Storia del movimento libertario in Italia: differenze tra le versioni

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Tutte queste oscure manovre portarono, in tempi diversi, ad accusare gli anarchici [[Pietro Valpreda]] e il già citato [[Giuseppe Pinelli|Pinelli]] di essere i responsabili della strage. [[Giuseppe Pinelli]] pagò con un suicidio-omicidio quelle infamanti accuse, mentre il primo dovette subire il [[carcere]] fino a quando le accuse rivolte contro di lui rivelarono tutta la loro infondatezza <ref>[http://www.socialismolibertario.it/pinelli.zip Giuseppe Pinelli]</ref>.
Tutte queste oscure manovre portarono, in tempi diversi, ad accusare gli anarchici [[Pietro Valpreda]] e il già citato [[Giuseppe Pinelli|Pinelli]] di essere i responsabili della strage. [[Giuseppe Pinelli]] pagò con un suicidio-omicidio quelle infamanti accuse, mentre il primo dovette subire il [[carcere]] fino a quando le accuse rivolte contro di lui rivelarono tutta la loro infondatezza <ref>[http://www.socialismolibertario.it/pinelli.zip Giuseppe Pinelli]</ref>.


Altri anarchici durante quegli anni persero la vita o furono coinvolti in tragici episodi: il [[7 luglio]] del [[1972]] l'anarchico [[Giovanni Marini]] (impegnato in una contro-inchiesta su uno strano incidente stradale che aveva provocato la morte di cinque anarchici calabresi - [[Giovanni Aricò]], [[Annalisa Borth]], [[Angelo Casile]], [[Francesco Scordo]], [[Luigi Lo Celso]] -, avvenuto il [[27 settembre]] [[1970]] sull'autostrada nei pressi di Roma dove si stavano recando per consegnare i risultati di una loro inchiesta sulle stragi fasciste) sfuggì ad un'aggressione [[Fascismo |fascista]], nel corso della quale perse la vita una dei suoi aggressori (Carlo Favella); il [[12 dicembre]] [[1970]], durante una carica nei confronti di una manifestazione anarchica organizzata per celebrare l'anniversario della [[strage di Piazza Fontana]], venne assassinato lo studente [[Saverio Saltarelli]]; il [[7 maggio]] [[1972]] il pisano [[Franco Serantini]] perse la vita in seguito ai pestaggi subiti dalla forza pubblica qualche giorno prrma durante una manifestazione anti-[[Fascismo |fascista]].
Altri anarchici durante quegli anni persero la vita o furono coinvolti in tragici episodi: il [[7 luglio]] del [[1972]] l'anarchico [[Giovanni Marini]] (impegnato in una contro-inchiesta su uno strano incidente stradale che aveva provocato la morte di cinque anarchici calabresi - [[Giovanni Aricò]], [[Annalisa Borth]], [[Angelo Casile]], [[Francesco Scordo]], [[Luigi Lo Celso]] - avvenuto il [[27 settembre]] [[1970]] sull'autostrada nei pressi di Roma dove si stavano recando per consegnare i risultati di una loro inchiesta sulle stragi fasciste) sfuggì ad un'aggressione [[Fascismo |fascista]], nel corso della quale perse la vita una dei suoi aggressori (Carlo Favella); il [[12 dicembre]] [[1970]], durante una carica nei confronti di una manifestazione anarchica organizzata per celebrare l'anniversario della [[strage di Piazza Fontana]], venne assassinato lo studente [[Saverio Saltarelli]]; il [[7 maggio]] [[1972]] il pisano [[Franco Serantini]] perse la vita in seguito ai pestaggi subiti dalla forza pubblica qualche giorno prrma durante una manifestazione anti-[[Fascismo |fascista]].


Nonostante molte battaglie in cui gli anarchici mostrarono uniformità teorica e pratica, le scissioni interne alla [[FAI]] proseguirono: nel [[1973]] fuoriuscirono i cosiddetti gruppi [[Piattaforma d'Organizzazione dell'Unione Generale degli Anarchici| piattaformisti]], che diedero origine a numerosi e capillari [[organizzazione di tendenza |gruppi di tendenza]] anarco-comunista. (I due gruppi più importanti, l'[[Organizzazione rivoluzionaria anarchica]] (ORA) e l'[[Organizzazione dei Comunisti Anarchici della Toscana]] (UCAT), successivamente saldarono le proprie strutture formando, nel [[1985]], sulla base delle tesi espresse nella [[Piattaforma d'Organizzazione dell'Unione Generale degli Anarchici]], la [[Federazione dei Comunisti Anarchici]]). Sempre nell'ambito dell'[[anarchismo]] organizzatore e [[anarco-comunismo|comunista]], dall'[[11 agosto|11]] al [[15 agosto]] si svolse a Bologna il I [http://www.fdca.it/ciclostile/1_cnla.htm Convegno Nazionale dei Lavoratori Anarchici].
Nonostante molte battaglie in cui gli anarchici mostrarono uniformità teorica e pratica, le scissioni interne alla [[FAI]] proseguirono: nel [[1973]] fuoriuscirono i cosiddetti gruppi [[Piattaforma d'Organizzazione dell'Unione Generale degli Anarchici| piattaformisti]], che diedero origine a numerosi e capillari [[organizzazione di tendenza |gruppi di tendenza]] anarco-comunista. (I due gruppi più importanti, l'[[Organizzazione rivoluzionaria anarchica]] (ORA) e l'[[Organizzazione dei Comunisti Anarchici della Toscana]] (UCAT), successivamente saldarono le proprie strutture formando, nel [[1985]], sulla base delle tesi espresse nella [[Piattaforma d'Organizzazione dell'Unione Generale degli Anarchici]], la [[Federazione dei Comunisti Anarchici]]). Sempre nell'ambito dell'[[anarchismo]] organizzatore e [[anarco-comunismo|comunista]], dall'[[11 agosto|11]] al [[15 agosto]] si svolse a Bologna il I [http://www.fdca.it/ciclostile/1_cnla.htm Convegno Nazionale dei Lavoratori Anarchici].
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