Tierra y Libertad (periodico): differenze tra le versioni

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== Storia ==
== Storia ==
[[File:TyL2.png|500px|miniatura|Testata del sito web di ''Tierra y Libertad'']]
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Nel [[1888]] venne pubblicato un [[stampa anarchica|periodico anarchico]] dal titolo ''Tierra Y Libertad''. Il nome fu scelto sulla base delle aspirazioni del movimento populista russo e di molti altri diseredati del mondo. Dopo un anno il foglio sospese le pubblicazioni e le riprese solo dieci anni dopo, come supplemento de «[[La Revista Blanca]]». Successivamente ''Tierra y Libertad'' divenne un quotidiano, fino alla chiusura ordinata dalla dittatura di Primo de Rivera nel [[1923]].  
Nel [[1888]] venne pubblicato a Gracia un [[stampa anarchica|quindicinale]] dal titolo ''Tierra Y Libertad'' (diretto da [[Sebastián Suñé]]). Il nome fu scelto sulla base delle aspirazioni del movimento populista russo e di molti altri diseredati del mondo. Dopo un anno (23 numeri usciti) il foglio sospese le pubblicazioni e le riprese solo dieci anni dopo, il [[20 maggio]] [[1899]], a Madrid, prima come supplemento de «[[La Revista Blanca]]» e due anni dopo in modo indipendente. Nel suo primo decennio il giornale (settimanale, pubblicato temporaneamente come quotidiano nel [[1903]]) fu diretto da [[Federico Urales]] e [[González Solá y Saavedra]]. Tra i collaboratori: [[Rafael Urbano]], Pahissa, [[Rodríguez Romero]], Urales, [[Elisee Reclus]], [[Carlos Malato]].
''Tierra y Libertad'' fu trasferito a Barcellona nel [[1906]], dove sapparve abbastanza ininterrottamente fino al [[1919]], quando fu chiuso. Ricomparve nel [[1923]], ma fu nuovamente soppresso dal dittatore Primo de Rivera. In questi anni il giornale fu diretto da Herreros, Cardenal, Basón e [[Soledad Gustavo]]. Tra i collaboratori: [[Víctor García]], [[Emilio Boal]], [[Eduardo Gilimón]], [[Federico Urales]], [[Fernando Tarrida del Mármol]], [[Anselmo Lorenzo]], [[Fermín Salvochea]]. Aveva una ''Biblioteca Tierra y Libertad,'' che pubblicava opere di [[Émile Pouget]], [[Fernand Pelloutier]], [[Juan Lazarte]], [[Ricardo Mella]] ecc.


Nel [[1930]] ricomparve come settimanale, pubblicato dalla [[Federazione Anarchica Iberica]], e divenne poi quotidiano molto apprezzato durante la [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|rivoluzione spagnola]]. Dopo la vittoria dei franchisti continuò le pubblicazioni in clandestinità. Parallelamente, in [[Messico]], un gruppo di esiliati spagnoli pubblicarono un periodico mensile con testata identica a quella spagnola. In [[Spagna]], nel [[1977]], con la riorganizzazione [[libertaria]], avvenuta dopo la morte di [[Francisco Franco]], i gruppi della [[Federazione Anarchica Iberica|FAI]] decisero nuovamente di pubblicare mensilmente ''Tierra y Libertad''.
Nel [[1930]] il giornale ricomparve come settimanale, pubblicato dalla [[Federazione Anarchica Iberica]] di Valencia. Fu più volte sospeso e ripubblicato a causa della persecuzione del governo. Nell'aprile [[1931]] era sottotitolato «'''Órgano de la revolución social de España'''» («'''Organo della rivoluzione sociale di Spagna'''»). Conteneva vari articoli di opinione, attualità, nonché informazioni su eventi e pubblicazioni su temi [[libertari]].
 
La rivista, come tutte le testate indipendenti, era autogestita dalla [[Federazione Anarchica Iberica|FAI]], rifiutando di ricevere sussidi dallo [[Stato]] o dalle istituzioni. Negli anni '30 era uno dei giornali più letti e diffusi in [[Spagna]]. La sua tiratura raggiunse le 30.000 copie, la più grande per un organo di stampa politica.
 
Vi scrissero i principali pensatori [[anarchici]] del XX secolo, tra cui: [[Federica Montseny]], [[Federico Urales]], [[Petr Kropotkin]], [[Rudolf Rocker]], [[Francisco Ascaso]], [[Luigi Fabbri]], [[Juan García Oliver]], [[Max Nettlau]], [[Melchor Rodríguez]] e [[Ramón Acín]]. Alcuni dei suoi direttori furono Alaiz, Juanel, [[Jacobo Maguid]] e [[Diego Abad de Santillán]]; tra i suoi amministratori vi furono [[Josep Peirats]] e Juanel ed Ecorza.
 
''Tierra y Libertad'' fu molto apprezzato durante la [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|rivoluzione spagnola]] (periodo in cui uscì come quotidiani). Dopo la vittoria dei franchisti continuò le pubblicazioni in clandestinità a Nadrid e Barcellona sotto la guida di [[Ramón Rufat]]. Parallelamente, in [[Messico]], un gruppo di esiliati spagnoli pubblicarono un periodico mensile con testata identica a quella spagnola. In [[Spagna]], nel [[1977]], con la riorganizzazione [[libertaria]], avvenuta dopo la morte di [[Francisco Franco]], i gruppi della [[Federazione Anarchica Iberica|FAI]] decisero nuovamente di pubblicare mensilmente ''Tierra y Libertad''.
 
Tra il [[1944]] e il [[1988]] fu pubblicato da esuli [[anarchici]] spagnoli in [[Messico]]. Totalizzò più di 400 numeri. Lo fondarono [[Hermilo Alonso]], [[Marcos Alcón]], [[Marcos Rojas]] e [[Benjamín Cano Ruiz]]. Lo diressero [[Floreal Ocaña]], [[Cano Ruiz]], [[Severino Campos]], [[Eliseo Rojas]] ecc. Vi collaborarono Lazarte, Papiol, [[Manuel Villar]], [[José Alberola]] ecc.


==Note==
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