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== '''''«La Fine dell'Anarchismo?»''''' di [[Luigi Galleani]] ==
== '''''«La Fine dell'Anarchismo?»''''' di [[Luigi Galleani]] ==
<small>[[File:Galleani_fine.jpg|miniatura|250px|left|'''''[http://www.centrostudifsmerlino.org/wp-content/uploads/2018/06/Luigi-Galleani-La-fine-dellanarchismo.pdf La Fine dell'Anarchismo?]''''', un libro di [[Luigi Galleani]].]]
[[File:Galleani_fine.jpg|miniatura|250px|left|'''''[http://www.centrostudifsmerlino.org/wp-content/uploads/2018/06/Luigi-Galleani-La-fine-dellanarchismo.pdf La Fine dell'Anarchismo?]''''', un libro di [[Luigi Galleani]].]]
In occasione del Primo Congresso Anarchico Italiano (Roma, [[16 giugno|16]]-[[20 giugno]] [[1907]]) il pubblicista Cesare Sobrero intervistò [[Francesco Saverio Merlino]] (allontanatosi dal [[movimento anarchico]] intorno al [[1899]]) per conoscere la «situazione» del «partito [[anarchico]] e ricercarne il probabile avvenire»; l'intervista, col titolo ''La fine dell'Anarchismo'' venne pubblicata su ''La Stampa'' di Torino, e poi su ''L'Ora'' di Palermo, su ''L'Unione'' di Tunisi ecc. [[Luigi Fabbri]], allora redattore con [[Pietro Gori]], de ''[[Il Pensiero]]'', subito dopo aver letto il testo di quell'intervista, indirizzò unalettera personale al [[Francesco Saverio Merlino|Merlino]] esprimendo, tra l'altro, la suameraviglia ed il suo dispiacere. Al [[Luigi Fabbri|Fabbri]] faceva eco, dall'America, [[Luigi Galleani]] con una serie di articoli, pubblicati su ''[[Cronaca Sovversiva]]'', i quali furono successivamente raccolti in volume col titolo '''''La fine dell'anarchismo?'''''.
<small>In occasione del Primo Congresso Anarchico Italiano (Roma, [[16 giugno|16]]-[[20 giugno]] [[1907]]) il pubblicista Cesare Sobrero intervistò [[Francesco Saverio Merlino]] (allontanatosi dal [[movimento anarchico]] intorno al [[1899]]) per conoscere la «situazione» del «partito [[anarchico]] e ricercarne il probabile avvenire»; l'intervista, col titolo ''La fine dell'Anarchismo'' venne pubblicata su ''La Stampa'' di Torino, e poi su ''L'Ora'' di Palermo, su ''L'Unione'' di Tunisi ecc. [[Luigi Fabbri]], allora redattore con [[Pietro Gori]], de ''[[Il Pensiero]]'', subito dopo aver letto il testo di quell'intervista, indirizzò unalettera personale al [[Francesco Saverio Merlino|Merlino]] esprimendo, tra l'altro, la suameraviglia ed il suo dispiacere. Al [[Luigi Fabbri|Fabbri]] faceva eco, dall'America, [[Luigi Galleani]] con una serie di articoli, pubblicati su ''[[Cronaca Sovversiva]]'', i quali furono successivamente raccolti in volume col titolo '''''La fine dell'anarchismo?'''''.</small>


Questo saggio di [[Luigi Galleani]] è di rilevante interesse teorico in quanto contiene, sia pure per accenni, il complesso delle tesi sostenute dall'[[anarchismo]]. Infatti, dopo l'esposizione della concezione [[anarchica]] dedotta dagli scritti più noti di [[Francesco Saverio Merlino|Merlino]], il saggio mette in rilievo la caratteristica dell'[[anarchismo]], si sofferma lungamente sulle sostanziali differenze tra [[collettivismo]] socialista e [[comunismo anarchico]], e tra [[anarco-individualismo|individualismo]] e [[comunismo anarchico]], e deduce la solidità dell'idea [[anarchica]] nei confronti delle altre scuole [[socialiste]]. La critica di [[Francesco Saverio Merlino|Merlino]] aveva anche toccato uno dei punti più delicati - e pertanto più polemico e scottante anche in seno al [[movimento anarchico]] - come quello dell'«[[organizzazione]]», così esprimendosi: «[...] il partito [[anarchico]] è smembrato dalle lotte tra i partigiani delle due diverse tendenze, cioè fra [[anarco-individualismo|individualisti]] ed [[organizzatori]]. Gli [[organizzatori]] non riescono a trovauna forma d'organizzazione compatibile con i loro principi [[anarchici]]. Gli [[anarco-individualismo|individualisti]], i quali si mantengono contrari ad o-ni forma di [[organizzazione]], non trovano modo d'agire».</small>
Questo saggio di [[Luigi Galleani]] è di rilevante interesse teorico in quanto contiene, sia pure per accenni, il complesso delle tesi sostenute dall'[[anarchismo]]. Infatti, dopo l'esposizione della concezione [[anarchica]] dedotta dagli scritti più noti di [[Francesco Saverio Merlino|Merlino]], il saggio mette in rilievo la caratteristica dell'[[anarchismo]], si sofferma lungamente sulle sostanziali differenze tra [[collettivismo]] socialista e [[comunismo anarchico]], e tra [[anarco-individualismo|individualismo]] e [[comunismo anarchico]], e deduce la solidità dell'idea [[anarchica]] nei confronti delle altre scuole [[socialiste]]. La critica di [[Francesco Saverio Merlino|Merlino]] aveva anche toccato uno dei punti più delicati - e pertanto più polemico e scottante anche in seno al [[movimento anarchico]] - come quello dell'«[[organizzazione]]», così esprimendosi: «[...] il partito [[anarchico]] è smembrato dalle lotte tra i partigiani delle due diverse tendenze, cioè fra [[anarco-individualismo|individualisti]] ed [[organizzatori]]. Gli [[organizzatori]] non riescono a trovauna forma d'organizzazione compatibile con i loro principi [[anarchici]]. Gli [[anarco-individualismo|individualisti]], i quali si mantengono contrari ad o-ni forma di [[organizzazione]], non trovano modo d'agire».
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