Storia dell'anarchismo sardo: differenze tra le versioni

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[[File:S(A)rdegn(A).jpg|thumb|Sardegna anarchica]]Sono ben poche le notizie che si hanno sull’[[anarchismo]] sardo. È certo però che dopo la caduta del [[Fascismo|fascismo]] la storiografia ufficiale ha tentato di minimizzare, se non del tutto negare, il ruolo avuto dagli anarchici nello sviluppo delle [[antifascismo|lotte antifasciste]]. Solo negli anni 80, grazie al lavoro di [[Costantino Cavalleri]] nella "[[S'arkiviu-bibrioteka "T. Serra"|Biblioteca "S´arkiviu"]]", intitolata a [[Tomaso Serra]], il più conosciuto anarchico sardo, si è cominciato a far luce sull'esperienza anarchica nell'isola.
[[File:S(A)rdegn(A).jpg|thumb|Sardegna anarchica]]Sono ben poche le notizie che si hanno sull'[[anarchismo]] sardo. È certo però che dopo la caduta del [[Fascismo|fascismo]] la storiografia ufficiale ha tentato di minimizzare, se non del tutto negare, il ruolo avuto dagli anarchici nello sviluppo delle [[antifascismo|lotte antifasciste]]. Solo negli anni 80, grazie al lavoro di [[Costantino Cavalleri]] nella "[[S'arkiviu-bibrioteka "T. Serra"|Biblioteca "S´arkiviu"]]", intitolata a [[Tomaso Serra]], il più conosciuto anarchico sardo, si è cominciato a far luce sull'esperienza anarchica nell'isola.


==Premessa==
==Premessa==
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==L'ottocento==
==L'ottocento==


L'800 è un secolo in cui si svilupparono molte proteste e insurrezioni popolari: dopo la legge delle chiudende del [[1820]] <ref name="chiudende">[http://www.mamoiada.org/_pdf/Le%20chiudende.pdf Le chiudende]</ref>, che di fatto privatizzò le terre pubbliche, si registrarono numerose rivolte nel Nuorese <ref name="natale sanna">Il cammino dei sardi, Natale Sanna, pag 385</ref>. In seguito se ne verificarono anche a Sedilo ([[1850]]), Sassari ([[1852]]) e Oschiri ([[1855]]) <ref name="natale">Il cammino dei sardi, Natale Sanna, pag 393</ref>, tutte determinate dalla fusione con il Piemonte che portò con sé l’introduzione del servizio militare obbligatorio, la pressione fiscale e l’aumento del costo della vita. Con le leggi del [[1863]]-[[1873]] fu anche limitato l'uso civico delle terre: a Nuoro la popolazione insorse nel [[1868]] con i cosiddetti moti di '''''su Connottu''''' (cioè “al conosciuto”, ovvero l'aspirazione al ritorno alle antiche usanze). Risulta evidente quindi che i sardi erano storicamente predisposti verso al collettivizzazione dei beni pubblici e assai avversi alla [[proprietà  privata]], che potè essere imposta solo con l'uso della forza e la [[repressione]] popolare.
L'800 è un secolo in cui si svilupparono molte proteste e insurrezioni popolari: dopo la legge delle chiudende del [[1820]] <ref name="chiudende">[http://www.mamoiada.org/_pdf/Le%20chiudende.pdf Le chiudende]</ref>, che di fatto privatizzò le terre pubbliche, si registrarono numerose rivolte nel Nuorese <ref name="natale sanna">Il cammino dei sardi, Natale Sanna, pag 385</ref>. In seguito se ne verificarono anche a Sedilo ([[1850]]), Sassari ([[1852]]) e Oschiri ([[1855]]) <ref name="natale">Il cammino dei sardi, Natale Sanna, pag 393</ref>, tutte determinate dalla fusione con il Piemonte che portò con sé l'introduzione del servizio militare obbligatorio, la pressione fiscale e l'aumento del costo della vita. Con le leggi del [[1863]]-[[1873]] fu anche limitato l'uso civico delle terre: a Nuoro la popolazione insorse nel [[1868]] con i cosiddetti moti di '''''su Connottu''''' (cioè “al conosciuto”, ovvero l'aspirazione al ritorno alle antiche usanze). Risulta evidente quindi che i sardi erano storicamente predisposti verso al collettivizzazione dei beni pubblici e assai avversi alla [[proprietà  privata]], che potè essere imposta solo con l'uso della forza e la [[repressione]] popolare.


