ThyssenKrupp: differenze tra le versioni

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*Nel [[2002]] scoppia un incendio nella sede torinese, ma non ci sono feriti di rilievo e la situazione torna alla normalità .
*Nel [[2002]] scoppia un incendio nella sede torinese, ma non ci sono feriti di rilievo e la situazione torna alla normalità .


*Nella notte tra il [[5 dicembre|5]]-[[6 dicembre]] [[2007]], presso lo stabilimento di '''Torino''', una vasca di olio bollente, utilizzato per il raffreddamento dei laminati, ha preso fuoco, ma mentre il gruppo degli operai cercava di spegnere le fiamme con gli estintori prima, e con le manichette poi, è stato investito da una enorme fiammata sprigionata da una tubatura d'olio ad alta pressione, che ha ceduto e l'olio nebulizzato è uscito prendendo fuoco, investendo in pieno gli operai intenti nel tentativo di domare il principio di incendio e causandone, in tempi diversi, la morte. Immediatamente il reparto è diventato un inferno. Poiché l'impianto di Torino era in fase di dismissione, con la concentrazione dell'azienda a Terni, l'azienda ha ridotto consistentemente la manutenzione degli impianti e tralasciato di seguire le norme di sicurezza. Per questo motivo gli estintori che avrebbero dovuto spegnere i fuochi sono stati trovati in parte vuoti e per questo il gruppo di operai era in servizio da più di 4 ore rispetto al normale turno lavorativo. Per questo, '''Antonio Schiavone, Roberto Scola, Angelo Laurino, Bruno Santino, Rocco Marzo, Rosario Rodinò''' e '''Giuseppe De Masi''' sono morti in una maniera così orribile.<ref>[http://www.qmsroma.com/download/caso_thyssen.pdf Sentenza di primo grado]</ref> <ref>[http://radioblackout.org/2013/03/strage-thyssen-parenti-e-solidali-ai-microfoni-di-radio-blackout/ Ridotta la condanna in secondo grado]</ref>
*Nella notte tra il [[5 dicembre|5]]-[[6 dicembre]] [[2007]], presso lo stabilimento di '''Torino''', una vasca di olio bollente, utilizzato per il raffreddamento dei laminati, ha preso fuoco, ma mentre il gruppo degli operai cercava di spegnere le fiamme con gli estintori prima, e con le manichette poi, è stato investito da una enorme fiammata sprigionata da una tubatura d'olio ad alta pressione, che ha ceduto e l'olio nebulizzato è uscito prendendo fuoco, investendo in pieno gli operai intenti nel tentativo di domare il principio di incendio e causandone, in tempi diversi, la morte. Immediatamente il reparto è diventato un inferno. Poiché l'impianto di Torino era in fase di dismissione, con la concentrazione dell'azienda a Terni, l'azienda ha ridotto consistentemente la manutenzione degli impianti e tralasciato di seguire le norme di sicurezza. Per questo motivo gli estintori che avrebbero dovuto spegnere i fuochi sono stati trovati in parte vuoti e per questo il gruppo di operai era in servizio da più di 4 ore rispetto al normale turno lavorativo. Per questo, '''Antonio Schiavone, Roberto Scola, Angelo Laurino, Bruno Santino, Rocco Marzo, Rosario Rodinò''' e '''Giuseppe De Masi''' sono morti in una maniera così orribile.<ref>[http://www.qmsroma.com/download/caso_thyssen.pdf Sentenza di primo grado]</ref> <ref>[http://radioblackout.org/2013/03/strage-thyssen-parenti-e-solidali-ai-microfoni-di-radio-blackout/ Ridotta la condanna in secondo grado]</ref>


*Sempre nel dicembre [[2007]] un'altro incendio, ad una cappa di aspirazione, è scoppiato in una sede distaccata delle acciaierie a Terni, senza però provocare morti o feriti.
*Sempre nel dicembre [[2007]] un'altro incendio, ad una cappa di aspirazione, è scoppiato in una sede distaccata delle acciaierie a Terni, senza però provocare morti o feriti.
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