Tierra y Libertad (periodico): differenze tra le versioni

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Nel [[1906]] ''Tierra y Libertad'' fu trasferito a Barcellona. Gli eventi e la rivolta che segnarono la [[Semana Trágica]] in diverse città di Barcellona, nel [[1909]], portarono alla messa al bando del giornale e alla brutale repressione dei propagandisti [[anarchici]] e degli editori.  
Nel [[1906]] ''Tierra y Libertad'' fu trasferito a Barcellona. Gli eventi e la rivolta che segnarono la [[Semana Trágica]] in diverse città di Barcellona, nel [[1909]], portarono alla messa al bando del giornale e alla brutale repressione dei propagandisti [[anarchici]] e degli editori.  


Dal [[24 febbraio]] [[1910]] (nuova apertura) al [[15 gennaio]] [[1919]] (nuova chiusura) ''Tierra y Libertad'' riuscì a unire e diffondere il suo messaggio [[libertario]] in gran parte della penisola iberica, diventando il portavoce più popolare del pensiero [[anarchico]] del tempo. <ref>Francisco Madrid ha scritto: «''Tierra y Libertad'' assumeva progressivamente il ruolo di depositario dell'"ortodossia [[anarchica]]". Il sostegno incondizionato che riceveva da tutti i settori [[libertari]] spagnoli gli permise di gettare le basi per lo sviluppo dell'organizzazione [[anarchica]]. Punto di riferimento obbligato, fu la piattaforma di supporto e incoraggiamento per la creazione di diverse federazioni [[anarchiche]] regionali, alle quali fornì in ogni momento una copertura informativa esauriente. Da questa posizione privilegiata alzò la bandiera dell'[[internazionalismo]] contro l'interventismo di alcuni [[anarchici]] che si erano schierati con le potenze alleate nella Grande Guerra, che è stata subito considerata dal periodico come una "deviazione pericolosa"».</ref> <ref>''Tierra y Libertad'' fu un grande difensore del [[sindacalismo]] [[libertario]] e sostenne tutte quelle iniziative e quegli [[scioperi]] che rappresentavano un avanzamento sulla via della liberazione dei lavoratori e nella strutturazione organizzata del [[sindacalismo]] [[libertario]]. Il tutto per lottare per il presente ma con lo sguardo verso la desiderata "rivoluzione sociale", sulla strada per una [[società]] [[anarchica]]. Il giornale elogiò eventi importanti come la [[Rivoluzione messicana]] ([[1910]]-[[1913]]) e la [[Rivoluzione russa]] ([[1917]]), raccogliendo tutto ciò che contrastasse il dominio dei proprietari terrieri e della borghesia, per una nuova società, senza padroni e senza schiavi.</ref>
Dal [[24 febbraio]] [[1910]] (nuova apertura) al [[15 gennaio]] [[1919]] (nuova chiusura) ''Tierra y Libertad'' riuscì a unire e diffondere il suo messaggio [[libertario]] in gran parte della penisola iberica, diventando il portavoce più popolare del pensiero [[anarchico]] del tempo.  


Ricomparve nel [[1923]], ma fu nuovamente soppresso dal dittatore Primo de Rivera. In questi anni il giornale fu diretto da [[Tomás Herreros]], [[Francisco Cardenal]], [[Juan Basón]] e [[Soledad Gustavo]] (pseudonimo di [[Teresa Mañé i Miravent]]). Tra i collaboratori: [[Víctor García]], [[Emilio Boal]], [[Eduardo Gilimón]], [[Federico Urales]], [[Fernando Tarrida del Mármol]], [[Anselmo Lorenzo]], [[Fermín Salvochea]]. La ''Biblioteca Tierra y Libertad'', pubblicava opere di [[Émile Pouget]], [[Fernand Pelloutier]], [[Juan Lazarte]], [[Ricardo Mella]] ecc.
Ricomparve nel [[1923]], ma fu nuovamente soppresso dal dittatore Primo de Rivera. In questi anni il giornale fu diretto da [[Tomás Herreros]], [[Francisco Cardenal]], [[Juan Basón]] e [[Soledad Gustavo]] (pseudonimo di [[Teresa Mañé i Miravent]]). Tra i collaboratori: [[Víctor García]], [[Emilio Boal]], [[Eduardo Gilimón]], [[Federico Urales]], [[Fernando Tarrida del Mármol]], [[Anselmo Lorenzo]], [[Fermín Salvochea]]. La ''Biblioteca Tierra y Libertad'', pubblicava opere di [[Émile Pouget]], [[Fernand Pelloutier]], [[Juan Lazarte]], [[Ricardo Mella]] ecc.
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*quinto periodo: [[1923]];
*quinto periodo: [[1923]];
*organo della [[Federación Anarquista Ibérica|FAI]]: dall'[[8 novembre]] [[1930]].
*organo della [[Federación Anarquista Ibérica|FAI]]: dall'[[8 novembre]] [[1930]].
== Pensiero ==
Con riferimento al periodo migliore di ''Tierra y Libertad'' ([[1910]]-[[1919]]), Francisco Madrid ha scritto: «''Tierra y Libertad'' assunse progressivamente il ruolo di depositario dell'"ortodossia [[anarchica]]". Il sostegno incondizionato che ricevette da tutti i settori [[libertari]] spagnoli gli permise di gettare le basi per lo sviluppo dell'organizzazione [[anarchica]]. Punto di riferimento obbligato, fu la piattaforma di supporto e incoraggiamento per la creazione di diverse federazioni [[anarchiche]] regionali, alle quali fornì in ogni momento una copertura informativa esauriente. Da questa posizione privilegiata alzò la bandiera dell'[[internazionalismo]] contro l'interventismo di alcuni [[anarchici]] che si erano schierati con le potenze alleate nella Grande Guerra, che è stata subito considerata dal periodico come una "deviazione pericolosa"».
''Tierra y Libertad'' fu un grande difensore del [[sindacalismo]] [[libertario]] e sostenne tutte quelle iniziative e quegli [[scioperi]] che rappresentavano un avanzamento sulla via della liberazione dei lavoratori e nella strutturazione organizzata del [[sindacalismo]] [[libertario]]. ogni sforzo era rivolto alla lotta per il presente, ma con lo sguardo verso la tanto desiderata "rivoluzione sociale" per una [[società]] [[anarchica]]. Il giornale elogiò eventi importanti come la [[Rivoluzione messicana]] ([[1910]]-[[1913]]) e la [[Rivoluzione russa]] ([[1917]]), raccogliendo tutto ciò che contrastasse il dominio dei proprietari terrieri e della borghesia, per una nuova [[società]], senza padroni e senza schiavi.


==Note==
==Note==
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