Nonostante questa innata repulsione verso l'[[autorità ]], le statitistiche ufficiali dicono che dal [[1878]] al [[1891]] ci furono solo 3 [[sciopero|scioperi]] (1076 in tutta [[Italia]]) e che alla fine dell'800 vi erano solo 400 militanti socialisti. Questi dati fanno però riferimento ad una ricerca storiografica che tende a minimizzare, se non del tutto negare, il ruolo svolto dai rivoluzionari e ancor più dagli anarchici. La ricerca storica è quindi importante perchè permette il recupero della verità  storica rispetto all'anarchismo sardo: per esempio, secondo quanto riporta [[Costantino Cavalleri]] nel suo ''Per la storia dell'anarchismo in Sardegna'', «è comprovata la presenza a Cagliari di una sezione dell'Internazionale Antiautoritaria, rappresentata al Congresso regionale della Federazione dell'Alta Italia dell’AIL, nel 1877, da Fontana e Marcialis»<ref name="cedema">[http://www.nuoroblindata.altervista.org/opuscoli%20fanzine%20libri%20pdf/Costantino%20Cavalleri%20-%20Storia%20Anarchismo%20Sardo.pdf Per la storia dell'anarchismo in Sardegna]</ref>
Nonostante questa innata repulsione verso l'[[autorità ]], le statitistiche ufficiali dicono che dal [[1878]] al [[1891]] ci furono solo 3 [[sciopero|scioperi]] (1076 in tutta [[Italia]]) e che alla fine dell'800 vi erano solo 400 militanti socialisti. Questi dati fanno però riferimento ad una ricerca storiografica che tende a minimizzare, se non del tutto negare, il ruolo svolto dai rivoluzionari e ancor più dagli anarchici. La ricerca storica è quindi importante perchè permette il recupero della verità  storica rispetto all'anarchismo sardo: per esempio, secondo quanto riporta [[Costantino Cavalleri]] nel suo ''Per la storia dell'anarchismo in Sardegna'', «è comprovata la presenza a Cagliari di una sezione dell'Internazionale Antiautoritaria, rappresentata al Congresso regionale della Federazione dell'Alta Italia dell'AIL, nel 1877, da Fontana e Marcialis»<ref name="cedema">[http://www.nuoroblindata.altervista.org/opuscoli%20fanzine%20libri%20pdf/Costantino%20Cavalleri%20-%20Storia%20Anarchismo%20Sardo.pdf Per la storia dell'anarchismo in Sardegna]</ref>


