Storia del movimento libertario in Italia: differenze tra le versioni

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[[File:Giovanna caleffi.jpg|thumb|left|250 px|[[Giovanna Caleffi]], moglie di [[Camillo Berneri]], in una foto che la ritrae in mezzo alle figlie [[Maria Luisa  Berneri|Maria Luisa]] (alla sua destra) e [[Giliana Berneri|Giliana]] (alla sua sinistra)]]
[[File:Giovanna caleffi.jpg|thumb|left|250 px|[[Giovanna Caleffi]], moglie di [[Camillo Berneri]], in una foto che la ritrae in mezzo alle figlie [[Maria Luisa  Berneri|Maria Luisa]] (alla sua destra) e [[Giliana Berneri|Giliana]] (alla sua sinistra)]]


Da queste divergenze interne al movimento, tra l'ala organizzatrice e quella individualista (quest'ultima esercitava un relativo controllo dell'organizzazione nazionale), scaturirono una serie di scissioni che diedero alla luce vari gruppi e gruppuscoli, molto spesso dalla vita effimera (per esempio già alla fine del [[1945]], [[Antonio PietroPaolo]], [[Mario Perelli]], [[Germinal Concordia]] e altri militanti, staccandosi dalla [[Federazione Comunista Libertaria Lombarda]], diedero vita alla [[Federazione Libertaria Italiana]] sulla base di un'alleanza con elementi comunisti dissidenti. La F.L.I. ebbe però vita brevissima e la maggior parte ritornò nel movimento anarchico), anche se la maggioranza degli anarchici, seppur con vari distinguo, aderì alla [[FAI]]. Nel febbraio del [[1951]], i [[anarco-comunismo |comunisti anarchici]] costituirono i [[Gruppi Anarchici di Azione Proletaria]] (GAAP) che comportò la loro successiva estromissione dalla [[FAI]].
Da queste divergenze interne al movimento, tra l'ala [[organizzatrice]] e quella individualista (quest'ultima esercitava un relativo controllo dell'organizzazione nazionale), scaturirono una serie di scissioni che diedero alla luce vari gruppi e gruppuscoli, molto spesso dalla vita effimera (per esempio già alla fine del [[1945]], [[Antonio PietroPaolo]], [[Mario Perelli]], [[Germinal Concordia]] e altri militanti, staccandosi dalla [[Federazione Comunista Libertaria Lombarda]], diedero vita alla [[Federazione Libertaria Italiana]] sulla base di un'alleanza con elementi comunisti dissidenti. La F.L.I. ebbe però vita brevissima e la maggior parte ritornò nel movimento anarchico), anche se la maggioranza degli anarchici, seppur con vari distinguo, aderì alla [[FAI]]. Nel febbraio del [[1951]], i [[anarco-comunismo |comunisti anarchici]] costituirono i [[Gruppi Anarchici di Azione Proletaria]] (GAAP) che comportò la loro successiva estromissione dalla [[FAI]].


Le divisioni, che storicamente hanno sempre afflito gli anarchici, si manifestarono anche durante la campagna per il referendum del [[2 giugno]] [[1946]] (monarchia o repubblica), in cui la stragrande maggioranza si pronunciò a favore dell'astensionismo, tuttavia non mancarono coloro che si appellarono alla partecipazione al voto ([[Pier Carlo Masini]]) o comunque furono tolleranti con questa opportunità ([[Umberto Marzocchi]]).
Le divisioni, che storicamente hanno sempre afflito gli anarchici, si manifestarono anche durante la campagna per il referendum del [[2 giugno]] [[1946]] (monarchia o repubblica), in cui la stragrande maggioranza si pronunciò a favore dell'astensionismo, tuttavia non mancarono coloro che si appellarono alla partecipazione al voto ([[Pier Carlo Masini]]) o comunque furono tolleranti con questa opportunità ([[Umberto Marzocchi]]).
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