Storia del movimento libertario in Italia: differenze tra le versioni

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Nei primi mesi del [[1868]] si costituirono le prime sezioni italiane dell'[[l'Internazionale dei lavoratori|Internazionale]], una di queste, la sezione di Catania, inviò [[Saverio Friscia]] come delegato al Congresso di Bruxelles.
Nei primi mesi del [[1868]] si costituirono le prime sezioni italiane dell'[[l'Internazionale dei lavoratori|Internazionale]], una di queste, la sezione di Catania, inviò [[Saverio Friscia]] come delegato al Congresso di Bruxelles.
[[File:Banda del Matese.png|left|thumb|300px|Rappresentazione dei [[Banda del Matese|fatti del Matese]].]]
[[File:Banda del Matese.png|left|thumb|300px|Rappresentazione dei [[Banda del Matese|fatti del Matese]].]]
[[Image:Bresci1.jpg|thumb|250px|[[Gaetano Bresci]] uccide Umberto I di Savoia, illustrazione di [[Flavio Costantini]], particolare.]]
Le prime organizzazioni [[anarchiche]] si coagularono (soprattutto in Umbria, Puglia ed Emilia Romagna) intorno a personalità di spicco come [[Errico Malatesta]], [[Carlo Cafiero]], [[Pietro Gori]], [[Francesco Saverio Merlino]], [[Andrea Costa]] (che poi passò al [[socialismo]] parlamentare nel [[1882]]), [[Luigi Fabbri]] e altri.
Le prime organizzazioni [[anarchiche]] si coagularono (soprattutto in Umbria, Puglia ed Emilia Romagna) intorno a personalità di spicco come [[Errico Malatesta]], [[Carlo Cafiero]], [[Pietro Gori]], [[Francesco Saverio Merlino]], [[Andrea Costa]] (che poi passò al [[socialismo]] parlamentare nel [[1882]]), [[Luigi Fabbri]] e altri.


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Molti [[anarchici]] sostennero le lotte siciliane dei '''[[Fasci siciliani]]''' (detti anche Fasci siciliani dei lavoratori), un movimento di massa democratico-[[socialista]], sviluppatosi nell'isola dal [[1891]] al [[1893]] soprattutto fra proletariato urbano, braccianti agricoli, minatori ed operai. Stesso appoggio fu dato all''''[[insurrezione in Lunigiana]]''' nel gennaio del [[1894]] e a tutte le battaglie sociali e [[sindacali]] nella penisola (si pensi alla storia del [[il Primo Maggio|Primo Maggio]] sulle 8 ore lavorative o allo sciopero delle sigaraie del [[1885]]).
Molti [[anarchici]] sostennero le lotte siciliane dei '''[[Fasci siciliani]]''' (detti anche Fasci siciliani dei lavoratori), un movimento di massa democratico-[[socialista]], sviluppatosi nell'isola dal [[1891]] al [[1893]] soprattutto fra proletariato urbano, braccianti agricoli, minatori ed operai. Stesso appoggio fu dato all''''[[insurrezione in Lunigiana]]''' nel gennaio del [[1894]] e a tutte le battaglie sociali e [[sindacali]] nella penisola (si pensi alla storia del [[il Primo Maggio|Primo Maggio]] sulle 8 ore lavorative o allo sciopero delle sigaraie del [[1885]]).
[[Image:Bresci1.jpg|thumb|250px|[[Gaetano Bresci]] uccide Umberto I di Savoia, illustrazione di [[Flavio Costantini]], particolare.]]
 
Durante questa fase storica la [[repressione]] del [[movimento anarchico|movimento]] fu molto forte, costringendo la fuga forzata di figure di primo piano come [[Cafiero]], [[Francesco Saverio Merlino|Merlino]] (alla fine del secolo questi divenne un teorico del [[socialismo libertario]]), [[Malatesta]] e altri. La [[repressione]] portò paradossalmente ad una maggior diffusione di pratiche [[anarco-individualismo|individualiste]] e d'[[azione diretta]] ("'''[[propaganda col fatto]]'''") particolarmente [[Gli attentati individualistici nella storia dell'anarchismo|violente]]. Molti di questi attentati furono compiuti all'estero, dove molti [[anarchici]] si erano trasferiti per sfuggire alla [[repressione]] o in cerca di migliori fortune:
Durante questa fase storica la [[repressione]] del [[movimento anarchico|movimento]] fu molto forte, costringendo la fuga forzata di figure di primo piano come [[Cafiero]], [[Francesco Saverio Merlino|Merlino]] (alla fine del secolo questi divenne un teorico del [[socialismo libertario]]), [[Malatesta]] e altri. La [[repressione]] portò paradossalmente ad una maggior diffusione di pratiche [[anarco-individualismo|individualiste]] e d'[[azione diretta]] ("'''[[propaganda col fatto]]'''") particolarmente [[Gli attentati individualistici nella storia dell'anarchismo|violente]]. Molti di questi attentati furono compiuti all'estero, dove molti [[anarchici]] si erano trasferiti per sfuggire alla [[repressione]] o in cerca di migliori fortune:
*'''[[1878]]''': [[Giovanni Passannante]] tenta d'assassinare il re Umberto I a Napoli;
*'''[[1878]]''': [[Giovanni Passannante]] tenta d'assassinare il re Umberto I a Napoli;
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