Ci sono inoltre testimonianze rispetto ad una certo attivismo [[anticlericalismo|anticlericale]] sardo che si manifestava durante pubbliche celebrazioni religiose <ref name="cammino">Il cammino dei sardi, Natale Sanna, pag 428</ref>. Il sardo ha una innata diffidenza verso l'organizzazione, per questo spesso la ribellione talvolta assunse forme d'[[illegalismo]] come il banditismo <ref name="banditi">I banditi in alcuni casi arrivarono ad affiggere dei veri e propri bandi: i fratelli Elia e Giacamo Serra autorizzarono la popolazione a raccogliere le olive nei campi di alcuni possidenti; G. Serrittu proibì a Gavoi di pagare le imposte ai fratelli esattori Daddi ecc. (''Il cammino dei sardi'', Natale Sanna pag 415, 416)</ref>, che  talvolta poté godere dell'appoggio popolare. In questa fase sono da segnalare le poesie vagamente anarcoidi e fortemente anticlericali di [[Peppino Mereu]] ([[1872]]-[[1901]]) <ref name="nuche">[http://nuke.peppinumereu.it/ Peppino Mereu.it]</ref>, poeta assai affine alla scapigliatura milanese.  
Ci sono inoltre testimonianze rispetto ad una certo attivismo [[anticlericalismo|anticlericale]] sardo che si manifestava durante pubbliche celebrazioni religiose <ref name="cammino">Il cammino dei sardi, Natale Sanna, pag 428</ref>. Il sardo ha una innata diffidenza verso l'organizzazione, per questo spesso la ribellione talvolta assunse forme d'[[illegalismo]] come il banditismo <ref name="banditi">I banditi in alcuni casi arrivarono ad affiggere dei veri e propri bandi: i fratelli Elia e Giacamo Serra autorizzarono la popolazione a raccogliere le olive nei campi di alcuni possidenti; G. Serrittu proibì a Gavoi di pagare le imposte ai fratelli esattori Daddi ecc. (''Il cammino dei sardi'', Natale Sanna pag 415, 416)</ref>, che  talvolta poté godere dell'appoggio popolare. In questa fase sono da segnalare le poesie vagamente anarcoidi e fortemente anticlericali di [[Peppino Mereu]] ([[1872]]-[[1901]]) <ref name="nuche">[http://nuke.peppinumereu.it/ Peppino Mereu.it]</ref>, poeta assai affine alla scapigliatura milanese.  
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=== I moti del 1904 e 1906 ===
=== I moti del 1904 e 1906 ===


