Sulla teologia della fotografia di strada (di Pino Bertelli): differenze tra le versioni

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[[File:Pinobertellihome.jpg|thumb|400 px|[[Pino Bertelli]] fotografato da Paola Grillo nella Taverna Buenaventura Durruti (Barcellona, Spagna, 2007) - «La sola epoca che mi commuove è quella della Banda Bonnot» (Anonimo Toscano)]]
[[File:Pinobertellihome.jpg|thumb|400 px|[[Pino Bertelli]] fotografato da Paola Grillo nella Taverna Buenaventura Durruti (Barcellona, Spagna, 2007) - «La sola epoca che mi commuove è quella della Banda Bonnot» (Anonimo Toscano)]]
Mio padre e mia madre mi hanno insegnato ad amare il diverso, il povero, l'escluso e mi dicevano vicino al fuoco, mentre il pesce azzurro arrostiva nel sale, che nessuno può comprare un sorriso... e ancora... una mosca quando muore soffre quanto un re... e quando fuggivo sul tetto a guardare le stelle, a cercare la regina degli stracci sulla Via Lattea... fai quello che vuoi, ma
Mio padre e mia madre mi hanno insegnato ad amare il diverso, il povero, l'escluso e mi dicevano vicino al fuoco, mentre il pesce azzurro arrostiva nel sale, che nessuno può comprare un sorriso... e ancora... una mosca quando muore soffre quanto un re... e quando fuggivo sul tetto a guardare le stelle, a cercare la regina degli stracci sulla Via Lattea... fai quello che vuoi, ma
quello che fai fallo con amore... perché quand'anche avessi tutti i mari e i cieli della terra, e tutto l'onore degli uomini, se non ho l'amore non sono niente... e quando penso a mio figlio e al figlio suo che sta per nascere... penso a tutta la cattiveria alla quale andrà  incontro, alla mediocrità , alla rapacità , alla violenza della quale è capace una grande parte dell'umanità  ricca... è a quel bambino che penso e ai poveri della terra... '''e allora sogno di andare a
quello che fai fallo con amore... perché quand'anche avessi tutti i mari e i cieli della terra, e tutto l'onore degli uomini, se non ho l'amore non sono niente... e quando penso a mio figlio e al figlio suo che sta per nascere... penso a tutta la cattiveria alla quale andrà  incontro, alla mediocrità, alla rapacità, alla violenza della quale è capace una grande parte dell'umanità  ricca... è a quel bambino che penso e ai poveri della terra... '''e allora sogno di andare a
costruire un mondo in cui ogni uomo, senza eccezione di razza, di religione, di nazionalità ... possa vivere una vita pienamente umana, liberata dalle schiavitù che gli vengono da altri uomini... fuori dall'amore non c'è salvezza'''.
costruire un mondo in cui ogni uomo, senza eccezione di razza, di religione, di nazionalità ... possa vivere una vita pienamente umana, liberata dalle schiavitù che gli vengono da altri uomini... fuori dall'amore non c'è salvezza'''.


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pedagogia degli oppressi che unisce teoria e prassi e secondo l'insegnamento di Paulo Freire, tende a modificare la relazione tra l'uomo oppresso e l'ambiente che lo circonda. La coscienza critica della fotografia di strada come teologia di liberazione, trova un suo linguaggio e diventa essa stessa icona o traccia di trasformazione radicale della società  ingiusta. «Indicami qualcuno che ami ed egli comprenderà  quello che sto dicendo. Dammi qualcuno che desideri, che cammini in questo deserto, qualcuno che abbia sete e sospiri per la fonte della vita. Mostrami questa persona ed ella saprà  quello che voglio dire» (Agostino, il berbero).  
pedagogia degli oppressi che unisce teoria e prassi e secondo l'insegnamento di Paulo Freire, tende a modificare la relazione tra l'uomo oppresso e l'ambiente che lo circonda. La coscienza critica della fotografia di strada come teologia di liberazione, trova un suo linguaggio e diventa essa stessa icona o traccia di trasformazione radicale della società  ingiusta. «Indicami qualcuno che ami ed egli comprenderà  quello che sto dicendo. Dammi qualcuno che desideri, che cammini in questo deserto, qualcuno che abbia sete e sospiri per la fonte della vita. Mostrami questa persona ed ella saprà  quello che voglio dire» (Agostino, il berbero).  


