Tintino Rasi: differenze tra le versioni

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Il Comitato indice il congresso costitutivo dell'[[Alleanza Libertaria]] tra tutti gli anarchici di [[Francia]] per il [[26 ottobre|26]] e [[27 ottobre]] [[1924]] a Levallois-Perret nella periferia di Parigi, cui sono rappresentati 23 diversi gruppi presenti in tutta la [[Francia]]. [[Armando Borghi]] e [[Ugo Fedeli]] tentano di portare la neo costituita Alleanza sulle posizioni filo garibaldine sostenute dal «gruppo Gori» <ref>«In campo anarchico i due raggruppamenti più attivi erano il Comitato Pro Vittime Politiche, che teneva la riunione domenicale in un retrobottega vicino a Place de la République, e il gruppo “Pietro Gori” costituito in gran parte da un nucleo di anconetani molto attivi nella città marchigiana durante il Biennio rosso» ([http://storiaefuturo.eu/vicenda-rimossa-laffaire-ricciotti-garibaldi-lantifascismo-lingua-italiana-in-francia/ Una vicenda rimossa, l'affaire Ricicotti jr])</ref>, ma Rasi ed il "gruppo Pensiero e Azione" propongono di avviare un'azione autonoma degli anarchici presentando questo ordine del giorno:  
Il Comitato indice il congresso costitutivo dell'[[Alleanza Libertaria]] tra tutti gli anarchici di [[Francia]] per il [[26 ottobre|26]] e [[27 ottobre]] [[1924]] a Levallois-Perret nella periferia di Parigi, cui sono rappresentati 23 diversi gruppi presenti in tutta la [[Francia]]. [[Armando Borghi]] e [[Ugo Fedeli]] tentano di portare la neo costituita Alleanza sulle posizioni filo garibaldine sostenute dal «gruppo Gori» <ref>«In campo anarchico i due raggruppamenti più attivi erano il Comitato Pro Vittime Politiche, che teneva la riunione domenicale in un retrobottega vicino a Place de la République, e il gruppo “Pietro Gori” costituito in gran parte da un nucleo di anconetani molto attivi nella città marchigiana durante il Biennio rosso» ([http://storiaefuturo.eu/vicenda-rimossa-laffaire-ricciotti-garibaldi-lantifascismo-lingua-italiana-in-francia/ Una vicenda rimossa, l'affaire Ricicotti jr])</ref>, ma Rasi ed il "gruppo Pensiero e Azione" propongono di avviare un'azione autonoma degli anarchici presentando questo ordine del giorno:  
:«Il Congresso dell'Alleanza Libertaria, tenuto conto dell'o.d.g. Borghi, con cui si propone di affiatare, coordinare, armonizzare le varie iniziative d'azione nelle quali sono particolarmente impegnate le forze libertarie, si propone altresì di promuovere esso stesso come organismo tipicamente libertario una propria iniziativa d'azione, la quale, mentre risponde allo spirito d'iniziativa e d'azione a cui deve informarsi un organismo anarchico, costituisce la sua particolare ragione d'essere. Firmato Auro d'Arcola, Bifolchi, Damiano, Persici».  
:«Il Congresso dell'Alleanza Libertaria, tenuto conto dell'o.d.g. Borghi, con cui si propone di affiatare, coordinare, armonizzare le varie iniziative d'azione nelle quali sono particolarmente impegnate le forze libertarie, si propone altresì di promuovere esso stesso come organismo tipicamente libertario una propria iniziativa d'azione, la quale, mentre risponde allo spirito d'iniziativa e d'azione a cui deve informarsi un organismo anarchico, costituisce la sua particolare ragione d'essere. Firmato Auro d'Arcola, Bifolchi, Damiano, Persici».  
 
[[File: Armando_borghi.jpg|left|200px|thumb|[[Armando Borghi]]]]
Questo documento viene però bocciato da 9 voti contrari, 8 favorevoli, 6 astenuti; Rasi, la redazione di «La Rivendicazione» ed il "gruppo Pensiero e Azione", messi in minoranza, separarono le loro responsabilità dall'iniziativa garibaldina costituendosi in un nuovo [[Gruppo di Azione Anarchica]], appoggiato dagli anarchici di Moulhouse, Lyon ed altri. Il Gruppo di Azione Anarchica cercò di reperire con ogni mezzo armi e fondi per preparare un'azione, che non trovò mai concreta possibilità di realizzazione, per rovesciare il [[fascismo]], raccogliendone le direttive nell'opuscolo ''Compagno Ascolta'', diffuso nell'immigrazione ed introdotto clandestinamente in [[Italia]]. La lungimiranza e la fondatezza della diffidenza di Rasi nei confronti di Ricciotti Garibaldi furono clamorosamente dimostrate in tutta la loro evidenza nel novembre del [[1926]], il [[5 novembre]] la polizia francese bloccò un tentativo dei fuorusciti catalani del Colonnello Macia di rientrare in [[Spagna]], il [[7 novembre]] i servizi di sicurezza francesi arrestarono il Colonnello Garibaldi per spionaggio in favore del governo fascista italiano che, attraverso La Polla, alto funzionario dei servizi italiani, gli aveva versato 645.000 lire.  
Questo documento viene però bocciato da 9 voti contrari, 8 favorevoli, 6 astenuti; Rasi, la redazione di «La Rivendicazione» ed il "gruppo Pensiero e Azione", messi in minoranza, separarono le loro responsabilità dall'iniziativa garibaldina costituendosi in un nuovo [[Gruppo di Azione Anarchica]], appoggiato dagli anarchici di Moulhouse, Lyon ed altri. Il Gruppo di Azione Anarchica cercò di reperire con ogni mezzo armi e fondi per preparare un'azione, che non trovò mai concreta possibilità di realizzazione, per rovesciare il [[fascismo]], raccogliendone le direttive nell'opuscolo ''Compagno Ascolta'', diffuso nell'immigrazione ed introdotto clandestinamente in [[Italia]]. La lungimiranza e la fondatezza della diffidenza di Rasi nei confronti di Ricciotti Garibaldi furono clamorosamente dimostrate in tutta la loro evidenza nel novembre del [[1926]], il [[5 novembre]] la polizia francese bloccò un tentativo dei fuorusciti catalani del Colonnello Macia di rientrare in [[Spagna]], il [[7 novembre]] i servizi di sicurezza francesi arrestarono il Colonnello Garibaldi per spionaggio in favore del governo fascista italiano che, attraverso La Polla, alto funzionario dei servizi italiani, gli aveva versato 645.000 lire.  