All'inizio del '900 l’idea socialista, e in parte quella anarchica, cominciò finalmente ad attecchire nell'isola: dal [[1892]] al [[1900]] si registrarono solo 9 [[sciopero|scioperi]], ma tra il [[1901]] e il [[1903]] il numero salì a 15, a dimostrazione dell'aumento della conflittualità . Nel [[1904]], la cittadina mineraria di [[Eccidio di Bugerru|Bugerru]] (Cagliari) fu investita d una serie di proteste e scioperi dei minatori guidati dalla ''Lega di resistenza'' che contava ben 4.000 iscritti. Le loro rivendicazioni riguardavano l'incremento dei salari ed il miglioramento delle loro condizioni di vita e di lavoro. Domenica [[4 settembre]], mentre la delegazione sindacale era in trattative, le forze dell'ordine spararono sugli operai riuniti di fronte alla sede della direzione generale della miniera. Morirono tre lavoratori e tantissimi furono i feriti.  
All'inizio del '900 l'idea socialista, e in parte quella anarchica, cominciò finalmente ad attecchire nell'isola: dal [[1892]] al [[1900]] si registrarono solo 9 [[sciopero|scioperi]], ma tra il [[1901]] e il [[1903]] il numero salì a 15, a dimostrazione dell'aumento della conflittualità . Nel [[1904]], la cittadina mineraria di [[Eccidio di Bugerru|Bugerru]] (Cagliari) fu investita d una serie di proteste e scioperi dei minatori guidati dalla ''Lega di resistenza'' che contava ben 4.000 iscritti. Le loro rivendicazioni riguardavano l'incremento dei salari ed il miglioramento delle loro condizioni di vita e di lavoro. Domenica [[4 settembre]], mentre la delegazione sindacale era in trattative, le forze dell'ordine spararono sugli operai riuniti di fronte alla sede della direzione generale della miniera. Morirono tre lavoratori e tantissimi furono i feriti.  
[[File:Eccidio_Buggerru_1904.jpg|thumb|left|Durante lo sciopero di Buggerru (Sardegna, Sulcis Iglesiente) del [[4 settembre]] [[1904]] l'[[esercito]] sparò sui manifestanti uccidendone quattro e ferendone undici ]]
[[File:Eccidio_Buggerru_1904.jpg|thumb|left|Durante lo sciopero di Buggerru (Sardegna, Sulcis Iglesiente) del [[4 settembre]] [[1904]] l'[[esercito]] sparò sui manifestanti uccidendone quattro e ferendone undici ]]
Nel [[1906]], per protesta contro il caro vita <ref name="campidano">''Il cammino dei sardi'', Natale Sanna, pag 433</ref>, si registrarono saccheggi, [[sabotaggio|sabotaggi]] e incendi di edifici istituzionali, soprattutto a Cagliari, nel Campidano e nel Sarrabus). A Cagliari furono le operaie delle Manifattura Tabacchi - Bonaria Cortis, Adelaide Nieddu e Assunta Marini - ad arringare la folla in favore della lotta e dello [[sciopero generale]]. Le guardie regie spararono sull'enorme massa di persone riversate nelle strade e due ragazzi di 16 e 19 anni persero la vita. Nella zona tra Muravera, San Vito e Villaputzu, le autorità  abbandonarono le istituzioni e i contadini diedero vita ad un comitato di autogoverno che autogestì i paesi sino alla terriible [[repressione]] che si scatenò nel giro di poco tempo: 17 morti a Gonnesa, 7 a Monte Scorra e 6 Nebida. <ref>[http://pdcicagliari.altervista.org/Microsoft%20Word%20-%20PRESENTAZIONE%20MAGGIO%201906_rtf.pdf Sergio Atzeni. Quel 1906]</ref>
Nel [[1906]], per protesta contro il caro vita <ref name="campidano">''Il cammino dei sardi'', Natale Sanna, pag 433</ref>, si registrarono saccheggi, [[sabotaggio|sabotaggi]] e incendi di edifici istituzionali, soprattutto a Cagliari, nel Campidano e nel Sarrabus). A Cagliari furono le operaie delle Manifattura Tabacchi - Bonaria Cortis, Adelaide Nieddu e Assunta Marini - ad arringare la folla in favore della lotta e dello [[sciopero generale]]. Le guardie regie spararono sull'enorme massa di persone riversate nelle strade e due ragazzi di 16 e 19 anni persero la vita. Nella zona tra Muravera, San Vito e Villaputzu, le autorità  abbandonarono le istituzioni e i contadini diedero vita ad un comitato di autogoverno che autogestì i paesi sino alla terriible [[repressione]] che si scatenò nel giro di poco tempo: 17 morti a Gonnesa, 7 a Monte Scorra e 6 Nebida. <ref>[http://pdcicagliari.altervista.org/Microsoft%20Word%20-%20PRESENTAZIONE%20MAGGIO%201906_rtf.pdf Sergio Atzeni. Quel 1906]</ref>
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===Dal dopo guerra alla fine del secolo===
===Dal dopo guerra alla fine del secolo===


Alla caduta del [[Fascismo|fascismo]] alcuni anarchici, come [[Giovanni Virgilio]], appena rientrati dall’[[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|esperienza spagnola]], abbracciarono la lotta armata o comunque incentrata sulle [[azione diretta|azioni dirette]] e di [[sabotaggio]]. Mentre alcuni scelsero di rientrare nell'isola per provare a mettere in pratica le loro idee libertarie, altri fecero il percorso inverso emigrando all'estero o in continente, come il tonarese [[Pietro Zucca]].  
Alla caduta del [[Fascismo|fascismo]] alcuni anarchici, come [[Giovanni Virgilio]], appena rientrati dall'[[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|esperienza spagnola]], abbracciarono la lotta armata o comunque incentrata sulle [[azione diretta|azioni dirette]] e di [[sabotaggio]]. Mentre alcuni scelsero di rientrare nell'isola per provare a mettere in pratica le loro idee libertarie, altri fecero il percorso inverso emigrando all'estero o in continente, come il tonarese [[Pietro Zucca]].  


