Storia dell'anarchismo a Cuba: differenze tra le versioni

m
Sostituzione testo - "]]ecc." con "]] ecc."
m (Sostituzione testo - "iecc." con "i ecc.")
m (Sostituzione testo - "]]ecc." con "]] ecc.")
Riga 61: Riga 61:
Dopo la guerra ispano-americana, che diede a [[Cuba]] l'indipendenza dalla [[Spagna]], molti rivoluzionari furono abbastanza delusi dal mancato miglioramento delle condizioni socio-economiche. Il nuovo [[governo]] parve non interessarsi alle condizioni dei lavoratori e delle lavoratrici, addirittura furono soppressi i movimenti sindacali, peggiorò la condizione delle scuole e il paese divenne una sorta di protettorato americano. Nel [[1899]] gli operai anarchici si riorganizzarono nell'[[Alianza de Trabajadores]]; nel settembre dello stesso anno, cinque dei gruppi più organizzati furono bloccati dalle [[autorità]] per aver sostenuto uno [[sciopero]] dei muratori. Durante questo periodo, l'italiano [[Errico Malatesta]] visitò [[Cuba]] tenendovi discorsi e rilasciando interviste a vari giornali, ma molte altre attività furono represse dal governatore civile Emilio Nuñez. Intorno al [[1902]]-[[1903|03]], gli anarchici e i sindacalisti cominciarono ad organizzare i lavoratori dell'industria dello zucchero, suscitando l'immediata e [[violenta]] reazione del padronato che commissionò l'assassinio di due operai.
Dopo la guerra ispano-americana, che diede a [[Cuba]] l'indipendenza dalla [[Spagna]], molti rivoluzionari furono abbastanza delusi dal mancato miglioramento delle condizioni socio-economiche. Il nuovo [[governo]] parve non interessarsi alle condizioni dei lavoratori e delle lavoratrici, addirittura furono soppressi i movimenti sindacali, peggiorò la condizione delle scuole e il paese divenne una sorta di protettorato americano. Nel [[1899]] gli operai anarchici si riorganizzarono nell'[[Alianza de Trabajadores]]; nel settembre dello stesso anno, cinque dei gruppi più organizzati furono bloccati dalle [[autorità]] per aver sostenuto uno [[sciopero]] dei muratori. Durante questo periodo, l'italiano [[Errico Malatesta]] visitò [[Cuba]] tenendovi discorsi e rilasciando interviste a vari giornali, ma molte altre attività furono represse dal governatore civile Emilio Nuñez. Intorno al [[1902]]-[[1903|03]], gli anarchici e i sindacalisti cominciarono ad organizzare i lavoratori dell'industria dello zucchero, suscitando l'immediata e [[violenta]] reazione del padronato che commissionò l'assassinio di due operai.


Nel campo dell'istruzione, attivisti anarchici criticarono la [[pedagogia]] istituzionale propugnando in sua vece quella [[pedagogia libertaria|libertaria]]; in particolare furono oggetto di contestazione, le scuole gestite dai religiosi per via della diffusione dei principi [[cristianesimo|cristiani]], e quelle pubbliche per l'apologia di idee come [[patria]], [[nazionalismo]]ecc.
Nel campo dell'istruzione, attivisti anarchici criticarono la [[pedagogia]] istituzionale propugnando in sua vece quella [[pedagogia libertaria|libertaria]]; in particolare furono oggetto di contestazione, le scuole gestite dai religiosi per via della diffusione dei principi [[cristianesimo|cristiani]], e quelle pubbliche per l'apologia di idee come [[patria]], [[nazionalismo]] ecc.


In un numero di «¡Tierra!», un settimanale anarchico (pubblicato dal [[1899]]-[[1915]]), furono denunciate le condizioni miserevoli in cui era ridotta la scuola pubblica e l'obbligo imposto agli studenti di giurare fedeltà alla bandiera. Dal [[1906]] gli anarchici diressero alcune scuole presso il Círculo de Trabajadores e dal [[1908]] pubblicarono su «¡Tierra!» e «La Voz del Dependiente» i loro programmi riguardo alla [[pedagogia]] e all'istituzione di scuole moderne ispirate ai principi di [[Francisco Ferrer y Guardia]].
In un numero di «¡Tierra!», un settimanale anarchico (pubblicato dal [[1899]]-[[1915]]), furono denunciate le condizioni miserevoli in cui era ridotta la scuola pubblica e l'obbligo imposto agli studenti di giurare fedeltà alla bandiera. Dal [[1906]] gli anarchici diressero alcune scuole presso il Círculo de Trabajadores e dal [[1908]] pubblicarono su «¡Tierra!» e «La Voz del Dependiente» i loro programmi riguardo alla [[pedagogia]] e all'istituzione di scuole moderne ispirate ai principi di [[Francisco Ferrer y Guardia]].
64 364

contributi