Il nipote di Garibaldi, avvalendosi dei fondi della [[massoneria]] <ref>[http://dwardmac.pitzer.edu/anarchist_archives/coldoffthepresses/ControGli09.html Contro gli intrighi massonici nel campo rivoluzionario]</ref>, aveva montato in grande stile due grosse trappole per i volonterosi ma ingenui fuorusciti italiani e spagnoli, che sarebbero puntualmente scattate al momento del rientro delle loro formazioni nei rispettivi paesi. La mancata adesione alle Legioni garibaldine degli anarchici rappresentati da Auro d'Arcola, dapprima in minoranza, finì col determinarne l'abbandono da parte della maggioranza del [[movimento anarchico]], privandole della forza politica più numerosa e determinata del fuoriuscitismo italiano, questo rese praticamente impossibile realizzare la spedizione, facendo fallire la trappola del [[fascismo]] italiano e solamente l'intervento dei servizi francesi, che ne temevano i possibili risvolti internazionali negativi per il loro governo, disinnescò la trappola del [[fascismo]] spagnolo.  
Il nipote di Garibaldi, avvalendosi dei fondi della [[massoneria]] <ref>[http://dwardmac.pitzer.edu/anarchist_archives/coldoffthepresses/ControGli09.html Contro gli intrighi massonici nel campo rivoluzionario]</ref>, aveva montato in grande stile due grosse trappole per i volonterosi ma ingenui fuorusciti italiani e spagnoli, che sarebbero puntualmente scattate al momento del rientro delle loro formazioni nei rispettivi paesi. La mancata adesione alle Legioni garibaldine degli anarchici rappresentati da Auro d'Arcola, dapprima in minoranza, finì col determinarne l'abbandono da parte della maggioranza del [[movimento anarchico]], privandole della forza politica più numerosa e determinata del fuoriuscitismo italiano, questo rese praticamente impossibile realizzare la spedizione, facendo fallire la trappola del [[fascismo]] italiano e solamente l'intervento dei servizi francesi, che ne temevano i possibili risvolti internazionali negativi per il loro governo, disinnescò la trappola del [[fascismo]] spagnolo.  
[[File: Armando_borghi.jpg|left|thumb|[[Armando Borghi]]]]
 
[[File:Schiavina1.jpg|thumb|[[Raffaele Schiavina]]]]
[[File:Schiavina1.jpg|thumb|[[Raffaele Schiavina]]]]
Nel [[1925]] Rasi, pur avendo partecipato in prima persona alla polemica antigaribaldina che aveva diviso e scosso il [[movimento anarchico]], aderì all'iniziativa congiunta con [[Ugo Fedeli|Fedeli]] e [[Virgilio Gozzoli|Gozzoli]] di ricollegare il movimento. Nel marzo fusero le loro tre riviste dando voce comune alla [[stampa anarchica|rivista]] «La Tempra». Su questa linea, con [[Raffaele Schiavina]] e [[Armando Borghi]], prese parte all'elaborazione del progetto di pubblicare un settimanale da diffondere in tutta la [[Francia]] «che rilevi dal marasma attuale il movimento nostro». Il progetto prevedeva che egli avrebbe fatto parte del Consiglio di redazione di dieci membri, che gli articoli polemici sarebbero stati pubblicati, se firmati, nella sola Rubrica Libera senza commenti da parte della redazione, formato su cinque colonne, tiratura iniziale prevista in 3500 copie.  
Nel [[1925]] Rasi, pur avendo partecipato in prima persona alla polemica antigaribaldina che aveva diviso e scosso il [[movimento anarchico]], aderì all'iniziativa congiunta con [[Ugo Fedeli|Fedeli]] e [[Virgilio Gozzoli|Gozzoli]] di ricollegare il movimento. Nel marzo fusero le loro tre riviste dando voce comune alla [[stampa anarchica|rivista]] «La Tempra». Su questa linea, con [[Raffaele Schiavina]] e [[Armando Borghi]], prese parte all'elaborazione del progetto di pubblicare un settimanale da diffondere in tutta la [[Francia]] «che rilevi dal marasma attuale il movimento nostro». Il progetto prevedeva che egli avrebbe fatto parte del Consiglio di redazione di dieci membri, che gli articoli polemici sarebbero stati pubblicati, se firmati, nella sola Rubrica Libera senza commenti da parte della redazione, formato su cinque colonne, tiratura iniziale prevista in 3500 copie.  
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