[[File:Aurelio_chessa.jpg|thumb|left|300 px|[[Aurelio Chessa]]]]
[[File:Aurelio_chessa.jpg|thumb|left|300 px|[[Aurelio Chessa]]]]
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== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
*Giuseppe Fiori, ''Vita e morte di Michele Schirru (l'anarchico che pensò di uccidere Mussolini)'', Laterza, 1990
*Giuseppe Fiori, ''Vita e morte di Michele Schirru (l'anarchico che pensò di uccidere Mussolini)'', Laterza, 1990
*Giuseppe Galzerano, ''Michele Schirru. Vita, viaggi, arresto, carcere, processo e morte dell’anarchico italo-americano fucilato per l’« intenzione » di uccidere Mussolini'', Galzerano Editore, 2006
*Giuseppe Galzerano, ''Michele Schirru. Vita, viaggi, arresto, carcere, processo e morte dell'anarchico italo-americano fucilato per l'« intenzione » di uccidere Mussolini'', Galzerano Editore, 2006
*[[Costantino Cavalleri]], ''L'anarchico di Barrali'', Editziones de s'arkiviu-bibrioteka "T. Serra" ([http://openlibrary.org/b/OL1464578M/anarchico-di-Barrali Scheda libro]).
*[[Costantino Cavalleri]], ''L'anarchico di Barrali'', Editziones de s'arkiviu-bibrioteka "T. Serra" ([http://openlibrary.org/b/OL1464578M/anarchico-di-Barrali Scheda libro]).
*''Il ribelle dell’anarchia (vita e pensiero di un anarchico sardo)'', Editziones Arkiviu - "Bibrioteka [[Tomaso Serra]]" di Guasila.
*''Il ribelle dell'anarchia (vita e pensiero di un anarchico sardo)'', Editziones Arkiviu - "Bibrioteka [[Tomaso Serra]]" di Guasila.
*Maria Teresa Pistis, ''Storia dell’anarchismo in Sardegna: Dal Secondo Dopoguerra ai primi anni Novanta'', Editziones, 2009
*Maria Teresa Pistis, ''Storia dell'anarchismo in Sardegna: Dal Secondo Dopoguerra ai primi anni Novanta'', Editziones, 2009


== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
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=== Articoli ===
=== Articoli ===
*[http://www.anarca-bolo.ch/a-rivista/ Le carceri in Sardegna]
*[http://www.anarca-bolo.ch/a-rivista/ Le carceri in Sardegna]
*[http://anarca-bolo.ch/a-rivista/359/44.htm Dimmi cosa produci e ti dirò chi sei. Dietro le mobilitazioni dei pastori sardi, un passato di smantellamento dell’economia isolana.]
*[http://anarca-bolo.ch/a-rivista/359/44.htm Dimmi cosa produci e ti dirò chi sei. Dietro le mobilitazioni dei pastori sardi, un passato di smantellamento dell'economia isolana.]
*[http://www.amoscardia.com/userfiles/nonviolenza,%20pacifismo%20e%20antimilitarismo%20nel%20sud%20sardegna.pdf Nonviolenza, pacifismo e antimilitarismo nel sud sardegna]
*[http://www.amoscardia.com/userfiles/nonviolenza,%20pacifismo%20e%20antimilitarismo%20nel%20sud%20sardegna.pdf Nonviolenza, pacifismo e antimilitarismo nel sud sardegna]
*[http://www.informa-azione.info/autodeterminazione_quotuna_prospettiva_anarchica_sulla_lotta_di_liberazione_nazionale_sarda_spunti_per_un_dibattitoquot Una prospettiva anarchica sulla lotta di liberazione nazionale sarda. Spunti per un dibattito]
*[http://www.informa-azione.info/autodeterminazione_quotuna_prospettiva_anarchica_sulla_lotta_di_liberazione_nazionale_sarda_spunti_per_un_dibattitoquot Una prospettiva anarchica sulla lotta di liberazione nazionale sarda. Spunti per un dibattito]
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