La teologia della fotografia di strada si oppone alla violenza istituzionalizzata e non si scandalizza che contro la violenza ingiusta degli oppressori, possa sorgere la violenza giusta degli oppressi. Quando l'ingiustizia ha posto al suo servizio la legalità , l'ordine, il diniego... le classi povere private del diritto alla voce, alla dignità , alla presenza... alla fotografia di strada non resta che lavorare per un'educazione liberatrice e passare
La teologia della fotografia di strada si oppone alla violenza istituzionalizzata e non si scandalizza che contro la violenza ingiusta degli oppressori, possa sorgere la violenza giusta degli oppressi. Quando l'ingiustizia ha posto al suo servizio la legalità, l'ordine, il diniego... le classi povere private del diritto alla voce, alla dignità, alla presenza... alla fotografia di strada non resta che lavorare per un'educazione liberatrice e passare
dalle condizioni di vita inumane a condizioni più umane, con ogni mezzo.
dalle condizioni di vita inumane a condizioni più umane, con ogni mezzo.


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=== Della fotografia documentaria ===
=== Della fotografia documentaria ===


'''Per fotografia documentaria s'intende che la rappresentazione del reale è cercata, scavata, rubata alla realtà  dallo sguardo fantastico o dall'indignazione del fotografo'''. Ora, qualsiasi foto è un “documento” ma la fotografia documentaria fa dell'atto visivo anche, o spesso, una raffigurazione della verità  non dolcificata, tradita o semplicemente non censurata dalle richieste del mercato. Non importa intervenire su ciò che si fotografa o che la fotografia riproduca l'immagine fedele della realtà , quello che conta è che la fotografia contenga il vero, e niente è più vero del falso. La fotografia documentaria contiene un significato generale che trapassa la fotografia d'attualità  e mostra non solo il dato storico ma anche il coinvolgimento dell'autore.
'''Per fotografia documentaria s'intende che la rappresentazione del reale è cercata, scavata, rubata alla realtà  dallo sguardo fantastico o dall'indignazione del fotografo'''. Ora, qualsiasi foto è un “documento” ma la fotografia documentaria fa dell'atto visivo anche, o spesso, una raffigurazione della verità  non dolcificata, tradita o semplicemente non censurata dalle richieste del mercato. Non importa intervenire su ciò che si fotografa o che la fotografia riproduca l'immagine fedele della realtà, quello che conta è che la fotografia contenga il vero, e niente è più vero del falso. La fotografia documentaria contiene un significato generale che trapassa la fotografia d'attualità  e mostra non solo il dato storico ma anche il coinvolgimento dell'autore.


La fotografia documentaria contiene lo storico, il poetico, il realistico... ma ne
La fotografia documentaria contiene lo storico, il poetico, il realistico... ma ne
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in sé anche la critica radicale dell'ordine.
in sé anche la critica radicale dell'ordine.


Il divieto fa emergere la trasgressione ma per la quasi totalità  della fotografia mercantile, l'immagine documentaria resta all'interno di quella proliferazione d'informazioni audiovisuali che investono la quotidianità  e rendono indifferenti a tutto, compreso il patibolo delle lacrime. L'assoluta tolleranza di tutte le opinioni fotografiche ha come fondamento l'intolleranza assoluta di tutte le inciviltà . '''Il diritto di scrivere, fotografare, filmare, pensare, dire di tutto su tutto...non ha niente a che vedere con la libertà  di pensiero...''' semmai ha molto a che fare con la libertà  di uccidere, torturare, opprimere, affamare, sfruttare il povero... e permettere ai mass-media, alle università , alle gallerie d'arte... di sostenere la dis/umanizzazione della comunità  che viene.
Il divieto fa emergere la trasgressione ma per la quasi totalità  della fotografia mercantile, l'immagine documentaria resta all'interno di quella proliferazione d'informazioni audiovisuali che investono la quotidianità  e rendono indifferenti a tutto, compreso il patibolo delle lacrime. L'assoluta tolleranza di tutte le opinioni fotografiche ha come fondamento l'intolleranza assoluta di tutte le inciviltà . '''Il diritto di scrivere, fotografare, filmare, pensare, dire di tutto su tutto...non ha niente a che vedere con la libertà  di pensiero...''' semmai ha molto a che fare con la libertà  di uccidere, torturare, opprimere, affamare, sfruttare il povero... e permettere ai mass-media, alle università, alle gallerie d'arte... di sostenere la dis/umanizzazione della comunità  che viene.


