==
Riga 27: Riga 27:
== Citazioni ==
== Citazioni ==
* «Gli animali da laboratorio non rappresentano una "risorsa", il cui status morale sia quello di essere utili agli interessi degli esseri umani. Sono soggetti ad una vita che va avanti, nel bene e nel male, per loro, indipendentemente dall'utilità che potrebbero avere o meno per gli altri. Condividono con noi un particolare valore – un valore insito alla vita – e, qualsiasi cosa facciamo loro, dobbiamo rispettare quel valore, perché è giusto così. Trattarli come se il loro valore si riducesse alla loro utilità per gli interessi umani, per quanto importanti possano essere questi interessi, significa trattarli ingiustamente; il fatto che i test sugli animali siano previsti dalla legge, non significa che siano moralmente tollerabili; dimostra solo che la legge stessa è ingiusta e che dovrebbe essere modificata.» (''The Case for Animal Rights'')
* «Gli animali da laboratorio non rappresentano una "risorsa", il cui status morale sia quello di essere utili agli interessi degli esseri umani. Sono soggetti ad una vita che va avanti, nel bene e nel male, per loro, indipendentemente dall'utilità che potrebbero avere o meno per gli altri. Condividono con noi un particolare valore – un valore insito alla vita – e, qualsiasi cosa facciamo loro, dobbiamo rispettare quel valore, perché è giusto così. Trattarli come se il loro valore si riducesse alla loro utilità per gli interessi umani, per quanto importanti possano essere questi interessi, significa trattarli ingiustamente; il fatto che i test sugli animali siano previsti dalla legge, non significa che siano moralmente tollerabili; dimostra solo che la legge stessa è ingiusta e che dovrebbe essere modificata.» (''The Case for Animal Rights'')
* «Io penso che gli animali che mangiamo abbiano sia il diritto a non dover subire sofferenze gratuite, che il diritto alla vita, se lo hanno anche gli uomini, che non mangiamo (...) e anche se gli animali venissero allevati in modo da condurre una vita più o meno piacevole, e fossero macellati in maniera "umana", questo non darebbe la certezza che i loro diritti, incluso il diritto alla vita, non vengano violati (...) Un numero sempre maggiore di animali è sottoposto alla durezza di questi metodi d'allevamento costretti a vivere in condizioni in cui si trovano incredibilmente ammassati gli uni agli altri. Inoltre, a causa di questi metodi, i desideri naturali di molti animali vengono spesso frustrati (...) In breve, sia in termini dei dolori fisici...che in termini di dolore psichico (...) essi provano un dolore non comune e immeritato. Oltre a questo, ci sono le raccapriccianti realtà della macellazione "umana". (...) Gli animali (...) soffrono, quali prove oltre al loro gemito, ai loro sospiri, al tremolio del loro corpo, allo sguardo disperato dei loro occhi, ecc. (...) penso che gli animali possano, come in effetti accade loro, provare dolore, e che, a meno che, o fino a quando, non ci venga dimostrato, nonostante l'evidenza contraria, che gli animali non soffrono, noi siamo dalla parte della ragione pensando che lo facciano.» (''All That Dwell Therein'')
* «Io penso che gli animali che mangiamo abbiano sia il diritto a non dover subire sofferenze gratuite, che il diritto alla vita, se lo hanno anche gli uomini, che non mangiamo (...) e anche se gli animali venissero allevati in modo da condurre una vita più o meno piacevole, e fossero macellati in maniera "umana", questo non darebbe la certezza che i loro diritti, incluso il diritto alla vita, non vengano violati (...) Un numero sempre maggiore di animali è sottoposto alla durezza di questi metodi d'allevamento costretti a vivere in condizioni in cui si trovano incredibilmente ammassati gli uni agli altri. Inoltre, a causa di questi metodi, i desideri naturali di molti animali vengono spesso frustrati (...) In breve, sia in termini dei dolori fisici...che in termini di dolore psichico (...) essi provano un dolore non comune e immeritato. Oltre a questo, ci sono le raccapriccianti realtà della macellazione "umana". (...) Gli animali (...) soffrono, quali prove oltre al loro gemito, ai loro sospiri, al tremolio del loro corpo, allo sguardo disperato dei loro occhi ecc. (...) penso che gli animali possano, come in effetti accade loro, provare dolore, e che, a meno che, o fino a quando, non ci venga dimostrato, nonostante l'evidenza contraria, che gli animali non soffrono, noi siamo dalla parte della ragione pensando che lo facciano.» (''All That Dwell Therein'')
* «Se e quando aboliremo l'abuso degli animali: questo è un problema principalmente di carattere politico. Le persone devono cambiare le loro convinzioni prima di cambiare le loro abitudini di vita. Un'' ''numero consistente di persone, specialmente quelle che rivestono cariche pubbliche, devono credere nel cambiamento.» (''In Defence of Animals'')
* «Se e quando aboliremo l'abuso degli animali: questo è un problema principalmente di carattere politico. Le persone devono cambiare le loro convinzioni prima di cambiare le loro abitudini di vita. Un'' ''numero consistente di persone, specialmente quelle che rivestono cariche pubbliche, devono credere nel cambiamento.» (''In Defence of Animals'')
   
   
64 364

contributi