Le immagini più consumate della civiltà  dello spettacolo sono gogne. Ci sono interi popoli che non hanno diritto d'opinione e di vita di fronte alle potenze occidentali eppure sono i più fotografati, filmati, videoripresi... il digitale fa miracoli... il genocidio in diretta è come un medicamento sociale... fa bene a tutti e anche i bambini hanno i giocattoli telematici per dare agli ultimi la sorte che meritano. Nemmeno i “bastoni animati” di Walt Disney hanno fatto tanti
Le immagini più consumate della civiltà  dello spettacolo sono gogne. Ci sono interi popoli che non hanno diritto d'opinione e di vita di fronte alle potenze occidentali eppure sono i più fotografati, filmati, videoripresi... il digitale fa miracoli... il genocidio in diretta è come un medicamento sociale... fa bene a tutti e anche i bambini hanno i giocattoli telematici per dare agli ultimi la sorte che meritano. Nemmeno i “bastoni animati” di Walt Disney hanno fatto tanti
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dei saperi codificati e sulla fine del mercantilismo come forma diffusa
dei saperi codificati e sulla fine del mercantilismo come forma diffusa
dell'inutilità  dell'arte. La libertà  d'espressione come il rispetto dei diritti più elementari
dell'inutilità  dell'arte. La libertà  d'espressione come il rispetto dei diritti più elementari
dell'uomo non si dà , si conquista. '''Capitalismo e schizofrenia sono viacoli dell'inconscio collettivo che ri/produce la comunicazione maniacale, repressiva, idolatrica della società  moderna'''. Le macchine desideranti di Félix Guattari e Gilles Deleuze o la scatola degli arnesi di Michel Foucault, determinano modelli, comportamenti, bisogni dell'immaginario sociale e come negli studi sulla burocratizzazione del mondo di Bruno Rizzi, vanno a configurare
dell'uomo non si dà, si conquista. '''Capitalismo e schizofrenia sono viacoli dell'inconscio collettivo che ri/produce la comunicazione maniacale, repressiva, idolatrica della società  moderna'''. Le macchine desideranti di Félix Guattari e Gilles Deleuze o la scatola degli arnesi di Michel Foucault, determinano modelli, comportamenti, bisogni dell'immaginario sociale e come negli studi sulla burocratizzazione del mondo di Bruno Rizzi, vanno a configurare
l'ideologia dominante nei linguaggi di chiusura delle rappresentazioni artistiche,
l'ideologia dominante nei linguaggi di chiusura delle rappresentazioni artistiche,
anche.
anche.
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terra... c'è da dire che da qualche parte la ricchezza critica, radicale, [[Eresia | ereticale]]
terra... c'è da dire che da qualche parte la ricchezza critica, radicale, [[Eresia | ereticale]]
di questi coltivatori di anime ribelli ha attecchito, ma non è ancora una
di questi coltivatori di anime ribelli ha attecchito, ma non è ancora una
foresta di torce quella che brucia il disordine genuflesso della creatività , senza
foresta di torce quella che brucia il disordine genuflesso della creatività, senza
averlo amato mai.
averlo amato mai.


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Si tratta di restituire all'arte di comunicare lo stupore dell'infanzia e
Si tratta di restituire all'arte di comunicare lo stupore dell'infanzia e
fare della meraviglia il principio di tutte le disobbedienze, a partire dall'educazione
fare della meraviglia il principio di tutte le disobbedienze, a partire dall'educazione
come pratica della libertà . «Nessuno educa nessuno. Nessuno si educa da solo. Le persone si educano nel dialogo e nel cammino della libertà » ([[Paulo Freire]], diceva). L'obbedienza non mai stata una virtù. Non abbiamo paura delle rovine, perché il mondo nuovo del quale parliamo è già  qui, tra le lucciole di maggio e la poesia in forma di solidarietà , di fraternità  e
come pratica della libertà . «Nessuno educa nessuno. Nessuno si educa da solo. Le persone si educano nel dialogo e nel cammino della libertà » ([[Paulo Freire]], diceva). L'obbedienza non mai stata una virtù. Non abbiamo paura delle rovine, perché il mondo nuovo del quale parliamo è già  qui, tra le lucciole di maggio e la poesia in forma di solidarietà, di fraternità  e
di gioia. Quando a sognare è un uomo soltanto, resta solo un sogno, ma quando il suo sogno si trascolora nel sogno di tanti, diventa storia.
di gioia. Quando a sognare è un uomo soltanto, resta solo un sogno, ma quando il suo sogno si trascolora nel sogno di tanti, diventa storia.


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di una comunità  differente e di una differente società  di armonia. La
di una comunità  differente e di una differente società  di armonia. La
teologia della fotografia di strada lavora sull'immaginario liberato. Il passaggio
teologia della fotografia di strada lavora sull'immaginario liberato. Il passaggio
dalla poesia alla vita quotidiana impone un salto di qualità , una rottura con
dalla poesia alla vita quotidiana impone un salto di qualità, una rottura con
l'ordine dell'ingiustizia, l'intervento dell'immaginazione contro i disegni salvifici
l'ordine dell'ingiustizia, l'intervento dell'immaginazione contro i disegni salvifici
della civiltà  dello spettacolo e dice: la mia parola è no!
della civiltà  dello spettacolo e dice: la mia parola è no!
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